22 Dicembre 2022

Vivere col male a fianco. Come uscirne?

Ioann Guaita

«Se volete lamentarvi, lamentatevi. Se volete urlare, urlate. L’importante è che non molliate e non pensiate che tutto è perduto». Padre Ioann Guaita è certo che la cosa fondamentale è non partecipare al male. Intervista di Marija Božovič.

Negli ultimi sei mesi, quante realtà auto-organizzate sono nate per aiutare i rifugiati! Ma a livello globale non è servito.
Sì, capisco… nella mia vita non ricordo un altro momento in cui il trionfo del male si sia avvertito così intensamente. La cosa più atroce è certamente la perdita di vite umane, e subito dopo le distruzioni. In molti hanno smesso di distinguere la verità dalla menzogna. E qui la parola di Dio parla in modo chiaro: «Viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio». Si tratta della perdita dei punti di riferimento.
Il Signore dice molte cose su questo. Io credo che sia proprio un richiamo alla nostra fede. Perché distinguiamo il bene dal male, nonostante le circostanze terribili che viviamo.

Spesso mi chiedono se tutto questo orrore non mi sconvolge. Certo, mi trovo in uno stato di grande turbamento. E tuttavia ricordo la parola di Dio e conservo l’ultimo barlume di speranza. Anche se sperare è sempre più difficile. Quello che stiamo vivendo in questi tempi è terribile. È una prova che riguarda il cuore stesso della nostra fede.


Fonte: Pravmir.ru, foto di T. Nikitina

La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

Ioann Guaita

Giovanni Guaita, sacerdote e monaco della Chiesa ortodossa russa. Storico italiano, specializzato in storia del cristianesimo orientale.

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI

Abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

ABBONATI