26 Aprile 2022

Cosa vuole fare la Russia dell’Ucraina

Marta Dell'Asta

La campagna di denazificazione annunciata da Putin nel suo discorso del 24 febbraio è stata illustrata su RIA Novosti, principale agenzia d’informazione del Cremlino: si dice che sarà necessariamente durissima, cancellerà il nome stesso dell’Ucraina e durerà almeno 25 anni. Un incredibile programma di «tecnologia politica» per esportare il totalitarismo, usando violenza intellettuale e brutalità pratica.

Timofej Sergejcev, columnist di RIA Novosti, analista, filosofo, politologo è autore di un articolo sulla «denazificazione» dell’Ucraina (Cosa deve fare la Russia con l’Ucraina?) uscito il 3 aprile scorso, che ha suscitato molto rumore in Occidente*.

L’autore, che è nato in Ucraina ma non ci tiene a farlo sapere (la sua pagina Wikipedia sorvola insolitamente sul fatto), ha alle spalle una lunga esperienza come manager di campagne elettorali per varie personalità politiche russe e ucraine (addirittura due presidenti, Leonid Kučma e Viktor Janukovič); scrive su RIA Novosti dal 2014, cioè esattamente da quando, con un colpo di mano, il governo russo ha liquidato la vecchia agenzia stampa RIA Novosti per ricrearla ex novo, sotto il suo diretto controllo.

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Marta Dell'Asta

Marta Carletti Dell’Asta, è ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si è specializzata sulle tematiche del dissenso e della politica religiosa dello Stato sovietico. Pubblicista dal 1985, è direttore responsabile della rivista «La Nuova Europa».

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