16 Luglio 2021

Milioni di libri per riempire il vuoto del comunismo

Angelo Bonaguro

Nel 1956 la CIA sovvenzionò un progetto di propaganda politica per influenzare il mondo scientifico-culturale dei regimi comunisti inviando gratuitamente oltrecortina migliaia di libri. Il successo dell’operazione fu dovuto non agli esperti di spionaggio, ma a un uomo di cultura.

Era iniziato tutto verso la metà degli anni ’50, quando a Samuel S. Walker, già editorialista del Time-Life, era stato proposto di dirigere il Free Europe Press (FEP), un programma di diffusione di notizie inviate dall’Occidente oltrecortina tramite stampa, parallelo all’attività di Radio Free Europe. Oltre al bollettino News from Behind the Iron Curtain, il FEP divenne famoso per i lanci di palloncini aerostatici dalla Baviera, che contenevano volantini di propaganda anticomunista. Ma l’idea sviluppata da Walker e dalla sua squadra superava questi tentativi, rivelatisi nel tempo piuttosto sterili; l’idea era quella di spedire nei cosiddetti paesi satelliti dell’URSS, tramite posta, articoli o libri «impegnati» a personaggi della cultura ufficiale e alle istituzioni accademiche.

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Angelo Bonaguro

È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.

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