14 Agosto 2019

«Lo Spirito Santo è più forte dei vescovi»

Paolo Pezzi

Nel mondo ortodosso russo sta crescendo l’interesse per la figura del «laico» nella Chiesa – un problema che si era già posto il Concilio del 1917-1918, e che oggi, di fronte alle sfide della società secolarizzata e al compito della testimonianza nel mondo, diventa sempre più importante. Di qui il desiderio di conoscere più da vicino l’esperienza cattolica, di cui parla, in un’intervista rilasciata ad Oleg Glagolev per la rivista dell’Istituto Ortodosso San Filaret, l’arcivescovo della Madre di Dio a Mosca.

Movimenti laicali sono nati e si sono sviluppati in Italia, Francia, Germania e, naturalmente, in America Latina fin dalla prima metà del XX secolo. Si può aggiungere anche la particolare esperienza di vita dei laici in alcuni paesi africani e in Corea, dove per 60-70 anni i cattolici hanno vissuto la fede assolutamente privi di sacerdoti. Tutto questo testimonia che nella storia della Chiesa cattolica erano già esistiti in precedenza fenomeni profetici che indicavano il particolare significato dei laici. Il Concilio Vaticano II ha confermato che la fede e il battesimo vengono prima di ogni altra cosa. Come leggiamo nel Vangelo, «chi crederà e sarà battezzato sarà salvo» (Mc 16,16), e tutti noi cristiani siamo laici – Сhristi fideles laici – fedeli di Cristo in forza della fede e del battesimo. Compreso questo, abbiamo smesso di vedere nel laico solo un oggetto di cura pastorale e l’abbiamo riconosciuto come un soggetto attivo, potremmo dire un soggetto che fa crescere tutta la Chiesa, che può svolgere un servizio di evangelizzazione, catechesi, missione. I laici possono fare tutto questo in maniera autonoma e creativa. E questo non significa affatto che si sia perso il senso del sacerdozio, cioè in particolare del ministero sacramentale. Scommettere sui laici significa essere disposti a rischiare, e dall’esperienza della mia Chiesa vedo che questo rischio è giustificato. Indicativo che si sia cominciato a canonizzare in misura maggiore dei laici, cosa che prima del Vaticano II avveniva abbastanza raramente.

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Paolo Pezzi

Dal 2007 arcivescovo metropolita della Madre di Dio a Mosca. Ordinato sacerdote nella Fraternità sacerdotale dei missionari di S. Carlo Borromeo, ha svolto gran parte della sua attività pastorale in Russia, dal 1993 a Novosibirsk, poi nella Russia europea, come rettore del Seminario cattolico a San Pietroburgo.

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