2 Febbraio 2016

La novità autentica. Per il dibattito sull’Europa

Dmitrij Strocev

poeta bielorusso, fondatore della casa editrice “Vinograd” di Minsk, che pubblica poesia e testi religiosi. Cura l’edizione delle opere del metropolita Antonij di Surož. Nel 2007 la sua raccolta “850 righe” è stata insignita del Premio russo per la letteratura.

La novità non si può progettare o far crescere in provetta. La novità arriva e ti spiazza. Non la si può pensare, afferrare con la parola, è lei che ci afferra quando vuole. E noi non temiamo la dittatura o la burocrazia europea, che non sono roba nuova per noi, quanto temiamo la novità autentica, perché intuitivamente sentiamo che la novità arriva e farà a meno di noi, farà senza i nostri progetti.

E noi vogliamo la novità tanto quanto desideriamo la morte. Ci attacchiamo al vecchio che abbiamo: ai valori religiosi tradizionali, ai valori nazionali tradizionali, ai valori europei tradizionali. E siamo pronti a combattere per loro, a difenderli; siamo pronti a usare anche la forza. Nel 2006, dopo gli ennesimi brogli elettorali, a Minsk sono scesi in piazza i giovani e hanno piantato delle tende. Questo ha dato fastidio ai leader dell’opposizione, perché loro non avevano in progetto di piazzare delle tende; e ha fatto infuriare le autorità. Ma le tende, nonostante fosse inverno e fossero state strettamente accerchiate, hanno resistito giorni e giorni. Dov’è finita questa nuova gioventù attiva?

Per i giovani il governo ha preparato l’Unione repubblicana bielorussa della Gioventù, analogo del komsomol sovietico; l’opposizione ha preparato il Fronte giovanile per lottare contro il regime. Ma i giovani in generale ignorano bellamente tutta questa cucina, non vogliono essere usati.
Adesso sta raggiungendo la maturità la prima generazione bielorussa, nata nella Bielorussia indipendente, che non ha mai avuto un’altra Patria e non ha motivo di amare un’altra casa. Cosa possiamo fare per lei? Possiamo non metterle i bastoni tra le ruote, lasciare che si realizzi, che si apra alla novità autentica, che diventi veramente un’umanità nuova.

Faccio un piccolo esempio di novità autentica. Si è svolta l’assegnazione del Premio Nobel. In Svezia hanno reso omaggio alla nostra compatriota Svetlana Aleksievič. È la prima volta che uno scrittore bielorusso è insignito del Nobel. Questa novità i bielorussi non l’hanno saputa prima degli altri, però proprio questa novità ci ha reso irreversibilmente nuovi.

Chi è l’Aleksievič per noi? Rappresenta il progetto di qualcuno? Un progetto bielorusso o russo, del governo o dell’opposizione, dell’Unione degli scrittori bielorussi o dell’Unione degli scrittori della Bielorussia? No, no e no. È arrivata una novità che ha cambiato il paese e noi non eravamo pronti. Il potere dei teenager si è subito annoiato, girandosi dall’altra parte, mentre la critica letteraria starnazza su Internet che non è un avvenimento.