11 Aprile 2018

Vietato cercare i desaparecidos in Cecenia

Anna Kondratova

I difensori dei diritti umani tornano alla ribalta. In Cecenia è pericoloso indagare sulle azioni della polizia, o mettere in luce i legami mafiosi tra politica e business. L’arresto di un militante ceceno ha dato il via a una campagna di solidarietà.

All’inizio dell’anno nella capitale della Cecenia è stato arrestato Ojub Titiev, direttore della locale sezione di Memorial, l’associazione civile per la conservazione della memoria e la difesa dei diritti umani nella Federazione russa. La repubblica caucasica della Cecenia, che è a maggioranza musulmana, pur facendo parte della Federazione gode di un’ampia autonomia, ed è da sempre un punto caldo, soprattutto dopo le due guerre del 1994 e 1999. È governata dal presidente Ramzan Kadyrov, 42 anni, salito al potere nel 2007, che per tenere sotto controllo le radicate pulsioni indipendentiste cerca di far leva sull’identità musulmana e per questo sta introducendo in Cecenia alcune leggi islamiche come quella sulla poligamia, nonostante la Russia si dichiari uno Stato laico.

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Anna Kondratova

Moscovita, laureata in sociologia. Ha seguito da vicino lo sviluppo del movimento d’opposizione in Russia. Giornalista e saggista.

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