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6 Giugno 2023
Un anno difficile, che costringe a rivedere il senso delle cose
Le parole hanno un nuovo spessore. Negli ultimi mesi in Russia sono usciti dei libri che cercano di restituire un senso a parole che prima sembravano ovvie, scontate, ma oggi acquistano un nuovo spessore, una nuova drammaticità.
![](https://www.lanuovaeuropa.org/wp-content/uploads/2023/06/24slova-213x300.jpg)
La copertina del volume 24 parole.
Sembra che in Russia autori ed editori siano alla ricerca di un modo per far sapere che nulla è più come prima, che cose e persone hanno perso il proprio volto abituale e ne hanno assunto un altro – a volte mostruoso, a volte più autentico. E lo si sta facendo scegliendo come arena in cui misurarsi in primis lo spazio della poesia e dell’arte.
Ne è stato un primo esempio l’antologia Poesia degli ultimi tempi: un testo da guardare, oltre che da leggere, per la cura della grafica, il tentativo di trovare una rispondenza tra forma e contenuti.
A distanza di pochi mesi si aggiunge il volume 24 slova (24 parole), in cui un gruppo di artisti e la loro rivista (Ob’edinenie – Unione) e una giovane, audace editrice pietroburghese (Podpisnye izdanija) tentano una soluzione inedita, che unisce insieme testi in prosa, poesie, opere di pittura e di grafica per definire alcune parole-chiave della nostra epoca e presentare così una sorta di resoconto, di sintesi di quest’ultimo anno, «uno dei più difficili della nostra vita, che ci ha obbligato a rivedere tante cose, in tutti gli ambiti».
Immagine di apertura: dalle foto di allestimento della mostra 24slova (S. Misenko, obdn.ru).
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Giovanna Parravicini
Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.
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