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La «nuova Russia» di Singer
Quante «nuove Russie» sono nate e morte in poco più di un secolo? Un giornalista ebreo americano ce ne racconta una, affascinante.
Il sindacato di Naval’nyj
Nell’estate 2022 Aleksej Naval’nyj dalla colonia penale di Melechovo fondò il sindacato carcerario «Promzona», per garantire ai detenuti condizioni lavorative dignitose. Un’iniziativa osteggiata dalle autorità e presto soffocata, ma che fa risaltare le doti umane e professionali dell’oppositore morto in carcere nel febbraio di quest’anno.
Una gioia da condividere
Intervista alla vicedirettrice dell’hospice pediatrico La Casa del faro (di cui parla la mostra Un mondo in cui ciascuno è importante, Meeting di Rimini 2024). La compagnia ai bambini disabili o incurabili e alle loro famiglie, in Russia sta sfatando i miti e pregiudizi sull’handicap e sul fine vita. (intervista di Marta Dell’Asta)
Ján Havlík, un «fallito» riconosciuto beato
Beatificato il 31 agosto, il seminarista slovacco Ján Havlík passò 11 anni tra carcere e campi di lavoro sotto il regime comunista, ponendo sempre al primo posto la fedeltà a Cristo e alla Chiesa, compassionevolmente attento ai drammi di coloro che incontrava.
«È il mio cuore il paese più straziato»
In margine a un incontro andato a vuoto: Milano, libreria Hoepli, presentazione del libro di Gordeeva «Oltre la soglia del dolore». Ma l’aereo ritarda e non se ne fa nulla. Però Gordeeva aveva già preparato le risposte alle domande, che pubblichiamo qui. Una magnifica lezione di umanità e di giornalismo. (intervista di Marta Dell’Asta).
La libertà non è un optional
Il romanzo amaro di un figlio della Bielorussia dimenticato ed espulso come un corpo estraneo dalla famiglia e dal suo paese.
Ucraina: una legge che fa discutere
La Rada di Kiev con la legge 8371 vuole perseguire le organizzazioni religiose che collaborano con la Chiesa ortodossa russa. Un passo rischioso, consideriamo i pro e i contro.
Il progetto per aiutare i preti in disgrazia
Si chiama «Pace a tutti» la rete di sostegno ai sacerdoti licenziati dal Patriarcato di Mosca perché avversi alla guerra. Un’iniziativa autonoma che è una novità tra il clero ortodosso. Una forma di solidarietà e di giustizia profondamente necessaria.
Padre Men’, un uomo immerso nella vita
Il 9 settembre di trentaquattro anni fa padre Men’ veniva brutalmente assassinato. Chi volle la sua morte certo non immaginava che attraverso questo sacrificio Dio avrebbe fatto fruttificare il seme da lui gettato, per varie generazioni. L’umanità pienamente realizzata che vibrava in padre Aleksandr riaffiora oggi nell’opera degli hospice russi, e nella memoria di tanti.
Oltre la pseudo storia
Siamo tutti coinvolti da narrazioni astratte e da miti complottisti, questo libro ci offre gli strumenti per riportarci sul solido terreno dei fatti.
Un Brodskij inedito che scrive per i bambini
«La ballata del piccolo rimorchiatore» è l’unico testo poetico che Brodskij riuscì a pubblicare in patria. Delicatissima storia in versi, è uscita in traduzione italiana da Adelphi.
Il sacerdote e il poeta
Una riflessione in merito alla Lettera di papa Francesco sul ruolo della letteratura nella formazione del credente. Parola divina e parola umana sono organicamente unite. Aiutano a dare un nome alle cose, oltre la superficie della vita.
Oltre la soglia del dolore e del buonismo
Desiderare la pace senza portare ulteriore offesa alle vittime. Immedesimarsi nella tragedia, al di là delle belle frasi pietose, è l’invito che ci viene dalla giornalista russa Gordeeva, spericolatamente esposta sul fronte della guerra.
Meeting 2024 • La «Casa del Faro», un hospice pediatrico a Mosca
La prefazione di Elvira Parravicini, neonatologa a New York, al volume «La casa del faro. Un hospice pediatrico a Mosca»: anche a migliaia di chilometri di distanza è possibile custodire la vita con la stessa passione per l’altro e il suo destino. La vicenda dell’hospice pediatrico di Mosca è presentata al Meeting di Rimini nella mostra «Un mondo in cui ciascuno è importante. Hospice, storie di una Russia sconosciuta».
Bielorussia: 30 anni di regime ma il dissenso vive
I 30 anni di regime di Lukašenko sono stati caratterizzati da una deriva autoritaria sempre più brutale e capillare. Ciononostante, numerosi cittadini hanno dimostrato negli ultimi anni di volersi impegnare in prima persona per un cambiamento, pagando con il carcere.
Arte sotto un cielo quasi libero
Sotto «l’insolito sole» dell’Uzbekistan è nato un filone artistico che si pone tra Avanguardia, orientalismo, pittura medievale e miniature persiane. In mostra in Italia.
Preghiera per la pace
«Non ci resta che pregare» questa frase, pronunciata sui diversi fronti di guerra, non è una resa alla fatalità del male ma una ripresa forte di consapevolezza dell’unica speranza autentica.
Verso il Meeting • Frederika de Graaf: Semplicemente «esserci»
Non sono le sole doti organizzative che hanno fatto di Frederika de Graaf, olandese naturalizzata russa, il motore del più grande hospice moscovita, ma l’incontro con la fede che ha rivoluzionato il suo sguardo sull’uomo, la vita e la morte.
Un nuovo apocalittismo
Dove sta andando la Chiesa ortodossa russa? L’analisi profonda e scioccante di un noto pensatore russo apre degli spiragli. Non è indifferente per noi cercare di decifrare il groviglio di ideologie e pulsioni che oggi pretende di parlare a nome dell’ortodossia russa.
Un eretico di provincia
All’apparenza, Sergej Veselov è il tipico antieroe: 54 anni, aria innocua, sembra uno di quei tranquilli cittadini che non danno pensieri al regime. Come abbia fatto a diventare «terrorista» ed «estremista» ce lo racconta il portale «Novaja Gazeta». Uno squarcio su un’altra Russia, umana e simpatica, dove l’eroismo sboccia imprevisto.
Lo scambio di Naval’nyj
Un gruppo di prigionieri di coscienza russi è stato liberato ed espulso dal paese: motivo di grande sollievo per tutti. Senza dimenticare che molti altri restano dentro, e che il regime cerca di eliminare la parte migliore della Russia.
Che speranza abbiamo. La fede da sotto i massi
Cristiani contro la guerra che si muovono e si esprimono nella clandestinità sono una realtà nella Russia e Bielorussia di oggi. Per che motivo lo fanno e come trovano spazi di testimonianza. Un’intervista di Anna Krjučkova.
La storia ci punisce. Orlov alla corte
Il direttore di Memorial attualmente detenuto in Russia parlando alla corte ha inchiodato i giudici alle proprie responsabilità. Senza una giustizia indipendente non ci sarà nessun cambiamento.
Padre Kordočkin: Non so come si possa amare e uccidere allo stesso tempo
In un’intervista alla giornalista Katerina Gordeeva, padre Kordočkin, parroco ortodosso in Olanda, ha toccato vari temi dell’attualità russa: dalla «teologia della morte» alla figura di Naval’nyj, dall’«ottenebramento di massa» alla connivenza con il male fino alla questione della colpa e del perdono.
La pace (im)possibile
Nell’attuale contesto di guerra il tema del perdono, nella sua apparente impossibilità, è cruciale e da non confondere con un inaccettabile relativismo né col sentimentalismo. Durante il festival “Bergamo Incontra” due testimoni dalle storie personali diverse (un sacerdote ortodosso e un medico italiano) hanno testimoniato che il lavoro per la pace non è solo «qualcosa che si deve fare, ma un modo di stare nella vita». Pubblichiamo il testo dell’incontro il cui video si trova sul canale YouTube di Bergamo Incontra.
Riscrivere (ancora) la storia di Katyn’: nuovi scoop e vecchie versioni
L’11 aprile la TASS ha pubblicato un articolo dal titolo sensazionale: Desecretato l’archivio dell’FSB sulle esecuzioni naziste dei polacchi e sulla falsificazione dell’«Affare Katyn’». In pratica si rispolvera la versione sovietica dell’eccidio dei militari polacchi a Katyn’ non per mano dell’NKVD, ma dei nazisti.
Kulbokas: la nostra preghiera sia coraggiosa
Il forte appello al MEAN del nunzio a Kiev parla anche a noi.
Kara-Murza ricoverato nell’ospedale del carcere
Da diversi giorni non si hanno notizie sulle condizioni di salute del giornalista e politico Vladimir Kara-Murza, condannato l’anno scorso a 25 anni di carcere per aver criticato la politica di Putin e la guerra. Kara-Murza è stato ricoverato nell’ospedale del carcere, ma finora agli avvocati non è stato concesso di incontrarlo.
Pelevin scrittore della Russia incatenata al passato-futuro
Scrittore sarcastico e distopico, traccia un’inquietante immagine del futuro nei suoi più recenti romanzi.
Lavorare dall’estero perché la Russia rinasca
Nato a Mosca nel 1953, Boris Belenkin è filologo e storico. È tra i fondatori dell’associazione Memorial, di cui cura la biblioteca sin dagli inizi. Dopo le traversie giudiziarie di Memorial e l’invasione russa in Ucraina ha deciso di espatriare. È autore di numerose pubblicazioni sull’editoria clandestina e la storia del dissenso in URSS. (nostra intervista).
La Chiesa russa e i bambini ucraini
Molti istituti ortodossi accolgono i bimbi ucraini deportati in Russia e aiutano a rieducarli secondo il modello statale e patriottico. I siti indipendenti denunciano questa operazione di una violenza nascosta e radicale.
Un giornalista «estremo» e la sua cronaca di una devastazione
Un libro che raccoglie le inchieste quasi impossibili che negli anni il reporter bergamasco Giorgio Fornoni ha svolto nella Russia profonda.
Ho visto il mio paese tradire se stesso
Da intervistatrice a intervistata, la giornalista che sul suo canale «Dillo a Gordeeva» ha interrogato i personaggi più in vista dell’opposizione russa, parla di sé e delle proprie scelte professionali e di vita. (Intervista di Flavio Villani)
Tacere sarebbe come consentire
Per non aver taciuto il giornalista e politico Vladimir Kara-Murza sta scontando una condanna spropositata a 25 anni. Il portale religioso «Mir vsem» (Pace a tutti), fondato da padre Andrej Kordočkin, lo ha intervistato in modo rocambolesco, per interposta persona, ma ha ottenuto risposte lucide e nette.
La pace: cammino difficile ma non impossibile
La pace chiede verità e giustizia, per questo siamo tutti chiamati a fare ogni sforzo possibile per la pace, lì dove siamo.
Rileggere Patočka per riscoprire il senso dell’Europa
Undici conferenze del filosofo boemo che volle lasciare ai suoi allievi il cuore del proprio insegnamento.
Oleg Orlov, andare in prigione è un lavoro
Il 27 febbraio scorso Oleg Orlov, co-presidente di Memorial, è stato condannato a 2 anni e mezzo di reclusione per aver condannato l’invasione dell’Ucraina. In attesa della sentenza di appello, in un’intervista ha raccontato cosa vuol dire essere dissidente.
Gli «agenti stranieri» sbarcano in Georgia
Incurante delle proteste interne e internazionali, il governo georgiano ha approvato la controversa legge sugli «agenti stranieri», sorpassando persino il veto presidenziale. Spalleggiato da gran parte dell’ortodossia, rischia di inimicarsi Europa e USA in una fase geopolitica delicata.
«Se non vi capiscono, non dilungatevi»
La tempesta della vita di Marina Cvetaeva vista attraverso il prisma della sua poesia. Alcuni preziosi testi pubblicati dall’editrice Voland ci accompagnano nella scoperta della grande poetessa russa.
Andare in prigione per dei fiori
Dar’ja Kozyreva ha portato dei fiori al monumento al poeta ucraino Taras Ševčenko. Ora è una giovanissima prigioniera di coscienza russa.
Naval’nyj: sotto processo anche i suoi avvocati
Accusati di far parte di un’organizzazione «estremista», gli avvocati che hanno difeso Naval’nyj a loro volta stanno finendo nella macchina repressiva della giustizia russa. «I vostri familiari sono autentici eroi – aveva scritto l’attivista alle loro famiglie, – sono l’orgoglio della loro professione».
La menzogna che tutto corrompe
Il pensatore slavofilo Konstantin Aksakov nel 1855 non ebbe timore di scrivere al nuovo zar Alessandro II una nota «Sulla situazione interna della Russia». Era un bilancio franco dei trent’anni di regno di Nicola I. Al giovane imperatore chiedeva di liberarsi della menzogna, concedendo libertà di pensiero e di parola. Alla luce del 1917, le parole di Aksakov suonano premonitrici. Ed oggi sembrano ancora più attuali: come Solženicyn e poi Naval’nyj aveva invitato a vivere senza menzogna; non averlo ascoltato è la tragedia che abbiamo sotto gli occhi.
Naval’nyj: un politico diventato dissidente
«In fin dei conti dovrà pur apparire in Russia qualcuno che non mente». È uscito in prima assoluta da Scholé-Morcelliana il libro di Naval’nyj «Io non ho paura, non abbiatene neanche voi».
C’è sempre qualcosa di buono da raccontare
I post di una vecchia amica russa, Tat’jana Daševskaja, sono un’occasione per riconciliarci con la natura umana. La solidarietà non è un discorso, è la vita di ogni giorno.
«20 giorni a Mariupol’»: un documentario per non dimenticare
«20 giorni a Mariupol’» del reporter e regista ucraino Mstyslav Černov descrive in presa diretta le prime settimane dell’invasione russa nel febbraio ’22. Un documentario importante che prova i crimini di guerra. Intanto Mosca versa miliardi per ricostruire la città, dopo averla ridotta in macerie.
La Vergine Condottiera
Durante la quaresima ortodossa, il monaco Tichon (Sokolovskij) del Monastero del Salvatore a Vologda, evidentemente di fede tradizionalista, ha pronunciato un’omelia semplice e dirompente alla luce dei pronunciamenti della massima autorità ecclesiastica. Le sue parole consolano
Il «Maestro e Margherita» di Lokšin
La recensione al nuovo film del regista russo Michail Lokšin, ispirato a “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov. Tra rilettura personale e rappresentazioni consolidate di un’opera che interroga profondamente l’anima umana.
Il vero volto della guerra
Quante sono le perdite umane di entrambi gli schieramenti? Dietro le aride cifre raccolte da organizzazioni e volontari, resta comunque il dramma di migliaia di famiglie. Un ufficiale russo racconta l’ingrato compito di consegnare le salme.
Ho ricominciato da zero in Montenegro
Un giovane manager russo – uno tra i tanti – ha deciso di lasciare il suo paese prima ancora della guerra, per ricostruire la sua vita in Europa. Cerchiamo di capire le ragioni che lo hanno spinto a un taglio così radicale, e in cosa spera per il futuro. (Intervista di M. Dell’Asta).
Mandato del XXV Concilio mondiale del popolo russo
Durante la seduta straordinaria del XXV Concilio mondiale del popolo russo del 27 marzo 2024, presieduta dal patriarca Kirill di Mosca, è stato approvato un «documento di sintesi» che di fatto rappresenta un’esaltazione della guerra e della discriminazione razziale. Per la sua importanza storica e per dovere informativo, ne riportiamo integralmente il testo.
Sperare anche all’inferno
Varie volte Naval’nyj ha detto di essere credente, in tribunale e sui social. Dopo la sua morte, molti cristiani si chiedono come sperare in una situazione che sembra senza via d’uscita. Il portale indipendente «Meduza» ha intervistato in proposito padre Andrej Kordočkin.
Non vergogniamoci della crisi
L’ultima dichiarazione del Patriarcato russo sulla «guerra santa» ha prodotto un vero shock tra gli osservatori. Non distogliamo lo sguardo ma cerchiamo di capirne il significato, per tutti.
«Green Border» di Agnieszka Holland: tra cinema impegnato e pubblicistica
«Green Border», l’ultimo film della regista polacca Agnieszka Holland ha riportato alla ribalta il problema dei profughi mediorientali usati dal regime bielorusso come «proiettili umani» da lanciare contro i confini polacchi ed europei. Benché gli arrivi siano diminuiti, il problema è ancora irrisolto in Polonia, nonostante il cambio di governo e le promesse elettorali.
La Città Nuova di Ihor Kozlovskyi
Nella testimonianza tenuta l’8 marzo 2024 nella sede di Russia Cristiana, il filosofo ucraino ha presentato la figura di un «uomo di pace», ponendo l’accento non sul dramma della sua prigionia e sofferenza, ma sulla letizia del suo cuore capace di disperdere le nebbie dell’odio.
Il diritto di non amare e la legge dell’amore
Un’omelia di padre Uminskij del 27 febbraio 2022, all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina, nella Domenica «del Giudizio finale» che precede l’inizio della Quaresima ortodossa. La legge dell’amore di Cristo, dice, è totalmente altro rispetto alla giustizia umana, e persino ai dieci comandamenti.
Nonostante tutto, quell’uomo mi vuol bene
Un’omelia del 30 marzo 2010 ispirata alla liturgia bizantina della Settimana Santa, a pochi giorni dalla Pasqua. Il nostro bisogno di salvezza vale più del nostro male e di quello del mondo.
L’arte di essere liberi
È uscito nei mesi scorsi in Russia un volume che raccoglie numerosi saggi letterari di Marietta Čudakova (Testi nuovi e nuovissimi, 2002-2011), offrendo una lettura sistematica dell’universo letterario e culturale del XX secolo, alla luce di temi fondamentali come verità, dignità umana, libertà. La lucidità di alcune sue osservazioni e distinguo, che traspare dalla recensione che segue, costituisce un’interessante chiave di lettura anche per il contesto culturale odierno.
Posso solo pregare…
Non è un grido rinunciatario ma la mendicanza di giudizio, senso di responsabilità e forza.
Chiedo perdono in ginocchio agli ucraini
Il 6 marzo 2024 il giornalista di RusNews Roman Ivanov è stato condannato a sette anni di colonia penale per aver pubblicato tre post sui crimini dell’esercito russo. Il giornalista non si è mai riconosciuto colpevole e l’Associazione Memorial lo considera detenuto politico. Presentiamo la sua ultima parola prima della condanna.
Riti elettorali e paure
Delusione perché non c’è stata un’uscita in massa allo scoperto. Ma bisogna fare i conti con la realtà, tutta intera…
Sinodo greco-cattolico ucraino: La guerra e la giusta pace
È nostro dovere cristiano e civico proteggere la vita del nostro prossimo.
Il «mondo russo» si fa largo in rete (o almeno ci prova)
La Russia vuole un web parallelo. Dopo il blocco dei social di Meta, il Cremlino va all’attacco dei contenuti di wikipedia. Un passo ulteriore verso il distacco dalla rete globale per crearne una nazionale e depurata. Timori di oscuramento durante la tornata elettorale.
Giustizia o misericordia? Lettera dalla prigione
Appena condannato a 2 anni e mezzo, Orlov mantiene molti contatti dalla prigione, con una corrispondenza che lo sostiene. In una lettera giunta qualche giorno fa, dà la sua risposta alla domanda: «giustizia o misericordia?», che la giornalista Gordeeva aveva posto alla gente di Memorial. Orlov risponde da laico che crede nell’uomo e nella forza della verità.
I greco-cattolici slovacchi tra repressioni e solidarietà
Come accadde al termine della Seconda guerra mondiale, i greco-cattolici slovacchi si sono trovati ancora una volta in prima linea nell’accogliere i profughi ucraini. Cogliamo l’occasione per fare un breve excursus su questa antica comunità di rito orientale, al centro di tanti conflitti.
In margine a un funerale…
Vi hanno raccontato che Naval’nyj sapeva raccogliere solo giovani e marginali.
Signor giudice, lei non ha paura?
L’attivista per i diritti umani Oleg Orlov, presidente della sezione Diritti umani di Memorial, è stato condannato a 2 anni e mezzo di carcere per aver «screditato» l’esercito e aver definito fascista l’attuale governo. Nella sua «ultima parola» invita a non perdersi d’animo.
San Pietroburgo, città di volontari
Chi lo dice che ormai tra russi e ucraini c’è odio inestinguibile? La creatività di un sacerdote dimostra che non è così. Molti volontari russi si prendono cura dei profughi ucraini, che paradossalmente ricevono aiuto nel paese che ha aggredito la loro terra.
Due anni di guerra: stanchi ma sempre decisi
Oleksandra Romancova, direttore esecutivo del Centro per le libertà civili di Kyiv, Nobel per la pace 2022, ci parla di diritti umani, del peso del passato sovietico, del pericoloso vicinato con la Russia, della collaborazione con l’UE, di questioni linguistiche e culturali. Ma soprattutto dell’urgenza di dare un giudizio chiaro su quanto sta accadendo. (Intervista di Marta Dell’Asta).
Ucraina: abbiamo sofferto troppo per mollare
Due anni di guerra, all’inizio speravamo di non arrivare a tanto. Cosa ne pensano gli ucraini, ad esempio Kristina, che sin dal 2022 ci racconta il suo dramma? Intervista di Marta Dell’Asta.
Messaggi che bucano i muri
Secondo fonti indipendenti, in Russia il numero dei prigionieri politici è in aumento. Ma parallelamente cresce un’ampia rete di volontari che visitano le prigioni o scrivono ai detenuti. A volte basta una lettera o qualche notizia per ricordare loro che qualcuno li pensa.
E tutto crollò, e calarono le tenebre…
Pasqua 2014, Naval’nyj il laico confessa di essere credente, secondo il suo stile e la sua sensibilità: la sua è una fede operante. Tra questo slancio iniziale e il buio della fine, si aprirà il mistero della sofferenza e della solitudine. Prima del trionfo…
«Io non ho paura. Non abbiatene neanche voi!»
In memoria di Aleksej Naval’nyj, morto il 16 febbraio 2024.
1915, una lettera a Prezzolini sull’Ucraina
Andrea Caffi, intellettuale italiano nato in Russia, ai primi del ’900 già descrive l’Ucraina come una nazione e una cultura autonome, e conculcate. Un giudizio competente e ancora attuale.
Quando la mala del GULag aiutò i dissidenti
Il 30 ottobre 1974 nei lager sovietici venne indetto uno sciopero della fame a sostegno dei detenuti politici. La data fu poi inserita nella legislazione russa come Giornata della memoria delle vittime delle repressioni politiche. Ma pochi sanno che alla riuscita dell’iniziativa di allora contribuì il mondo della malavita carceraria.
Messaggi dalla provincia russa
Ivanov cerca nel mondo statico e disperato della provincia le tracce delle domande esistenziali di cui nessuno si può liberare.
Parlando di guerra, di morte e di bellezza
In questa intervista del 2 dicembre 2023, forse l’ultima fatta a padre Uminskij prima che lasciasse la Russia, si parla di attualità alla luce dei temi ultimi: vita, morte, anima, possibilità di cambiare. Sembra un messaggio per i suoi figli che presto resteranno da soli.
Una mostra che attraversa i cuori, i confini geografici e le generazioni
La mostra «Uomini nonostante tutto» non ha ancora finito di peregrinare tra le città italiane e straniere. Ovunque suscitando reazioni intense e domande pregnanti. Questo racconto ci viene da Bari.
L’Arcipelago GULag, Putin e l’Ucraina
Il rapporto tra Solženicyn anziano e Putin ha messo in ombra la potenza sovvertitrice del suo «Arcipelago GULag» e di tanti giudizi acuti e profetici contenuti nelle sue opere. Che invece vale la pena ricordare.
Il testamento spirituale di Benedetto XVI
Alla «Biblioteca dello Spirito» di Mosca una serata dedicata all’edizione russa di «Gesù di Nazaret» di Benedetto XVI, grande teologo che per tutta la vita ha cercato Gesù come unico Amore. Ratzinger resta ancor oggi un punto vivo di unità.
“Non mi sono mai piegato, ma solo per grazia di Dio”. Ricordando padre Men’
Il 22 gennaio cade l’anniversario della nascita di padre Aleksandr Men’, sacerdote ortodosso, ardente fautore dell’unità del Corpo di Cristo per la quale ha dato la vita, vivendo e morendo. Riportiamo alcuni stralci dalla biografia di Michail Kukin (2022).
La Chiesa coi mostri alle finestre
L’esperienza del male nella Chiesa deve farci alzare lo sguardo sulla sua missione universale, non presumendo di essere immuni dal male, ma aspirando a una conversione personale più profonda.
Fairytale: l’inferno secondo Sokurov
Frutto di una creatività difficile e piena di tormento, l’ultimo film del regista Sokurov rievoca il dramma della storia immerso nell’eterno.
Il sogno e il cuore in Pavel Florenskij
Due recenti pubblicazioni di e attorno al celebre filosofo e teologo russo.
Cristo e la vittoria del male
Una domanda lancinante si pone a tutti noi: perché il male vince? Padre Lepori ci suggerisce uno sguardo cristiano semplice e potente sul dramma del mondo.
Padre Uminskij sospeso a divinis. Perché?
L’antivigilia del Natale ortodosso, il patriarcato di Mosca ha sospeso «a divinis» padre Aleksej Uminskij, uno dei parroci più autorevoli della capitale. Uno shock per i suoi fedeli e una grande perdita per la Chiesa.
Bilancio dell’anno appena trascorso
Un bilancio negativo o positivo? Sedakova fa un lungo inventario di sciagure, ma c’è sempre qualcosa che viene a sparigliare le carte dei potenti, e ad aprire spiragli…
«Saremo volti, senza smettere di fonderci con il tutto»
Alla «Biblioteca dello spirito» di Mosca, Tat’jana Kasaktina riflette sul legame profondo tra l’io, gli altri e Dio nell’opera di Dostoevskij. Dall’analisi letteraria, alla testimonianza che il Cristo di Dostoevskij è anche «in mezzo a noi».
La riconciliazione tedesco-polacca: un esempio per l’oggi
Nel 1973, a quasi 30 anni dalla fine della guerra, alcuni cattolici tedeschi fondarono l’Opera Maximilian Kolbe per avviare un processo di riconciliazione con le vittime polacche dei campi di concentramento nazisti. Un’iniziativa partita dal basso, scomoda per entrambi i paesi, ma che porta ancora frutti. Un esempio da tener presente.
Il Dio con noi
Omelia di padre Romano Scalfi del 18 dicembre 2016, l’ultima da lui pronunciata.
Occorre rischiare sul perdono
L’arcivescovo Pezzi da Mosca ci ha inviato un messaggio natalizio.
La «lingua di legno» alle origini della menzogna ideologica
Visto lo stretto legame che sussiste tra il pensiero e la lingua, non possiamo considerare innocenti i giochi verbali della propaganda. Manifestano una concezione del mondo polarizzata che ha origini antiche, e che si è incarnata in punti nevralgici della storia.
Bielorussia: il bastone e la carota nei confronti delle Chiese
Lo chiamano «approccio moderno» il nuovo emendamento alla legge sulle organizzazioni religiose che rispecchia la vecchia diffidenza sovietica nei confronti delle Chiese. In un crescente clima intimidatorio nei confronti di pastori e fedeli considerati «estremisti».
Grazie a questo libro sappiamo cos’è il GULag
50 anni fa usciva «Arcipelago GULag». Prima che Solženicyn desse alle stampe la sua storia dei lager sovietici l’opinione pubblica mondiale non conosceva la parola «GULag», e la stessa esistenza di quella che era la spina dorsale del regime veniva messa in dubbio dalla propaganda. Passato e presente di un libro epocale che ha cambiato la mentalità del mondo. (Intervista di Marta Dell’Asta)
Alla ricerca di un padre
Dalla Russia un’ignota credente lancia una domanda drammatica, la raccoglie un sacerdote che sta vivendo a sua volta momenti duri. Come andare avanti? Che ne è della comunione ecclesiale quando la Chiesa sembra tradire il Vangelo?
Cento anni fa nasceva il lager delle Solovki
Nell’ottobre del 1923 il grande monastero ortodosso situato su un’isola del Mar Bianco fu trasformato in una nuova istituzione che avrebbe avuto un grande futuro: «campo di lavoro a destinazione speciale». Solženicyn lo chiamò: tumore madre…
Caso Skočilenko: 7 anni di carcere per cinque adesivi
Il 16 novembre a San Pietroburgo è stata condannata a 7 anni di carcere l’artista Aleksandra Skočilenko: aveva sostituito alcuni segnaprezzi di un supermercato con adesivi che riportavano notizie sulle azioni di guerra russe in Ucraina.
Lilija Ratner: arte come destino
Nella vicenda di Lilija Ratner, un’artista ebrea-russa dei nostri giorni, i temi della Storia della salvezza, dell’Olocausto e del GULag si intrecciano in un cammino di sofferenza e di speranza.
Non ci salviamo con l’indignazione
Qualsiasi soluzione torna sempre allo stesso punto: usare correttamente la ragione, rispettare la realtà, correre il rischio del confronto con l’altro.
Un’insignificante statua sul Ponte Carlo…
Una delle statue che ornano il Ponte Carlo a Praga fu donata da un membro della famiglia Klar, che nell’800 per tre generazioni si occupò gratuitamente dell’educazione e della formazione professionale dei bambini non vedenti. Un’opera che continua ancor oggi.
Šalamov-Judina: il dialogo mancato tra due solitudini
Una dura lettera – inedita in italiano – di Šalamov a Marija Judina, svela un abisso di incomunicabilità. L’ipersensibilità degli artisti produce una solitudine incapace di riconoscersi nell’altro. Al centro dello scontro la domanda se si abbia o no il diritto di sperare nel bene.
Sacharov, la battaglia dell’«Asceta»
È uscito recentemente il volume Oggetto di sorveglianza. Il KGB contro Sacharov, curato da Memorial. La recensione apparsa sulla rivista «Znamja» rievoca efficacemente l’atmosfera degli ultimi decenni sovietici e il «potere dei senza potere» rappresentato dai dissidenti.
Dopo 20 anni, addio alla Spagna
Padre Andrej, che è stato di recente ospite al convegno di Seriate, scrive per annunciare che lascia la parrocchia russa di Madrid. Spiegando con pacato dolore le minacce che lo sovrastano, mette il futuro nelle mani di Dio.
Il nuovo manuale di storia: come instillare l’odio nei giovani
Da quest’anno scolastico, il nuovo testo unificato di storia per i maturandi russi offre la rilettura della storia russo-sovietica celebrandone i fasti e smussandone i disastri. Fino ai nostri giorni, in modo da scagliarsi contro l’Occidente e l’Ucraina. Una grossa responsabilità per chi instilla odio e risentimento nelle giovani generazioni.
Madri, padri nel totalitarismo
Nel GULag sovietico l’affetto di madri e padri per i figli sfidava lontananza e repressioni. Il nuovo libro di Irina Ščerbakova racconta quanto è prezioso l’esercizio della memoria per la persona, la famiglia, un intero popolo.
Lo schiaffo del silenzio
La roccia della cultura russa non esiste più. Šiškin, nel suo pessimismo, lancia una domanda bruciante ai suoi compatrioti: come uscire dal silenzio colpevole? Solo una parola libera ci salverà.
La guerra nell’ottica dello Spirito
Nei complessi motivi che hanno generato la guerra in Ucraina c’è anche una componente religiosa. Questo lo scandalo che ferisce e che deve portare a un unico guadagno: il pentimento.
Majakovskij, un gigante tradito
La nuova biografia del poeta riesce ad esprimere compiutamente la sua tragica avventura umana, nel contesto di una cultura vivacissima, che stava per essere soffocata.
L’economia della morte
L’economista Inozemcev ha calcolato che dopo l’invasione dell’Ucraina la vita di un soldato russo caduto al fronte viene pagata quindici milioni di rubli. Chi va in guerra guadagna come non riuscirebbe a guadagnare in tutta la vita da civile. Il paese ne ha preso atto e sta rivedendo di conseguenza la sua scala di valori e priorità.
Anniversario della fuga
L’Europa è piena di esuli. Gente che chiede di condividere il dolore di un distacco che ha tagliato la carne viva della sua vita. A un anno dalla fuga, lo storico russo Zubov rievoca il dramma straziante che lui e molti suoi compatrioti hanno dovuto affrontare. Spera di tornare nella Russia che ama, un paese assetato di bellezza, bontà e libertà.
Naval’nyj: la solidarietà non è un optional
Nelle prigioni russe esiste la «cella di isolamento punitivo», dove il detenuto non può ricevere visite, telefonare, avere prodotti alimentari o indumenti propri, ricevere pacchi né corrispondenza. Per legge al massimo il detenuto può restarvi 15 giorni, ma c’è chi oggi vi resta continuativamente. Che un detenuto ne difenda un altro è un grande segno di solidarietà. La lettera di Aleksej Naval’nyj.
💯 Buon compleanno, padre!
Cent’anni fa, il 12 ottobre 1923, nasceva a Tione (TN) Romano Agostino Scalfi. Un’amica russa lo ricorda brevemente, a testimonianza di un legame vero, che sfida le circostanze.
Antonín Cyril Stojan: ecumenismo, servizio ai poveri, santità
Cento anni fa moriva, in Moravia, l’arcivescovo Antonín C. Stojan. Figura eclettica di sacerdote, teologo e deputato, appassionato alla «questione sociale» cui dedicò tutto se stesso. Fu propugnatore dei congressi unionistici di Velehrad, a favore del riavvicinamento tra cristiani d’Oriente e d’Occidente.
L’invisibile aiutante di Solženicyn
Una storia piccola ma di grande portata quella di Natal’ja Stoljarova, che Yves Hamant ha pubblicato sulla sua pagina Facebook come commosso ricordo di una figura grande e sconosciuta del dissenso. La traduzione che presentiamo è fatta sulla base di un testo più ampio, pubblicato da Hamant in russo a Mosca nel 2018.
Un combattente per la libertà che ha perso senza arrendersi
La scomparsa di Igor’ Ogurcov, un dissidente che in epoca sovietica era pronto anche alla lotta armata. Ha detto che il PCUS è morto trent’anni fa, ma il cammino verso la libertà sta appena iniziando.
Il fondatore di Yandex: «Io corresponsabile, ma sono contro la guerra»
Arkadij Volož, ex-CEO del colosso informatico russo, ha diffuso una dichiarazione in cui, ammettendo i propri errori, prende posizione esplicita contro la guerra e afferma di voler aiutare i giovani talenti che come lui preferiscono abbandonare il paese.
Il patriottismo cristiano di Szeptyckyj
La ricostruzione fedele della vita del metropolita dei greco-cattolici ucraini, mette in luce un’epoca non meno drammatica della nostra, e la sua scelta per Cristo. Senza tentennamenti.
Ha un futuro la Russia?
Lo sguardo di padre Scalfi sulla Russia, spietatamente lucido e al tempo stesso pieno di speranza, si dimostra ancor oggi il miglior vademecum per comprendere un paese grande e tormentato. Si apre il convegno del centenario.
La resistenza cristiana esiste, e parte dal basso
Una delle anime è la bielorussa Natallja Vasilevič. Ha creato il gruppo «Cristiani contro la guerra» per documentare le sfide che le Chiese devono affrontare oggi se non vogliono restare ai margini del dramma. Pubblichiamo stralci dell’intervista di Marija Turovec uscita nel giugno 2023 sul sito Activatica.org.
La Russia deve scegliere tra fato e libertà
Presente al Meeting di Rimini 2023, lo scrittore russo ci ha raccontato del peccato originale che vede nella storia russa, e della forza morale dei tanti che resistono non per abbattere il sistema, ma per affermare la propria dignità. (Nostra intervista).
Jašin: Ringrazio l’Ucraina, ma resto qui
Il 29 agosto l’Ucraina ha proposto di scambiare soldati russi catturati con prigionieri di coscienza detenuti in Russia. Un gesto di umanità che sconfigge la guerra. Il’ja Jašin, esponente della resistenza antiputiniana, ha fatto sapere dalla prigione che ringrazia ma vuole restare per «ricostruire la casa».
L’icona nel paese dei soviet
Un’operazione paradossale e spregiudicata del giovane Stato sovietico: promuovere in Occidente una colossale pubblicità dell’icona, a dispetto dei propri principi atei e antireligiosi, per crearle un mercato internazionale e pagare così i costi dell’industrializzazione.
Il martirio senza miracoli
Una polemica ecclesiale nella Cordova del IX secolo messa a confronto con l’ortodossia moderna. La domanda è: può esserci un martiro inutile?
Lo «Scherzo» di Kundera, il pessimismo che spalanca al mistero
Primo romanzo dello scrittore cecoslovacco scomparso, «Lo scherzo» ha per sfondo la dissoluzione dell’uomo, «vittima dell’infelice esperimento ateista» del totalitarismo comunista. Eppure, osserva padre Vrána, anche nel nero pessimismo kunderiano pulsa l’attesa di un riscatto, di una redenzione.
Appunti di viaggio in Cappadocia
Appunti di viaggio in un laboratorio artistico unico, in cui asceti e artisti elaborarono e tradussero in atto con straordinaria creatività le verità evangeliche: le chiese rupestri della Cappadocia, alle quali è dedicato il libro-calendario 2024, “Un paradiso nella pietra”.
L’ecumenismo non è per cristiani spiritualmente sazi
Ecumenismo, tendenze che minano l’autenticità della Chiesa: questi nodi attuali vengono da un passato difficile, che non è stato debitamente vagliato e giudicato. Le riflessioni di padre Scalfi nel 1998 sono il lucido preannuncio dei problemi macroscopici di oggi.
L’amore dolente di Besançon per la Russia
Alain Besançon (1932-2023), storico e pensatore francese morto l’8 luglio scorso, è stato un maestro per molti russisti. Animato da amore e spirito critico, ha studiato la Russia con una penetrazione rara. La sua acuta visione del comunismo aiuta a capire la regressione neo-sovietica del regime putiniano.
Kundera, quello squarcio oltre la tela
Il grande romanziere ceco ha messo a nudo i limiti dell’ideologia e dell’edonismo, aprendo una breccia verso il mistero dell’umano. Una rivisitazione del romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.
La Pentecoste di Alessandria. L’ecumenismo vive
Ortodossi e cattolici riflettono insieme su sinodalità e primato. Il documento di Alessandria rappresenta un passo importante verso l’unità, nonostante tante divisioni.
Fermate quei missili «benedetti»
La Chiesa ortodossa ucraina deve poter seguire la sua strada, perché non è più padre chi benedice i missili che cadono sui figli. Lettera dell’arcivescovo ausiliario di Odessa Viktor al patriarca Kirill dopo la distruzione della cattedrale la notte del 23 luglio.
Cosa fare se bombardano una chiesa
Le mura di una chiesa non valgono più delle vite umane, eppure colpire una chiesa ha un valore simbolico speciale…
Papà ci diede un bacio, e fu tutto…
Una storia d’altri tempi ripescata dagli archivi di Memorial, e pubblicata sul sito takiedela.ru. Svetlana Daukst orfana a causa delle purghe staliniane, rimane devota a Stalin. E non riesce a giudicare ciò che le è successo. Lei stessa stritolata dalla mentalità totalitaria.
Tortura in Russia. La violenza come premessa alla guerra
Nonostante la legge russa la vieti, la tortura è di uso corrente nelle carceri o durante le istruttorie. Un documentario di Jurij Dud’ dell’autunno 2021 mostra quanto questa pratica abbia deformato la coscienza civile. «Un paese che non rispetta i diritti dei propri cittadini non rispetterà i diritti dei propri vicini», aveva detto Andrej Sacharov. L’invasione dell’Ucraina è stata preparata anche dalla violenza civile.
Viktorija Amelina, morte di una scrittrice
Un motivo in più per ricordare l’inutile, insensata strage della guerra, che getta via le vite con la loro irripetibile ricchezza. Una giovane scrittrice è morta in Ucraina, il suo talento letterario stava sbocciando proprio nell’incontro col dolore e la paura. Ricordiamo Viktorija Amelina morta il 1° luglio.
Vogliamo risollevare l’ortodossia
Sbaglia chi crede che la nostra inimicizia col patriarcato di Mosca sia di natura politica. – ci ha detto padre Kovalenko, della Chiesa autocefala ucraina – Noi lavoriamo per un’ortodossia credibile e fraterna. (intervista di Marta Dell’Asta)
L’Apocalisse di suor Ioanna Rejtlinger
All’inizio della Seconda guerra mondiale, padre Sergij Bulgakov tenne alcune lezioni sull’Apocalisse. Fra i suoi studenti Ioanna Rejtlinger, che dipingerà a Londra un ciclo di affreschi dedicati all’Apocalisse, una delle sue opere più significative.
Il re è nudo!
La verità è una cosa fragile e i potenti se ne fanno gioco, ma ha la caratteristica di esistere, e di essere data da un Altro.
Abbiamo ancora un volto?
Arrivati sull’orlo della guerra civile i russi non abbozzano reazioni, perché? Troppo a lungo si è giocato con le menzogne, ora non resta che l’apatia. Ma la speranza è più forte anche di questa devastazione.
La Trinità di Rublev divide gli animi
Il braccio di ferro tra la Chiesa ortodossa e le autorità museali dà la misura di quanto valgono la legge, gli impegni istituzionali e la professionalità in Russia. Ma al paternalismo autoritario fanno fronte la responsabilità professionale e la libertà di alcuni.
Oleg Orlov: restare in Russia fa parte del mio lavoro
Oleg Orlov, co-presidente di Memorial, è sotto processo per essersi espresso contro l’aggressione russa all’Ucraina. Diversamente da altri attivisti, ha scelto di rimanere in patria, perché «è importante che giunga una voce dalla Russia».
Artemij di Grodno: Fratelli, tenete duro!
La morte dell’arcivescovo bielorusso Artemij di Grodno ci ripropone la testimonianza di un pastore amante della verità e ostile al compromesso. Deposto per motivi politici, aveva impugnato l’arma della preghiera.
Dal carcere al fronte, e viceversa
Per evitare una seconda mobilitazione, il Cremlino ha permesso l’arruolamento dei detenuti nelle compagnie militari private e nell’esercito, colmando in tutta fretta il vuoto legislativo che ne impediva l’utilizzo, promettendo lauti compensi e la fedina penale pulita.
Un anno difficile, che costringe a rivedere il senso delle cose
Le parole hanno un nuovo spessore. Negli ultimi mesi in Russia sono usciti dei libri che cercano di restituire un senso a parole che prima sembravano ovvie, scontate, ma oggi acquistano un nuovo spessore, una nuova drammaticità.
La responsabilità del bene
Se nessuno è riuscito a impedire la guerra con la sua rovina, possiamo sempre seguire la via della com-passione e della solidarietà.
Erofeev, apologia dell’uomo disarmato
Ol’ga Sedakova ci introduce alla figura di Venedikt Erofeev, autore del romanzo Mosca-Petuški. Poema unico nel suo genere, testimonia come sulla bilancia dell’esistenza umana, ogni lacrima, ogni sospiro pesa più del degrado in cui l’uomo può trovarsi.
Le Chiese ucraine si confrontano con l’unità
In un paese in conflitto due Chiese in conflitto. In Ucraina ci si sta rendendo conto che la pace religiosa è condizione necessaria alla pace civile.
Memorial internazionale rinasce a Ginevra
Liquidata dalle autorità russe nel 2021, l’associazione Memorial internazionale è stata ricostituita a Ginevra, per coordinare ufficialmente lo studio della memoria delle repressioni e denunciare le violazioni dei diritti umani nel mondo.
A Novosibirsk il sindaco lo sceglie Mosca
Abolita l’elezione diretta del sindaco, ma i «liberi siberiani» oppongono qualche resistenza. Sono tracce di democrazia dure a morire, che potrebbero diventare un punto di ripartenza…
Dopo i missili scendono in campo icone e reliquie?
Un grido d’allarme si è levato tra gli esperti d’arte: la più famosa icona di Rublëv è sottratta al museo per tornare in chiesa. A dispetto delle apparenze, non è un buon segnale per i cristiani…
László Batthyány, il medico ungherese che curava gratis
Durante il recente viaggio in Ungheria, papa Francesco ha fatto visita a un istituto che ospita bambini e giovani disabili e che porta il nome del beato medico László Batthyány, una figura molto simile a quella di s. Giuseppe Moscati.
Pace e cultura
L’intervento del presidente di Russia Cristiana all’inaugurazione della mostra “Uomini nonostante tutto. Testimonianze da Memorial”, a Bergamo. Perché la memoria è necessaria per vivere e costruire.
Conoscete le leggi della propaganda?
Strumento universale dei regimi, la propaganda è stata affinata soprattutto dai totalitarismi. Il giornalista russo Jakovlev, editore di «Kommersant», ricorda che all’università insegnavano a manipolare la mente dei nemici. Tecniche impiegate oggi contro la popolazione.
«La “Pace russa”. La teologia politica di Putin»
Nel conflitto ucraino è sempre più evidente il ruolo essenziale svolto dall’ideologia, quella del Mondo russo, che si declina nella «pace distruttiva». Nel saggio di A. Dell’Asta una profonda analisi delle origini del nuovo pensiero.
Chi mi ha messo in testa la Russia? Dalle lettere giovanili di padre Scalfi
Nella cornice di Villa Ambiveri si è svolto l’Open day dedicato ai 100 anni dalla nascita di padre Romano Scalfi. È stata l’occasione per conoscerne o approfondirne la figura, anche grazie alla presentazione della sua corrispondenza con la famiglia, un patrimonio di diverse centinaia di lettere, di prossima pubblicazione.
Russia, un abbraccio per la pace
Un’iniziativa sorta spontaneamente tra alcuni cittadini russi: scambiare pubblicamente un abbraccio con coloro che sono a favore della pace. Ma anche per un abbraccio oggi si può essere arrestati.
Dana Němcová e i «disperati» del dissenso
Dolce, gentile, sorridente: sono gli aggettivi che ricorrono più spesso nel ricordo di Dana Němcová, una delle protagoniste del dissenso ceco, scomparsa l’11 aprile scorso. La sua vita si è spesa per i 7 figli, per i «disperati» degli anni ’70 e i profughi del nostro tempo.
Kara-Murza: la Russia sarà libera, ditelo a tutti!
Uno degli ultimi politici dell’opposizione rimasti in Russia è stato condannato a una pena «staliniana» – 25 anni – per aver criticato la guerra. Al processo ha detto parole di speranza. Un russo che ama il suo paese nonostante tutto, e offre ai compatrioti lo spazio per il pentimento.
Sconfiggere il drago non basta
Da Charkiv gli attivisti del Gruppo per la difesa dei diritti umani diffondono un bollettino in cui raccontano le iniziative russe contro l’invasione, convinti della necessità di un sostegno reciproco. Amano l’Ucraina ma non fanno sconti al governo, e operano perché l’odio non si radichi nelle giovani generazioni. Intervista al direttore Zacharov.
Poesia: il respiro di una generazione
Due antologie poetiche appena uscite ci danno il polso di due epoche cruciali: la seconda guerra mondiale e oggi. I poeti sono testimoni del dolore e degli interrogativi del loro tempo. I versi come cronaca dell’intimo, che cerca di dar voce al trauma collettivo.
Il pianto di Adamo e l’amore di Dio
La potenza di un cuore spezzato che implora misericordia incontra sempre l’Amore di Dio che lo ha creato. Un’omelia straordinaria del metropolita Antonij di Surož.
Vivere la vita per salvare la vita di tutti
Omelia pasquale di padre Romano Scalfi, 31 marzo 2013.
Vogliamo la pace o che ci lascino in pace?
Il meccanismo perverso della guerra si ripete sempre uguale. Però non sarà la paura né la disperazione a donarci la pace, ma il duro lavoro della ragione e della responsabilità, sempre da ricominciare.
In Russia l’arte parla della vita. L’almanacco «Dary».
Un almanacco che parla di architettura, icone, scultura in modo aderente alla vita e al suo dramma. È uscito il settimo numero di «Dary».
Nonni e nipoti insieme a sostenere il fronte
Le autorità russe spingono la popolazione a contribuire all’«operazione speciale». Le scuole sono tenute a forgiare generazioni di «patrioti», sull’esempio dei loro nonni anch’essi cooptati nelle case di riposo: ragazzi e anziani tessono reti mimetiche e confezionano indumenti per i soldati al fronte, scambiandola per una guerra di difesa.
Averincev, un pensatore libero nel deserto sovietico
Averincev fu un grande studioso che seppe trasmettere il respiro universale della cultura al mondo sovietico rinchiuso in una gabbia. Il suo metodo unitario, che metteva in dialogo passato e presente, affascina anche oggi. Una serata alla «Biblioteca dello Spirito».
Grigor’janc, l’eterno dissidente
Sergej Grigor’janc aveva fatto grandi cose per l’informazione indipendente in URSS. Ma anche dopo è rimasto sempre un osservatore lucido e autocritico, che ha colto i motivi della sconfitta del dissenso, ma anche le ragioni della speranza.
Memorial vive (ma cercano di farla fuori)
All’alba del 21 marzo a Mosca le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nelle abitazioni di alcuni membri di Memorial. Un’operazione lampo che forse voleva essere un rendimento di conti finale con l’organizzazione.
Il travaglio della Chiesa ortodossa lituana
Un anno difficile per la Chiesa ortodossa lituana, che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina ha affrontato un grave dissidio interno, ben presto estesosi alla società civile e alla sfera della politica nazionale.
Il paradiso è da condividere
Questo incontro con le monache di un eremo fuori Mosca risale a poco prima dell’inizio della guerra. Da allora molto è cambiato, ma non questa bellezza e questa pace. Nella carità verso le creature in nome di Dio affonda la radice sana di una cultura la cui memoria va conservata in ogni circostanza.
La Moldova in bilico
Un vecchio sistema che funziona sempre: destabilizzare per dominare. Propaganda e agenti provocatori sono armi politiche efficacissime che la Russia impiega nei paesi confinanti e in Europa. Cosa è successo in Moldova.
La mensa per i poveri di nonna Irina
In Siberia una pensionata, malata di cancro, ha trasformato il suo bar ristorante in una mensa per i poveri e le famiglie in difficoltà. Decine di pasti al giorno in una delle regioni più inospitali della Russia. Contando sull’aiuto dei volontari, perché «sono di più le persone buone che quelle cattive».
Dov’è la terra promessa post-sovietica?
Con l’invasione dell’Ucraina, dice il filosofo, siamo entrati in una nuova epoca dominata da particolarismi e imperialismi. Tornare a un universalismo autentico può rifondare l’ordine internazionale distrutto. Ma chi sarà in grado di proporlo?
Il premio Nobel dalla prigione invoca la riconciliazione nazionale
Il dissidente bielorusso Ales’ Bjaljacki, nonostante abbia ricevuto il Nobel, è stato condannato a dieci anni di detenzione. In aula ha lanciato un drammatico appello a tutti i bielorussi, perché le parti trovino nella collaborazione la via per salvare il paese dal disastro.
La Rosa Bianca e la Russia
Quello della Rosa Bianca è ricordato come un episodio «politico», ma fu innanzitutto un cammino di fede: l’aver seguito Cristo fino al sacrificio della vita. Un sacrificio che fu la più straordinaria proclamazione dell’autentico ecumenismo. A Mosca se n’è parlato con sofferta partecipazione.
Un anno che ci ha cambiato • 3
Per padre Zelinskij lo scandalo maggiore è il consenso degli ortodossi al crimine dell’invasione. Per Lami è l’adesione di molti occidentali ai miti della propaganda russa. Eppure, come dice il russista Hamant, è possibile superarli. Come conferma Sigov da Kiev, resistere è sapere che il senso della vita è presente.
Un anno che ci ha cambiato • 2
Dopo il 24 febbraio la speranza è diventata una parola difficile. L’emigrazione precipitosa, l’abbandono della vita precedente, la compromissione della Chiesa… la tragedia della separazione e la grazia di nuovi incontri. Parlano S. Panič, A. Desnickij, M. Borghesi, K. Hovorun.
Russia-Ucraina: un anno che ci ha cambiato • 1
Un anno di guerra, la più inimmaginabile e sconvolgente delle guerre, violentissima, nel cuore dell’Europa. Dal 24 febbraio 2022 il mondo è cambiato. Come siamo cambiati noi? Lo abbiamo chiesto ad alcuni testimoni. Oggi cominciamo con due italiani, padre Mauro Lepori e Mario Mauro; un bielorusso, Dmitrij Strocev e una russa, Elena Žemkova.
Sergej Lebedev: “Il confine dell’oblio”
Tramontata l’epoca dei memoriali dei sopravvissuti al GULag, Lebedev inaugura quella della memoria difficile dei discendenti, per riscattare il sangue e ritrovare la luce. La tragedia del passato non appare in superficie, ma intride e corrode la psiche e la natura stessa.
Morire per non uccidere
Una terribile storia di guerra, una delle tante purtroppo: una recluta si è uccisa per non andare a combattere. Il suo ultimo messaggio testimonia la tenebra senza schiarite in cui sprofonda la Russia.
Vladimír Krčméry, il medico slovacco che curava gli ultimi
Diceva: la nostra ricchezza sono i malati. Un medico intrepido che ha abbracciato la missione nel terzo mondo secondo i principi appresi dallo zio Silvo, testimone della fede in Slovacchia.
L’URSS avrebbe 100 anni e il suo spirito ancora vive
Il 30 dicembre 2022 cadeva il centenario della nascita dell’Unione Sovietica. Se la sua colossale struttura è crollata, il suo spirito è vivo più che mai e oggi si incarna in altre forme non meno spaventose. Ciò accade, dice Zelinskij, perché gran parte dei cittadini è ancora posseduta dal suo mito.
Una nuova diaspora russa, dopo cent’anni. Alcune riflessioni per l’oggi
L’esodo di tanti russi in questi mesi ricorda l’immane esodo di 100 anni fa. Può questa diaspora avere un ruolo provvidenziale? Un testo del grande Berdjaev ci aiuta a discernere i fatti.
Don Blachnicki, un carismatico per la Chiesa polacca
Testimone della fede sotto due totalitarismi, poi costruttore della Chiesa. Sempre incalzato dalle mistificazioni del regime, ha saputo formare cristiani integri e impegnati nel mondo. L’amicizia con don Giussani e il suo approccio profetico sul ruolo dei movimenti ecclesiali.
Vladimir Poreš: un dissidente che non ha cambiato strada
Era stato ateo, poi cristiano fervente e ingenuo. Ma la delusione della «rinascita religiosa» tradita non lo aveva reso cinico. È rimasto un cercatore, sino alla fine.
Cattolici e ortodossi: all’origine del conflitto
Nella storia della cristianità, i credenti di tradizione greca e quelli di tradizione latina hanno sempre avuto rapporti difficili. Solo un amore che perdona tutto, misericordioso e portatore di pace, può sanare la disunione.
Si può fare politica in chiesa?
Nella liturgia ortodossa si prega per i governanti e l’esercito. Ma quali governanti e quale esercito quando una guerra divide i fedeli della stessa Chiesa? Nuove sfide che chiedono fede e riflessione.
Lo stupido spreco della guerra, e la forza della preghiera
Nel 1944, scrivendo al figlio al fronte, Tolkien non si limitava a denunciare la miseria della guerra: la fede gli suggeriva che anche la tragedia può essere un momento di grazia.
Chi era questo Il’in, che tutti citano
Nello spazio pubblico si fa sempre più spesso il nome di Ivan Il’in, filosofo russo di destra, pilastro del pensiero conservatore del XX secolo. Aleksandr Archangel’skij, critico letterario e scrittore, ci spiega i concetti fondamentali del suo pensiero.
Perché Dio permette tutto questo?
Ad Andrej Desnickij, biblista e pubblicista, è stata posta una domanda che lui ha rilanciato su fb: «La fede oggi è in grado di aiutarci a vivere questo nostro tempo? Se sì, come e perché?». Ne è nato un ampio dialogo, in cui si incrociano concezioni molto diverse.
Dichiarazione di Natale dei cristiani russi
La dichiarazione di Natale di un gruppo di cristiani russi. Un testo sorprendente perché inaspettato e unitario, nato dalla base, e nitidamente evangelico nel suo semplice richiamo a Cristo. Un gesto di grande valore e speranza.
«Liberi». Il film su due protagonisti della Chiesa slovacca nel comunismo
Nella Slovacchia comunista, due amici animati dalla stessa passione missionaria contribuiscono alla rinascita religiosa del paese nonostante le repressioni, il carcere e l’ateismo. Un film-documentario ne racconta la storia.
Restiamo umani, per favore
Attenti a non bandire in blocco la cultura russa e a non addossare ai russi una colpa collettiva, dice il poeta ed ex dissidente lituano, che ci mette in guardia dalla disumanizzazione. Stralci di una sua intervista alla Radio televisione-lituana.
La Leningrado assediata di Vera Imber
Le memorie di una giornalista vissuta a Leningrado durante i terribili anni di assedio raccontano del dolore quotidiano e dell’eroica resistenza della città. Un patriottismo sincero senza facili retoriche.
Le parole di due condannati: la Russia sarà ancora libera
Non avremmo mai pensato di pubblicare ancora, negli anni 2000, lettere dalla prigione o ultime parole al processo, come ai tempi del dissenso. Invece il messaggio del giornalista russo Ivan Safronov dal carcere e la dichiarazione dell’attivista Jašin ci riportano direttamente al clima totalitario e alla forza morale dei resistenti.
Halík: attenti all’egoismo nazionale e religioso
Dissidente, filosofo e infine teologo, Tomáš Halík rappresenta ancor oggi la vivacità del pensiero ceco, sempre pronto a interfacciarsi col mondo. Nell’intervista parla di Ucraina, globalizzazione e «terzo ecumenismo».
Noi miseri, santi in Cristo
«Siamo più santi che peccatori, perché abbiamo la facoltà di far diventare la nostra vita da semplicemente umana a divina, cioè una vita che salva». Una riflessione natalizia di padre Scalfi.
Vivere col male a fianco. Come uscirne?
«Se volete lamentarvi, lamentatevi. Se volete urlare, urlate. L’importante è che non molliate e non pensiate che tutto è perduto». Padre Ioann Guaita è certo che la cosa fondamentale è non partecipare al male. Intervista di Marija Božovič.
I tre discorsi del Nobel, una voce di civiltà
«Una domanda ci tormenta: abbiamo meritato davvero il Premio Nobel per la Pace?» Le voci dei resistenti: un’alleanza di persone che si sono fatte carico loro sponte della responsabilità civile del passato e del presente.
URSS, un trauma che non passa ancora
Non si può sottovalutare l’influenza delle tragedie del passato sulla nostra psiche. L’analisi spietata del nipote di un čekista russo non assolve nessuno ma invita a una presa di coscienza. Possono i traumi nascosti spiegarci il dramma attuale?
Possiamo ancora sperare?
L’immedesimazione di papa Francesco nel dolore delle vittime, il bisogno di giustizia e di verità che non siano contro qualcuno ci indicano come stare davanti alle tragedie di oggi, senza relativismi.
Le Chiese in Ucraina, gli amari frutti della guerra
Un decreto di Zelenskij mette al vaglio la fedeltà politica degli ortodossi ucraini legati a Mosca. Un terreno scivoloso per la società. E un vaglio doloroso per l’unità dei cristiani.
Incontro col Caravaggio
Caravaggio, artista dall’immensa energia e dagli immensi contrasti. Ma la sua pittura esprime anche un eccezionale dialogo con Dio e una «nuova teologia artistica». Ne ha parlato Natal’ja Borovskaja alla Biblioteca dello Spirito di Mosca.
Una menzogna sincera
Ieri ed oggi in Russia funziona lo stesso meccanismo ideologico, pur rivestito di miti diversi. Ma le somiglianze storiche ci insegnano anche la speranza.
Petr Uhl, troppo marxista per entrare nel Partito
Petr Uhl, scomparso un anno fa a Praga, non ha mai rinnegato le proprie idee marxiste né durante l’epoca totalitaria, quand’era nel dissenso, e nemmeno dopo l’89, pagando con anni di carcere il proprio impegno a favore dei diritti umani.
Perché non ci siamo riusciti? Gli errori dell’opposizione russa
Un testo scritto in prigione da Leonid Gozman, che dalle alte sfere politico-economiche, dopo due arresti è approdato alla diaspora russa all’estero. Nel testo si domanda perché l’opposizione russa abbia fallito così rovinosamente, forse è mancato il dialogo con la gente comune, vero zoccolo duro del regime.
Il cinema russo si autocensura
La Russia si autocensura e non candida nessun film all’Oscar. Ma un membro del comitato russo ricorda che il modello «uno decide per tutti» fa solo danni. E si dimette.
Voci dall’Ucraina / 5 / A Kiev è buio e freddo, ma…
Inizio di inverno al freddo e al buio nelle città bombardate. Gli ucraini stanno scoprendo la risorsa della solidarietà, un’energia che offre soluzioni concrete alle emergenze. Perché da soli non ci si salva. Cronaca della resistenza civile.
È ora che la Chiesa dimentichi la Santa Rus’
Parroco moscovita e voce autorevole dell’ortodossia, padre Uminskij ha risposto alle nostre domande su come la Chiesa russa si sta muovendo nella crisi attuale. Il suo è un giudizio severo ma che riconosce la forza indistruttibile della verità.
Voci dall’Ucraina / 4 / La strada è la solidarietà
Il filosofo ucraino sottolinea le problematiche spirituali e morali che la guerra implica per tutta l’Europa. E che senza il recupero della solidarietà sarà difficile uscirne.
La carestia degli anni ’20: una pagina di orrore e di solidarietà
Un documentario intitolato Carestia è stato presentato a Mosca nel settembre scorso. Vita difficile per un’opera che vuole ricordare un’immane tragedia, ma anche la pronta solidarietà del mondo verso la Russia. Che oggi non vuol ricordare…
Chiesa russa: quale unità vuole?
Il 4 novembre il Patriarca Kirill di Mosca ha pronunciato un’omelia incentrata sulla Giornata dell’Unità Nazionale. La pubblichiamo, a documentazione di quanto sia difficile il cammino comune verso la realtà storica. Va ricordato che il primate sostiene l’«operazione speciale» come mezzo per restaurare l’unità spirituale.
La mobilitazione fa tremare il paese e suscita fantasmi
Le notizie sui giornali non ci bastano a capire del tutto la tensione e la caduta libera del morale nella società russa. Per i russi stessi, le notizie sull’Ucraina erano in fondo astratte, finché la mobilitazione non ha bussato alla loro porta… mettendo in luce il bene e il male che è in ciascuno.
Padre Viktor Grigorenko: capisco che la sconfitta ha un senso
Padre Viktor era nipote e custode della memoria di padre Men’, è morto combattendo fino all’ultimo la battaglia della verità e del bene. Guardando in faccia la malattia.
Il Nobel a Bjaljacki premia la resistenza bielorussa
L’amore per la tradizione nazionale bielorussa l’ha portato ad impegnarsi in prima linea per il rispetto dei diritti umani. Per questo il premio Nobel per la pace Ales’ Bjaljacki ha fondato il Centro Vjasna. Una spina nel fianco per il regime di Minsk.
Memoria e Memorial, la forza dei nomi restituiti
Il legame con i morti sacrificati e cancellati dallo Stato crea solidarietà e speranza.
Armenia tra l’incudine e il martello
Messo in ombra dalla vicenda ucraina, lo scontro armato tra Azerbaijan e Armenia è gravido di inquietanti conseguenze e sembra imporre ancora una volta la «ragione» dei regimi totalitari come norma nei rapporti internazionali. Il contributo di uno specialista di «Balcani e Caucaso». Intervista di M. Dell’Asta.
Siamo tornati dove padre Romano ha iniziato
Il 12 ottobre si sono aperte le celebrazioni per il centenario dalla nascita di padre Romano Scalfi con una liturgia nella chiesa del Collegio Russicum, là dove il padre aveva imparato a conoscere e ad amare la Russia di Cristo.
Parole proibite: resistenza antimilitarista in Russia
In Russia esistono modi creativi per rompere il silenzio in cui il potere ha relegato l’opposizione alla guerra. È il fenomeno strisciante e invasivo della cosiddetta resistenza visuale.
Mosca, un concerto a sorpresa
Due cantautori russi, idoli degli anni ’80 tornano in concerto a Mosca. E si permettono di dire cose incredibili. Con la riscossa dell’ironia, si riscuote anche la ragione.
Bielorussia: la resistenza di Marija Kolesnikova
Il Nobel per la pace al prigioniero di coscienza bielorusso Bjaliackij ha riportato all’attenzione la lotta del popolo bielorusso per la democrazia, culminata con le imponenti manifestazioni del 2020 contro i brogli elettorali e soffocata brutalmente dal regime. Tra gli oppositori, che continuano la loro battaglia in carcere, c’è anche la musicista Marija Kolesnikova. Nostra intervista alla sorella Tat’jana Chomič.
L’eterna «questione nazionale» in Russia
Il filosofo Vladimir Solov’ëv scriveva nel 1888 di un grande paese tentato dall’egoismo e dalla chiusura su di sé. Nell’affermare la grandezza della Russia, ne affermava il vincolo inscindibile con la civiltà europea. La vera risposta alle riduzioni geopolitiche.
Armatevi (come potete) e partite
La mobilitazione «parziale» ha ulteriormente diviso la società russa: le manifestazioni disorganiche, la fuga di migliaia di persone dal paese ormai in conflitto anche con i propri cittadini, il fatalismo dei più, gli arruolati abbandonati a se stessi. E la Chiesa irretita dalla politica nazionale.
7 ottobre: il giorno del Nobel è la nostra festa
Cosa può cambiare l’assegnazione del Nobel in una situazione geopolitica devastante? E cosa cambia il digiuno dei cristiani? Eppure molti credono che la coscienza civile e lo spirito umano possano cambiare il mondo. Alcuni commenti al Nobel.
Nobel a Memorial: è stato chiuso, ma esiste
Elena Žemkova è in Memorial dall’inizio. È sua l’invenzione del «ritorno dei nomi» delle vittime staliniane, diventata un momento fondamentale di aggregazione. Nell’intervista di Marta Dell’Asta spiega lo spirito per cui Memorial ha meritato il premio Nobel.
Losev: la gioia per l’eternità • Lettere dal GULag
Un uomo, un marito, un filosofo inghiottito improvvisamente dal GULag. Il destino di Aleksej Losev raccontato nel carteggio a quattro mani con la moglie Valentina, uscito di recente in italiano.
La Siberia divisa tra il fronte e la fuga
Come vivono gli sconvolgimenti di questi mesi in Siberia, lontani da Mosca? Da sempre desiderosi di autonomia, i siberiani oggi condividono la mentalità comune. E fuggono in massa alla coscrizione.
Nulla è perduto con la pace! I vescovi cattolici in Russia dopo l’annuncio della mobilitazione
Un appello della Conferenza episcopale richiama il primato assoluto della legge divina su quella umana, e il diritto all’obiezione di coscienza di fronte alle richieste dello Stato.
Ucraina: la scuola contesa tra patrioti e occupanti
È iniziato l’anno scolastico in Ucraina e nelle regioni occupate. Si devono fare i conti con la tentazione della cancel culture, cui tendono sia gli aggressori che le vittime. Forse comprensibile nell’immediato, la rimozione rischia di fossilizzarsi in una politica miope, che difficilmente porterà frutti in futuro.
Lettere dalla Russia / 6 / Siamo un popolo paziente o irresponsabile?
Invece di subire le situazioni possiamo guardarle in faccia e fare la nostra scelta. Il forte appello di Lida Moniava, che ha deciso di non abbandonare il suo hospice pediatrico a Mosca.
Il destino degli imperi
Un geniale saggio storico scritto nel 1947 anticipa le problematiche attuali: l’Ucraina è sì o no una nazione a se stante? G. Fedotov disegna la storia di un impero che non conosceva se stesso.
Non dobbiamo avere paura!
Un paese dove Grossman e Solženicyn non avrebbero più posto è un paese che odia se stesso. Come uscire dalla spirale del risentimento, con gli occhi aperti.
Voci dall’Ucraina. Pronti a ricostruire
Ci aveva detto che chi odia, perderà questa guerra. A distanza di sei mesi la voce di Kristina, giovane artista fuggita e poi rientrata in Ucraina, ci testimonia la fatica quotidiana di combattere l’odio.
La Russia scricchiola
In tivù si parla apertamente di «guerra», la propaganda patriottica si autocensura, deputati chiedono le dimissioni del presidente… Nelle crepe che insidiano l’edificio del regime si insinuano tante libertà personali.
Stalin torna in tribunale: giornalista condannato a 22 anni
Una condanna come quella avuta dal giornalista russo Ivan Safronov non si vedeva dai tempi sovietici più duri. Può essere un segno di nervosismo da parte del sistema, che si sente impotente a bloccare l’informazione libera.
Lettere dalla Russia / 5 / Mio padre è per la guerra
Nel mondo sommerso della rete russa semiclandestina affiorano di quando in quando versi o testimonianze lancinanti sulla vita quotidiana oggi. Come questa del giornalista Valerij Panjuškin, molto personale e sofferta.
Trappole comuniste per aspiranti fuggiaschi
Tra il 1948 e il 1951 lungo i confini occidentali della Cecoslovacchia la polizia politica installò dei finti passaggi di frontiera, che in realtà erano trappole a cui indirizzare ignari cittadini desiderosi di espatriare, che poi venivano arrestati. Un libro ne racconta le vicissitudini.
Addio a Gorbačev, leader capace di accettare la realtà
Voleva riformare il comunismo, ma non c’è riuscito. In compenso ha cambiato in meglio l’Europa e il mondo. Può essere racchiusa in questo paradosso la vicenda umana e politica di Michail Sergeevič Gorbačev, morto il 30 agosto. Un contributo di Luigi Geninazzi.
Saša Filipenko, tra memorialistica e contemporaneità
Nei libri del giovane scrittore bielorusso Saša Filipenko la ricostruzione documentaria del passato fa da sfondo alle vicende dei personaggi, e si intreccia ai fatti della storia bielorussa più recente. Ne scaturiscono domande brucianti sull’oggi e sulla prospettiva futura, ma anche sulla condizione umana di sempre.
La forza della libertà per riconquistare la pace
Giornalista e scrittore, volto della tivù, Archangel’skij è una figura di spicco che ha scelto di non lasciare la Russia. È intervenuto al Meeting di Rimini 2022 per parlare di libertà e di pace.
Sono in Memorial perché ho avuto un maestro
Bill Bowring, professore di diritto alla London University, ha intervistato Elena Žemkova, che è stata tra i fondatori e poi direttore esecutivo di Memorial. In questi giorni Žemkova si trova a Rimini per testimoniare sul suo lavoro.
Meeting 2022 • Uomini nonostante tutto
Dalle lettere e dai piccoli regali inviati da padri e madri nel GULag ai figli è nata una mostra straordinaria, che testimonia un’invincibile umanità, più forte del totalitarismo. I materiali appartengono all’associazione Memorial di Mosca, il cui archivio è ora sotto sequestro dello Stato.
Il mistero pasquale della morte
Per la festa della Dormizione della Madre di Dio proponiamo un brano del libro di padre Vladimir recentemente uscito in russo, «Sguardo. Sorprendere Cristo nel creato», che medita sul senso cristiano della morte come nascita alla pienezza della vita.
La linea fra il bene e il male
La responsabilità di scegliere il bene riguarda tutti, non solo i belligeranti.
Lettere dalla Russia / 4 / Perché sono tornato
Andrej Zubov è uno storico russo che ha già pagato la sua libertà di coscienza perdendo l’insegnamento universitario. Dopo un viaggio in Europa, dove molti colleghi e amici si sono già rifugiati, ha spiegato in un breve messaggio perché ha deciso di rientrare. Un gesto di incomparabile dignità.
Vilnius, città di profughi. Diario di viaggio
Nella capitale lituana vive una grossa comunità di rifugiati politici, non solo ucraini ma russi e bielorussi. Un mondo a parte che non sa se fondersi con l’ambiente o tener viva la speranza di tornare.
Il «grande cambiamento» ovvero il ritorno all’URSS
In Russia riemergono i «pionieri» di sovietica memoria. Cambia il nome ma l’intento è lo stesso: raggruppare, inquadrare e pilotare la giovane generazione, prima che scappi dal recinto e si formi un punto di vista indipendente e critico.
Lo sguardo del metropolita Antonij
Un grande intellettuale russo, Averincev, che racconta un grande pastore, il metropolita Antonij Bloom. Lo sguardo acuto del primo coglie la profondità, la grandezza e il valore profetico del secondo. Da leggere per capire l’oggi.
In cammino verso l’unità
Storicamente ogni tentativo di separazione nella Chiesa – in vista di una maggiore potenza mondana – ha prodotto più gravi disordini ecclesiali. Oggi, a causa della guerra, questo trend dell’ortodossia ucraina vede una sia pur iniziale inversione di rotta.
Degli illusi che costruiscono il futuro della Russia
Esiste in Russia un’organizzazione di volontari che fanno da osservatori nei seggi elettorali. Nata nel 2000, è stata liquidata nel 2016 come «agente straniero», ma continua ad esistere. Perché accollarsi un lavoro così ingrato ed evidentemente inutile? Ce lo spiega Inna Karezina, responsabile del gruppo ora emigrata in Lituania. Storie di resistenza civile. (Intervista di Paolo Polesana).
Insieme, per vivere e amare
Per noi presi tra pandemie e guerre, le otto storie di famiglie raccolte nel libro “Insieme. Storie d’amore nel comunismo” assumono una particolare attualità perché testimoniano una speranza possibile in ogni condizione.
Quando il dialogo diventa un incontro
Quando la guerra scava trincee ideologiche e cancella il terreno dove potersi incontrare, è ancora possibile un dialogo che non sia un calcolo ma un reale incontro? E se sì, a quali condizioni? Una serata alla Biblioteca dello Spirito di Mosca ha buttato i cuori oltre l’ostacolo.
«Errore di connessione»: comunicare in tempo di guerra
Un giornalista russo ha girato un documentario costruito come un dialogo a distanza tra parenti che hanno posizioni ideologicamente opposte: per la guerra e per Putin, contro la guerra e contro Putin. È un drammatico dialogo tra sordi. Se non fosse per quel che resta del cuore…
Sedakova, dov’è l’umiliazione della Russia
Nella nostra intervista, Sedakova si dice sicura che chi fa la guerra non conosce né appartiene alla cultura russa. Parla della «tentazione imperiale» che bisogna saper giudicare. E dice perché, per ora, resta in Russia.
Un «coro» di memorie
«Coro moscovita», ambientato sullo sfondo del disgelo chruščeviano, conserva ancora oggi una straordinaria attualità. È il dramma di memorie malate, che registrano i torti subiti individualmente senza accorgersi dei drammi dell’altro e si esauriscono nel rancore e nell’accusa vicendevole anziché comprendere che tutti sono vittima della comune disumanità che ha travolto ogni cosa. Dopo la liquidazione di Memorial, in segno di protesta Ljudmila Petruševskaja ha restituito il Premio di Stato ricevuto nel 2002 per la pièce.
Cardinale Koch: una crisi che scuote l’ecumenismo
È una posizione impossibile che il patriarca Kirill legittimi la brutale guerra in Ucraina per motivi pseudo-religiosi, afferma il cardinale Kurt Koch nell’intervista al «Tagespost». Il presidente del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani vuole fare del rapporto tra Chiesa e Stato l’oggetto del dialogo cattolico-ortodosso.
Si muore nelle retrovie
Le retrovie di cui parliamo non sono quelle ucraine, ma quelle russe. Nella Federazione è scoppiata la caccia al traditore, col suo seguito di denunce e isterismi. L’ossessione nazionalista miete le sue vittime.
Havel: ritratto a più voci di un presidente straordinario
Uscito in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Václav Havel, il libro raccoglie interviste a personaggi direttamente o indirettamente legati alla sua figura. Ne esce un «ritratto a più voci» che getta nuova luce sull’«eroe della Rivoluzione di velluto».
Russia, l’opposizione delle femministe
Tra le file dell’opposizione alla guerra in Ucraina ci sono gruppi diversi, con ideologie anche molto distanti fra loro. L’esperienza femminista ha fatto della creatività la caratteristica fondamentale delle sue azioni.
Il male che ci fa la guerra
Non c’è altra via che il dialogo, che prima di tutto significa accettare la verità e il diritto di esistere dell’altro, anche del nemico.
Betty Ambiveri, una donna lieta e operosa
Ricordiamo, nel 60° della morte, la figura di Elisabetta Ambiveri, al cui slancio e cuore missionario deve così tanto l’opera di Russia Cristiana, ivi compreso il nostro portale.
Shishkin e il «punto di fuga» del cuore
Uno scrittore russo pluripremiato e tradotto, Mikhail Shishkin vuole ricreare una lingua viva, che combatte la lingua morta dei cliché televisivi. La sua è un’analisi culturale graffiante che per molti versi ha anticipato il naufragio di oggi.
Libertà religiosa o libertà vigilata?
Lo scompiglio si è diffuso tra le comunità religiose russe, costrette a prendere posizione sull’avventura ucraina. Tra resistenze, dissidi, fughe e giri di parole si è visto che la loro è una «libertà vigilata». Che mette in gioco la credibilità della fede.
Polonia: i volontari russi che aiutano i profughi ucraini
A Medyka, al confine polacco-ucraino, un gruppo di emigrati russi assiste i profughi dalle zone del conflitto. Perché «è inutile perdere tempo a spiegare che non siamo d’accordo con chi comanda. Andiamo piuttosto ad aiutare chi ha sofferto».
Linee guida per la denazificazione dell’Europa (Russia compresa)
L’inconsistenza delle pretese russe di «denazificare» l’Ucraina appare dalla semplice memoria storica: fascismo e nazismo ebbero un oscuro fascino su centinaia di migliaia di europei. La vera denazificazione è innanzitutto un giudizio secondo verità.
Patriottismo, russofobia, valori tradizionali: facciamo chiarezza
Nostra intervista a un grande storico russo, per riprendere alcuni concetti che circolano ampiamente ma vengono spesso usati a sproposito. La precisione dello studioso mette le cose al loro posto, e fa chiarezza.
Auguro alla Russia di provare orrore e pentimento
Un dimostrante solitario sulla Piazza Rossa, col suo cartello contro la guerra. Arrestato, processato, multato. Ma al giudice ha detto parole molto chiare e coraggiose. È uno che spera ancora nel buon senso e nella verità.
Serve ancora l’università a costruire la pace?
Un gruppo di docenti universitari ha promosso un webinar dal titolo Cultura, scienza e pace: testimonianze dal campo, per discutere se e come, in una situazione politica e culturale sconvolta, l’università possa dare un contributo utile. Offriamo la testimonianza di Svetlana Panič, filologa russa.
Uno strappo storico: la Chiesa di Kiev si stacca da quella di Mosca
Il 27 maggio il Concilio locale della Chiesa ortodossa ucraina ha deciso di staccarsi dal Patriarcato di Mosca, spezzando un legame plurisecolare. Uno strappo storico della fedelissima Chiesa di Kiev che nasce dalla ferita della guerra.
Come abbiamo potuto? Un grido dalla Russia
La storica russa Elena Beljakova racconta della sua vita sconvolta dopo il 24 febbraio. Dell’angoscia, delle prospettive oscure per il suo paese. Nell’intervista il grido di chi non smette di ripetere che la guerra è una «sciagura per tutti».
Denuncio perché non voglio sapere
Rispetto all’epoca sovietica, oggi chi denuncia il dissenso nei confronti dell’«operazione speciale» lo fa soprattutto per evitare di conoscere tutto il male che potrebbe emergere dalle nebbie della propaganda ufficiale.
Evdokimov, la dimensione del cuore
L’opera di Pavel Evdokimov è caratterizzata dalla specifica capacità di mettere in crisi l’ordine già noto e comunemente accettato con riflessioni originali e mai scontate, che hanno a cuore il mistero dell’uomo.
Il trionfo dell’opinione sui fatti
La cronaca politica è un immenso talk show dove ognuno dice la sua. Aiutiamoci a non coltivare la confusione.
Il pacifismo dei buriati, un esempio per gli altri?
L’invasione dell’Ucraina ha portato all’attenzione dei media l’uso dell’esercito federale di costituire battaglioni etnici, delle minoranze non slave della Federazione. Proprio da buriati, di solito usati come carne da cannone, è nata la prima iniziativa pacifista su base etnica, che critica «dal basso» il conflitto.
Voci dall’Ucraina / 3 / Comunione sotto le bombe
Dalla voce di un sacerdote ortodosso abbiamo raccolto storie di dolore e di incredibile carità. Gli stereotipi delle nostre abitudini cadono, ma risorge la vita.
Astaf’ev, la memoria eretica
Un veterano, scrittore antieroico e scandaloso ma possente nel tramandare la memoria storica. In questi giorni di commemorazioni, risentiamo quel che diceva Viktor Astaf’ev della seconda guerra mondiale, e di ogni guerra.
Zachar Prilepin: “Il monastero”
Un ambizioso romanzo sui lager che annega nei dettagli, senza cogliere il senso dell’insieme.
Lettere dalla Russia / 3 / Le macerie della nostra vita
Cosa fare se non possiamo fare più nulla… Cosa fare davanti all’odio che cresce… Cosa resta della nostra grande cultura… la Russia risponde.
Alla Gutnikova, la provocazione della giovinezza
Il vasto mondo dell’opposizione russa comprende un ampio spettro di posizioni e scale di valori, dai resti dei movimenti democratici ad anarchici, animalisti e lgbt. Ciò che li unisce oggi è il desiderio di libertà e il coraggio di esporsi. L’esempio di Gutnikova, studentessa che non rinuncia alla propria dignità neanche davanti al giudice.
Un uomo di nome Revolt, scienziato e dissidente
Revolt Pimenov, matematico e dissidente sovietico: l’attaccamento alla verità è stato la bussola di tutta la sua vita. Dalla partecipazione attiva al dissenso dopo l’invasione delle truppe sovietiche in Ungheria, fino alla direzione della filiale di Memorial nell’estremo nord della Russia.
Wyszyński e Wojtyła, due «nazionalisti»?
Lo scatenarsi dei nazionalismi, prima con il caso dei migranti al confine bielorusso-polacco, oggi con l’invasione dell’Ucraina, ha interpellato anche la Chiesa e la società civile. Alcuni ambienti fanno un uso strumentale di grandi figure del ‘900 quali Wyszyński e Wojtyła per giustificare atteggiamenti di esclusione.
Cosa vuole fare la Russia dell’Ucraina
La campagna di denazificazione annunciata da Putin nel suo discorso del 24 febbraio è stata illustrata su RIA Novosti, principale agenzia d’informazione del Cremlino: si dice che sarà necessariamente durissima, cancellerà il nome stesso dell’Ucraina e durerà almeno 25 anni. Un incredibile programma di «tecnologia politica» per esportare il totalitarismo, usando violenza intellettuale e brutalità pratica.
Pasqua di Passione e di Resurrezione
Domenica 24 aprile, a due mesi esatti dall’inizio della guerra in Ucraina, la Chiesa ortodossa celebra la Pasqua. Il cammino della settimana santa quest’anno è stato segnato come non mai dalla lancinante esperienza della passione e morte di Cristo, e dalla domanda sul significato misterioso della resurrezione, che non può più restare confinata nell’agiografia o nel ritualismo, ma a cui drammaticamente si chiede di divenire esperienza, qui e ora.
Russia: non tutti si sottomettono
Il rapporto dell’ong OVD-Info è un osservatorio sui fermenti sociali in Russia. Una panoramica sulle iniziative del «nuovo dissenso» civile, censurato e perseguitato. Una galassia di iniziative che non fanno notizia ma aiutano a rimanere liberi.
Cristo, al fondo della nostra inguaribile miseria
La vittoria delle vittime è chiedere la forza del perdono.
Russia: combattere il nemico con la virtù di Stato
Uno dei temi ricorrenti nella propaganda russa di questi ultimi tempi è quello di una Russia che sarebbe accerchiata dall’espansionismo e dall’odio occidentale e che in questo odio troverebbe una giustificazione per una politica aggressiva nei confronti dell’Occidente stesso e repressiva all’interno del paese.
«Andava tutto così bene. Finirà malissimo»
Riprendiamo l’intervista di K. Gordeeva al direttore di «Novaja gazeta» Dmitrij Muratov. La guerra contro l’informazione libera in Russia sembra conclusa con la scomparsa del suo giornale. Ma il coraggio di anni e le vite sacrificate non possono naufragare così. Un dialogo poco consolante, ma neppure rinunciatario…
Perché non è giusto arrendersi
Pieni di buoni sentimenti, molti invocano la pace anche a costo di arrendersi ai violenti. Cristianamente è giusto? – si chiede Svetlana Panič, – o non è l’ultima risorsa dell’ideologia?
Regole per dialogare con un ideologo
Riproponiamo questo articolo del gesuita francese F. Rouleau* perché, benché descriva il regime comunista che non esiste più, risponde acutamente al problema del pensiero ideologico che oggi, con tutte le differenze di contenuto, si ripresenta in modo «pandemico». Gli interrogativi urgenti nel 1986 sono oggi vivi e sanguinanti. Non è mai tardi per prendere atto della verità…
«Mio nonno uccideva, chiedo perdono»
Il momento attuale, così bisognoso di misericordia e di perdono, può trovare un esempio e un’ispirazione in tempi non molto lontani, che hanno visto prevalere obbrobrio e disumanità. Ancora oggi i nipoti delle vittime di Stalin e dei carnefici si incontrano, e devono decidere come porsi dinnanzi al male compiuto.
Gli angeli del Donbass
Il «Viale degli angeli» nella capitale della repubblica separatista di Doneck, da iniziativa per ricordare i bambini morti durante gli scontri nel Donbass, è diventato un cavallo di battaglia della propaganda filorussa per giustificare l’intervento armato contro i «nazisti» ucraini.
Voci dall’Ucraina. «Ognuno di noi può diventare un Churchill»
Il filosofo ucraino Kostantin Sigov ha scelto di restare nel suo paese dopo l’invasione russa. Al telefono, ha raccontato a un giornalista francese come si vive e cosa si spera quando la guerra sovrasta.
1989: Sacharov vedeva l’ombra dell’autoritarismo
Primo Congresso dei deputati del popolo: il neoeletto Andrej Sacharov, tra i fischi dei colleghi, dichiara che è pericoloso concentrare un immenso potere nelle mani di un uomo solo. E parla di spirito imperiale…
Strategicamente la guerra è già persa
Bisogna aiutare la gente a capire il senso spirituale di quanto sta avvenendo, questo il tentativo di alcuni pastori ortodossi oggi. Tra di loro padre Andrej parroco a Madrid, teologo e segretario della diocesi di Spagna e Portogallo del Patriarcato di Mosca. Esistono nella Chiesa russa voci libere che infondono speranza, mentre l’ideologia del «Mondo russo» avvelena gli animi.
La Chiesa russa prigioniera delle sue scelte
Padre Kirill Hovorun, che è stato stretto collaboratore del patriarca Kirill, nella nostra intervista ripercorre le scelte fatali che hanno portato la Chiesa russa a uno schieramento in campo politico, che ha spaccato la sua unità interna. Intervista di M. Dell’Asta.
Oggi pensiamo innanzitutto all’Ucraina
Una dirigente di Memorial riparata all’estero: la situazione russa può cambiare solo dall’interno. Però voi sosteneteci moralmente. La realpolitik ci uccide…
La consacrazione della Russia, momento universale di speranza
Il 25 marzo 2022, festa dell’Annunciazione, si compie un grande avvenimento della vita cristiana. È importante prenderne coscienza in tutto il suo immenso significato. Uno storico russo ortodosso dichiara la sua speranza su Fátima.
Lettera aperta al patriarca di Mosca Kirill
In questi giorni drammatici il mondo ortodosso è scosso da voci che richiamano all’essenziale. Superando le rotture formali, un metropolita greco si è rivolto direttamente al patriarca russo in nome della verità. Con stima e speranza…
Voci dall’Ucraina. Se odio, perdo la guerra
Il 24 febbraio mattina è uscita di casa con uno zainetto, senza sapere dove andare. L’odissea di Kristina, profuga ucraina in Italia, ci testimonia che chi odia, perderà questa guerra.
L’eresia, detonatore e volto della crisi
Il testo che pubblichiamo, firmato da 65 teologi ortodossi di tutto il mondo, propone una riflessione di grande importanza per l’autocoscienza dell’ortodossia mondiale. Si parla di un’eresia che è penetrata nella Chiesa e che è tempo di affrontare.
La guerra e il nostro vuoto
Davanti alla vicenda dell’Ucraina, come sempre, gli spiriti si dividono e dalle risposte che si danno si capisce il tipo di uomo che si è.
Nostalgia della nuda verità
Quando la guerra diventa una «operazione speciale di pacificazione», vuol dire che il cuore è raggelato, la ragione è offuscata e la verità non esiste più. Eppure resta un’insopprimibile nostalgia.
Lettere dalla Russia / 2 / Non possiamo fare più niente… Vieni Signore
Dobbiamo «ricominciare a vivere», tutto è cambiato ora che la violenza ha messo spietatamente in luce la menzogna cui troppo spesso ci siamo adattati. Messaggi dopo la Domenica del perdono.
La guerra si impara sui banchi di scuola
Lezioni speciali per inculcare negli studenti russi delle medie e delle superiori la rilettura ideologica della storia ucraina, e per scoraggiarli dal partecipare a iniziative per la pace.
L’ortodossia russa, 30 anni dalla libertà alla crisi
Apriamo con questo articolo una panoramica sulla vita della Chiesa russa negli ultimi 30 anni. Una traiettoria duplice: da un lato normalizzazione dei rapporti con lo Stato, dall’altro un drammatico calo di fedeli. Il presente testo è stato scritto prima del 24 febbraio; da quel giorno molte cose sono cambiate, anche nella Chiesa, ma solo il tempo permetterà di valutarle appieno.
Lettere dalla Russia / 1 / Non ci arrenderemo
Sono tantissimi i messaggi lanciati nell’etere dai russi, come estremo appello alla ragionevolezza. Tra gli altri scienziati, docenti universitari, artisti e sacerdoti, categoria solitamente apolitica. Traduciamo per incominciare la lettera di un prete e quella di uno studioso.
Sacerdoti russi implorano perdono e pace
Un appello di oltre 270 sacerdoti della Chiesa ortodossa russa per la cessazione della guerra e la pacificazione è stato lanciato su internet martedì 1 marzo.
Siamo scivolati nel mito, torniamo alla realtà
La mistificazione è una forza capace di cancellare l’evidenza del reale. Ora è urgente tornare a dare alle parole il loro valore autentico. Ne va della vita.
Nuovi tentativi di far tacere i russi
Dalla Russia giungono messaggi di vergogna e angoscia, mentre la polizia continua a smantellare l’informazione e la libertà personale. Sembra che la violenza di questi giorni condensi lo sviluppo degli ultimi anni, sia come crescita dell’autoritarismo che della responsabilità civile.
Rimaniamo uomini nella tragicità degli eventi
Non è vero che i russi hanno una mentalità da schiavi e nemmeno da invasori. È l’ideologia che crea i mostri. In passato, in altri tempi duri, russi e polacchi si sostenevano a vicenda.
Morti che non esistono
Nuove disposizioni del governo prevedono che non ci saranno funerali per i soldati russi caduti in Ucraina. Solo un crematorio da campo.
Cosa fa un cristiano quando c’è la guerra?
Molti sacerdoti del Patriarcato di Mosca accolgono la difficile sfida dell’angoscia e dell’odio che la guerra porta con sé.
Ai fedeli e ai cittadini dell’Ucraina
Un appello straordinario e coraggioso del 24 febbraio, all’indomani dell’attacco russo. Il metropolita di Kiev Onufrij si rivolge indistintamente a tutti gli ucraini, pur divisi fra le due giurisdizioni di Mosca e di Kiev, reciprocamente ostili. Lui, esponente del Patriarcato di Mosca, si immedesima col dolore del popolo intero, e osa richiamare lo stesso Putin.
Quel che ci resta da dire
Davanti alla storia che si muove sui cingoli dei carri armati, occorre fermarsi e prendere coscienza di come c’entriamo noi, e di come la nostra libertà non è ancora sconfitta.
Il dolore dei russi
I tank russi sono entrati nelle due regioni ucraine proclamatesi indipendenti, e questo ha prodotto nella popolazione una nuova pesante lacerazione. Se la maggioranza (forse) è sensibile al patriottismo ufficiale, una parte cospicua dei russi vive una dolorosa estraneazione in casa propria. Molti oggi protestano in nome della verità, dell’antica fratellanza, della dignità dell’altro. Sono voci di profondo dolore.
Da leggere in caso di invasione e di guerra
Agosto 1968: invasione della Cecoslovacchia, i tank soffocano la «primavera» di Praga. In quei giorni il metropolita Antonij rivolge ai suoi fedeli smarriti e amareggiati – come tutti noi oggi – parole esigenti, che recidono alla radice false giustificazioni, calcoli politici e opportunismi, ma sono cariche della «speranza che non delude».
A trent’anni ho 500 bambini
Progettare la vita e finire a fare tutt’altro, è un rischio assoluto che offre una pienezza inaudita. Un messaggio dalla Russia orizzontale, quella che non demorde…
Pregare i martiri, o vivere col drago
Il 7 febbraio la Chiesa russa celebra la memoria dei nuovi martiri e confessori russi, che hanno sofferto per la fede nel XX secolo. Dopo che la memoria censurata di questi santi è stata appassionatamente preservata, i credenti oggi se ne disinteressano. Omelia di padre Aleksej Uminskij.
Benedetto XV e la Russia, 100 anni fa
Il centenario della morte di papa Benedetto XV riporta all’attenzione la sua visione straordinariamente nuova della politica internazionale e di una carità incondizionata. Una carità di cui beneficiò anche la Russia, che da contendente diventava sorella…
Adol’f Nikolaevič Ovčinnikov 1931-2021 • Pagine di vita
A Mosca, una mostra dedicata all’iconografo e restauratore Adol’f Ovčinnikov ripercorre il suo cammino umano e artistico.
Benedetto XV, anche oggi abbiamo bisogno di parole profetiche
Il 21 gennaio scorso – per ricordare il centenario della morte di papa Benedetto XV – al Centro culturale «Biblioteca dello spirito» numerose personalità del mondo culturale ed ecclesiastico si sono riunite per ricordare questa straordinaria figura di pastore.
Profughi contesi e cittadini volontari (loro malgrado)
Si sono spenti i riflettori sulla crisi umanitaria ai confini tra Polonia, Stati baltici e Bielorussia, ma il problema permane. L’associazione polacca di volontariato Grupa Granica assiste i profughi, grazie anche all’aiuto dei cittadini.
Padre Men’ e il coraggio di avere gli occhi aperti
Una nuova biografia di padre Aleksandr Men’ ci mostra il fascino assoluto di una personalità centrata su Cristo, che né il tempo né lo spazio fanno impallidire.
Ci sarà la guerra?
È possibile all’uomo della strada contrastare i giochi geopolitici? Quanto pesa la volontà di bene.
ARA: storia dimenticata di una grande missione umanitaria
Il 2021 ha segnato il Centenario della carestia del 1921-1923 in Unione Sovietica, a cui portò soccorso l’American Relief Administration. Ricostruiamo una storia di gratitudine e sospetto.
Dopo l’URSS. 2008-2021 il tempo dei conflitti
Dal 2008 iniziano a scoppiare brevi conflitti tra i paesi ex-sovietici. L’ipotesi «guerra» entra nella mentalità comune; il nazionalismo produce secessioni a catena. Qui approda la parabola delle nuove democrazie. La libertà sognata nel 1991 può dare ancora dei frutti?
Un controverso «Ivan Denisovič»
Un film uscito da poco in Russia si ispira a Una giornata di Ivan Denisovič di Solženicyn, ma riduce la portata del fenomeno GULag. Tra vicenda individuale e ferita di un’epoca.
Dmitriev, il messaggio dalla prigione
Il 28 dicembre scorso la giornalista Viktorija Ivleva ha visitato Dmitriev nel carcere di Petrozavodsk, per verificare il suo stato d’animo dopo la condanna a 15 anni – in pratica l’ergastolo per un 66enne malato – ricevuta il giorno prima. Dmitriev le ha chiesto di trasmettere agli amici questo messaggio.
Incontri fra culture lungo le vie del Mediterraneo
Presentata a Mosca l’edizione russa del libro-calendario 2022, con la partecipazione dell’autore Michele Bacci e di alcuni studiosi. A tema, attraverso le icone, un incontro straordinario e inedito fra culture che si affacciano sul Mediterraneo.
Un paese che cerca il suicidio
Altri 15 anni di lager per Dmitriev, liquidata l’Associazione Memorial. Due colpi durissimi che si sperava non arrivassero. Dove va la Russia privata della sua memoria?
Jan Bula e Václav Drbola: due martiri in Cecoslovacchia
A Roma, fino al 15 gennaio, una mostra sulla storia di due sacerdoti martiri nella Cecoslovacchia comunista, due esempi di servizio e fedeltà alla verità della Chiesa. È in corso il loro processo di beatificazione.
Sorprendere il bene che c’è
Bilancio di fine anno: tra le speranze deluse e le nuove persecuzioni, la novità si fa strada.
La caduta dell’URSS: 30 anni di transizione
Gli anniversari hanno un loro fascino perché costringono a riconsiderare il cammino fatto, a valutare l’esperienza vissuta, che diventa storia comune. Anche se non si sono compiuti i 40 anni di peregrinazioni di Mosè nel deserto, l’autore azzarda un tentativo di analisi.
Havel, campione dell’ideale e maestro di realismo
Dieci anni fa moriva Václav Havel, il più celebre esponente del dissenso cecoslovacco, primo dissidente a diventare politico di professione nella fase post-totalitaria. Dal sacrificio degli anni di resistenza alla prosa della politica ordinaria, cos’è rimasto del suo ideale?
Consonanze tra Sergej Averincev e papa Francesco
La pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti ha sottolineato la natura relazionale della persona. Straordinarie consonanze si trovano nel pensiero di Averincev formulato negli anni ‘80.
Da Mosca alla Siria, Francesco e il sultano
Da Mosca a Damasco. La mostra che racconta dell’incontro fra san Francesco e il sultano Malik Al Kamil sta girando le città della Siria. Perché, in una terra martoriata dalla povertà, puntare sulla cultura? Ce lo racconta Jean François Thiry che intervista il nunzio apostolico a Damasco card. Mario Zenari.
Ivan Šmelëv, «Il sole dei morti»
Recensione del volume di Ivan Šmelëv, “Il sole dei morti – Epopea”, a cura di Sergio Rapetti, Bompiani, Milano 2021.
Dialogo postumo con il padre
Presentazione a Mosca dell’ultimo libro di Vladimir Zelinskij. Attraverso un drammatico colloquio con il padre, vittima delle contraddizioni del tempo, l’autore riflette sull’epoca sovietica e le sue generazioni: per andare alle radici della gigantesca «epidemia ideologica» che nel ‘900 contagiò il paese.
Aleksievič: guardiamo in faccia il dramma in corso
Quattro donne, premi Nobel per la letteratura, hanno inviato un appello ai vertici della UE in difesa dei migranti e del popolo bielorusso: un forte richiamo alla coscienza degli europei. Tra loro Svetlana Aleksievič, che ha spiegato a una giornalista come vede la situazione.
Una donna, contro l’indifferenza
In Russia dire Čudakova era dire Michail Bulgakov: lei aveva scritto la più approfondita biografia sullo scrittore, lei aveva dato inizio al suo museo. Ma oltre che studiosa era una donna libera, difensore delle libertà civili.
L’autosufficienza è inospitale
Se i più affermano che la libertà è avere sé come principio di tutto, c’è chi va controcorrente: la legge della libertà è crescere nell’amore. Una meditazione di padre Scalfi del 2012.
Quello strano ortodosso francese che sfidava la nostra libertà
A 100 anni dalla nascita, ricordiamo il pensatore francese Olivier Clément e il suo cammino umano: dal nulla esistenziale al riconoscimento che anche al fondo della materia c’è il volto di chi la crea.
Memorial sarà il punto di non ritorno per la Russia?
Forte appello della vedova di Solženicyn in difesa di Memorial. Si moltiplicano nel mondo e in Russia le voci di solidarietà. Sono state raccolte finora più di 300.000 firme. Qualcuno ha detto che quello del prossimo 25 novembre sarà un «processo spartiacque», paragonabile a quello di Sinjavskij e Daniel’, che nel 1965-66 segnò un punto di non ritorno nella coscienza civica del paese.
Perché difendere Memorial?
Prestigiose istituzioni culturali e sociali stanno muovendosi in difesa di Memorial, che rischia di essere spazzato via dalla recente legislazione sugli «agenti stranieri». Sono in molti a comprendere che la chiusura di Memorial sarebbe una perdita gravissima, e non solo per la Russia.
Il bisogno di rivolgersi ad un Padre
La tentazione di pensare che basti ripetere delle formule di preghiera per assicurarsi la salvezza dell’anima e la pace del cuore è l’opposto dell’insegnamento di Gesù e dell’esperienza della Chiesa primitiva. Padre Aleksej Uminskij stravolge le pie abitudini e spalanca allo Spirito.
Il primo giorno di libertà
Nei giorni in cui la Russia ricorda le vittime delle repressioni staliniane, proponiamo due testimonianze in cui alcuni ex-detenuti politici raccontano del loro primo giorno di libertà.
La lingua della speranza o del rancore
Irina Levontina, linguista, specializzata in perizie linguistiche giudiziarie, asserisce che il nostro modo di parlare rispecchia l’esperienza dell’io e della società. Spesso fa trapelare il nostro rancore… Il suo intervento al Convegno del 5-6 novembre «Persona, società, Stato».
Perdonare senza dimenticare
Dopo anni di attesa, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha finalmente riconosciuto le tante iniziative fiorite ad opera di semplici fedeli per celebrare la memoria delle vittime del terrore sovietico.
L’utopia in cucina, o il sogno del formicaio
A Samara, grossa città sul Volga, hanno salvato dalla demolizione un edificio del primo ‘900, la «fabbrica-cucina» opera costruttivista della prima donna architetto sovietica. Rappresentava il sogno di una nuova società. Storia del suo salvataggio.
Wyszyński: «Il futuro è di coloro che amano e non di quanti odiano»
Il cardinale Stefan Wyszyński, «Primate del Millennio», è stato beatificato a Varsavia. Ripercorriamo la sua figura di pastore capace di fronteggiare i due totalitarismi del XX secolo.
Solidarietà invece del panico
La novità dei tempi presenti è la paura che diventa panico, il parossismo dell’io che vede l’altro solo come nemico. Non così la solidarietà…
Memorial in manette. Una serata speciale a Mosca
La sera del 14 ottobre nella sede di Memorial a Mosca hanno fatto irruzione dei ragazzi che hanno cercato di intimidire il pubblico che stava vedendo un film. L’intervento della polizia ha reso più inquietante la faccenda.
Muratov: il Nobel va ai miei colleghi assassinati
Dmitrij Muratov, direttore del quotidiano «Novaja gazeta», ha condiviso con la giornalista filippina Ressa il Premio Nobel per la pace 2021. Una sorpresa che mette però in luce lo zoccolo duro della resistenza interna.
32 afghani e 38 milioni di polacchi
Il gruppo di profughi afghani respinto da tutti al confine tra Polonia e Bielorussia è solo l’episodio più eclatante dell’escalation migratoria dell’estate in Europa orientale. Come trovare un equilibrio tra la prassi politica e l’accoglienza in nome della dignità umana?
A Cannes Loznica rompe il silenzio su Babij Jar
All’inizio della seconda Guerra mondiale, i nazisti che avevano occupato Kiev fucilarono 33 mila ebrei, dei 50 mila rimasti in città. Dell’olocausto di Babij Jar il mondo ha saputo poco o nulla. Per questo Sergej Loznica sognava di girare un film e rompere il silenzio.
80 anni fa l’olocausto ucraino
Babij Jar, a Kiev, ha visto nel 1941 un massacro di ebrei da parte degli occupanti nazisti. Ma il fatto è stato totalmente censurato dalla propaganda sovietica. Solo ora, dopo 80 anni, si sta ricostruendo la memoria dell’olocausto ucraino.
La «trafittura» della bellezza. Il centenario di padre Schmemann
Sono usciti in italiano i Diari di padre Alexander Schmemann grande teologo ortodosso vissuto in America, ma che ha segnato con la sua testimonianza tutto il mondo ortodosso russo. La sua riflessione interiore cercava di rispondere alla «cosa più terribile nel mondo moderno»: l’impotenza del cristianesimo.
Siamo realisti, chiediamo l’impossibile
Così si conclude la petizione che chiede l’abolizione della legge sugli «agenti stranieri». Promossa da 200 fra media, organizzazioni benefiche e culturali russe, in due giorni ha raccolto oltre 100mila firme. Indipendenza di giudizio e capacità di coordinamento, la società russa respira. Ecco il testo integrale.
Votare o non votare? Perché ci vado, anche se il risultato non mi piacerà
In un paese che per tradizione ha un’affluenza alle urne irrisoria, è tanto più difficile motivare gli elettori oggi che l’opposizione è stata preventivamente messa fuori gioco. Eppure qualcuno ci crede veramente che la democrazia non sia un vuoto meccanismo…
Kolesnikova, l’orfano e la vedova…
Di fronte alle innumerevoli crisi, alzare le difese o lasciarsi ferire?
“Pastori”, un film sugli ortodossi in Lombardia
Sorte e cresciute quasi inavvertitamente, le comunità ortodosse del Patriarcato di Mosca in Lombardia sono uno spettacolo di fede e di apertura. Un documentario che uscirà il 13 settembre ne racconta la storia e la vita interiore.
Nel mondo, senza tagliare i ponti. In ricordo di padre Men’
Il ritorno dell’anniversario tragico della morte di padre Men’ (1935-1990) riporta ogni volta la memoria di una paternità e ricchezza inesauribili. Yves Hamant, suo amico e biografo ce lo tratteggia vivo e profetico.
Almeno l’Ucraina ci prova
Non si può dire che il paese sia un modello impeccabile, ma l’aspirazione di fondo è sempre quella di incarnare i valori dell’Europa. Il giudizio tagliente e politico di un filosofo russo che nel 2014 è emigrato a Kiev «per poter respirare». Intervista di Marta Dell’Asta.
Minsk usa la bomba umanitaria contro l’Europa
La Bielorussia sferra una guerra ibrida contro l’Europa: incanala i flussi migratori verso la Lituania per far scoppiare la bomba umanitaria. Il tentativo di destabilizzare il paese ha messo alla prova la società civile, la Chiesa e la politica. Occasione di ripensare ai propri valori fondanti.
Difficile uscire dall’impero. La via ucraina
Il noto teologo e filosofo ucraino tira le somme dell’esistenza del suo paese. Parla di Majdan, di autocefalia, di patriottismo. Della Chiesa in bilico tra fede e politica. Continuiamo la pubblicazione di interviste sul trentennio dell’indipendenza ucraina, ricordando che si tratta di contributi offerti alla libera riflessione dei lettori.
Ucraina: la più povera in Europa ma è il paese delle possibilità
Parla uno storico e politologo ucraino: un paese povero, campo di battaglia dei clan, ma con grandi potenzialità. Un giudizio inedito sul Majdan. Intervista di Marta Dell’Asta.
Non siamo uomini incolori
Nel discorso che Veniamin Iofe tenne all’inaugurazione del memoriale sulle fosse comuni di Sandarmoch, nell’ottobre 1997, sottolineò la forza inerme della persona. Grazie a un «io» risvegliato ogni vittima di Sandarmoch ha avuto un nome. Un’illustrazione del «coraggio di dire io» del Meeting 2021.
Il fascino della libertà vince
Il mese di agosto: un lungo elenco di tragedie ma sempre, irriducibili, tornano il fascino della libertà e la speranza che muove.
Archivi Stasi: il coraggio di guardare il passato
Come consolidare lo studio del passato? In Germania si è passati alla seconda fase della memoria inserendo gli archivi del periodo comunista nell’Archivio di Stato.
Mosca ha le sue buone tradizioni. Cronaca di ordinaria resistenza
Questo periodo che precede le elezioni alla Duma è denso di nuove leggi antidemocratiche, divieti, chiusure di media, arresti, processi e censure. Ma la società civile continua la sua strada. Fare la guardia sul luogo di un omicidio politico mantiene viva la coscienza della verità. Una piccola minoranza «che dissente» dissemina segni di memoria e solidarietà.
In Russia propongono il GULag light
Cosa succede in Russia in vista delle elezioni alla Duma. Lo Stato che soffoca ogni iniziativa civile. E chiude ai candidati indipendenti. Fughe e resistenze della società.
L’uomo ti sorprende sempre: memorie dal GULag
Figlia della poetessa Marina Cvetaeva e di Sergej Efron, Ariadna trascorse 8 anni nel GULag e 6 in deportazione. Perse tutti i familiari. Ma la sua tragica esperienza non la spezzò.
Cuba in piazza: quali parentele con l’ex URSS
Da domenica 11 luglio in decine di località dell’isola si sono svolte manifestazioni spontanee contro il governo, responsabile della tragica situazione socio-economica cui si è aggiunta la pandemia. Bastano la forza e l’economia davanti al desiderio di libertà di un intero popolo?
«Enzo Boletti. Dall’inferno sovietico al miracolo economico»
L’avventurosa biografia di Enzo Boletti, ultimo reduce italiano liberato dalla prigionia in URSS. Arruolatosi negli alpini «per costruire la storia», finì prigioniero dei nazisti da cui riuscì a fuggire e si unì all’esercito clandestino polacco. Catturato dai sovietici, passò da un lager all’altro prima di essere liberato grazie all’intervento della Croce Rossa.
Milioni di libri per riempire il vuoto del comunismo
Nel 1956 la CIA sovvenzionò un progetto di propaganda politica per influenzare il mondo scientifico-culturale dei regimi comunisti inviando gratuitamente oltrecortina migliaia di libri. Il successo dell’operazione fu dovuto non agli esperti di spionaggio, ma a un uomo di cultura.
L’urgenza dell’unità ci interroga
Dietro all’annuncio del presunto scontro verbale tra Roma e Mosca riguardo all’unità tra le Chiese si manifesta l’urgenza che la carità torni a prevalere nei rapporti. La crisi attuale è una buona occasione.
Il GULag parlava una lingua tutta sua
Il GULag sovietico era un mondo a sé, con le sue leggi e la sua lingua. Un mondo brutalmente reale e al tempo stesso evanescente, le cui derive marchiano ancor oggi la psiche e il linguaggio comune. L. Gorodin ne ha raccolto in 4 volumi l’enorme vocabolario.
Bielorussia: due vescovi cacciati, ma due veri pastori
Nella Bielorussia preda di paura e depressione, due vescovi ortodossi hanno mostrato come si fa a vivere nella verità. Sono stati entrambi deposti ma il loro esempio resta, a fronte di una struttura ecclesiastica invischiata nelle logiche di potere.
Volti dal «Vaticano della prigione»
La pittrice Claudi Ondok ha realizzato una serie di ritratti di «uomini da liquidare», credenti detenuti nelle carceri cecoslovacche degli anni ’50, un modo per far rivivere gli straordinari confessori della fede della Chiesa ceca del ‘900.
Il Museo russo aveva un direttore «alternativo»
Nel campo della cultura sovietica, spietatamente spianato da censura e repressione, sopravvivevano miracolosamente delle personalità creative e libere. Che sapevano aggirare le pastoie burocratiche e ideologiche per amore dell’arte. Vasilij Puškarëv, direttore del celebre Museo Russo di Leningrado, rese il suo museo un luogo ricco di fascino e di vita.
Gite in montagna e incontri clandestini
Ricordi di gioventù di un’insegnante, che dall’incontro con don Ricci ha imparato il gusto dell’incontro e di orizzonti infiniti.
Nel «Gelo perenne» rinasce la vita
L’atroce cantiere del GULag per la costruzione della ferrovia polare fa da scenario al romanzo «Gelo perenne» dello scrittore Viktor Remizov, finalista del prestigioso premio letterario russo «Bol’šaja kniga – Big book». In esclusiva, un capitolo del libro.
Riscoprire Dante in russo
La «giornata dantesca» 2021 è stata celebrata alla «Biblioteca dello spirito» presentando il volume di Ol’ga Sedakova «Tradurre Dante». La scelta dell’autrice non è innanzitutto filologica ma concettuale, nata dal bisogno di scandagliare una concezione dell’uomo e del mondo che ci appartiene profondamente, e che l’uomo di oggi sembra essersi dimenticato.
Da Mosca a Stresa: l’eclisse della responsabilità
Siamo tutti malati di irresponsabilità. E questo fa male alla politica come alla vita quotidiana.
Bielorussia: violenza senza più ideologia
Per una notizia dalla Bielorussia che scuote il mondo – come il dirottamento del volo Ryanair per rapire un giornalista – ce ne sono tante altre non meno inquietanti e anche tragiche che passano inosservate. Cosa resta della protesta.
Adol’f Ovčinnikov: Più che geni creatori, siamo umili spaccapietre
L’ultima intervista di A. Ovčinnikov (1931-2021), restauratore di icone e maestro. Anche la Scuola iconografica di Seriate ha goduto della sua profonda conoscenza dell’icona durante la lunga collaborazione.
Francesco Ricci e la passione per l’Est Europa
A trent’anni dalla morte, ricordiamo il sacerdote forlivese che, interessato a ogni spunto di verità, ci fece scoprire l’Europa dell’Est.
Giovani «incompatibili» col sistema
A Mosca sono stati condannati tre giovani attivisti per atti vandalici. È l’ennesima azione repressiva nei confronti di ambienti sempre più insofferenti verso il sistema politico, ormai incapace di rispondere alle loro esigenze di giustizia, credibilità e verità.
Tolkien e la non violenza
C’è un modo traslato per parlare di temi scottanti e proibiti. Il giovane antropologo bielorusso Andrej Strocev, attraverso l’opera di Tolkien, riflette su guerra e non violenza, questione molto attuale nel suo paese. E conclude che il male non si vince con la forza.
Michael Bourdeaux, la battaglia tra il bene e l’indifferenza
È morto padre Michael Bourdeaux (1934-2021) grande sostenitore dei cristiani perseguitati in URSS e nei paesi comunisti. La sua opera d’informazione mise in crisi la propaganda sovietica. Cosa dice oggi la sua esperienza.
Il valore economico dei diritti umani
La lettera aperta di un gruppo di economisti russi sullo stato delle cose in Russia. Un approccio umanistico.
Florenskij e il bene dell’altro
Nella vita di Pavel Florenskij vi è un primum indimenticabile e straordinario, un modo differente di rapportarsi a tutto e tutti: l’esperienza dell’esser stato strappato dal nulla, dal precipizio ultimo.
Guide nazionali per il turismo in Russia
Si annunciano tempi difficili per gli amanti del turismo in Russia, e anche per chi li accompagna, dopo le ultime modifiche apportate alla legge che già regolava la questione delle guide turistiche.
Bielorussia: la «congiura» del professor Feduta
Il capo del KGB bielorusso, Ivan Tertel’ ha comunicato che il filologo e critico letterario Aleksandr Feduta e l’avvocato Jurij Zenkovič stavano preparando un attentato a Lukašenko e un putsch militare col sostegno dei servizi americani. L’operazione antiterroristica si è conclusa con l’arresto dei due a Mosca, grazie all’aiuto dell’FSB.
Il tema religioso nascosto nell’arte sovietica
Negli anni ’90 in Russia sono stati recuperati molti aspetti dell’arte sacra precedenti alla rivoluzione e poi al mondo dell’emigrazione. Ma che cosa ne fu dell’arte sacra e delle tematiche legate al cristianesimo nell’arte sovietica?
Naval’nyj e non solo. I limiti della politica e lo spazio della coscienza
In Russia è un momento di grandi tensioni politiche, legate anche al caso Naval’nyj e all’Ucraina. Tutto si muove nella logica di schieramento e della cospirologia. Ma si può uscire da questa logica soffocante
Giovani cristiani e musulmani si sono incontrati a Mosca
Un incontro tra giovani cristiani e musulmani, a Mosca. È nato dalla stima tra alcuni adulti delle diverse religioni, nella convinzione che la vera contrapposizione oggi non è più tra le diverse religioni, ma tra l’uomo immanente e autosufficiente, e le culture religiose.
Viaggiando per la Jacuzia
La memoria può consistere in un piccolo gesto, in un breve racconto, che bastano a rompere il ghiaccio dell’indifferenza che ci rende fragili. In Russia si è creata una comunità di persone che non si stancano di rispolverare le storie dolorose del passato. La loro è un’opera di civiltà.
Le targhette della discordia
«L’ultimo indirizzo» è un’iniziativa lanciata nel 2014 da un giornalista russo per commemorare i morti delle repressioni staliniane con una targhetta da affiggere sull’ultima abitazione della vittima. L’azione ha riscosso successo, ma ha suscitato anche atti vandalici e resistenze. Cerchiamo di capire come mai…
Suor Nina, dal lager di Terezín al Carmelo di Cracovia
Donna mite ma di salde convinzioni, suor Anna Magdalena Schwarzová è stata vittima di nazismo e comunismo. La sua vocazione monastica contemplativa si è realizzata nell’aiutare i prigionieri politici e diffondere il samizdat.
La Resurrezione ha raggiunto anche noi
«Noi siamo preziosi agli occhi di Dio, perché la nostra natura si è incorporata, si è mischiata alla natura stessa di Cristo, per cui noi siamo i risorti».
Il generale Šapošnikov, quello che non sparò
Durante le dimostrazioni operaie di Novočerkassk nel 1962, un generale dell’Armata Rossa si rifiutò di mandare i carri armati contro la folla. Evitò una strage, ma pagò duramente.
Cari compagni… dovete sparare!
L’ultimo film di Andrej Končalovskij ricostruisce la tragedia di Novočerkassk, quando la polizia sparò sugli operai che manifestavano. Ma dietro a questa, c’è l’altra tragedia di un ideale che viene duramente contraddetto dalla catastrofe della realtà.
Bielorussia: il declino e la tenacia
Le proteste sono finite ora è il tempo della vendetta del regime. Processi, perquisizioni, licenziamenti. Ma funziona la controinformazione e cresce la nuova opinione pubblica. La lettera di Filipenko.
Restano la croce e il dono di sé
Per secoli il fuoco del cristianesimo è andato spegnendosi. La parabola del monachesimo come illustrazione della caduta di tutta la vita cristiana. Ma ora è il tempo dell’apocalisse. Della perdita di ogni sicurezza e possesso, nudi davanti al dolore del mondo. Seconda parte del saggio di madre Skobcova.
Questo è il tempo di Dio
Nell’imminenza della seconda guerra mondiale madre Marija Skobcova, teologa e poi martire, pubblicò un saggio che sembra scritto oggi e che riportiamo integralmente. Il crollo delle sicurezze e il venir meno delle strutture gettano l’uomo nello sconforto. Ma è questo il vero tempo di Dio.
Scoprirsi figli di un unico Padre
L’iniziativa presa dai musulmani di Russia con la traduzione di Fratelli tutti è a sua volta una risposta alla mano tesa da papa Francesco. «È un’occasione per conoscere meglio la nostra religione, per guardarla da un’angolatura nuova».
Incontro tra islam e cristiani: una rivoluzione che tutti aspettavano
Abbiamo chiesto al professor Farouq, docente di letteratura araba all’Università Cattolica, cosa pensa lui musulmano dell’iniziativa dei suoi confratelli in Russia, che hanno tradotto l’enciclica Fratelli tutti. Nelle sue parole c’è il mondo visto da una nuova angolatura.
Statue di santi, navigatori e carnefici
Statue abbattute, statue reinsediate, tutto in nome di un nuovo conformismo che distribuisce condanne e assoluzioni in base alle parole d’ordine del potere.
Come cambia la fede nella metropoli
È ancora valida l’idea che gli ortodossi in Russia sono conservatori e tradizionalisti, restii ad accettare le sfide, sulla difensiva di fronte al diverso? Un libro e un canale youtube ci mostrano una nuova realtà, fanno il ritratto dei «nuovi credenti metropolitani».
Cancellati dalla storia: la fotografia come arma politica
In epoca sovietica dalle pubblicazioni ufficiali venivano spesso epurate le fotografie dei leader politici caduti in disgrazia. Il sistema repressivo fu pervasivo al punto da portare anche il singolo cittadino a distruggere o imbrattare le foto dei propri cari. L’URSS si è dissolta, ma il metodo denigratorio tramite ritocco fotografico è ricomparso in Russia negli ultimi anni.
Insieme per dare ragione al mondo della nostra speranza
Cinque anni fa, a Cuba, si incontravano per la prima volta nella storia il primate della Chiesa cattolica e della Chiesa russa ortodossa. Molti si chiedono se l’incontro abbia dato frutti. Risponde l’arcivescovo Paolo Pezzi. (Intervista di Pavel Korobov, Kommersant).
Un’incredibile esperienza notturna
Le persone arrestate alle manifestazioni di Mosca e condannate a vari giorni di prigione, vengono poi rilasciate in aperta campagna e in piena notte, al gelo. Potrebbe essere un’ulteriore tragedia, se non ci fossero i volontari… Una giovane moscovita racconta l’incredibile esperienza di umanità vissuta la notte del 16 febbraio.
Havel: protagonista è colui che si stupisce
Scritta da un Havel poco più che ventenne, la recensione a un film ungherese del 1956 contiene alcuni spunti che riemergeranno negli scritti del drammaturgo-dissidente maturo: la ricerca della verità, il rapporto tra libertà personale e meccanismo totalitario. Già allora Havel scriveva: «Com’è terribile un sistema che ci dà motivi per credere ad ogni fantasia che abbia una parvenza di realtà, e viene presentata come realtà autentica».
Ateismo, ideologia, politica: una rilettura della storia sovietica
Non la politica né l’economia furono il motore primo del totalitarismo sovietico, ma la volontà di creare l’uomo nuovo e l’utopia della società perfetta. Lo studio di una storica americana.
Russia: dopo la piazza come si va avanti?
Naval’nyj è stato condannato alla colonia penale. I giovani manifestano e la polizia picchia. Rinasce lo scontro politico in un paese dilaniato. Quali le reazioni della società civile.
Da Lenin a Lennon: il Muro più famoso di Praga
A quarant’anni di distanza dalla morte di John Lennon, nella capitale ceca esiste ancora il muro dedicato al cantautore, simbolo di libertà durante il comunismo. Per il regime Lennon incarnava la «lotta pacifista all’imperialismo» ma «corrompeva» i giovani. Equilibrismi totalitari per tenere in pugno la gioventù.
La Russia in piazza, prospettive o vicoli ciechi
Né delusi né rassegnati, i russi si ostinano a scendere in piazza. Quale prospettiva reale hanno le adunate di massa di fronte ai problemi del paese? Cosa dice la cronaca dei fatti.
Il nuovo Vademecum ecumenico: per i vescovi, ma non solo!
Non tenersi stretti i propri figli, ma struggersi per quelli che ancora stanno fuori, convertirsi per vedere l’opera di Dio negli altri. Un ecumenismo che non è un optional per noi.
Trent’anni di sacerdozio: lo stupore di essere scelti
Il 22 dicembre scorso l’arcivescovo cattolico della Madre di Dio a Mosca ha festeggiato 30 anni di sacerdozio. Tempo di bilanci, dunque, e di prospettive per il futuro, come emerge nella conversazione con la giornalista Anastasija Bosio.
Naval’nyj: Non bisogna avere paura
Questo il significato più vero della vicenda di Naval’nyj, l’oppositore che col suo ritorno, l’arresto e il film contro il presidente ha suscitato tanto scalpore. Il senso radicale di un gesto di libertà.
Alla Kolyma un ex-lager diventa memoriale
Un ex lager-miniera dell’Estremo Oriente russo verrà trasformato in un complesso museale aperto a visitatori e studiosi. Un tentativo «ufficiale» per recuperare la conoscenza delle persecuzioni nella regione della Kolyma e creare «un’infrastruttura unificata della memoria». Visibile solo a pochi ardimentosi.
La società digitale: istruzioni per l’uso
L’unica possibilità perché il mezzo digitale non ci sovrasti è la coscienza personale. E l’attaccamento alla verità. L’esempio illuminante di Trump. Stralci dell’intervento al Convegno di Russia Cristiana.
Il cuore dell’uomo e la storia: in memoria di Filaret di Minsk
Un altro padre, un altro amico ha varcato la grande soglia. L’ex metropolita di Minsk Filaret Vachromeev, spentosi il 12 gennaio a 85 anni, oltre ad essere stato uno dei protagonisti della vita ecclesiale nell’ortodossia russa, ha avuto un posto importante nella vita di Russia Cristiana.
Tempo di bilanci per la Chiesa russa
Il patriarca Kirill ha comunicato all’assemblea diocesana di Mosca che nel 2020 la frequenza nelle chiese è calata del 30%. Secondo due sacerdoti ortodossi recentemente intervistati, le condizioni dettate dalla pandemia hanno messo in luce una crisi in corso da tempo. Come il duro bilancio di quest’anno può trasformarsi in una prospettiva di cammino.
La Duma vuole un pensiero sempre più unico
«Vietare, limitare, tenere in pugno e non mollare», questa, secondo Archangel’skij, la sostanza del nuovo progetto di Legge della Duma sull’istruzione. Per difendersi dalla «forze antirusse».
Una Chiesa perseguitata o prigioniera volontaria?
Un libro coraggioso di padre Mitrofanov sulle sorti della Chiesa russa nel XX secolo. Un tema storico come il compromesso del metropolita Sergij nel 1927 è più che mai aperto e scottante per la rinascita della Chiesa russa oggi.
Radicati in Cristo di fronte all’anno nuovo
In compagnia di Cristo il tempo che ci aspetta è promessa di pienezza.
Non fermarsi alle divergenze
In memoria di Sergej Choružij, filosofo e teologo che ha incentrato la sua concezione e le sue ricerche sui temi dell’esicasmo. Un ortodosso «conservatore» ma concentrato sulla comunione in Cristo.
Il Natale di Cristo e i bimbi non nati
Difendere Cristo opponendosi con tutti i mezzi ai faziosi, come in Polonia? O percorrere la via dell’amore per gli innocenti e i non innocenti…
Polonia: l’aborto divide società e Chiesa
Dal 23 ottobre scorso, dopo la sentenza con cui la Corte costituzionale ha vietato l’aborto in caso di patologie gravi e malformazioni dell’embrione, il paese è stato percorso da un’ondata di proteste di massa, nonostante i casi di covid-19 abbiano superato il milione.
Bielorussia, a che punto è la notte?
La gente scende in piazza da quattro mesi, la repressione brutale non è riuscita a fermarla. «Che c’è di nuovo?», hanno chiesto al poeta Dmitrij Strocev. «Il popolo», ha risposto.
Irina Antonova: la mitica direttrice del Museo Puškin
Una donna di ferro e animata da una grande visione. La sua figura è già storia: ha portato a Mosca la Gioconda e il Tesoro di Priamo. Ne parliamo con la sua collaboratrice Viktorija Markova.
La Rete e la voce della coscienza
La Rete ci soffoca ma ci offre anche possibilità enormi. La possibilità di confrontarsi senza limiti di spazio e di tempo vs l’anonimato che induce irresponsabilità, il bombardamento informativo che riduce la capacità di giudizio personale. Il problema di fondo resta l’uomo e la sua coscienza. Intervento al Convegno 2020 di Russia Cristiana, «Una rete che imprigiona, una rete che sostiene, una rete che libera».
In rete si rilancia l’esperienza della carità
Un movimento di volontariato in crescita, aperto a tutti perché chiunque ha tempo, o soldi, o tenerezza da dare. Ed è la rete a diffondere l’idea che preoccuparsi degli altri è normale e l’uomo va messo al primo posto. Un intervento del Convegno 2020 di Russia Cristiana, «Una rete che imprigiona, una rete che sostiene, una rete che libera».
Lettera ai cristiani bielorussi
Sacerdoti e laici della Chiesa ortodossa russa e di altre Chiese locali, cattolici e cristiani di altre confessioni, il 25 novembre hanno scritto una lettera per esprimere solidarietà e vicinanza ai cristiani della Bielorussia. Lettera che in ventiquattrore ha raccolto oltre un migliaio di firme.
«Cristo in mezzo a noi»
La raccolta di omelie di padre Scalfi è il frutto del lavoro di molte persone; un’iniziativa collettiva, la prosecuzione naturale di quello che è capitato fra quanti gli sono stati accanto, soprattutto negli ultimi anni della sua vita. Fra queste persone ci sono stato anch’io. Credo sia importante condividere la mia esperienza di testimone.
La barca di Pietro
Non la pretesa di parlare a nome di Dio, ma l’umile riconoscimento di essere indegni servitori. Un’omelia del metropolita Antonij di Surož, ottobre 1990.
Parliamo degli armeni, siamo solidali
Se non ricordiamo sempre che la scelta fra bene e male è in noi, come possiamo capire perché popoli interi hanno seguito dei dittatori che hanno voluto sterminare le minoranze? Nostra intervista alla scrittrice.
Quello di Minsk non è solo un carnevale
Mentre a Minsk la polizia arresta 1000 dimostranti al giorno, i sociologi esaminano la natura delle molteplici manifestazioni, e ci leggono molti segnali extra politici. È un importante tentativo di uscire psicologicamente e culturalmente dallo spazio ex sovietico. E come sempre, c’è chi ha paura del cambiamento…
Dopo la guerra nel Nagorno Karabakh, la situazione attuale
Il diritto fondamentale del popolo armeno a vivere sul proprio territorio è stritolato fra il regime autoritario azerbaijano e i disegni della Turchia. Tra l’Occidente che non vuole esporsi e la Russia che fa da ago della bilancia, un popolo combatte per sopravvivere.
L’uomo e la rete, gli spunti del nostro Convegno
Ombre e luci del web. Né le une né le altre si possono eliminare. Il futuro nasce dall’accettare la sfida. Come dice Leonard Cohen, «C’è una crepa in ogni cosa, è così che la luce entra».
Il destino sospeso del Nagorno Karabakh
La guerra dimenticata contro gli armeni del Nagorno Karabakh è figlia di una vecchia contrapposizione caucasica. Destini alterni della regione contesa, dove in questi giorni la geopolitica sembra avere la meglio.
Anche in Russia si dibatte di papa Francesco
Il principale canale tivù ortodosso ha messo a tema le polemiche su papa Francesco e i gay. Un’ottima occasione per mettere a fuoco difficoltà, chiusure e muri da smantellare.
Una Rete che imprigiona. Una rete che libera. Rimanere uomini nella pandemia “social”
Come cambia l’uomo della pandemia, condannato a un mondo digitale? Vicoli ciechi e sorprese di una sfida nuova. Il Convegno 2020 della Fondazione Russia Cristiana, in collaborazione con il Centro Culturale di Milano.
Ricordare online si può. L’edizione 2020 della “Restituzione dei nomi”
Quest’anno si svolge in modalità online la tradizionale iniziativa di Memorial “Restituzione dei nomi”.
Serata online per il poeta Dmitrij Strocev
L’iniziativa «Poesie di Dmitrij Strocev per Dmitrij Strocev» si svolgerà online il 2 novembre, con inizio alle 18. Il poeta bielorusso è stato condannato a 13 giorni di carcere per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata.
Le proteste di Chabarovsk e il diritto di scegliere
Una città nell’Estremo Oriente russo è diventata la bandiera dell’autonomia locale. Tutti parlano di Chabarovsk come di un esempio che scuote lo spazio post-sovietico.
“Basta con le ansie di un tempo” • poesie
Dato che il nome del poeta bielorusso – condannato a 13 giorni di carcere per manifestazione non autorizzata – è venuto in primo piano, ne approfittiamo per pubblicare alcune sue poesie per conoscerlo meglio: questo è il potere dei senza potere. Buona lettura…
Dmitrij Strocev arrestato
Il poeta stava andando al lavoro… Giorni fa aveva scritto: “Una voce interiore mi dice che non sei bielorusso se non sei stato dentro”.
Ladislav Hejdánek, un filosofo amante della verità
Professore di filosofia e teologo, fu portavoce di Charta 77 e protagonista delle lotte del dissenso cecoslovacco, pur preferendo star lontano dai riflettori. Rimproverò ad Havel di essere troppo individualista, ed ebbe tra i suoi amici diversi comunisti. Per lui il filosofo è un «amante della verità».
In Bielorussia siamo andati oltre la protesta
Parla un poeta bielorusso che sta vivendo assieme ai suoi compatrioti una grande speranza di rinnovamento. La forza della non violenza ha trascinato la nazione, e iniziato qualche cambiamento…
I «pensieri pericolosi» di Jurij Orlov
Ricordando un dissidente degli anni ’70 riscopriamo, incredibilmente attuali, i cardini del suo impegno. Come la centralità della persona e il dialogo pieno di rispetto. Forse è su questo punto che oggi abbiamo sbagliato strada.
Baracche invece di icone. La pittura di Oscar Rabin
Oscar Rabin iniziò come giovane pittore dell’avanguardia underground sovietica. Poi emigrò e divenne famoso in America. Voglia di libertà, anche espressiva, e sensibilità al problema religioso erano le sue caratteristiche.
Dmitriev: una pesante sconfitta. Ma non è il punto e basta…
30 settembre, la Corte Suprema della Carelia ha accolto il ricorso del procuratore e aumentato la condanna a 3 anni di Jurij Dmitriev portandola a 13 anni. Una lunga farsa processuale che ora rischia di finire in tragedia. È la totale deriva della giustizia russa. Molti si chiedono che fare.
Sinjavskij, Daniel’ e il peccato della divisione
55 anni fa vennero arrestati Andrej Sinjavskij e Julij Daniel’, due giovani scrittori sovietici colpevoli di pubblicare all’estero. Il loro processo pubblico fu un evento internazionale, e un momento di aggregazione del dissenso. Ma la divisione che si insinuò in seguito getta la sua ombra anche sull’oggi.
Così vanno le cose, viviamo in Russia
La scrittrice Ljudmila Ulickaja ha curato un libro che raccoglie e commenta tante esperienze di gente comune. Uno specchio della Russia contemporanea, senza retorica né paroloni. Al fondo la certezza che sono le persone l’unica e vera chance del paese.
Cancellare un ritratto per «vivere nella menzogna»?
A Tver’ si litiga attorno a un graffito col volto di Solženicyn. Per molti è un padre della patria, ma sono ancora di più quelli che lo detestano. Battaglie sul fronte della memoria.
Quel che resta dell’uomo e della sua dignità dopo la pandemia
La società civile e la Chiesa sono stati segnati duramente dalla pandemia, che ha mostrato l’inconsistenza del loro tessuto ideale. Cerchiamo i colpevoli o lavoriamo per il cambiamento?
Anche la Chiesa scende in piazza?
Dopo le elezioni del 9 agosto in Bielorussia, si assiste non semplicemente a un’inedita opposizione di massa ma a un cambiamento del paese. In questo movimento anche le Chiese sono presenti, in vari modi. I cattolici in prima linea.
È francescano il primo vescovo cattolico russo
Il papa ha nominato Nikolaj Dubinin, francescano conventuale, come vescovo ausiliare per la diocesi di Mosca. È il primo vescovo di nazionalità russa nominato sul suolo russo. Molti giornalisti gli hanno chiesto cosa vuol dire essere cattolico oggi in Russia.
Bielorussia chiama – Russia risponde
Il Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa nato il 19 agosto non esiste più. È stato smantellato dalle forze di polizia. L’unica che resta a piede libero è la Nobel Svetlana Aleksievič (pure lei interrogata dalla polizia), troppo famosa per essere colpita. In questa emergenza la scrittrice ha lanciato un drammatico appello. E subito sono arrivate delle risposte…
A lezione dai martiri
Ricordiamo padre Men’ nel 30° anniversario del suo martirio pubblicando una predica in cui parlava di un martire, san Filipp. Nei motivi che inducono il mondo a odiare i testimoni di Cristo rientra anche l’eterno confronto col potere mondano. Padre Aleksandr parlava anche di sé e di noi, con la misura dell’eterno, e quindi anche per oggi.
Atti del convegno “Universalità e storie particolari”
Il volume raccoglie gli interventi al convegno Universalità e storie particolari – la vocazione della Chiesa, svoltosi presso la Fondazione Russia Cristiana nell’ottobre 2019. Ne anticipiamo l’introduzione.
Bielorussia: nasce la piattaforma civica per il dialogo con il potere
Non è una riedizione del Majdan, ci tengono a precisare i bielorussi, ma resta il problema di come dare efficacia a una volontà popolare veramente corale. Ci prova per ora un Consiglio di coordinamento delle forze d’opposizione.
È una questione di lingua
A nostra insaputa si sta erodendo il rapporto univoco tra le parole e la realtà. Ma se svapora il senso del nostro parlare svaniscono anche l’organizzazione del pensiero e la capacità di formulare giudizi.
Un popolo che si dà la mano
Il post-elezioni in Bielorussia ha portato alla ribalta un popolo che da decenni non si faceva sentire, acquiescente e demoralizzato. Oggi, davanti a un presidente che da macchietta si è mostrato cinico aguzzino, per i bielorussi è venuto il momento della dignità.
L’Assunzione di Maria e la Bielorussia
La vicenda umana della Vergine Maria ci ricorda che non possiamo esimerci dal partecipare ai contrasti della storia, ma neppure possiamo cedere all’odio.
Elena Avaliani, la farmacista che cercava Dio
Il 27 luglio è morta a Mosca Elena Avaliani, una delle tante persone la cui vita è stata segnata dall’incontro con padre Aleksandr Men’. Per lei questo incontro si era poi approfondito attraverso la paternità del cattolico don Giussani e l’appartenenza alla Fraternità San Giuseppe. Paralizzata da vent’anni, ha sempre testimoniato a chi la incontrava la pienezza che la vita può assumere in ogni circostanza, quando è vissuta nell’amicizia di Cristo.
Una parrocchia ortodossa nella cittadella atomica
Nel monastero di Sarov, dove visse il celebre san Serafim, dagli anni ’40 è insediato un centro di ricerche atomiche. Un testimone racconta come è tornata la vita di fede nel tempio della scienza sovietica. La «rinascita religiosa» ha visto molte speranze e illusioni. Prima le pericolose derive militariste e oggi il business del turismo religioso. Eppure rinasce la vita della Chiesa.
Bielorussia, stabile come un vulcano
Le elezioni presidenziali bielorusse sembrano scontate, dopo 26 anni di governo Lukašenko. Ma i cambiamenti sono già in atto. Lo dice la moltitudine di iniziative di base, di proteste e manifestazioni; lo dice il grande numero di osservatori volontari ai seggi. Non è poco per un paese che sembrava ancorato al passato sovietico. L’opinione pubblica si è svegliata.
Havel e il «nonno» dell’ortolano dissidente
Poco prima della rivoluzione dell’89, Václav Havel scrisse Domani si comincia, un dramma sulla nascita della Cecoslovacchia indipendente, in cui compariva il «nonno» del famoso «ortolano dissidente». A tema era il rapporto tra i politici e la piazza. La responsabilità condivisa.
Il sogno di Santa Sofia
«Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato»: queste parole, pronunciate da papa Francesco all’Angelus del 12 luglio, hanno fatto il giro del mondo, ma forse dobbiamo ancora comprenderne la reale portata.
Il caso Dmitriev, chiusure e spiragli
Il «caso Dmitriev» è noto in Russia dal 2016 quando lo storico, scopritore delle fosse comuni staliniane, fu arrestato con l’accusa di pedopornografia. Dopo ben due processi e un’assoluzione, ora ha avuto tre anni e mezzo… Troppo poco se è colpevole, troppo se è innocente. Un filo rosso lega la memoria del terrore e il processo appena concluso.
«Storie di amicizia e di speranza» • Suor Ioanna Rejtlinger
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Padre Nikolaj Vedernikov era un apostolo
Con padre Nikolaj Vedernikov, morto a novantadue anni, scompare uno degli ultimi sacerdoti che hanno accompagnato la rinascita della fede tra l’intelligencija sovietica negli anni ’60-’80.
Una fiducia possibile: il paradosso di Čechov
Il giustizialismo – che illude di restaurare il bene e la giustizia nella società – si afferma particolarmente nei periodi di crisi. Lo sapeva bene Čechov, che preferiva invece la follia del sentire di Cristo.
Evgenij Vodolazkin, L’aviatore
Evgenij Vodolazkin
L’aviatore
Brioschi Editore, Milano 2019
Il laicato docente – un inedito di Karol Wojtyła (seconda parte)
Wojtyła giovane vescovo vede il ruolo specifico dei laici nell’ascolto della contemporaneità anche nei suoi momenti anticristiani, per cogliervi il senso provvidenziale.
Pasternak e l’irriducibile mistero della vita
Una conversazione tra Giovanna Parravicini e Adriano Dell’Asta sull’arte di Boris Pasternak, con la sua passione per la natura sempre uguale e ad ogni istante nuova; per la storia, nella […]
«Storie di amicizia e di speranza» • I ragazzi di Piazza Majakovskij
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
«Storie di amicizia e di speranza» • Aleksandr Men’
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Corresponsabilità dei laici nella Chiesa: un inedito di Karol Wojtyła
Un densissimo testo di Wojtyła, vescovo quarantenne, sul delicato rapporto tra laici e clero. Le sue riflessioni anticipano la concezione sviluppata poi nel pontificato.
«Storie di amicizia e di speranza» • Vasilij Grossman
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
«Storie di amicizia e di speranza» • Varlam Šalamov
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Costituzione e libertà religiosa: si torna a «Mosca Terza Roma»?
Gli emendamenti alla Costituzione russa riguardano anche la libertà religiosa: in questo caso lo Stato abbandona il principio di laicità a favore del confessionismo.
La Russia davanti alla Costituzione nuova
Il presidente russo ha proposto vari emendamenti alla Costituzione. Come mai sono necessari? Cosa ne pensano i cittadini?
Parliamo del Centro culturale e del Covid
All’inizio i russi non credevano al virus, ma ora è entrata in campo la creatività di ciascuno. Intervista al direttore della Biblioteca dello Spirito.
Dove poggiano le nostre sicurezze
Siamo sempre alla ricerca di soluzioni politiche, sanitarie, religiose, che ci liberino dalla fatica e dal rischio di un passo personale. Una lezione che non vogliamo comprendere.
Da ragazzo ero diviso tra fede e partito
È morto Sergej Ščeglov, uno degli ultimi testimoni del GULag staliniano. Da giovane era stato ai lavori forzati negli impianti di Noril’sk, dove in questi giorni è avvenuta la catastrofe ecologica. Presentiamo stralci dell’ultima intervista, a cura di Oleg Glagolev per il portale Stol.
Un paladino della libertà religiosa, Anatolij Krasikov
Anatolij Krasikov, scomparso il mese scorso, è stato corrispondente della TASS per quasi quarant’anni, ma con l’apertura mentale e la dignità dell’uomo di coscienza. Grande estimatore del cattolicesimo, era stato il primo giornalista sovietico accreditato presso la Sala Stampa vaticana.
La Russia in quarantena, paure e discussioni
Come in molte altre parti del mondo, anche in Russia abbiamo assistito al dibattito sulla quarantena per controllare il contagio del coronavirus. L’imposizione del confinamento in casa, la chiusura dei confini e delle attività produttive e i controlli telematici degli spostamenti e del contagio pongono a tutti domande che vanno all’origine del senso dell’esistenza umana.
«Storie di amicizia e di speranza» • Sergej e Vera Fudel’
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
«Storie di amicizia e di speranza» • Osip e Nadežda Mandel’štam
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Vsevolod Zaderackij, quando la musica salva la vita
Insegnò musica al figlio di Nicola II, combatté contro i Rossi, finì prigioniero nell’edificio dove alloggiava il capo dei čekisti che lo risparmiò dopo averlo sentito suonare. Il regime sovietico lo condannò al lager della Kolyma, dove riuscì a comporre 24 preludi sui moduli per il telegrafo.
80 anni fa, Katyn’
Nel conto delle vittime della seconda guerra mondiale entrano anche quelle della cosiddetta «strage di Katyn’», un episodio oscuro avvenuto in URSS, la cui memoria ancora oggi disturba.
«Storie di amicizia e di speranza» • Boris Pasternak
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Mosca smart city o Grande Fratello?
Capitale moderna e dinamica. Megalopoli tra le più care al mondo, Mosca da tempo diventa sempre più smart. Con qualche timore…
«Storie di amicizia e di speranza» • Ol’ga Popova
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Due caravelle nel mare della pandemia
Abbiamo perso le fonti di sostentamento ma fidiamo nel soccorso degli amici.
A cosa serve una chiesa della Vittoria?
Fuori Mosca è in costruzione una nuova chiesa sponsorizzata dalle Forze Armate e destinata ad essere il santuario delle vittorie belliche russo-sovietiche. Ma ha suscitato un putiferio di critiche. Vediamo perché…
Orwell e Mister Jones
Uscito in sordina nel 2019, il film Mr. Jones racconta di Gareth Jones, il giornalista britannico che per primo scoprì e fece conoscere in Occidente l’Holodomor, lo «sterminio per fame» di milioni di persone nell’Ucraina sovietica, perpetrato dal governo staliniano tra il 1932 e il ’33. Gareth pagò con la vita il suo servizio alla verità.
Il virus, gli ultras e una scelta per la vita
Ripartire ma come? Magari recuperando la memoria delle proprie radici. In Italia come in Russia.
Dante • Purgatorio: Letture dai canti I-III
Un momento di ascolto e riflessione per stare davanti alle circostanze con l’intelligenza e la capacità di riconoscere quella bellezza di cui abbiamo bisogno per vivere.
L’esperienza ci parla di Dio
Attraverso brevi racconti di vita, meditare sulla presenza di Dio nella quotidianità: due sacerdoti russi raccontano cosa hanno imparato dalle proprie esperienze. Con humour e senza retorica.
Liberate Jurij Dmitriev dalla detenzione!
Dalla Russia riceviamo una petizione a sostegno di un prigioniero di coscienza, Jurij Dmitriev, scopritore delle fosse comuni staliniane in Carelia.
Il nuovo giornalismo russo: un dilettante di nome Dud’
Trentatré anni, taglio alla punk, l’aria da ventenne, un po’ naif e un po’ calcolatore, comunque lucido e deciso. Jurij Dud’ è il nuovo volto del giornalismo russo di frontiera, quello on line. Sa farsi ascoltare e ha milioni di follower.
Pasqua ortodossa, in cucina e alla finestra
Andare in chiesa non è lo scopo ultimo del cristiano, ma solo uno strumento per trovare Cristo. Riflessioni non conformiste di un ortodosso che commemora la Pasqua in casa. E che spera tutto questo non sia invano.
Padre Špidlík protagonista dell’ecumenismo
Amare veramente il «polmone orientale» della Chiesa, come ha fatto padre Tomáš Špidlík, significa lasciarsene cambiare. Riscoprire il cuore come unità integrale dell’uomo, e superare gli schemi dello spirito analitico. La sua figura, a 10 anni dalla scomparsa.
Mosca: il dramma degli ultimi durante la pandemia
Con l’introduzione di misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus, migliaia di senzatetto e di anziani in tutta la Russia rischiano di essere abbandonati a se stessi. Le associazioni che li assistono devono sospendere l’attività. Non restano che i volontari.
Cristo presente nelle nostre case
L’impossibilità di essere insieme e di comunicarci in chiesa deve farci ricordare che siamo un popolo sacerdotale sin dal battesimo. Che Cristo è già con noi e ci chiede di prenderne coscienza. È l’annuncio di questa Pasqua.
Presuntuosi e paurosi o liberi e quindi obbedienti?
Il patriarca Kirill lancia una sfida per tutti: siamo disposti a farci raggiungere da Cristo, in questa Pasqua, in un modo totalmente inatteso, o restiamo abbarbicati alla nostra volontà? L’esempio di una santa che rende attuale la Tradizione della Chiesa indivisa.
Successi e insuccessi dell’autocefalia ucraina
Trascorso un anno dall’autocefalia della Chiesa ortodossa di Ucraina, cosa è stato ottenuto in concreto? Non si sono realizzate le speranze dei fautori. Falliti i progetti politici. Ma per la Chiesa la «crisi» è salutare. Autocritica e speranze raccontate dall’archimandrita Kirill Hovorun.
La forza e l’abilità che dobbiamo avere
Le sciagure possono essere fonte di divisione. Dipende da noi riscoprire il senso e la prospettiva del fare insieme.
Street art religiosa a Mosca
L’arte deve vivere, svilupparsi. Nelle chiese vediamo solo stilizzazioni del passato. Nascono gli iconografi graffitari che invocano il diritto di fare arte sacra con le bombolette spray. Contro l’irrilevanza culturale del cristianesimo.
Russia e Covid, i cristiani si interrogano
I pericoli di contagio e le restrizioni della quarantena hanno aperto molte domande tra i credenti. Innanzitutto come distinguere ciò che è essenziale dalle «care tradizioni». E come sentirsi corresponsabili con tutti gli altri. (Seconda parte).
Russia, una crisi dentro l’altra
Dalla Russia giungono dati rassicuranti, pochi infetti, mandano aiuti all’Italia. Tra reticenza e propaganda, come vanno veramente le cose? Prima parte di un dossier speciale.
La strana serietà di ciò che accade. Roma in tempi di pandemia
Cronaca della quarantena romana vista con gli occhi della poetessa russa, che ama l’Urbe come una seconda patria.
Dio è imprevedibile. Conflitti e unità tra cristiani
Diatribe come lo scisma ucraino e le contese fra Mosca e Costantinopoli contraddicono l’universalità tra le Chiese. Invece di desiderare di fare il possibile perché l’unità progredisca, le Chiese si irrigidiscono. Eppure accadrà qualcosa che non avevamo pensato, qualcosa che minerà la nostra apparente solidità. L’analisi fatta trent’anni fa dal filosofo Bibichin suona come una profezia.
Stalin, la progenie dell’inferno
Un saggio su Stalin del poeta Iosif Brodskij. Scritto nel 1973, prende le mosse dai ricordi d’infanzia e si chiede donde venga il fascino oscuro e persistente di questa personalità. Lo stalinismo non muore perché è un sistema di pensiero e noi abbiamo perso il criterio per giudicarlo. Presentiamo ampi stralci del testo.
Polonia: patriottismo, business e utopia
Mentre non si placa la polemica politica tra i governi russo e polacco sulle responsabilità della Seconda guerra mondiale, online si moltiplicano i siti che fanno del patriottismo un business e diffondono utopie nazionaliste.
E se fosse una lezione salutare?
Una lettera e una visita in Russia di un parroco della Siria. Un’occasione per chi non ha paura di scontrarsi con la realtà.
Cattolicesimo e ortodossia, confronto senza ostilità
Un teologo ortodosso descrive, non in astratto ma dal di dentro di una stretta convivenza, pregi e difetti delle due Chiese sorelle. Con una stima che è il primo passo verso l’aiuto reciproco.
I nuovi martiri e la convenienza della Croce
Nel suo recente passato la Russia non conta solo tragedie ma anche l’onore di tanti martiri per la fede. Come la granduchessa Romanov, Elizaveta Fëdorovna. La sua opera innovatrice ispira ancora oggi nuove forme di assistenza agli ultimi.
La Russia in balìa di “agenti stranieri”?
Qual è lo sfondo politico su cui si inserisce la riforma costituzionale voluta dal presidente Putin? Uno sfondo preoccupante di attacco alla società civile.
L’umanità è sempre in crisi, è normale
Un giovane monaco ortodosso parla senza remore del mondo, della Chiesa, di politica e nazionalismo e della libertà in Cristo. Dall’intervista andata in onda sul canale ortodosso Spas nell’ottobre 2019 (a cura di Serafim Sašliev).
Radio Vaticana e i paesi dell’Est: una lotta per l’anima e il cuore della gente
Un corposo volume pubblicato dall’Istituto ceco per lo studio dei regimi totalitari (ÚSTR) è dedicato alle trasmissioni della redazione ceca di Radio Vaticana rivolte oltrecortina durante il comunismo. Riscoperta di un’opera profondamente culturale oltre che spirituale.
Gustaw Herling nel mondo a parte
Lo scrittore descrive dettagliatamente il mondo rovesciato del GULag, crudele quanto irrazionale. E testimonia che la disumanizzazione non l’aveva vinta. C’era chi lottava ogni giorno per la propria dignità.
Metropolita Antonij: «L’amore di Cristo ci urge»
Tra i discorsi inediti del grande metropolita Antonij, c’è questo coraggioso intervento al Concilio della Chiesa ortodossa russa in occasione del Millennio del battesimo della Rus’. Sono passati oltre trent’anni da allora, ed è di incredibile attualità.
Uscire dal gioco
A tanti sembra che lo scontro sia la massima prova di attaccamento alla verità. Proviamo invece a verificare se l’irrigidimento ideologico non ci impedisca di difendere la verità.
Un messaggio ai giovani musicisti: la lezione di Marija Judina
Torniamo a parlare della leggendaria pianista Marija Judina in occasione dei 120 anni dalla nascita. Alcune pagine del volume dedicato alla sua tecnica pianistica, recentemente pubblicato dall’editrice La Casa di Matriona.
Gustaw Herling e il lavoro del testimone
Tra i testimoni del GULag Gustav Herling, ebreo polacco e partigiano antisovietico, è il più vicino a noi poiché visse in Italia per 55 anni, ma forse il più lontano per l’ostracismo cui la sua persona e le sue memorie furono soggetti. Il suo Un mondo a parte è un capolavoro che scava a fondo nella fatica e nella responsabilità del fare memoria.
Nembrini: Un prete ortodosso, un mio amico
È improvvisamente mancato padre Georgij Orechanov, prorettore dell’Università ortodossa San Tichon di Mosca e storico della Chiesa. Nato a Mosca nel 1962, si era laureato in matematica e poi in teologia; nel 1999 era diventato sacerdote. Grazie a lui si sono instaurati fitti rapporti accademici e d’amicizia con i cattolici. Lo ricorda qui il professor Franco Nembrini, che molta parte ha avuto in questa storia d’amicizia.
La riforma costituzionale: ma quanta fretta ha il Cremlino?
In Russia tutti sono rimasti sorpresi dall’annuncio delle riforme da parte del presidente, e dalle fulminee dimissioni del governo. Forse si può capire la ragione di tanta precipitazione.
Ol’ga Popova – a quanti ha insegnato a «vedere»…
È morta a Mosca una grande bizantinologa – forse la più grande. Una personalità integrale, centrata sulla fede e sulla percezione del bello come ragione del vivere. Era nata in prigione ed era una donna veramente libera.
Dopo l’autocefalia ucraina e le rotture: la storia continua
A un anno dalla concessione dell’autocefalia alla Chiesa di Ucraina un bilancio sarebbe ancora prematuro, però tentiamo un aggiornamento sull’evolversi della situazione nella comunione ortodossa.
Un dramma ancora da scoprire: il metropolita Nikodim
Ricordiamo un protagonista della vita della Chiesa russa negli anni ’60-70, il metropolita Nikodim. Figura amata e contestata, ha lasciato una duplice eredità, ecumenica da una parte, e di compromesso dall’altra. La Chiesa anche oggi deve farci i conti.
Slovacchia: la Marcia per la vita e i neofascisti
Alla Marcia per la vita svoltasi a Bratislava in autunno e organizzata dalla Chiesa cattolica, tra i 50.000 partecipanti c’erano gruppetti del Partito popolare Nostra Slovacchia, formazione di estrema destra. Da qui la polemica sull’opportunità di una presenza scomoda dentro iniziative apprezzabili.
Il sindaco Lužkov – il nuovo volto di Mosca è suo
È morto Jurij Lužkov, sindaco di Mosca per 18 anni. Simbolo della continuità tra i funzionari di Partito e l’oligarchia neocapitalista, nonché delle spericolate alleanze con la criminalità organizzata. Deposto ed emigrato frettolosamente nel 2010, ha lasciato però un forte segno nella capitale creando uno stile architettonico tutto suo, battezzato «il Kitsch di Lužkov».
Io spero nella rivoluzione interiore
Ol’ga Sedakova compie 70 anni. Grande poetessa e finissima traduttrice, Sedakova è uno dei maggiori pensatori presenti oggi in Russia, punto di riferimento per molti. In questa recente intervista rilasciata al sito tayga.info ha condiviso alcune riflessioni e le sue speranze.
Natale e il cammino dei magi
L’Onnipotente, che ha tratto dal nulla le creature, ama quanto ha creato, ama e ha compassione dell’uomo impigliato nei lacci delle proprie passioni, e lo ama, ne ha compassione fino al punto di «svuotare se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini».
«Che in mezzo a voi viva Cristo» – La Biblioteca dello Spirito compie 15 anni
A Mosca tutti la chiamano «la Pokrovka», un centro culturale unico, che incuriosisce e attira. Dice il direttore: «Quello che ci ha sempre incoraggiato è stato incontrare delle comunità vive per cui il cristianesimo era una vita e non un’ideologia, un baluardo da difendere».
Storia di un’amicizia. Padre Scalfi e Tomáš Špidlík
Cent’anni fa nasceva una delle figure più importanti della Chiesa boema del ‘900, il cardinale Tomáš Špidlík (1919-2010). Sacerdote, teologo, profondo conoscitore della spiritualità e dell’arte orientale, fu amico ed estimatore dell’opera di p. Scalfi. Ne parla mons. Braschi nel suo intervento al convegno L’eredità spirituale del cardinal Špidlík, svoltosi al senato della Repubblica ceca il 21 ottobre scorso.
Dio agisce nella storia
Concludiamo la serie di interventi sul 30° della caduta del Muro di Berlino con i ricordi personali di un sacerdote tedesco, allora seminarista, che legge gli eventi in una prospettiva provvidenziale.
Leningrado memorie di un assedio
Il libro sull’assedio di Leningrado scritto da Lidija Ginzburg e tradotto da Memorial Italia si presenta abbastanza anomalo: l’autrice non è apologetica né polemica, è un’osservatrice distaccata che illustra come la fame, il freddo e il rischio costante di morte fungono da «reagenti» che cambiano l’uomo, concentrandolo sullo sforzo della sopravvivenza.
Il processo a Egor Žukov: Le sorprese della nuova generazione
Il processo a Egor Žukov, studente ventunenne dell’Alta Scuola di Economia, accusato di «pubblici appelli all’estremismo su internet», denota il fermento serpeggiante a Mosca tra le giovani generazioni.
Nella nostra vita ci sono dei “fari”…
La caratteristica della santità sta nel fatto che è impossibile passarle accanto e restare come prima. Tanja Krasnova ci racconta la sua vita tra i santi dei nostri giorni.
Nella mia vita il dramma dello scisma
Una delle voci sentite al Convegno di Russia Cristiana è quella di un sacerdote russo-francese, che dopo il disfacimento della diocesi ortodossa russa dell’Europa occidentale, dove è nato e vissuto, trae delle riflessioni sul volto e la missione della Chiesa davanti al mondo.
Gli uomini di oggi cercano la fede o la religione?
Il fatto che la Chiesa, o meglio l’istituzione religiosa abbia un ruolo di primo piano nel panorama russo odierno non teme smentite. Ma, si chiede un teologo francese, fede e religione sono la stessa cosa? Risponde un parroco della provincia russa.
Dall’altra parte del Muro di Berlino: la dignità umana?
Berlino e Černobyl’, un muro reale e uno virtuale, entrambi fondati sulla menzogna. Ma all’Est come all’Ovest ancora non è finita la lotta contro le sopravvivenze sovietiche. Uno sguardo dall’Ucraina.
“Il francese”: il cinema parla del dissenso
L’attore e regista Andrej Smirnov ha messo in scena una vicenda che ricorda quella di alcuni intellettuali occidentali negli anni ‘50, da Vittorio Strada a Georges Nivat, che nell’incontro con il mondo sovietico e russo mutarono radicalmente le proprie concezioni, contribuendo anche a cambiare la coscienza europea, all’Est come all’Ovest.
La bellezza della famiglia in Italia e in Russia
Un rapporto di amicizia fra sacerdoti e laici cattolici e ortodossi è all’origine del convegno La bellezza della famiglia in Italia e in Russia. Problemi e soluzioni, svoltosi a Livorno dal 1° al 6 ottobre 2018. A promuoverlo sono stati il Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico Italiano, l’Università Ortodossa Umanistica San Tichon di Mosca e la diocesi di Livorno.
L’Ostalgie resiste a trent’anni dalla caduta del Muro
Voci revisioniste o perlomeno critiche si levano in Germania nei riguardi della celebrata caduta del muro di Berlino. Questi decenni hanno solo reso evidente che la caduta non bastava da sola a cambiare il nostro cuore. Però ci ha stretti alle corde del nostro nichilismo.
Havel a Milano: Un «memorandum» per l’oggi
Ritorna in scena Memorandum di Havel, riproposto dal teatro Out Off di Milano. L’opera, scritta nel 1965, si fa beffe del sistema burocratico totalitario con la sua «lingua di legno», ma ne rivela amaramente anche i pericoli: l’incomunicabilità, la lotta e l’adattabilità per ottenere il potere, la perdita dell’io. Temi che ritroveremo nella grande stagione del dissenso.
Il Muro di Berlino: una follia che diventa strada
La Germania Est, e Berlino suo bastione, hanno sempre preteso di seguire una via specifica al socialismo. Ma proprio per la loro collocazione particolare hanno anche conosciuto un altissimo numero di fughe. Come, dal Muro che le doveva bloccare, si è arrivati alla breccia che ha fatto crollare il regime.
A scuola, tra corruzione e propaganda
In Russia, ogni manuale adottato dalle scuole dev’essere iscritto in un registro federale. L’ultimo aggiornamento del registro ha suscitato polemiche: il sospetto è che molti libri siano stati rifiutati per motivi estranei a quelli pedagogici. Riportiamo alcuni stralci di un’intervista ad Aleksandr Archangel’skij, giornalista e scrittore.
Gettare semi perché altri raccolgano. Padre Luigi Peano
Ci ha lasciati un altro di quei sacerdoti generosi che negli anni ’50 avevano scelto di dedicare la vita alla Russia e alla sua fede cristiana.
Il muro nella testa. A trent’anni dai fatti di Berlino
Nella storiografia più recente la riunificazione della Germania appare come la realizzazione di un lungo sogno, ed Helmut Kohl viene spesso citato come «il cancelliere dell’unità». Ma a ben vedere, la situazione è più complessa. I nuovi Länder, a trent’anni dalla caduta del Muro, per lo più stentano a decollare economicamente, e i tedeschi restano ancora divisi dentro.
Stiamo assistendo al farsi della storia
Il 1989 è una tappa storica per l’Europa dell’Est e per tutto il mondo. A prescindere dagli sviluppi che questi avvenimenti hanno avuto, non si possono interpretare semplicemente da un punto di vista politico.
Il Muro cade ogni giorno
Il 9 novembre 1989, con la caduta del muro di Berlino, qualcuno pensò che si fosse arrivati alla fine della storia, che in fondo da quel momento in avanti non […]
Vladimir Bukovskij – il ritorno della coscienza
Bukovskij è stato uno dei più grandi dissidenti dell’Unione Sovietica, motore di iniziative e punto di riferimento per gli altri. Un «antieroe» rispetto al tipico eroe guerrigliero che piaceva in Occidente. Ha sofferto manicomio, prigione e lager, credendo nella rinascita morale dell’uomo.
Da Bergamo al Meeting di Rimini: la bellezza, il lavoro e la domanda di senso
Quest’anno lo stage per studenti russi organizzato da Russia Cristiana in collaborazione con l’Università di Vladimir ha avuto due novità: la presenza di un gruppo di seminaristi ortodossi e l’incontro con il Meeting di Rimini. Per tutti una grande occasione di sfatare i pregiudizi sull’Occidente. Il racconto della docente che li ha accompagnati.
Emergenza rifiuti a Mosca: finiranno tra i boschi del Nord?
A Šies, località sperduta nei boschi della Russia settentrionale, sta per essere costruita una colossale discarica dove verranno stoccate ogni anno mezzo milione di tonnellate di rifiuti urbani di Mosca. Come spesso succede, la decisione è stata presa centralmente senza rispettare i timori e le opinioni delle popolazioni locali, che si sono mobilitate.
Il «nuovo inizio» di padre Aleksandr Men’
Ogni settembre, da ormai 29 anni, in Russia si fa memoria di padre Aleksandr Men’ nella ricorrenza della sua tragica scomparsa. Ma non è una celebrazione devota né accademica, è lo zampillare della vita che lo nutriva e che ne ha fatto un grande testimone.
I processi di Mosca: qualcosa sta cambiando
La lettera collettiva dei sacerdoti in difesa delle persone ingiustamente arrestate ha smosso le acque di una situazione politica e sociale che a molti pareva senza vie d’uscita. Si riafferma la coscienza che qualcosa si può sempre fare…
Praga: la guerra delle statue
La sorte di due statue ha acceso gli animi nella capitale boema: chi vorrebbe ripristinare l’antica colonna mariana distrutta nel 1918 in piazza della Città Vecchia, e chi vorrebbe smantellare il monumento al maresciallo sovietico Konev, liberatore della città dal nazifascismo nel ‘45 ma protagonista delle repressioni sovietiche. A tema: la difficoltà a giudicare serenamente la memoria storica.
Riflessioni di un professore infelice
Cosa significa essere un insegnante oggi? La pubblica istruzione russa lascia ancora spazio all’iniziativa personale e alla creatività dei veri maestri? Il sacerdote Sergej Kruglov ha intervistato a riguardo Aleksandr Zakurenko, insegnante, traduttore e poeta.
Universalità e storie particolari. La vocazione della Chiesa
Conflitti e divisioni si osservano oggi sia nella vita politica internazionale, sia tra le singole Chiese e all’interno di esse. È una sfida che, partendo da diverse circostanze e posizioni, arriva al cuore della domanda: chi è l’uomo? È fatto per realizzarsi nella salvaguardia di sé e dei propri spazi e affetti, o trova in una attitudine che mai rinuncia all’incontro con l’altro la sola via per avere anche cura di se stesso? A Seriate, dall’11 al 13 ottobre il Convegno Internazionale di Russia Cristiana.
«Smettiamo di avere paura»
Lettera collettiva di sacerdoti ortodossi a proposito dei recenti casi di malagiustizia in Russia. Un intervento del genere non ha precedenti e pone nuovamente la Chiesa nel vivo della storia. La società civile si riscuote, e la Chiesa c’è…
Siamo tutti eroi del nostro tempo
Un amico mi ha segnalato un bell’articolo di Nicolò Zuliani che circola in rete. Racconta una storia legata alla vicenda dei Boat people vietnamiti, i profughi che nella seconda metà […]
Giovanni Codevilla: Il terrore rosso sulla Russia Ortodossa (1917-1925)
G. Codevilla, Il terrore rosso sulla Russia ortodossa, Jaca Book, Milano 2019, pp. 230, € 25.
La «Via Baltica» arriva a Hong Kong
Agosto 1939: il patto Molotov-Ribbentrop tra Germania nazista e URSS trascina i paesi baltici nell’orbita sovietica. Cinquant’anni dopo, una catena umana di due milioni di persone in strada a chiedere libertà e, di lì a poco, l’URSS si dissolve. Due anniversari importanti per la storia europea, e non solo.
Ortodossia: tre voci sui travagli della Chiesa
L’onda lunga della crisi dell’ortodossia ucraina arriva in Europa, aprendo contenziosi tra le varie comunità ortodosse. Cosa possiamo imparare da una vicenda che unisce molte criticità comuni a tutte le confessioni, e le società.
Tamkevičius: il cardinale venuto dal GULag
Era stato uno dei protagonisti della resistenza lituana al totalitarismo sovietico, aveva fondato il bollettino d’informazione più longevo del samizdat: padre Sigitas Tamkevičius è stato nominato cardinale. Il lager e le sanzioni amministrative non lo avevano mai fermato. Testimone di una fede umile e indomabile.
Un segno, un nome, una vita: l’ultimo indirizzo
La forma di memoria delle «Pietre d’inciampo» ha una variante russa che si chiama «Ultimo indirizzo». Il suo maggior valore è che sono i cittadini a richiederla. Sono ormai dieci anni che questa prassi civile si diffonde silenziosamente.
Come Jean Vanier ci ha cambiato la vita
L’esperienza cristiana di Jean Vanier, fondatore delle comunità de L’Arche e di Fede e Luce, ha fatto breccia anche nella Russia pre- e postsovietica, dove il disagio fisico e mentale è sempre stato censurato. Vanier valorizzava la fragilità come una risorsa, perché ci insegna a essere «come bambini», cioè nella posizione giusta per vivere pienamente. Il ricordo di Karina Černjak, una figlia spirituale dopo la sua recente scomparsa.
Conflitti nella Chiesa: l’eterna sfida
Di fronte ai molteplici conflitti e divisioni nella Chiesa, occorre pregare non perché vinca la nostra verità, ma perché il Signore venga.
Scruton: quel «potere dei senza potere» capace di toccare il cuore
Il professor Roger Scruton, scrittore e filosofo inglese, agli inizi degli anni ’80 tenne alcuni incontri nei seminari clandestini di filosofia a Praga. Fu per lui la scoperta di un mondo «capace di toccare il cuore e l’anima delle persone e che sapeva unirle tra loro».
«Lo Spirito Santo è più forte dei vescovi»
Nel mondo ortodosso russo sta crescendo l’interesse per la figura del «laico» nella Chiesa – un problema che si era già posto il Concilio del 1917-1918, e che oggi, di fronte alle sfide della società secolarizzata e al compito della testimonianza nel mondo, diventa sempre più importante. Di qui il desiderio di conoscere più da vicino l’esperienza cattolica, di cui parla, in un’intervista rilasciata ad Oleg Glagolev per la rivista dell’Istituto Ortodosso San Filaret, l’arcivescovo della Madre di Dio a Mosca.
Scrittori e giornalisti sulle dimostrazioni a Mosca
I membri del Pen club e dell’Associazione «Parola Libera» di Mosca hanno reso nota una dichiarazione collettiva sulle recenti dimostrazioni per il libero accesso alle elezioni municipali di Mosca. Fra gli oltre 300 firmatari figurano nomi noti come Aleksandr Archangel’skij, Majja Kučerskaja, Ljudmila Ulickaja.
Quando i fumetti raccontano il GULag
L’uso dei comics per tramandare ai giovani la storia delle repressioni totalitarie. È un’iniziativa del Museo del Gulag di Mosca. Non è una banalizzazione ma un modo efficace e serio per comunicare che dietro le grandi cifre delle vittime, ci sono storie e volti personali.
Dimostrazioni a Mosca, spray urticante e porte aperte
Durante le dimostrazioni di piazza a Mosca si sono registrati dei cambiamenti qualitativi. La logica della contrapposizione vince e si approfondisce in Russia. Ma in margine a questo trend generale, c’è stato un episodio che ha contraddetto l’escalation della tensione.
Preferisco aiutare che scontrarmi
Storia di Njuta Federmesser, che ha creato gli hospice in Russia. Tra il governo che vuole usarla e l’opposizione che sale in cattedra per giudicarla, lei pensa al bene delle persone. Senza cedere al fascino del potere o all’ideologia antiputiniana. Dice che «non possiamo aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni sì».
E se puntassimo sulle persone libere?
Quando la Chiesa non riaccende la libertà creativa dei credenti diventa un ghetto. È la tragedia di un appassionato attaccamento al cristianesimo che trasforma Cristo in un idolo.
La libertà che sognavamo
Hanno combattuto per la libertà nazionale, ma ora si sono smarriti nella vita della democrazia. I paradossi che si vivono nell’ex-Urss ricordano da vicino le strettoie in cui si dibatte l’Europa, delusa dal grande sogno della sua unità. L’esempio interessante della Lituania.
I cechi in piazza. Macek: «La democrazia non è una cosa scontata»
A quasi 30 anni dalla «rivoluzione di velluto» del novembre ’89, in Repubblica ceca si sono svolte diverse manifestazioni antigovernative che hanno raccolto in piazza decine di migliaia di persone.
Černobyl’, la verità impietosa
L’uscita della miniserie televisiva sul disastro di Černobyl’ ha suscitato molto interesse sui media russi. Le reazioni sono state varie, dal rammarico per essersi fatti «sorpassare» dal cinema yankee, all’apprezzamento per la fedeltà della ricostruzione, all’invettiva «patriottica» in difesa del passato sovietico.
L’appartamento di Sacharov, come nasceva l’opposizione
Il risveglio della coscienza personale e civile nella società totalitaria, quello che chiamiamo dissenso, è nato nelle cucine dei caseggiati sovietici. Qui sbocciava in segreto un movimento che scaturiva dai rapporti personali.
Trubeckoj: Come Dio si rivela
Presentiamo nei suoi tratti essenziali la concezione di Evgenij Trubeckoj, attraverso alcuni brani de Il senso della vita, l’opera sintetica che coronò l’iter creativo del filosofo, ancora inedita in italiano. Pubblichiamo alcuni brani del capitolo IV incentrati sul tema della conoscenza di Dio per esperienza.
A Bucarest per rispondere alle carestie d’amore
In visita al Centro Don Orione di Voluntari, vicino a Bucarest, una struttura che vuole rispondere al «grido di fronte alle carestie di amore del nostro tempo, di fronte all’individualismo e all’indifferenza», come ha ricordato papa Francesco nel suo recente viaggio in Romania.
La rinascita della Chiesa non è più un progetto politico
Si sono spenti gli echi del conflitto scoppiato a Ekaterinburg intorno alla costruzione di una nuova chiesa in una zona di verde pubblico, ma rimane aperta la domanda: che simbolo rappresenta oggi in Russia per la gente la Chiesa?
Cattolici siberiani. Tre storie
Negli anni ‘30, a Vladivostok, molti cattolici siberiani furono arrestati e fucilati, con l’accusa di spionaggio. Le tre storie che pubblichiamo, frutto delle ricerche di Tat’jana Šapošnikova, archivista della parrocchia cattolica della Madre di Dio, ci ricordano che dietro alle grandi dinamiche e ai grandi numeri della storia si cela sempre la realtà concreta di un volto umano.
L’inizio della resurrezione della Russia. Secondo Evgenij Trubeckoj
Un grande pensatore sconosciuto in Occidente, Evgenij Trubeckoj, nei momenti drammatici del primo ‘900 volle sottoporre al vaglio dell’esperienza la propria fede e il proprio pensiero. Al di là del fallimento dei suoi sforzi politici seppe vedere la possibile resurrezione, che non esiste senza la morte.
«Le piogge della storia» – murales per chi passeggia a Mosca
Su un muro vicino al Museo del GULag, a Mosca, è comparso un nuovo murale: i ritratti di alcuni intellettuali uccisi dal comunismo. Una forma originale di memoria, poiché appaiono solo quando piove…
9 maggio: l’ossessione della vittoria
La «vittoria» nella propaganda ufficiale è un mito; e il mito pertiene al numinoso, all’escatologia. È uno spazio sacro e inattaccabile, e chi vi si approccia senza deferenza commette empietà, si macchia di sacrilegio. Per questo, uno Stato che pretende di gettare le proprie radici non nella storia, ma nel mito, pretende di essere sacro esso stesso….
Vogliono un cristianesimo senza «scorta armata». Il conflitto di Ekaterinburg
In varie città russe ci sono state proteste di massa contro la costruzione di nuove chiese. Non si tratta di puro anticlericalismo. Sta maturando l’esigenza di un cristianesimo non di facciata ma autentico, impegnato con la vita e non insediato ai vertici.
Quando la Polonia comunista accolse gli orfani coreani
Una lapide nascosta, nel cimitero di Breslavia, riporta il nome di una bambina coreana e la data: 1955. Cosa ci faceva la piccola Kim Ki-Dok nella Polonia comunista? Era tra le migliaia di orfani di guerra ospitati nel «paese fratello» negli anni ’50. Una storia di accoglienza ritornata solo recentemente alla luce.
Lo «spazio umano» dei dissidenti
L’esperienza del dissenso dell’Est Europa è ancora un campo da coltivare per raccoglierne i frutti. A pochi interessa oggi tornarci sopra: in Occidente è al massimo una cara memoria, all’Est è un messaggio estraneo e spesso fastidioso, perché ricorda promesse lasciate cadere. Arsenij Roginskij era invece convinto che fosse vitale riproporre l’esperienza del dissenso come un cammino possibile anche ora.
Cercare i «pozzi»
Come stare davanti alle elezioni europee e agli altri avvenimenti di questi giorni, senza cedere al pessimismo?
L’ortodossia russa al bivio europeo
La crisi di rapporti all’interno del mondo ortodosso è emersa clamorosamente nel 2016, col Concilio di Creta, che non ha potuto essere veramente panortodosso. Da allora la difficoltà a usare la conciliarità è diventata sempre più evidente. Ai contrasti attorno alla Chiesa autocefala ucraina si aggiungono ora i problemi degli ortodossi di origine russa in Europa. La sfida scottante e centrale è quella dell’unità. Padre Zelinskij, parroco della comunità dell’arcivescovado delle Chiese ortodosse di tradizione russa a Brescia, ripercorre la tormentata storia di questa comunità.
Le croci scomode di Kuropaty
Agendo secondo la tipica mentalità sovietica, le autorità bielorusse si sono dimostrate ancora una volta incapaci di dialogare con la società civile, come nel caso della maldestra rimozione delle croci dal bosco-memoriale di Kuropaty, che tanto ha ferito i cittadini più sensibili al problema della memoria storica.
Pasqua a Ekaterinburg: il volto della provincia russa
I fedeli con le candele accese, le processioni coi canti e le icone sono immagini della Pasqua ortodossa che ci sono ormai familiari. Questa testimonianza che viene dalla provincia russa arricchisce il santino di elementi reali, al di là dei cliché e delle banalità dei media. La Via Crucis di Pasqua a Ekaterinburg nel commento su facebook di una credente.
Una questione di rispetto. La legge sui fake
Oggi in Russia vigono due nuove leggi che puniscono la diffusione di notizie false e l’offesa del potere statale e dei suoi simboli. Tutto questo avrà serie conseguenze sulla società. Padre Kordočkin nella sua preoccupazione, pensa al compito della Chiesa.
È ancora Pasqua!
L’incendio di Notre-Dame ha toccato delle corde profonde dei francesi. Non è soltanto emozione ma un desidero profondo e spesso inconsapevole.
Svetlana Aleksievič: Queste croci rimarranno nella memoria
А Kuropaty, durante il grande terrore furono fucilate e gettate in fosse comuni circa 200.000 persone. Oggi il sito ospita migliaia di croci piantate spontaneamente dalla gente, ed è luogo di preghiera per tutte le confessioni cristiane. Ma lo scorso 4 aprile le autorità hanno mandato i bulldozer a rimuovere le croci. Pubblichiamo l’opinione della scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič.
«Signore, sono un po’ testardo ma sono tuo amico»
Brevi commenti di padre Scalfi alle celebrazioni del Triduo pasquale.
Più solida della pietra
Tat’jana Krasnova, da Mosca, ci offre la sua riflessione sul «simbolo spaventoso» dell’incendio di Notre Dame, e sulle ragioni della speranza.
«Mi alzerò, andrò da mio padre…»
Il peccato dei peccati è preferire la vita arida e vana del mondo all’infinita bellezza della casa del Padre. Ma appena si riaccende la nostalgia della libertà che il cuore desidera comincia il cammino del pentimento. Il commento al Figliol prodigo del teologo Šmeman.
Una Festa poco patriottica
Un regista russo ha rilanciato il samizdat, questa volta cinematografico, girando un film dissacrante con mezzi propri e lanciandolo su youtube invece che nei cinema. La cultura indipendente non demorde, mostrando che si possono creare degli spazi liberi. Con qualche sacrificio.
Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti
La crisi, se affrontata in modo maturo, può diventare occasione importante di consapevolezza, giudizio e redenzione. La vicenda dell’autocefalia ucraina, in questo senso, deve spingere le Chiesa ortodossa a riflettere su se stessa e a recuperare le ragioni autentiche della sua esistenza.
Da dove viene il male del mondo?
«È facile credere in Dio quando attraversi i campi d’estate: il sole splende, i fiori profumano, l’aria freme colma dei loro odori. «E nei cieli io vedo Dio», come dice Lermontov. Ma qui? Dov’è Dio? Se Egli è buono, onnisciente e onnipotente, perché tace?».
Storie di amore e di perdono
Sarebbe ingenuo credere che non regnino ovunque ferite e risentimenti tra gruppi etnici e confessionali, ma vivere ogni giorno di fronte alla vita e alla morte sfronda molti problemi e mette a nudo la vacuità di tante diatribe fra cristiani. La vita tutta incentrata su se stessa è la fonte prima della divisione. Una colpa personale che si dilata fino ad assumere proporzioni sociali, nazionali, mondiali.
Discesa agli inferi
Perché il dolore e la sofferenza? Che senso ha la morte? Perché il male nel mondo? Padre Georgij Čistjakov, morto nel 2007 e impegnato per tutti i quattordici anni del suo sacerdozio con i bambini affetti da malattie terminali, ha testimoniato con la sua vita che a salvare l’uomo dal potere distruttivo del male non è una teodicea, ma la compagnia vivente di Cristo.
La Russia vuole l’autarchia digitale
La Federazione russa vuole realizzare un internet autarchico, che funzioni anche se disconnesso dalla rete globale. Vince l’idea della fortezza assediata. Che implicazioni avrà questo sulla libertà dei cittadini? Qual è il confine tra controllo e censura?
Non possiamo «chiudere il cielo»
È iniziata la Grande Quaresima anche per le Chiese ortodosse che festeggeranno la Pasqua il prossimo 28 aprile. Dopo che, la scorsa settimana, le Chiese di tradizione latina – martedì […]
Il GULag nella stampa italiana anni ‘20 – ‘40
La difficoltà della stampa italiana ad accettare la realtà dei lager sovietici fornisce la radiografia della nostra società. Dove si intersecavano la cultura di sinistra ligia all’URSS e un anticomunismo di stampo morale, incapace di comprendere la natura del totalitarismo.
L’autocefalia è arrivata. Che accade ora?
L’autocefalia della Chiesa ucraina è una realtà giuridica. Ora bisogna che si realizzi come comunità ecclesiale. La tentazione della divisione, il desiderio di unità: dopo le ragioni della politica, emergeranno le ragioni di Dio?
Non abbiamo combattuto per amore. La guerra civile russa in mostra
All’Archivio di Stato Federale di Mosca sono in mostra i documenti della guerra civile russa. Documenti epocali che hanno cambiato il corso della storia. La potenza dei nudi fatti è ancora in grado di parlarci, richiamandoci inesorabilmente alla realtà.
L’unità è un gesto concreto
Durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, e nelle settimane successive, Russia Cristiana e il suo coro sono stati impegnati in diverse comunità, parrocchie, monasteri. Riportiamo alcune testimonianze in cui si può cogliere la ricchezza di questa esperienza.
Salve, milite sconosciuto!
In Russia c’è il concorso per le scuole «Lettera al soldato», cui partecipano ogni anno migliaia di alunni. Oggi la rilettura della storia che celebra i fasti militari sovietici e tralascia il resto, ha tutto l’aspetto di un indottrinamento ideologico. Preoccupazione di alcuni genitori che vedono i figli entusiasti della vita militare.
Gesù era un patriota?
Patriottismi e sovranismi che si fanno eco da un capo all’altro d’Europa. In Russia il patriottismo è oggi un nervo scoperto per gli ortodossi. E dunque, Cristo era un patriota? Il commento di Uminskij alla presentazione del libro di padre Andrej Kordočkin, A Cesare quel che è di Cesare, presso la Biblioteca dello Spirito a Mosca. Una vera provocazione.
Chi se la sente di fare il primo passo?
Nella storia europea ci siamo trovati spesso in vicoli ciechi, ma ogni volta si è arrivati a fare il passo giusto per ricominciare…
Praga: il governo vuol tassare i risarcimenti alle Chiese
La sinistra, usando come arma di ricatto il sostegno al governo di minoranza, sta spingendo per emendare la legge che dal 2013 vincola lo Stato ceco a risarcire le Chiese per gli scempi subiti in epoca comunista. Tassando i risarcimenti e cambiando così gli accordi in modo unilaterale.
Alcune considerazioni su Solženicyn e la vita civile
Il valore chiave di Solženicyn per l’autocoscienza russa, e non solo russa, in un commento di padre Scalfi a un testo del 1990. Già si annunciavano dei punti di crisi che trovano oggi piena conferma nella realtà attuale. Primo fra tutti il nazionalismo.
«Nostalgia della cultura mondiale»: le letture di Osip Mandel’štam
Nel dicembre 1938 il mondo perdeva uno dei suoi maggiori poeti, e non lo sapeva. In un lager dell’Estremo oriente sovietico moriva Osip Mandel’štam. Della sua memoria, sopravvissuta a stento, siamo debitori alla moglie Nadežda. Un patrimonio tutto da scoprire.
La grande chance della nostra epoca
Ricordiamo la grande figura di Olivier Clément nel decennale della scomparsa. Figlio del libero pensiero e della sua crisi, scoprì la fede attraverso il fascino della libertà dello Spirito descritta dai pensatori russi: «Solo lo Spirito è rivoluzionario… Tutti i problemi sono in fondo religiosi» (Berdjaev).
Andrej Bitov: niente preconcetti, solo stupore
Un grande scrittore russo ci ha lasciati, senza grandi celebrazioni ufficiali. Andrej Bitov ha cantato il passato senza mistificarlo, ha difeso il presente senza risentimenti. Ha ammirato sconfinatamente Dio e la sua creazione, compresa la letteratura.
Jan Palach, 50 anni fa
Cinquant’anni fa il rogo di Jan Palach a Praga, lo studente che si suicidò per ridestare l’opinione pubblica dopo l’invasione sovietica dell’agosto ’68. Il suo gesto fu ripetuto un mese dopo dal diciottenne Jan Zajíc. Le madri dei due giovani rimasero in contatto epistolare per un decennio.
Le inutili lezioni della storia
Incredibile come non si impari nulla dalla storia. Siamo nel 1933, il signor Édouard Herriot si reca in Unione Sovietica per un viaggio che lui stesso definisce «informativo»: vuole capire […]
Il comunismo russo è veramente finito?
In Russia si è stabilita una vera democrazia? Assolutamente no, rispondeva Aleksandr Solženicyn vent’anni fa. La sua analisi lucidissima spiega molto della situazione attuale. Alcune opinioni rilasciate nel Vermont all’intervistatore Stanislav Govoruchin.
Solženicyn mi ha cambiato la vita
Un sacerdote ortodosso della lontana provincia russa testimonia la rivoluzione spirituale che provocò in lui la lettura di Solženicyn. Gli spalancò il mondo dell’anima, il mistero della vita. È il lettore, in fondo, il giudice ultimo dello scrittore.
«Non da noi, ma da Dio abbiamo la salvezza»
La venuta al mondo di Cristo è il punto in cui si svela il valore che l’uomo riveste agli occhi di Dio, ma anche la drammaticità della distanza che il peccato mette tra noi e il Creatore, e la necessità di una comunione di vita. Un testo di s. Ireneo.
L’anima pellegrina della Russia esposta in Vaticano
In esposizione nei Musei Vaticani, 54 opere di artisti russi che, in forme e modi diversi, tracciano il cammino dell’anima russa alla ricerca del significato ultimo. Nell’Introduzione al catalogo Ol’ga Sedakova ne dischiude il senso profondo.
Il Concilio di unificazione e la vera unità
Fra i credenti più consapevoli non ci sono particolari entusiasmi per la nuova Chiesa autocefala, ma si avverte una più matura consapevolezza di dover cominciare in prima persona a costruire la comunità cristiana.
Josyf Slipyj, «Memorie»
Recensione di «Memorie», a cura di Iwan Dacko, Alberto di Chio e Luciana Mirri, Edizioni dell’Università Cattolica Ucraina, Leopoli-Roma 2018, pp. 558, Euro 25.
100 anni di Solženicyn. La sua fu una rivoluzione del pensiero
La profondità del contributo dato da Solženicyn alla coscienza occidentale spesso ancora ci sfugge nei suoi contorni. Nel centenario della nascita riscopriamo la rivoluzione del pensiero che produsse in Francia.
Vogliono cancellare la memoria di padre Men’?
Una pubblica protesta del direttore del Museo Aleksandr Men’ a Semchoz ha dato alle autorità l’occasione per chiudere il museo. Un attacco amministrativo più efficace dei vecchi metodi. La memoria del sacerdote disturba ancora. Tre interviste incrociate.
Ascoltiamo Solženicyn, invece di usarlo
Il primo traduttore dell’Arcipelago GULag in una lingua occidentale ricorda la grande avventura collettiva che portò all’uscita dell’opera di Solženicyn. E si dice preoccupato per le nuove forzature ideologiche cui questo autore va incontro.
La Chiesa ortodossa cerca la sobornost’
Questi nostri fratelli ci testimoniano che per loro l’appartenenza alla Chiesa è tutt’altro che qualcosa di scontato, ma ha a che fare con i fondamenti stessi del vivere e credere.
Non si può usare l’Eucaristia come arma
L’arcivescovo Anastas di Tirana, Durazzo e Albania ha voluto scrivere due missive (10 ottobre e 7 novembre 2018) al patriarca Kirill di Mosca, mosso dalla preoccupazione per la crisi apertasi nella comunione ortodossa; il tono è fraterno e lo sguardo autenticamente ecclesiale.
Tom Sawyer ridipinge la Russia
A Samara e in altre città della provincia russa, i volontari del «Tom Sawyer Festival» restaurano vecchie case destinate alla demolizione. Un’iniziativa della società civile che contribuisce a restituire alle città moderne ambienti a misura d’uomo.
Cercando la verità dentro il conflitto
Il contendere che oppone i patriarcati di Costantinopoli e di Mosca in merito alla Chiesa ucraina prosegue a colpi di azioni e reazioni. A parte le implicazioni politiche, si tratta innanzitutto di una vicenda che tocca al cuore la vita della Chiesa.
Mosca-Costantinopoli-Kiev: dove si fermerà il conflitto?
Una studiosa dell’Accademia delle Scienze russa affronta i punti caldi del conflitto in atto con lucida competenza, e senza intenzioni apologetiche. Dall’intervista di D. Sidorov che spiega i dati presenti nella scheda cronologica.
Una speranza per tutti
La crisi dell’ortodossia ha riaperto per molti l’interrogativo sul metodo che la testimonianza deve usare per raggiungere l’uomo di oggi, e questa ricerca non resta confinata all’interno della Chiesa, ma investe anche la società civile.
Tolstoj non è un cocomero…
Poco prima della rivoluzione la società russa si spaccò a causa di Tolstoj, polo d’attrazione e repulsione, idolo ed eretico. Un cuore inquieto che rifiutava le forme costituite e si stupiva dell’essere, ci indica oggi l’instancabile ricerca della verità.
«Per il bene della comunità»: Jan Patočka nei documenti della polizia comunista
Si intitola «Per il bene della comunità» un corposo volume dedicato alla figura del filosofo ceco Jan Patočka, basato sui rapporti segreti della polizia politica. Storia di un lungo duello tra lo Stato e un inerme uomo di coscienza.
Ho visto i miei studenti cambiare
Undici studenti e una docente dell’Università statale di Vladimir hanno frequentato uno stage estivo di lingua e cultura italiana organizzato dalla Fondazione Russia Cristiana. Le loro riflessioni sull’esperienza vissuta.
Prepariamoci a una grande festa
Berdjaev dice che una vita autentica introduce nell’eterno e presuppone la morte della morte. Quindi è bene che, almeno qualche volta, ci ricordiamo dell’eternità a cui tutti siamo chiamati. Chiamati […]
Il perdono azzera la memoria?
«Druganov Boris Fedorovič, 56 anni, collaboratore artistico nel museo di Istra. Fucilato il 13 luglio 1937». Sono in fila da più di tre ore in piazza Lubjanka, nel centro di […]
«Ortodossia aperta»
L’Appello ai credenti della Chiesa ortodossa ucraina pubblicato dal gruppo «Ortodossia aperta». La dichiarazione costituisce un’assunzione di responsabilità per la vita della Chiesa.
Siamo per un’ortodossia aperta
Intervista a un sacerdote di Kiev che ha aderito alla Rete «Ortodossia aperta», un gruppo che condivide l’ideale di una Chiesa libera da influenze politiche. Intervista di Marta Dell’Asta.
Riscrivere la storia
Riscrivere Sandarmoch è il titolo di un interessante reportage di Anna Jarovaja, da cui prendiamo spunto per considerare come si affronta oggi in Russia il tema della memoria storica. L’accento sull’orgoglio nazionale prevale sui fatti.
La reazione di un pagano alla lotta fra cristiani. Il caso di Ammiano Marcellino
In questo nostro intervento, cercheremo di considerare il tema della comunione ecclesiale da un punto di vista storico piuttosto inconsueto. Esamineremo come un autore pagano in un impero romano[1], i […]
Mosca-Damasco. Un’amicizia che continua
Prosegue l’insolita amicizia tra il Centro culturale di Mosca «Biblioteca dello Spirito» e la comunità cristiana di Siria che incomincia a ricostruirsi. E punta a riaprire il dialogo con tutte le realtà del paese, che la guerra ha diviso.
Tre presbiteri e tre patriarchi
Nella storia della Chiesa ortodossa, pur piena di divisioni, abbiamo delle figure che sono punti di riferimento certi. Guardando a loro possiamo cercare di affrontare le divisioni e le tensioni dell’oggi. Loro hanno conosciuto Cristo presente nella storia.
Ogni rifiuto di parlarsi è una bestemmia
Dopo che il 15 ottobre il Sinodo della Chiesa ortodossa russa, riunito a Minsk, ha proclamato la rottura della comunione eucaristica con il Patriarcato di Costantinopoli, , che a sua […]
Chiesa ucraina, unità e divisione
Siamo ormai oltre la metà del mese in cui papa Francesco ha invitato ogni cristiano a pregare il Rosario e a invocare san Michele arcangelo perché la Chiesa sia protetta […]
Il samizdat e la scoperta della persona
Il samizdat è stato l’espressione creativa di una coscienza liberatasi dell’ideologia. Lo spunto originale del Convegno di quest’anno nasce dalla precoce intuizione di padre Scalfi che il samizdat forniva un criterio universale per affrontare ogni crisi.
La Pasqua e l’inaccettabile divisione
Nel 1996 Mosca interruppe la comunione eucaristica con Costantinopoli a causa della Chiesa ortodossa estone che chiedeva l’autocefalia da Mosca. Allora il metropolita Antonij di Surož, nel sermone pasquale, richiamò il suo patriarca al dovere dell’unità.
«Novaja Gazeta» proposta per il Nobel per la pace
Resta uno dei pochi periodici indipendenti oggi in Russia. Nato col sostegno di Gorbačëv, è famoso per le inchieste spinose. E ha dato un cospicuo contributo di sangue alla libertà d’informazione.
«Soldi non ce n’è, ma voi tenete duro»
L’innalzamento dell’età pensionabile in Russia sta provocando molti malumori e ha approfondito la frattura tra politica e società civile. Da una parte i burocrati, dall’altra la mancanza di nuovi leader capaci di rappresentare gli interessi della gente.
La memoria, perché?
Il fascicolo 1/2018 de «La Nuova Europa» è interamente dedicato al problema della memoria storica oggi, all’Est e all’Ovest. Perché parlare ancora della memoria? A cosa serve? E poi, di quale memoria vogliamo parlare? Perché in effetti, oggi, non si sa più neppure che cosa sia la memoria; e quando se ne parla, riferendosi in particolare alla memoria del XX secolo e dei sistemi totalitari, si riduce subito il concetto e, ad esempio, la necessità di un giudizio si confonde immediatamente con qualcosa che oggi gode di maggior fortuna: un banale giustizialismo, se non una sbrigativa e rozza giustizia sommaria, che non solo non ha bisogno di attendere prove, ma neppure ha bisogno di un normale iter giudiziario.
Irlanda, incontri imprevisti nell’incontro con il Papa
Cattolici e ortodossi russi hanno partecipato assieme al World meeting of families di Dublino. Un’occasione imprevista per superare la tristezza legata agli scandali e scoprire che si può chiedere perdono e far tesoro «della libertà presente».�
Solo Lui può renderci degni
La Chiesa russa ha bisogno di giovani vivi e creativi, aperti al mondo e col coraggio di rischiare. Solo così il cristiano può incidere nella società. Ma ogni atto vero e creativo è possibile solo nel rapporto personale e quotidiano col Cristo vivente.
Perché non lasciamo libera l’Ucraina?
Il parere di un ortodosso russo sull’intricata questione dell’autocefalia ucraina. Non è ancora tardi per una soluzione pacifica del contrasto. Basta tenere più all’unità che ai disegni di grandezza. Rinunciare a qualcosa per salvare il tutto.
La Russia, i cattolici, i giovani
A dieci anni dalla sua consacrazione episcopale, l’arcivescovo metropolita a Mosca, monsignor Paolo Pezzi dialoga di Russia, martirio e giovani con Adriano Dell’Asta. L’incontro si è svolto al Meeting di Rimini 2018, luogo d’incontro per antonomasia.
Due patriarcati in conflitto, e noi?
Una vicenda complessa che intreccia politica e antichi canoni ecclesiali. Gli ortodossi ucraini vogliono staccarsi dalla Chiesa di Mosca. L’intervento del patriarca di Costantinopoli rischia di far esplodere uno scisma. E noi cattolici cosa possiamo fare?
Padre Men’: «Aggrappatevi al Cielo»
Quest’anno il 9 settembre è caduto di domenica esattamente come 28 anni fa, quando uccisero padre Men’ mentre si recava a dir messa. Cos’è cambiato da allora? Molte cose, certamente, […]
Il ’68 di Andrej Sacharov
Oltre al ’68 di Parigi, di Praga e dei dissidenti sulla piazza Rossa, c’è un altro ’68 da ricordare, non meno importante degli altri, quello del fisico Andrej Sacharov e della sua solitaria presa di posizione contro la corsa agli armamenti nucleari.
Anna, la «martire per la purezza» che ha cambiato il destino di molti
Verrà beatificata il 1° settembre a Košice la sedicenne Anna Kolesárová, «martire per la purezza», uccisa nel 1944 da un soldato sovietico, e che nella società che irride la castità attrae ancora migliaia di giovani.
La gente si chiedeva: ma chi sono?
25 agosto 1968, piazza Rossa, otto protestano contro i carri armati a Praga. L’invasione ha spezzato le speranze di cambiamento e la voglia di lottare. Ma davanti all’apatia generale, il loro gesto affermava che è la persona a rendere lecita la speranza.
Noi, figli di una violenza inaudita
La società russa cova in sé la violenza ereditata dal passato. Che contagia i tutori dell’ordine. I fatti recenti di violenze in varie prigioni denunciano un profondo malessere di tutta la società… Cosa può fare la Chiesa? Risponde un sacerdote.
I paesi baltici attendono papa Francesco
Il prossimo settembre papa Francesco visiterà i paesi baltici. Saranno quattro giorni particolarmente intensi, che vedranno il pontefice impegnato in molti appuntamenti in Lituania, Lettonia ed Estonia.
Con il nostro corpo nell’eternità del Paradiso
Omelia di padre Scalfi per la solennità dell’Assunzione del 2016. «È un senso di ringraziamento che dobbiamo avere, siamo destinati a godere anche col corpo l’eternità del Paradiso».
Al Meeting di Rimini la mostra “Amare la Russia nonostante tutto”
Al Meeting di Rimini (padiglione C3) sarà esposta la mostra su padre Romano Scalfi (1923-2016) e la sua opera, comprendente testi, immagini e filmati.
Cosa dobbiamo a Solženicyn?
Dieci anni sono passati dalla morte di Aleksandr Solženicyn, e l’11 dicembre saranno trascorsi anche cento anni dalla sua nascita, e i convegni che gli verranno dedicati non si contano: […]
Quelle prime poesie in piazza Majakovskij
Il 28 luglio 1958 a Mosca fu inaugurato il monumento al poeta Vladimir Majakovskij. Dopo la cerimonia ufficiale, qualcuno dal pubblico si mise a leggere le proprie poesie. Fu uno squarcio nel grigiore sovietico, il samizdat riprendeva a vivere.
Uniti già nel cammino e nella conversione – 2
A Ginevra papa Francesco rilancia il cammino verso l’unità come modo di unire vocazione e missione, amore per il mondo e per Cristo. No a un ecumenismo che sia solo «strategia mondana». Seconda parte.
Il passo degli uomini vivi
Un gruppo misto russo-ucraino ha iniziato a Parigi un cammino di pacificazione, senza garanzie di successo né appoggi ufficiali. Un piccolo tentativo, ma è la scommessa di ciò che è vivo contro l’ostilità nata dal pregiudizio. Un passo nella storia.
Uniti già nel cammino e nella conversione
A Ginevra papa Francesco rilancia il cammino verso l’unità come modo di unire vocazione e missione, amore per il mondo e per Cristo. No a un ecumenismo che sia solo «strategia mondana».
La teologia dopo il GULag
Riflettere sulla violenza del XX secolo per la Chiesa non vuol dire soltanto contare i martiri, ma trovare il senso profondo della tragedia, ora. Un commento alla conferenza «L’eredità del GULag: storia, memoria e sacro nella Russia post-sovietica».
Poličany: un’oasi di preghiera nella società secolarizzata
Agli inizi del nuovo millennio alcune trappiste di Vitorchiano sono state inviate in Repubblica ceca a fondare un nuovo monastero, che a fine mese diverrà abbazia. Un’oasi di preghiera, lavoro e accoglienza.
I fondamenti oggettivi della società
Nella ferocia del lager Varlam Šalamov constatò «la straordinaria fragilità della cultura umana, della civiltà». Berdjaev lo constatò nel campo della politica, toccando il cuore del problema. A 100 anni dall’eccidio della famiglia imperiale.
L’abbraccio dei patriarchi
Qualche settimana fa, visitando Cipro con un gruppo di amici, mi ha colpito il giudizio dato da un abitante dell’isola rispetto alla tragica divisione che dal 1974 taglia in due […]
I dolori del parto, o i nodi dell’autocefalia ucraina
Il problema dell’indipendenza da Mosca della Chiesa ortodossa ucraina è un nodo di Gordio apparentemente inestricabile. Ma non è solo questione di interessi politici contrastanti. Qual è il giudizio di fede? Un teologo russo risponde.
Ortodossi e cattolici non devono perdere la nostalgia dell’unità
«Rossijskaja gazeta» l’organo di stampa ufficiale del governo russo, ha inviato una sua corrispondente a intervistare il direttore del Centro culturale Pokrovskie vorota, il cattolico Jean François Thiry. Ne è nato un dialogo non formale
Forman, che voleva «far cantare» il pubblico
In memoria del regista Miloš Forman. Figlio dell’Est Europa, vittima di due totalitarismi, ha incontrato l’America ma non gli interessavano gli schieramenti politici. Lui cercava l’uomo e il suo insondabile mistero.
Sencov, l’importanza dei diritti umani
Nella Russia moderna dei Mondiali di calcio si allunga l’ombra dei «prigionieri politici». Le organizzazioni per i diritti umani stanno rinascendo, e additano lo strapotere della polizia e della magistratura. Oggi al centro c’è il «caso Sencov».
Ideologia tra i banchi di scuola. Come sono cambiati i manuali di storia
Con la caduta dell’URSS è cambiato in Russia anche il modo di raccontare la storia. Confrontando i libri di testo si vede il percorso dalle mitologie sovietiche al difficile recupero di un’identità. Un processo che può anche andare in senso inverso.
Ecumenismo: il valore del monito del papa
Mercoledì 30 maggio, prima dell’udienza generale, papa Francesco ha incontrato in una saletta dell’Aula Paolo VI (Aula Nervi) una delegazione della Chiesa ortodossa russa guidata dal metropolita Ilarion, capo del […]
Per la pace in Ucraina. Dialogare col passato per fermare la guerra
Un forte appello di un gruppo di intellettuali che vogliono riprendere il cammino della pace tra Russia e Ucraina. Per riconciliare le memorie opposte si mette al centro «l’incrocio degli sguardi», un dialogo che spalanca all’esperienza storica dell’altro
Dalla guerra non si torna
Il giornalista russo Arkadij Babčenko, al centro di un recente caso di vero o falso attentato, a Kiev, è un uomo che ha fatto profonda esperienza della guerra. E che la racconta nel suo aspetto umano più terribile: l’impossibilità di liberarsene.
Praga, il ritorno del cardinale
I testimoni della fede dell’epoca comunista possono richiamare noi postmoderni al gusto della verità. Il cardinale Beran, perseguitato da due totalitarismi e morto in esilio, torna in patria come monito per il presente.
Un’arma di ricreazione
Continua sulla Russia, la sua situazione politica e le sue prospettive di sviluppo, il solito gioco degli schieramenti, con chi saluta il nuovo paradiso e il nuovo modello di ordine […]
Cosa fu il terrore rosso. L’esempio di Kiev
L’omicidio del metropolita di Kiev Vladimir Bogojavlenskij, sconvolse l’opinione pubblica. Dall’indagine di uno storico ucraino, i contorni della nuova mentalità rivoluzionaria, per la quale fare giustizia significava non avere pietà.
«Un uomo di mondo che sa come comportarsi…»
Attraverso la biografia sommaria di Vittorio Strada si possono ripercorrere le vicende sofferte e anche drammatiche che hanno accompagnato e determinato quell’immenso passaggio epocale che è stato il crollo dell’URSS.
Vittorio Strada e le domande infinite
In morte di Vittorio Strada, grande slavista italiano, umanista e uomo a tutto tondo. La storia esemplare del suo passaggio dal comunismo all’umanesimo mostra la forza di una coscienza libera che dà le ali all’intelligenza e alla cultura.
Offesi dalla realtà
A Ekaterinburg un parroco ortodosso sotto processo per aver paragonato Lenin a Hitler. Mentre nostalgici del comunismo e della monarchia si accapigliano, il tribunale ha prosciolto il sacerdote. Resta il malessere di una società che pensa ideologicamente.
La Siria, il patriarca e i «santi della porta accanto»
Nel pieno della crisi siriana il patriarca russo ha preso l’iniziativa di unire le Chiese nella richiesta di pace. Un gesto profetico al di là delle intenzioni politiche e delle caparbie gelosie confessionali. Afferma il primato della santità nella storia
Stella, l’ebrea salvata dai polacchi
Nel mezzo della tragedia della guerra, una ragazzina ebrea di famiglia agnostica ritrova Dio tra i contadini polacchi che la accolgono e la nascondono, salvandole la vita, a rischio della propria. La storia di Stella Zylbersztajn.
La Siria vista dalla Svizzera (con cuore russo)
Dirò una cosa impopolare. Sì, la situazione è tremenda. Davvero tremenda. Stando qui in Svizzera, accanto a una cascatella canora, tra alberi in fiore, gatti e agnellini, dove ogni giorno […]
Il DNA e Dostoevskij
La nostra epoca di disincanto ha lentamente corroso l’idea astratta di Dio e ci ha lasciati in un vuoto ateo. Fortunatamente Dio non è quell’idea astratta e l’età post-cristiana può aprirsi ad una riscoperta autentica di Dio.
Vietato cercare i desaparecidos in Cecenia
I difensori dei diritti umani tornano alla ribalta. In Cecenia è pericoloso indagare sulle azioni della polizia, o mettere in luce i legami mafiosi tra politica e business. L’arresto di un militante ceceno ha dato il via a una campagna di solidarietà.
Rivoluzione russa e testi scolastici
Come viene presentata la rivoluzione russa nei nostri libri di testo? Conclusa la fase apologetica, si offrono dati oggettivi ma frammentari e incompleti, che non aiutano a comprendere la portata, le radici e la modernità di questo evento.
Anche noi col Risorto
La resurrezione si comunica anche a noi, Cristo ci coinvolge nella grandiosa opera della redenzione. Omelia di padre Scalfi per la Pasqua 2014.
La Pasqua e il dolore innocente
25 marzo, Kemerovo, nel cuore della Siberia, un enorme centro commerciale, come ce ne sono tanti in tutto il mondo: scoppia un incendio ed è l’ecatombe. Orrore, proteste, polemiche, ma […]
La Pasqua di croce (Lettere quaresimali – 3)
La solitudine di Dio che va incontro volontariamente alla sua «ora». Con un certo ardire la tradizione bizantina ci esorta a riconoscere che non sono la nostra pietà o le nostre croci, di cui non siamo mai del tutto innocenti, a salvarci. Ma la Sua Croce.
Un comico, la storia e i suscettibili
Del film sulla morte di Stalin è stata vietata la distribuzione in Russia. Segno che con le sue tinte grottesche tocca un punto sensibile. La sproporzione tra la banalità delle lotte di potere e la tragicità dell’effetto forse richiama il presente.
Quattro «eroi invisibili» premiati a Praga
Nei paesi dell’ex-blocco socialista sussiste il problema della memoria, innanzitutto la memoria dei due totalitarismi del XX secolo. Alcuni storici cechi hanno creato l’associazione Post Bellum che si concentra soprattutto sulla «memoria del bene».
Con che occhi guardare la Russia?
Una serata dedicata a padre Scalfi, il 17 marzo scorso alla «Biblioteca dello spirito», ne ha ripercorso la vicenda biografica e l’esperienza di amicizia con la Russia. Per guardare la Russia con gli stessi occhi con cui la guardava padre Romano.
I volti della Chiesa
La Scuola iconografica di Seriate ha partecipato alla mostra «Santi della Chiesa indivisa» con alcune icone di santi occidentali del primo millennio. Un’occasione di incontro ecumenico e culturale, oltre che artistico.
Il terrore della confessione (Lettere quaresimali – 2)
Il disagio che proviamo davanti alla confessione nasce dalla mancanza del senso cristiano della vita. Invece di spalancarci alla grazia cerchiamo giustificazioni, usiamo pesi e misure. E dimentichiamo che è una riconciliazione con i fratelli.
L’arte di porre domande
L’epoca contemporanea non dà spazio alle domande. Una lettera scritta da Sergej Averincev a Ol’ga Sedakova rimarca l’importanza della domanda e della critica come metodo d’incontro. Scritta nel 2000, si pone come analisi di un’epoca che non si interroga.
Passare con speranza all’altra riva
Il 25 gennaio uno sconosciuto l’aveva salvato mentre, in stato di ubriachezza, stava finendo sotto un treno. Quello sconosciuto era Georgij Velikanov, un giovane ortodosso che, trovandosi una sera in […]
L’ineludibilità della Pasqua
Al centro del nostro anno liturgico c’è la Pasqua, sottolinea l’autore di queste «Lettere quaresimali» appena pubblicate, anzi possiamo dire che «In principio era la Pasqua». Le riflessioni dell’archimandrita Savva vogliono confortare la nostra tristezza.
La Polonia e l’antisemitismo. Perché tornarci sopra?
Una nuova legge punisce chi accusa la Polonia di nazismo. Aprendo così una controversia con altri paesi. Ma basta la minaccia di reato per salvaguardare la verità storica? Il cortocircuito di un’identità nazionale alla prova del tempo.
Elezioni: la tentazione di lavarsene le mani
Serpeggia tra gli elettori russi uno scoramento totale, che li allontana dalla politica. I politologi soppesano le percentuali e le chances, ma qualcuno ricorda che i dissidenti agivano in barba alle previsioni. Per amore a sé piuttosto che per paura.
Le relazioni tra Stato e Chiesa
Alla vigilia della rivoluzione, la Chiesa russa inaugura un concilio per rinnovarsi profondamente. Tra le personalità insigni che partecipano ai lavori c’è Bulgakov, appena convertito. Il suo contributo su cosa è essenziale nel rapporto Stato-Chiesa.
Ho capito quanti amano la nostra musica
28 gennaio, Bologna: tre cori con storia e provenienze diverse si incontrano e cantano insieme. Questa fusione così arrischiata e imprevista di Oriente e Occidente è il segno di una vicinanza reale, di un’amicizia che cresce.
A due anni da Cuba. Dai martiri una nuova unità
Cuba, per anni simbolo di una dittatura e di una crisi che ha condotto il mondo sull’orlo della catastrofe, oggi è diventata sinonimo di una nuova parola di speranza per […]
Contro il fantasma del nazionalismo
La ricorrenza dei 100 anni di indipendenza lituana potrebbe rivestirsi di retorica. Ma la celebrazione ha aperto difficili domande. Mentre si celebra la festa si cerca di rifondare l’identità nazionale, senza bisogno di trovare nuovi nemici esterni.
È come ballare sui morti
Il comune di Mosca ha permesso che l’edificio dove si fucilarono migliaia di persone diventi un centro commerciale. Chi si oppone dice che cancellare la memoria dei fatti fa prosperare i miti. E il revival di Stalin lo dimostra.
Perché tanta cecità negli intellettuali dell’Ovest?
Molti intellettuali francesi visitarono l’Unione Sovietica negli anni ’20-30, ma pochi colsero la portata della tragedia. Cosa impedì a uomini colti e intelligenti di denunciare il totalitarismo? Mitologie, speranze, e l’odio di sé.
Daremmo la vita per un «uomo inutile»?
Il 25 gennaio un uomo di 35 anni è morto investito da un treno alla periferia di Mosca. Un fatto di cronaca come tanti e che meriterebbe solo la nostra […]
Guerra della memoria in Lituania
Un libro «denuncia» uscito in Lituania ha aperto la strada a una serrata discussione sul passato storico del paese, in vista del prossimo centenario dell’indipendenza. Senza scandalismi né sensi di colpa, i lituani si chiedono chi sono.
Arsenij Roginskij. «La nostra misura è l’uomo»
Era un dissidente con la tempra del leader. Voleva ricostruire la società civile e salvare la memoria del totalitarismo in Russia. Non ha ottenuto tutto quel che sperava, ma sapeva che senza il suo contributo sarebbe stato ancor peggio.
Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (2)
La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa. Seconda parte del dossier.
Quanto male ci fa lo scisma
Una doppia tragedia, un suicida che nella sua caduta travolge e uccide un bimbo, ha messo impietosamente in luce un altro dramma, quello della Chiesa ucraina che, dilaniata dalle divisioni, dimentica la carità. Uno scandalo che grida l’urgenza di unità.
La mamma del camionista e la riforma carceraria
Invece che affidarsi alle promesse dei politici, una donna da sola ha scosso le basi del sistema della corruzione, dell’immobilismo economico, della frammentazione sociale. La storia vera di Nadja, dalla Russia profonda. La Russia al lavoro.
Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (1)
La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa.
Una benedizione che è per tutti
In maniera diretta o indiretta tutto ciò che è legato alla figura e all’eredità di padre Scalfi permane nella scia dell’unità della Chiesa che lui stesso ha perseguito per tutta […]
Tenere vivo il fuoco, non adorare le ceneri
Cos’è la tradizione per la Chiesa? Quali tradizioni sono vincolanti per i cristiani e quali invece sono solo consuetudini? La fede rifiorisce là dove si osa uscire dagli schemi rassicuranti. Conversazione con padre Aleksej Uminskij, parroco a Mosca.
La poesia della Rivoluzione
Entusiasmanti speranze di rinnovamento, e subito dopo un grido… all’uomo, a Dio, alla Russia. Così i poeti incontrarono l’ottobre del 1917. Dall’aristocratico «secolo d’argento» la letteratura russa si preparava a diventare «testimonianza dell’uomo».
Natale e l’umanità senza amore
«Loveless», ovvero, con il pregnante termine russo neljubov’ – non-amore. Questa l’implacabile diagnosi del nostro mondo che scaturisce dall’ultimo film di Andrej Zvjagincev, selezionato tra i migliori film in lingua […]
Una vita concentrata in Cristo
Un anno fa ci lasciava padre Scalfi, fondatore di Russia Cristiana e della rivista che oggi è confluita nel nostro portale. Nelle parole del vescovo di Bergamo riviviamo la ricchezza della sua straordinaria persona.
Fratel Alberto il rivoluzionario
Tra un umile fraticello polacco e Lenin, deus ex machina della rivoluzione, chi è il vero rivoluzionario? Il servizio ai fratelli, capace di annullare le barriere sociali contro l’idea bolscevica, intrinsecamente paternalista e borghese.
I demoni quotidiani. Lettere
I demoni quotidiani. Lettere, 2 voll.
a cura di E. Lo Gatto
Nino Aragno Editore, 2017
La ferita dell’«uomo nuovo»
La rivoluzione russa fu una gigantesca pedagogia del terrore, per censurare la paura del mistero e togliere all’uomo la gioia. Ossia ciò che lo rende umano. Intervento alla conferenza «Esiti spirituali della rivoluzione».
Romano Scalfi – La mia Russia
Scalfi Romano
La mia Russia. Samizdat: una risposta al grido dell’uomo di oggi
pp. 176, ed. 2017
Europa, uno spazio per costruire
Quali antidoti trova l’Europa al sospetto e alla chiusura? L’interrogativo suggerito dal cardinal Ratzinger trova risposta nella sinergia tra lavoro dell’intelligenza e inventiva della carità. L’esempio ucraino illustrato dalla teologa A.M. Pelletier.
Aperto a Butovo il Giardino della memoria
Le fosse di Butovo, fuori Mosca, custodiscono i resti di 20.762 persone fucilate sotto Stalin. A ottobre vi è stato inaugurato il «Giardino della memoria», un luogo per ricordare e perdonare. Così Mosca ospita due memoriali del terrore.
Furto con scasso negli archivi
Quarant’anni fa dei giovani dissidenti tentarono di applicare all’ambito scientifico il richiamo a «vivere senza menzogna». Ne nacquero delle raccolte storiche clandestine di enorme valore, anche metodologico.
C’è ancora chi ringrazia
C’è ancora chi ringrazia e ha il coraggio di rendere la gratitudine, il rendimento di grazie protagonista di un convegno pubblico, scegliendo addirittura come motto le parole di un Padre […]
Nerses l’armeno e la sua «Chiesa mite»
Secoli dopo lo scisma due vescovi armeni richiamano all’unità i cristiani, affinché Cristo sia al centro e la carità unanime. Se non ammiriamo l’altro, vince il cieco orgoglio. Un ecumenismo ante litteram che ha lasciato segni tangibili nella tradizione.
In memoria di Jurij Mal’cev
Un raffinato studioso che si era giocato la carriera per restare fedele alla propria dignità. Dopo l’emigrazione, Jurij Mal’cev ha vissuto e lavorato in Italia, lasciando studi letterari di grande valore.
«Ricorda…»
Il centenario della rivoluzione è stato siglato da un gesto ufficiale del governo: l’inaugurazione del memoriale alle vittime del regime sovietico. In mancanza di altre dichiarazioni dirette questo è un segno, non definitivo ma reale.
Avrei voluto chiamarli tutti per nome…
Cent’anni fa la rivoluzione d’ottobre. Come risposta a una mentalità che ancora non accetta di giudicare se fu un bene o un male, in Russia è nata e cresce la memoria del totalitarismo. Un fatto non politico che risveglia le coscienze.
Come si torna alla storia
Il sogno di dedicare un monumento alle vittime del comunismo nacque negli anni ’80, alimentato dalle speranze di molti. Il lungo tragitto si è concluso quest’anno con l’inaugurazione del «Muro del dolore» a Mosca. Ne raccontiamo la storia.
Festa di tutti i santi
La memoria dei santi – ci ricorda padre Scalfi – è più ampia di quel che pensiamo, abbraccia anche il rapporto con i nostri cari defunti, un legame che si rafforza e si purifica. Un’omelia del 2015.
Il mondo «borghese» e il mondo «socialista»
Continuiamo a pubblicare i giudizi dei filosofi russi che hanno capito la rivoluzione al suo nascere. Qui Berdjaev scrive nel dicembre del 1917*.
100 anni: perché non sia stato invano
Nel 1919 Michail Bulgakov scriveva «Noi, rappresentanti di una generazione sfortunata, moriremo come dei miserevoli falliti, costretti a dire ai nostri figli: “Pagate, saldate onorevolmente il conto, e non dimenticate […]
«Allora, zia Tanja?» ovvero il contagio del miracolo
Tat’jana Krasnova, promotrice della beneficenza online racconta della carità che è la risorsa primaria di una società, del meccanismo del miracolo e di quello che in realtà non si sarebbe mai messa a fare se non fosse stato per una forma di contagio.
La fatica della memoria e il grande centenario
Ogni paese ha qualche zona d’ombra nel proprio passato, con cui evita di fare i conti. Ma il giudizio sul passato è la chiave di volta del futuro. Nikolaj Epple traccia il parallelo tra le «politiche della memoria» di vari paesi occidentali.
«Valgono più le icone o gli amici?»
Ricordando il monaco Pavel, iconografo e maestro alla «Scuola di Seriate», morto tragicamente a Pskov. Lascia un’esperienza di unità vissuta, fatta di stima e di servizio. Il cuore dell’ecumenismo.
Il dissenso: coscienza critica della rivoluzione
I cambiamenti epocali prodotti dalla Rivoluzione d’ottobre hanno investito l’uomo, e il fenomeno del dissenso è stato un vero passo di liberazione. A partire dall’uomo. Un dialogo in margine alla mostra “Russia 1917”: il caso del dissenso ceco.
Don Titus, il beato slovacco «martire per le vocazioni»
«Martire per salvare le vocazioni»: è questa in sintesi la testimonianza di fede del sacerdote salesiano slovacco Titus Zeman, che durante l’epoca comunista fece espatriare molti religiosi a bordo di un canotto, e che sarà beatificato a Bratislava.
Russia, vecchi scenari e nuove proteste
Il 10 settembre ci sono state le elezioni amministrative russe, le ultime prima di quelle presidenziali a marzo. Seggi vuoti e generale disinteresse per la politica. Ma si fanno avanti nuove forze ultranazionaliste e ultraortodosse a sparigliare i giochi.
I dissidenti avevano capito
Ripercorrendo i fatti storici legati al centenario della rivoluzione russa, nella fatale concatenazione delle circostanze ci imbattiamo in episodi che ci sembra di conoscere, ma che in realtà conosciamo più […]
La gloria di Dio è la croce stessa
Se il cristianesimo non è follia e sovvertimento delle logiche mondane tradisce se stesso. Oriente e occidente, guerra, servizio e gratuità nell’intervento del nunzio apostolico in Ucraina monsignor Gugerotti al seminario estivo di Lyšnya.
Segno di contraddizione
90 anni fa, dopo 10 anni di persecuzione totale, il capo della Chiesa ortodossa russa firmò una Dichiarazione di lealtà al governo che suscita ancora oggi dilanianti contrasti. Fu saggio o fu un tradimento? Risponde padre Zelinskij.
Irina Ratušinskaja, poetessa della speranza
Riproporre le figure del dissenso non è mai un’operazione rétro ma la verifica che ciò che animava e sosteneva allora quei pochi temerari è vivo e proponibile anche oggi. Per questo ripercorriamo la storia di una giovane poetessa ucraina.
Vecchio e nuovo. Ovvero gli studenti in piazza
Il filosofo Sergej Averincev osservava che il nuovo non segue mai la via maestra pianificata dagli uomini ma vie laterali e inattese. Oggi in Russia la novità si apre la strada nonostante la resistenza del sistema. Perché i giovani vogliono un futuro.
La Chiesa libera e il Concilio
Uno dei punti deboli della storiografia è l’assenza della Chiesa nel panorama della rivoluzione russa. Berdjaev ci offre una visione diversa: al cuore del sogno di liberazione sta «la religione come fatto universale, come pienezza di tutto».
Tempo di pellegrinaggi
Si avvicina il viaggio del cardinal Parolin a Mosca, dove nei giorni 21-23 agosto si incontrerà con Vladimir Putin e con il patriarca Kirill. Un segnale importante, in continuità con […]
Teofilius Matulionis, un lituano martire
La Lituania offre alla Chiesa universale un’altra grande figura di martire del XX secolo, l’arcivescovo Matulionis. Durante i festeggiamenti si è tornati a riflettere su cosa insegni ai giovani d’oggi l’esperienza dei cristiani sotto il totalitarismo.
Russia 1917: il Magnificat o il suicidio di un popolo?
Apriamo un dibattito pubblicando l’introduzione del libro «Russia 1917, il sogno infranto di “un mondo mai visto”», catalogo della mostra che la Fondazione Russia Cristiana presenta quest’anno al Meeting di Rimini.
Aleksievič: Soli, ma dalla parte del bene
In una società «impregnata di guerra» e divisa fra «i nostri» e «gli altri», l’unica via d’uscita individuata dalla scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič , premio Nobel per la letteratura, è la «cultura delle piccole opere».
Maestro nel canto e non solo
Si è spento a Roma il gesuita padre Pichler, musicologo di grande sensibilità e di grande amore alla Chiesa orientale, che ha fatto molto per il recupero e la valorizzazione del canto bizantino. È stato un maestro per il coro di Russia Cristiana.
Siria, ciò che resta è la carità
Nella guerra in Siria la Russia non è solo una presenza politica e militare, ci sono anche legami nati dalla comune radice cristiana. J.F. Thiry è andato da Mosca a Damasco per offrire l’esperienza di un lavoro culturale che aiuti a ricostruire l’uomo.
Havel: «Vivere intensamente» – Diario carcerario
La Biblioteca Havel ha pubblicato in fac-simile il diario tenuto dallo scrittore durante la sua prima esperienza carceraria nel 1977. La tentazione del compromesso col regime, la consapevolezza del proprio limite, la riscoperta della responsabilità.
Un padre per tutta l’Ucraina
Lubomyr Husar è stato un autentico pastore, un monaco austero e anche un grande patriota, ha amato la sua Ucraina – che aveva lasciato a 11 anni per sfuggire alla […]
Una memoria difficile per la Lituania
Un piccolo paese che si è sempre distinto per il coraggio indomabile, l’amore alla libertà, l’attaccamento alla sua Chiesa, è chiamato oggi ad affrontare la difficile memoria dei casi di complicità nell’Olocausto. Uno «scandalo» che può purificare.
San Nicola, tra Mosca e Kiev
Grande agitazione nel Patriarcato di Mosca per due leggi in discussione al parlamento di Kiev, che facilitano l’esodo delle parrocchie a nuove giurisdizioni ortodosse. Gelosie ecclesiali, calcoli politici, per tutti la tentazione di appoggiarsi alla forza
Il mestiere sacro. Ritratti filosofici
Vladimir Zelinskij
Il mestiere sacro. Ritratti filosofici
Aletejja, Sankt Peterburg 2017, pp. 400
Un ateo piccolo piccolo
Un ragazzo di Ekaterinburg, in Siberia, ha avuto l’infelice idea di andare a giocare a Pokemon Go dentro la chiesa ortodossa detta «Sul sangue», edificata sul luogo dove venne fucilato […]
Antinomia
La tradizione del cristianesimo orientale è ricca di concetti sconosciuti in Occidente, che sovvertono la logica abituale ma esprimono in profondità la realtà umana e divina. È il caso dell’antinomia che non ha niente a che fare con quella kantiana.
Dietro le quinte della Corea
Un regista russo a Pyongyang, per girare un documentario di «vita vissuta». Neppure il totalitarismo sovietico era riuscito a condizionare l’uomo a tal punto. In un’intervista a «The New Times» il racconto di un’esperienza ai limiti della realtà.
Ricostruire i ponti in Ucraina
La carità del papa non si esprime solo a parole, ma anche con gesti concreti di aiuto. Così è per l’Ucraina. Sono gocce nel mare, ma sono piccoli passi che fanno ritornare la pace. La testimonianza del nunzio Gugerotti, ambasciatore del papa nel Donbass.
Evtušenko, un poeta per tutte le stagioni
Ha cantato le conquiste del socialismo e demolito l’epoca staliniana, parlava con Andropov e difendeva Solženicyn. Fedele al socialismo ma critico dei suoi soprusi, ha sperato fino all’ultimo nella riconciliazione tra russi e ucraini.
L’eco del Risorto
Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una lettera dalla provincia russa, dalla cittadina di Tambov: un lettore che, essendosi procurato alcuni testi da noi tradotti in russo quasi vent’anni fa (una […]
La pace nuova del Risorto
La prima parola che il Signore dice agli apostoli presentandosi a loro dopo essere risorto è: «Pace a voi». Non è solo un saluto, è un annuncio, perché dopo che Lui è morto e risorto c’è un altro modo per essere in pace. Da un’omelia di p. Scalfi.
La lingua a servizio del socialismo
La lingua è lo specchio privilegiato del totalitarismo, di cui è strumento essenziale nel tentativo di sostituire alla realtà l’idea. Sfogliare oggi vocabolari ed enciclopedie sovietiche «d’epoca» rivela l’imponenza dello sforzo che fu fatto dal regime per «riscrivere» la storia e la cultura russe, senza più legami con la tradizione del passato.
Sergej Averincev: un tarlo nel sistema
La figura del filosofo Sergej Averincev e il suo ruolo nell’importante battaglia per la libertà culturale all’interno del sistema sovietico negli anni ’60-70.
Cosa sta succedendo in Bielorussia?
L’ondata di proteste in Bielorussia, questa primavera, ha una novità rispetto alle precedenti: il carattere trasversale e l’attenzione a dignità e solidarietà. Siamo di fronte a un’inedita stagione di proteste popolari in Europa. Un fatto da interpretare.
«Parenti»: dalla voce alla presenza. Un documentario ucraino
Un documentario può offrire un’asettica informazione, oppure può essere «lo sguardo di un uomo su una concreta situazione umana». Il regista Vitalij Manskij è un maestro in questo genere. Ha raccontato i suoi parenti, specchio dell’Ucraina di oggi.
Proteste in piazza: non è facile essere giovani
Il 26 marzo migliaia di persone hanno protestato contro la corruzione in decine di città russe. La novità è stata la massiccia presenza dei giovani. Le aspettative della gente e le risposte da parte del governo.
Se Cristo ci ama, possiamo amare anche noi
Siamo ormai prossimi alla Pasqua, e la quarta settimana di quaresima ci aiuta a convertirci, soprattutto sul significato dell’amore. Non abbiamo altro esempio da imparare se non Cristo stesso. Un’omelia di padre Scalfi del marzo 2015.
Pronti per una nuova Europa
«L’Europa ritrova speranza». Queste parole, ripetute più volte da papa Francesco nel suo discorso in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma, hanno dell’incredibile davanti al moltiplicarsi delle violenze: quelle che […]
Miloslav Vlk: sono felice della mia vita
Sarà celebrato sabato prossimo nella cattedrale di Praga il funerale del cardinale Miloslav Vlk (1932-2017), scomparso il 18 marzo dopo un rapido aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Dagli archivi segreti ucraini: il KGB e la grande carestia
Due informative del KGB sulla «propaganda occidentale» che rompeva il muro di silenzio su uno dei peggiori crimini staliniani: la carestia degli anni Trenta, che provocò milioni di morti e resta fonte di discussione e scontro politico.
Con gli occhi del cuore. Opere di E. Čerkasova
Nell’arte contemporanea, così distante dallo spettatore, spesso ermetica e a volte aggressiva, Čerkasova ha trovato una sua modalità espressiva per comunicare «ciò che ama», la storia di Dio con l’uomo e lo stupore per questo miracolo. Un’arte ottimista.
Bielorussia: difendiamo i nostri morti
Kuropaty è un luogo terribile: ci riposano oltre 100mila fucilati. Ma il business post sovietico ci vuole costruire degli uffici. E i bielorussi, figli dell’ultimo regime comunista d’Europa, si oppongono. Inattesa rinascita di una società civile.
Elaborazione del lutto. I vivi e gli insepolti
Una serata al Centro Culturale di Milano ha inaugurato i lavori sul centenario della rivoluzione russa, iniziata appunto nel febbraio-marzo. O. Sedakova ha affrontato uno dei nodi profondi, la presenza incancellabile dei morti. Ecco il suo intervento.
Una stupida situazione
Una giornalista ortodossa, direttrice del portale «Pravmir», dichiara il proprio smarrimento davanti al «caso Matilda». Tra due posizioni false, sembra che le ragioni della fede non trovino spazio. Un appello drammatico che chiede una risposta.
«Matilda», pomo della discordia
Un film non ancora uscito fa discutere la Russia. L’infuocata diatriba tra laici e ortodossi denuncia un clima polarizzato, dove le idee agiscono come ceppi virali. Ma dove è perso il nesso coi fatti. Una sfida interessante per i cristiani.
La battaglia di Sant’Isacco
Un nuovo casus belli, uno dei tanti che popolano le nostre cronache. E che serve come specchio anche di tanta indignazione nostrana. La Chiesa ortodossa russa ha ottenuto in uso […]
La Divina Liturgia per l’unità fra i cristiani oggi
«Convergere nell’abbraccio della carità fraterna non può essere il frutto dello sforzo sovrumano di noi singoli individui». Alcune riflessioni a margine di una divina liturgia con il coro di Russia Cristiana.
La lunga marcia del generale Grigorenko
Trent’anni fa moriva il generale Petro Grigorenko (1907-1987), leninista di ferro passato al dissenso, che ha avuto il coraggio di dire a se stesso «ho dato la vita per un falso ideale».
«Un ardore che ci ha contagiati tutti». Padre Scalfi ricordato a Mosca
Il miglior modo per ricordare l’anniversario dell’incontro di Cuba è parlare di un sacerdote che nell’unità ha creduto tanto da dedicarvi la vita. Commemorazione di padre Scalfi alla «Biblioteca dello spirito» a Mosca.
L’eredità di padre Romano
Monsignor Pezzi, arcivescovo cattolico a Mosca, ha offerto il suo ricordo personale di padre Scalfi, e insieme una splendida sintesi del suo spirito missionario ed ecumenico. Il sacerdote italiano è stato all’origine della «Biblioteca dello spirito».
Gli islamici a Minsk, una storia di integrazione
I tatari islamici si sono insediati in Bielorussia 600 anni fa, trovandovi difesa e riconoscimento. Ora sono parte integrante della società, profondamente assimilati ma pur sempre fedeli all’islam moderato.
Aborto in Russia e Polonia: più che la legge, serve un’educazione
Sul piano giuridico, l’aborto è un fenomeno connotato ideologicamente. Oggi è in atto uno scontro fra due estremismi: chi vuole togliere qualsiasi vincolo, e chi dimentica che è avvenuto un processo di radicale laicizzazione.
Todorov, osservatore dell’essere umano
Il filosofo bulgaro-francese, morto a 78 anni a Parigi, è stato uno dei grandi intellettuali contemporanei. Appassionato osservatore dell’umano, ha incarnato l’umanesimo autentico, anche se si è limitato alla dimensione esclusivamente orizzontale.
Florenskij e l’epoca della post-verità
Nell’epoca dell’informazione totale la verità si allontana, diventa irraggiungibile. Ma raffinare le tecniche informatiche non aiuta. Padre Florenskij suggerisce un altro modo per sanare la ragione malata.
G. Codevilla, Storia della Russia e dei Paesi limitrofi. Chiesa e Impero
Vol, I, Il medioevo russo. Secoli X-XVII, pp. XXIV + 511, € 30
Vol. II, La Russia imperiale. Da Pietro il Grande a Nicola II (1682-1917), pp. XXIV + 407, € 30
Vol. III, L’Impero sovietico (1917-1990), pp. XXIV + 620, € 30
Vol. IV, La nuova Russia (1990
Bucarest in piazza… È la post politica
Mezzo milione di romeni in piazza contro la corruzione. È la crisi della politica, la società civile cerca vie dirette. Ma la delegittimazione di ogni potere costituito apre vuoti minacciosi. Un vuoto che ricorda il febbraio 1917 in Russia.
La battaglia del Majdan – la memoria sanguina
La pace è un valore assoluto, i cristiani sono chiamati a preservarla sopra ogni cosa. La guerra invece è una sconfitta, sempre. La perdono tutti, vincitori e vinti. Ma quando scoppia, vincerà davvero solo chi perdonerà per primo.
Viaggio a occhi chiusi. Lettere su Rembrandt
La realtà come si presenta, all’intersezione tra visibile e invisibile, dove l’invisibile detta al visibile la sua identità più profonda e gli impedisce di ridursi a stereotipo, a «protesi artificiale». Un’esclusiva anticipazione.
Aiutarci a ritrovare noi stessi
Per spiegare che cosa sia l’esperienza, il metropolita Antonij di Surož racconta un curioso esperimento da lui messo in atto dopo aver incontrato uno studioso di ecologia che stava facendo […]
La fede è dramma, non rifugio
Il regista Zanussi parla della sua Polonia cattolica senza retorica e senza miti. E parla del mondo di oggi, della fede astratta che produce certezze a buon mercato. E della fede che invece non ci toglie il dramma ma offre una prospettiva
L’unità della Chiesa secondo padre Men’
Tutto l’annuncio cristiano è intessuto dell’esigenza dell’unità. E gli uomini che più hanno vissuto la vicinanza con Cristo hanno recepito questa esigenza sino a farne una parte imprescindibile del proprio […]
Il peso del passato, il pericolo del futuro, il successo dello spirito
Il fondamentalismo ortodosso ha una sua specificità, legata al concetto di Tradizione. Che si esprime in antiecumenismo. Il Concilio di Creta ha fatto esplodere le contraddizioni interne. Tuttavia la fede è una realtà dinamica.
La famiglia ortodossa oltre gli stereotipi
Una rovente polemica riguardo alla paternità responsabile tra gli ortodossi ha scoperchiato l’enorme questione del disagio interno alla Chiesa, sospesa tra la forma di regole rigide e la sete di una fede liberante. Un sommovimento profondo e necessario.
Cristo o la verità? Alle origini del Credo di Dostoevskij
La famosa affermazione di Dostoevskij su Cristo e la verità, oggetto di infinite interpretazioni, attraverso san Dimitrij di Rostov affonda le sue radici in Ambrogio e Agostino. Un pensiero fecondo che arricchisce Est e Ovest.
Le brecce di papa Francesco
Lo spazio cristiano è tornato unitario. Il movimento impresso da una parte si comunica spontaneamente a tutto il corpo. È l’onda lunga dell’incontro di Cuba, che passa attraverso la stima umana fra le persone. A Mosca una mostra omaggio a papa Francesco.
Un saluto dai tuoi figli
Eccellenze reverendissime, carissimi confratelli nel sacerdozio e nel diaconato, fratelli e sorelle carissimi, vorrei tentare di dare voce, al termine di questa celebrazione eucaristica nella quale ancora una volta abbiamo […]
padre ROMANO SCALFI (1923-2016)
“Oggi è la festa dell’incontro tra l’anima e l’Amore, l’incontro con Colui che mi ha dato la vita e il dono di trasfigurarla in attesa”. Padre Aleksandr Šmeman.
Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno
a cura di F. Cortese e F. Berti. Prefazione di A. Arslan
Giuntina, Firenze 2015
Euro 12,00
Wallenberg, ricordate questo nome
La scomparsa del diplomatico svedese Wallenberg, salvatore degli ebrei ma arrestato dalle forze sovietiche nel 1945, resta un mistero ancor oggi. I parenti in visita a Mosca, a settembre, hanno partecipato a una tavola rotonda promossa da Memorial.
Natale è incontrare Cristo
Il Natale – dicono i Padri – è la novità delle novità, perché con la nascita di Cristo comincia un’epoca nuova. L’uomo non è più quello di prima, l’uomo non […]
L’inferno sono gli altri? Fondamentalismo e ortodossia
La globalizzazione ci getta in un mondo senza punti fermi. Di qui è nata l’escatologia della paura: via dalla storia che corrompe la tradizione. Ma Cristo è Salvator, non Conservator. Una voce ortodossa sul fondamentalismo cristiano.
Mai disperare della misericordia di Dio
Est e Ovest vivono il comune disagio di un’instabilità senza meta ma, ci dice padre Lepori, è proprio camminando su queste onde che Gesù si mostra come via e meta possibili.
E la Chiesa in URSS si riscosse
50 anni fa la Chiesa russa, fortemente sottomessa al regime, fu scossa dalla protesta di un gruppo di fedeli. Per la prima volta da decenni qualcuno difendeva la libertà religiosa. Autore dell’iniziativa il laico Boris Talantov.
Non bisogna avere paura
Le grandi figure del dissenso conservano ancor oggi tutto il loro fascino e la loro verità. Al CMC di Milano, il 16 novembre scorso, è intervenuta Nijolė Sadūnaitė, protagonista della resistenza cattolica in Lituania.
Testimoni silenziosi: Charles de Foucauld e i prigionieri del GULag
Il 1° dicembre 1916 veniva ucciso Charles de Foucauld. La sua testimonianza muta e inerme ricorda la testimonianza di alcuni credenti nel Gulag. Anche loro immersi in un mondo ostile che non lasciava spazio alla parola, ma riconosceva la misericordia.
Viaggio in Ucraina – 3. Un cuore più grande della guerra
L’amicizia con degli italiani ha dato il via a una rete di consulenze e collaborazioni prima inimmaginabili. L’esperienza dell’ex «nemico di guerra» don Carlo Gnocchi sostiene i volontari di oggi. Bellezza e speranza procedono insieme.