Chi ha paura del teatro?
Chiudere i teatri e bombardare i civili rientrano nello stesso copione.
La rivista, nata nel 1960 col titolo “Russia cristiana ieri e oggi”, è stata il primo e fondamentale strumento per diffondere la conoscenza delle ricchezze della tradizione russa. Dagli anni ’60 ha fatto conoscere per la prima volta in Italia il samizdat, l’editoria clandestina espressione della cultura antitotalitaria. Nel 1985 la rivista prende il titolo di “L’Altra Europa”, ampliando i suoi interessi a tutto l’Est. Nel 1992 il periodico diventa “La Nuova Europa”, luogo di dibattito e di confronto sulle problematiche sociali, culturali e religiose del continente.
Andrej Zubov è uno storico russo che ha già pagato la sua libertà di coscienza perdendo l’insegnamento universitario. Dopo un viaggio in Europa, dove molti colleghi e amici si sono già rifugiati, ha spiegato in un breve messaggio perché ha deciso di rientrare. Un gesto di incomparabile dignità.
La responsabilità di scegliere il bene riguarda tutti, non solo i belligeranti.
Nella capitale lituana vive una grossa comunità di rifugiati politici, non solo ucraini ma russi e bielorussi. Un mondo a parte che non sa se fondersi con l’ambiente o tener viva la speranza di tornare.
In Russia riemergono i «pionieri» di sovietica memoria. Cambia il nome ma l’intento è lo stesso: raggruppare, inquadrare e pilotare la giovane generazione, prima che scappi dal recinto e si formi un punto di vista indipendente e critico.
Un grande intellettuale russo, Averincev, che racconta un grande pastore, il metropolita Antonij Bloom. Lo sguardo acuto del primo coglie la profondità, la grandezza e il valore profetico del secondo. Da leggere per capire l’oggi.
Storicamente ogni tentativo di separazione nella Chiesa – in vista di una maggiore potenza mondana – ha prodotto più gravi disordini ecclesiali. Oggi, a causa della guerra, questo trend dell’ortodossia ucraina vede una sia pur iniziale inversione di rotta.
Esiste in Russia un’organizzazione di volontari che fanno da osservatori nei seggi elettorali. Nata nel 2000, è stata liquidata nel 2016 come «agente straniero», ma continua ad esistere. Perché accollarsi un lavoro così ingrato ed evidentemente inutile? Ce lo spiega Inna Karezina, responsabile del gruppo ora emigrata in Lituania. Storie di resistenza civile. (Intervista di Paolo Polesana).
Per noi presi tra pandemie e guerre, le otto storie di famiglie raccolte nel libro “Insieme. Storie d’amore nel comunismo” assumono una particolare attualità perché testimoniano una speranza possibile in ogni condizione.
Brevi video che raccontano storie di persone, molto diverse tra loro per formazione, occupazioni, interessi, accomunate però dall’esperienza di verità e libertà vissuta, nel corso della vita, in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Chiudere i teatri e bombardare i civili rientrano nello stesso copione.
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia.
Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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