3 Febbraio 2016

Giovanni Paolo II. «Ama gli altri popoli come il tuo!»

Redazione

Aldino Cazzago
Giovanni Paolo II. «Ama gli altri popoli come il tuo!»
Jaca Book, 2013
€ 14,00

La meticolosa opera di studio di padre Cazzago presenta certamente diversi ordini di interesse, tutti strettamente legati tra loro dall’argomento centrale di questo volume: il tema della patria nel pensiero e nella testimonianza di san Giovanni Paolo II.
Il primo e più immediato sta nella figura stessa di papa Giovanni Paolo II, alla cui approfondita conoscenza l’autore ci accompagna seguendo un filo conduttore di radicale importanza per la vita di quest’uomo. Precedendo di qualche mese, con la sua uscita in libreria, la fresca canonizzazione, oltre a quello intrinseco sull’argomento, l’opera di don Cazzago riveste anche il valore di un aiuto alla comprensione delle motivazioni (al di là dell’entusiasmo di folla) per cui questo papa polacco è stato proclamato santo dalla Chiesa in così breve spazio di tempo.

Con puntuali riferimenti, anche bibliografici, a discorsi, viaggi e occasioni viene pazientemente messo in luce il profondo legame di Giovanni Paolo II con la Polonia, sua nazione e terra patria. Tale percorso offre tra l’altro una preziosa occasione, specie per le generazioni nate dopo la caduta del Muro, di recuperare alla memoria alcune dinamiche e avvenimenti della recente storia polacca che hanno fatto della Polonia la prima nazione libera del blocco sovietico, con ripercussioni sul resto d’Europa: «Il volto della nuova Europa, comune casa europea, iniziò a formarsi in Polonia, grazie a Solidarność, e nessun evento può offuscare questo fatto».

Come scrive l’autore, il senso dell’opera di Giovanni Paolo II in favore della sua patria potrebbe essere sintetizzato nel «ricordare alla sua terra natia di essere stata “legata per sempre ai cieli”». Ma ancor più educativo è notare come l’attaccamento di Wojtyła alla propria terra costituisca la radice dell’amore per le altre nazioni.
A tale proposito non si può non pensare alle recenti elezioni del Parlamento europeo, avvenute sullo sfondo di una cronaca ucraina che ci riporta testimonianze di autentico legame alle radici europee e allo stesso tempo notizie di lotte fratricide. L’insegnamento del pontefice polacco ricorda che «l’unificazione dell’Europa non deve essere fatta a scapito della storia e della peculiarità delle nazioni che sono coinvolte. Unificazione non è omologazione o appiattimento»; la testimonianza di vita di Giovanni Paolo II mostra come si possa fare dono di sé solo a una persona, e perciò a una nazione o popolo perché insieme di persone, non a un’idea o a un progetto.

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