4 Marzo 2020
Polonia: patriottismo, business e utopia
Mentre non si placa la polemica politica tra i governi russo e polacco sulle responsabilità della Seconda guerra mondiale, online si moltiplicano i siti che fanno del patriottismo un business e diffondono utopie nazionaliste.
C’è un nuovo tipo di patriottismo che sta girando in rete, sostiene Marcin Napiórkowski, esperto di semiotica della cultura ed editorialista del settimanale cattolico «Tygodnik powszechny»: quello che fa leva sul nazionalismo a basso costo per fare un po’ di quattrini. È sui social che ha attecchito e si è moltiplicato.
Sui social gli eroi del passato sono diventati il nuovo business. La ricetta è semplice: si raccoglie il pubblico tramite una grafica di contenuto patriottico (il gruppo facebook che porta questo nome ha superato i 100mila follower) e postando curiosità sull’esercito, gli insorti di Varsavia o i «soldati maledetti» tanto di moda oggi (la resistenza postbellica all’imposizione dello stalinismo in Polonia). Con l’aumentare dei follower, tra i contenuti patriottici si infilano sempre più spesso la pubblicità e i link agli e-shop, con signorine-rambo e giovanotti palestrati.
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Angelo Bonaguro
È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.
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