13 Dicembre 2021

Consonanze tra Sergej Averincev e papa Francesco

Francesco Braschi

La pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti ha sottolineato la natura relazionale della persona. Straordinarie consonanze si trovano nel pensiero di Averincev formulato negli anni ‘80.

La pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti ha suscitato un ampio ventaglio di reazioni, dovute anche alle caratteristiche innovative del testo: l’esplicito richiamo al documento sulla fratellanza universale solennemente firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb; ma altresì la sua destinazione alla riflessione anche dei non cristiani. Queste sottolineature sono forse quelle che più immediatamente colpiscono l’attenzione dei cronisti. Ben più profondo è il valore di quest’enciclica, che a buon diritto possiamo riconoscere come l’annuncio di un nuovo umanesimo basato sul riconoscimento della natura relazionale dell’essere umano, e dunque su una necessaria trascendenza dell’io che costituisce nello stesso tempo la condizione dell’inveramento del soggetto.

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Francesco Braschi

Sacerdote, dottore in Teologia e Scienze Patristiche, dottore della Biblioteca Ambrosiana di Milano e direttore della Classe di Slavistica dell’Accademia Ambrosiana. È consultore della Congregazione del Rito ambrosiano e docente a contratto di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

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