15 Maggio 2023

László Batthyány, il medico ungherese che curava gratis

Angelo Bonaguro

Durante il recente viaggio in Ungheria, papa Francesco ha fatto visita a un istituto che ospita bambini e giovani disabili e che porta il nome del beato medico László Batthyány, una figura molto simile a quella di s. Giuseppe Moscati.

La storia dell’istituto Batthyány risale al 1982, quando la Casa Sant’Anna per bambini ciechi fu fondata dalla Caritas sotto la guida di suor Anna Féher per aiutare lo sviluppo e l’educazione dei piccoli con problemi visivi e uditivi. L’istituto fu poi trasferito e ampliato nell’89 grazie anche all’intervento statale. Dal ‘91 è stato ribattezzato «Casa dei bambini, asilo e scuola elementare per ciechi László Batthyány». Oggi la struttura ha un’importanza nazionale e si occupa di bambini e giovani con disabilità multiple.
Ma chi è la figura a cui è dedicata?

Il processo di beatificazione del dottor László principe Batthyány-Strattmann è stato aperto nel 1944. Nel 2002 si è attestata la guarigione di un malato di cancro per sua intercessione e l’anno successivo è stato beatificato a Roma, dando alla diocesi di Eisenstadt il suo primo beato.

«Una simpatica zietta – scrive ancora nel diario, – che dà l’impressione di non saper contare fino a tre, ha detto questo mentre se ne andava: “Che il buon Dio apra il Cielo a vostra maestà come ha aperto a me il mondo attraverso i miei occhi!”. Con queste poche parole, la paziente non si è augurata forse ciò che tutti noi desideriamo?».


(immagini: www.batthyany.at)

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Angelo Bonaguro

È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.

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