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I greco-cattolici slovacchi tra repressioni e solidarietà

Come accadde al termine della Seconda guerra mondiale, i greco-cattolici slovacchi si sono trovati ancora una volta in prima linea nell’accogliere i profughi ucraini. Cogliamo l’occasione per fare un breve excursus su questa antica comunità di rito orientale, al centro di tanti conflitti.

San Pietroburgo, città di volontari

Chi lo dice che ormai tra russi e ucraini c’è odio inestinguibile? La creatività di un sacerdote dimostra che non è così. Molti volontari russi si prendono cura dei profughi ucraini, che paradossalmente ricevono aiuto nel paese che ha aggredito la loro terra.

Parlando di guerra, di morte e di bellezza

In questa intervista del 2 dicembre 2023, forse l’ultima fatta a padre Uminskij prima che lasciasse la Russia, si parla di attualità alla luce dei temi ultimi: vita, morte, anima, possibilità di cambiare. Sembra un messaggio per i suoi figli che presto resteranno da soli.

Fairytale: l’inferno secondo Sokurov

Frutto di una creatività difficile e piena di tormento, l’ultimo film del regista Sokurov rievoca il dramma della storia immerso nell’eterno.

Padre Uminskij sospeso a divinis. Perché?

L’antivigilia del Natale ortodosso, il patriarcato di Mosca ha sospeso «a divinis» padre Aleksej Uminskij, uno dei parroci più autorevoli della capitale. Uno shock per i suoi fedeli e una grande perdita per la Chiesa.

«Saremo volti, senza smettere di fonderci con il tutto»

Alla «Biblioteca dello spirito» di Mosca, Tat’jana Kasaktina riflette sul legame profondo tra l’io, gli altri e Dio nell’opera di Dostoevskij. Dall’analisi letteraria, alla testimonianza che il Cristo di Dostoevskij è anche «in mezzo a noi».

La «lingua di legno» alle origini della menzogna ideologica

Visto lo stretto legame che sussiste tra il pensiero e la lingua, non possiamo considerare innocenti i giochi verbali della propaganda. Manifestano una concezione del mondo polarizzata che ha origini antiche, e che si è incarnata in punti nevralgici della storia.

Alla ricerca di un padre

Dalla Russia un’ignota credente lancia una domanda drammatica, la raccoglie un sacerdote che sta vivendo a sua volta momenti duri. Come andare avanti? Che ne è della comunione ecclesiale quando la Chiesa sembra tradire il Vangelo?

Lilija Ratner: arte come destino

Nella vicenda di Lilija Ratner, un’artista ebrea-russa dei nostri giorni, i temi della Storia della salvezza, dell’Olocausto e del GULag si intrecciano in un cammino di sofferenza e di speranza.

Appunti di viaggio in Cappadocia

Appunti di viaggio in un laboratorio artistico unico, in cui asceti e artisti elaborarono e tradussero in atto con straordinaria creatività le verità evangeliche: le chiese rupestri della Cappadocia, alle quali è dedicato il libro-calendario 2024, “Un paradiso nella pietra”.

L’Apocalisse di suor Ioanna Rejtlinger

All’inizio della Seconda guerra mondiale, padre Sergij Bulgakov tenne alcune lezioni sull’Apocalisse. Fra i suoi studenti Ioanna Rejtlinger, che dipingerà a Londra un ciclo di affreschi dedicati all’Apocalisse, una delle sue opere più significative.

Chi mi ha messo in testa la Russia? Dalle lettere giovanili di padre Scalfi

Nella cornice di Villa Ambiveri si è svolto l’Open day dedicato ai 100 anni dalla nascita di padre Romano Scalfi. È stata l’occasione per conoscerne o approfondirne la figura, anche grazie alla presentazione della sua corrispondenza con la famiglia, un patrimonio di diverse centinaia di lettere, di prossima pubblicazione.

In Russia l’arte parla della vita. L’almanacco «Dary».

Un almanacco che parla di architettura, icone, scultura in modo aderente alla vita e al suo dramma. È uscito il settimo numero di «Dary».

Il travaglio della Chiesa ortodossa lituana

Un anno difficile per la Chiesa ortodossa lituana, che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina ha affrontato un grave dissidio interno, ben presto estesosi alla società civile e alla sfera della politica nazionale.

Il paradiso è da condividere

Questo incontro con le monache di un eremo fuori Mosca risale a poco prima dell’inizio della guerra. Da allora molto è cambiato, ma non questa bellezza e questa pace. Nella carità verso le creature in nome di Dio affonda la radice sana di una cultura la cui memoria va conservata in ogni circostanza.

La Rosa Bianca e la Russia

Quello della Rosa Bianca è ricordato come un episodio «politico», ma fu innanzitutto un cammino di fede: l’aver seguito Cristo fino al sacrificio della vita. Un sacrificio che fu la più straordinaria proclamazione dell’autentico ecumenismo. A Mosca se n’è parlato con sofferta partecipazione.

Don Blachnicki, un carismatico per la Chiesa polacca

Testimone della fede sotto due totalitarismi, poi costruttore della Chiesa. Sempre incalzato dalle mistificazioni del regime, ha saputo formare cristiani integri e impegnati nel mondo. L’amicizia con don Giussani e il suo approccio profetico sul ruolo dei movimenti ecclesiali.

Lo stupido spreco della guerra, e la forza della preghiera

Nel 1944, scrivendo al figlio al fronte, Tolkien non si limitava a denunciare la miseria della guerra: la fede gli suggeriva che anche la tragedia può essere un momento di grazia.

È ora che la Chiesa dimentichi la Santa Rus’

Parroco moscovita e voce autorevole dell’ortodossia, padre Uminskij ha risposto alle nostre domande su come la Chiesa russa si sta muovendo nella crisi attuale. Il suo è un giudizio severo ma che riconosce la forza indistruttibile della verità.

Padre Viktor Grigorenko: capisco che la sconfitta ha un senso

Padre Viktor era nipote e custode della memoria di padre Men’, è morto combattendo fino all’ultimo la battaglia della verità e del bene. Guardando in faccia la malattia.

Siamo tornati dove padre Romano ha iniziato

Il 12 ottobre si sono aperte le celebrazioni per il centenario dalla nascita di padre Romano Scalfi con una liturgia nella chiesa del Collegio Russicum, là dove il padre aveva imparato a conoscere e ad amare la Russia di Cristo.

Armatevi (come potete) e partite

La mobilitazione «parziale» ha ulteriormente diviso la società russa: le manifestazioni disorganiche, la fuga di migliaia di persone dal paese ormai in conflitto anche con i propri cittadini, il fatalismo dei più, gli arruolati abbandonati a se stessi. E la Chiesa irretita dalla politica nazionale.

Il mistero pasquale della morte

Per la festa della Dormizione della Madre di Dio proponiamo un brano del libro di padre Vladimir recentemente uscito in russo, «Sguardo. Sorprendere Cristo nel creato», che medita sul senso cristiano della morte come nascita alla pienezza della vita.

Lo sguardo del metropolita Antonij

Un grande intellettuale russo, Averincev, che racconta un grande pastore, il metropolita Antonij Bloom. Lo sguardo acuto del primo coglie la profondità, la grandezza e il valore profetico del secondo. Da leggere per capire l’oggi.

In cammino verso l’unità

Storicamente ogni tentativo di separazione nella Chiesa – in vista di una maggiore potenza mondana – ha prodotto più gravi disordini ecclesiali. Oggi, a causa della guerra, questo trend dell’ortodossia ucraina vede una sia pur iniziale inversione di rotta.

Insieme, per vivere e amare

Per noi presi tra pandemie e guerre, le otto storie di famiglie raccolte nel libro “Insieme. Storie d’amore nel comunismo” assumono una particolare attualità perché testimoniano una speranza possibile in ogni condizione.

Auguro alla Russia di provare orrore e pentimento

Un dimostrante solitario sulla Piazza Rossa, col suo cartello contro la guerra. Arrestato, processato, multato. Ma al giudice ha detto parole molto chiare e coraggiose. È uno che spera ancora nel buon senso e nella verità.

Pasqua di Passione e di Resurrezione

Domenica 24 aprile, a due mesi esatti dall’inizio della guerra in Ucraina, la Chiesa ortodossa celebra la Pasqua. Il cammino della settimana santa quest’anno è stato segnato come non mai dalla lancinante esperienza della passione e morte di Cristo, e dalla domanda sul significato misterioso della resurrezione, che non può più restare confinata nell’agiografia o nel ritualismo, ma a cui drammaticamente si chiede di divenire esperienza, qui e ora.

Cristo, al fondo della nostra inguaribile miseria

La vittoria delle vittime è chiedere la forza del perdono.

La Chiesa russa prigioniera delle sue scelte

Padre Kirill Hovorun, che è stato stretto collaboratore del patriarca Kirill, nella nostra intervista ripercorre le scelte fatali che hanno portato la Chiesa russa a uno schieramento in campo politico, che ha spaccato la sua unità interna. Intervista di M. Dell’Asta.

L’eresia, detonatore e volto della crisi

Il testo che pubblichiamo, firmato da 65 teologi ortodossi di tutto il mondo, propone una riflessione di grande importanza per l’autocoscienza dell’ortodossia mondiale. Si parla di un’eresia che è penetrata nella Chiesa e che è tempo di affrontare.

L’ortodossia russa, 30 anni dalla libertà alla crisi

Apriamo con questo articolo una panoramica sulla vita della Chiesa russa negli ultimi 30 anni. Una traiettoria duplice: da un lato normalizzazione dei rapporti con lo Stato, dall’altro un drammatico calo di fedeli. Il presente testo è stato scritto prima del 24 febbraio; da quel giorno molte cose sono cambiate, anche nella Chiesa, ma solo il tempo permetterà di valutarle appieno.

Padre Men’ e il coraggio di avere gli occhi aperti

Una nuova biografia di padre Aleksandr Men’ ci mostra il fascino assoluto di una personalità centrata su Cristo, che né il tempo né lo spazio fanno impallidire.

Dialogo postumo con il padre

Presentazione a Mosca dell’ultimo libro di Vladimir Zelinskij. Attraverso un drammatico colloquio con il padre, vittima delle contraddizioni del tempo, l’autore riflette sull’epoca sovietica e le sue generazioni: per andare alle radici della gigantesca «epidemia ideologica» che nel ‘900 contagiò il paese.

Il bisogno di rivolgersi ad un Padre

La tentazione di pensare che basti ripetere delle formule di preghiera per assicurarsi la salvezza dell’anima e la pace del cuore è l’opposto dell’insegnamento di Gesù e dell’esperienza della Chiesa primitiva. Padre Aleksej Uminskij stravolge le pie abitudini e spalanca allo Spirito.

“Pastori”, un film sugli ortodossi in Lombardia

Sorte e cresciute quasi inavvertitamente, le comunità ortodosse del Patriarcato di Mosca in Lombardia sono uno spettacolo di fede e di apertura. Un documentario che uscirà il 13 settembre ne racconta la storia e la vita interiore.

La Resurrezione ha raggiunto anche noi

«Noi siamo preziosi agli occhi di Dio, perché la nostra natura si è incorporata, si è mischiata alla natura stessa di Cristo, per cui noi siamo i risorti».

Tempo di bilanci per la Chiesa russa

Il patriarca Kirill ha comunicato all’assemblea diocesana di Mosca che nel 2020 la frequenza nelle chiese è calata del 30%. Secondo due sacerdoti ortodossi recentemente intervistati, le condizioni dettate dalla pandemia hanno messo in luce una crisi in corso da tempo. Come il duro bilancio di quest’anno può trasformarsi in una prospettiva di cammino.

«Cristo in mezzo a noi»

La raccolta di omelie di padre Scalfi è il frutto del lavoro di molte persone; un’iniziativa collettiva, la prosecuzione naturale di quello che è capitato fra quanti gli sono stati accanto, soprattutto negli ultimi anni della sua vita. Fra queste persone ci sono stato anch’io. Credo sia importante condividere la mia esperienza di testimone.

A lezione dai martiri

Ricordiamo padre Men’ nel 30° anniversario del suo martirio pubblicando una predica in cui parlava di un martire, san Filipp. Nei motivi che inducono il mondo a odiare i testimoni di Cristo rientra anche l’eterno confronto col potere mondano. Padre Aleksandr parlava anche di sé e di noi, con la misura dell’eterno, e quindi anche per oggi.

Elena Avaliani, la farmacista che cercava Dio

Il 27 luglio è morta a Mosca Elena Avaliani, una delle tante persone la cui vita è stata segnata dall’incontro con padre Aleksandr Men’. Per lei questo incontro si era poi approfondito attraverso la paternità del cattolico don Giussani e l’appartenenza alla Fraternità San Giuseppe. Paralizzata da vent’anni, ha sempre testimoniato a chi la incontrava la pienezza che la vita può assumere in ogni circostanza, quando è vissuta nell’amicizia di Cristo.

Una parrocchia ortodossa nella cittadella atomica

Nel monastero di Sarov, dove visse il celebre san Serafim, dagli anni ’40 è insediato un centro di ricerche atomiche. Un testimone racconta come è tornata la vita di fede nel tempio della scienza sovietica. La «rinascita religiosa» ha visto molte speranze e illusioni. Prima le pericolose derive militariste e oggi il business del turismo religioso. Eppure rinasce la vita della Chiesa.

Il sogno di Santa Sofia

«Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato»: queste parole, pronunciate da papa Francesco all’Angelus del 12 luglio, hanno fatto il giro del mondo, ma forse dobbiamo ancora comprenderne la reale portata.

Il caso Dmitriev, chiusure e spiragli

Il «caso Dmitriev» è noto in Russia dal 2016 quando lo storico, scopritore delle fosse comuni staliniane, fu arrestato con l’accusa di pedopornografia. Dopo ben due processi e un’assoluzione, ora ha avuto tre anni e mezzo… Troppo poco se è colpevole, troppo se è innocente. Un filo rosso lega la memoria del terrore e il processo appena concluso.

Parliamo del Centro culturale e del Covid

All’inizio i russi non credevano al virus, ma ora è entrata in campo la creatività di ciascuno. Intervista al direttore della Biblioteca dello Spirito.

Da ragazzo ero diviso tra fede e partito

È morto Sergej Ščeglov, uno degli ultimi testimoni del GULag staliniano. Da giovane era stato ai lavori forzati negli impianti di Noril’sk, dove in questi giorni è avvenuta la catastrofe ecologica. Presentiamo stralci dell’ultima intervista, a cura di Oleg Glagolev per il portale Stol.

Un paladino della libertà religiosa, Anatolij Krasikov

Anatolij Krasikov, scomparso il mese scorso, è stato corrispondente della TASS per quasi quarant’anni, ma con l’apertura mentale e la dignità dell’uomo di coscienza. Grande estimatore del cattolicesimo, era stato il primo giornalista sovietico accreditato presso la Sala Stampa vaticana.

Due caravelle nel mare della pandemia

Abbiamo perso le fonti di sostentamento ma fidiamo nel soccorso degli amici.

Pasqua ortodossa, in cucina e alla finestra

Andare in chiesa non è lo scopo ultimo del cristiano, ma solo uno strumento per trovare Cristo. Riflessioni non conformiste di un ortodosso che commemora la Pasqua in casa. E che spera tutto questo non sia invano.

Cristo presente nelle nostre case

L’impossibilità di essere insieme e di comunicarci in chiesa deve farci ricordare che siamo un popolo sacerdotale sin dal battesimo. Che Cristo è già con noi e ci chiede di prenderne coscienza. È l’annuncio di questa Pasqua.

Presuntuosi e paurosi o liberi e quindi obbedienti?

Il patriarca Kirill lancia una sfida per tutti: siamo disposti a farci raggiungere da Cristo, in questa Pasqua, in un modo totalmente inatteso, o restiamo abbarbicati alla nostra volontà? L’esempio di una santa che rende attuale la Tradizione della Chiesa indivisa.

Successi e insuccessi dell’autocefalia ucraina

Trascorso un anno dall’autocefalia della Chiesa ortodossa di Ucraina, cosa è stato ottenuto in concreto? Non si sono realizzate le speranze dei fautori. Falliti i progetti politici. Ma per la Chiesa la «crisi» è salutare. Autocritica e speranze raccontate dall’archimandrita Kirill Hovorun.

Street art religiosa a Mosca

L’arte deve vivere, svilupparsi. Nelle chiese vediamo solo stilizzazioni del passato. Nascono gli iconografi graffitari che invocano il diritto di fare arte sacra con le bombolette spray. Contro l’irrilevanza culturale del cristianesimo.

Russia e Covid, i cristiani si interrogano

I pericoli di contagio e le restrizioni della quarantena hanno aperto molte domande tra i credenti. Innanzitutto come distinguere ciò che è essenziale dalle «care tradizioni». E come sentirsi corresponsabili con tutti gli altri. (Seconda parte).

L’umanità è sempre in crisi, è normale

Un giovane monaco ortodosso parla senza remore del mondo, della Chiesa, di politica e nazionalismo e della libertà in Cristo. Dall’intervista andata in onda sul canale ortodosso Spas nell’ottobre 2019 (a cura di Serafim Sašliev).

Metropolita Antonij: «L’amore di Cristo ci urge»

Tra i discorsi inediti del grande metropolita Antonij, c’è questo coraggioso intervento al Concilio della Chiesa ortodossa russa in occasione del Millennio del battesimo della Rus’. Sono passati oltre trent’anni da allora, ed è di incredibile attualità.

Nembrini: Un prete ortodosso, un mio amico

È improvvisamente mancato padre Georgij Orechanov, prorettore dell’Università ortodossa San Tichon di Mosca e storico della Chiesa. Nato a Mosca nel 1962, si era laureato in matematica e poi in teologia; nel 1999 era diventato sacerdote. Grazie a lui si sono instaurati fitti rapporti accademici e d’amicizia con i cattolici. Lo ricorda qui il professor Franco Nembrini, che molta parte ha avuto in questa storia d’amicizia.

Ol’ga Popova – a quanti ha insegnato a «vedere»…

È morta a Mosca una grande bizantinologa – forse la più grande. Una personalità integrale, centrata sulla fede e sulla percezione del bello come ragione del vivere. Era nata in prigione ed era una donna veramente libera.

Dopo l’autocefalia ucraina e le rotture: la storia continua

A un anno dalla concessione dell’autocefalia alla Chiesa di Ucraina un bilancio sarebbe ancora prematuro, però tentiamo un aggiornamento sull’evolversi della situazione nella comunione ortodossa.

Un dramma ancora da scoprire: il metropolita Nikodim

Ricordiamo un protagonista della vita della Chiesa russa negli anni ’60-70, il metropolita Nikodim. Figura amata e contestata, ha lasciato una duplice eredità, ecumenica da una parte, e di compromesso dall’altra. La Chiesa anche oggi deve farci i conti.

Storia di un’amicizia. Padre Scalfi e Tomáš Špidlík

Cent’anni fa nasceva una delle figure più importanti della Chiesa boema del ‘900, il cardinale Tomáš Špidlík (1919-2010). Sacerdote, teologo, profondo conoscitore della spiritualità e dell’arte orientale, fu amico ed estimatore dell’opera di p. Scalfi. Ne parla mons. Braschi nel suo intervento al convegno L’eredità spirituale del cardinal Špidlík, svoltosi al senato della Repubblica ceca il 21 ottobre scorso.

L’Ostalgie resiste a trent’anni dalla caduta del Muro

Voci revisioniste o perlomeno critiche si levano in Germania nei riguardi della celebrata caduta del muro di Berlino. Questi decenni hanno solo reso evidente che la caduta non bastava da sola a cambiare il nostro cuore. Però ci ha stretti alle corde del nostro nichilismo.

Gettare semi perché altri raccolgano. Padre Luigi Peano

Ci ha lasciati un altro di quei sacerdoti generosi che negli anni ’50 avevano scelto di dedicare la vita alla Russia e alla sua fede cristiana.

Universalità e storie particolari. La vocazione della Chiesa

Conflitti e divisioni si osservano oggi sia nella vita politica internazionale, sia tra le singole Chiese e all’interno di esse. È una sfida che, partendo da diverse circostanze e posizioni, arriva al cuore della domanda: chi è l’uomo? È fatto per realizzarsi nella salvaguardia di sé e dei propri spazi e affetti, o trova in una attitudine che mai rinuncia all’incontro con l’altro la sola via per avere anche cura di se stesso? A Seriate, dall’11 al 13 ottobre il Convegno Internazionale di Russia Cristiana.

Conflitti nella Chiesa: l’eterna sfida

Di fronte ai molteplici conflitti e divisioni nella Chiesa, occorre pregare non perché vinca la nostra verità, ma perché il Signore venga.

«Lo Spirito Santo è più forte dei vescovi»

Nel mondo ortodosso russo sta crescendo l’interesse per la figura del «laico» nella Chiesa – un problema che si era già posto il Concilio del 1917-1918, e che oggi, di fronte alle sfide della società secolarizzata e al compito della testimonianza nel mondo, diventa sempre più importante. Di qui il desiderio di conoscere più da vicino l’esperienza cattolica, di cui parla, in un’intervista rilasciata ad Oleg Glagolev per la rivista dell’Istituto Ortodosso San Filaret, l’arcivescovo della Madre di Dio a Mosca.

Cercare i «pozzi»

Come stare davanti alle elezioni europee e agli altri avvenimenti di questi giorni, senza cedere al pessimismo?

Pasqua a Ekaterinburg: il volto della provincia russa

I fedeli con le candele accese, le processioni coi canti e le icone sono immagini della Pasqua ortodossa che ci sono ormai familiari. Questa testimonianza che viene dalla provincia russa arricchisce il santino di elementi reali, al di là dei cliché e delle banalità dei media. La Via Crucis di Pasqua a Ekaterinburg nel commento su facebook di una credente.

«Signore, sono un po’ testardo ma sono tuo amico»

Brevi commenti di padre Scalfi alle celebrazioni del Triduo pasquale.

Da dove viene il male del mondo?

«È facile credere in Dio quando attraversi i campi d’estate: il sole splende, i fiori profumano, l’aria freme colma dei loro odori. «E nei cieli io vedo Dio», come dice Lermontov. Ma qui? Dov’è Dio? Se Egli è buono, onnisciente e onnipotente, perché tace?».

Discesa agli inferi

Perché il dolore e la sofferenza? Che senso ha la morte? Perché il male nel mondo? Padre Georgij Čistjakov, morto nel 2007 e impegnato per tutti i quattordici anni del suo sacerdozio con i bambini affetti da malattie terminali, ha testimoniato con la sua vita che a salvare l’uomo dal potere distruttivo del male non è una teodicea, ma la compagnia vivente di Cristo.

L’autocefalia è arrivata. Che accade ora?

L’autocefalia della Chiesa ucraina è una realtà giuridica. Ora bisogna che si realizzi come comunità ecclesiale. La tentazione della divisione, il desiderio di unità: dopo le ragioni della politica, emergeranno le ragioni di Dio?

L’unità è un gesto concreto

Durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, e nelle settimane successive, Russia Cristiana e il suo coro sono stati impegnati in diverse comunità, parrocchie, monasteri. Riportiamo alcune testimonianze in cui si può cogliere la ricchezza di questa esperienza.

Solženicyn mi ha cambiato la vita

Un sacerdote ortodosso della lontana provincia russa testimonia la rivoluzione spirituale che provocò in lui la lettura di Solženicyn. Gli spalancò il mondo dell’anima, il mistero della vita. È il lettore, in fondo, il giudice ultimo dello scrittore.

Il Concilio di unificazione e la vera unità

Fra i credenti più consapevoli non ci sono particolari entusiasmi per la nuova Chiesa autocefala, ma si avverte una più matura consapevolezza di dover cominciare in prima persona a costruire la comunità cristiana.

Non si può usare l’Eucaristia come arma

L’arcivescovo Anastas di Tirana, Durazzo e Albania ha voluto scrivere due missive (10 ottobre e 7 novembre 2018) al patriarca Kirill di Mosca, mosso dalla preoccupazione per la crisi apertasi nella comunione ortodossa; il tono è fraterno e lo sguardo autenticamente ecclesiale.

La Pasqua e l’inaccettabile divisione

Nel 1996 Mosca interruppe la comunione eucaristica con Costantinopoli a causa della Chiesa ortodossa estone che chiedeva l’autocefalia da Mosca. Allora il metropolita Antonij di Surož, nel sermone pasquale, richiamò il suo patriarca al dovere dell’unità.

Solo Lui può renderci degni

La Chiesa russa ha bisogno di giovani vivi e creativi, aperti al mondo e col coraggio di rischiare. Solo così il cristiano può incidere nella società. Ma ogni atto vero e creativo è possibile solo nel rapporto personale e quotidiano col Cristo vivente.

Due patriarcati in conflitto, e noi?

Una vicenda complessa che intreccia politica e antichi canoni ecclesiali. Gli ortodossi ucraini vogliono staccarsi dalla Chiesa di Mosca. L’intervento del patriarca di Costantinopoli rischia di far esplodere uno scisma. E noi cattolici cosa possiamo fare?

I paesi baltici attendono papa Francesco

Il prossimo settembre papa Francesco visiterà i paesi baltici. Saranno quattro giorni particolarmente intensi, che vedranno il pontefice impegnato in molti appuntamenti in Lituania, Lettonia ed Estonia.

Poličany: un’oasi di preghiera nella società secolarizzata

Agli inizi del nuovo millennio alcune trappiste di Vitorchiano sono state inviate in Repubblica ceca a fondare un nuovo monastero, che a fine mese diverrà abbazia. Un’oasi di preghiera, lavoro e accoglienza.

La Pasqua di croce (Lettere quaresimali – 3)

La solitudine di Dio che va incontro volontariamente alla sua «ora». Con un certo ardire la tradizione bizantina ci esorta a riconoscere che non sono la nostra pietà o le nostre croci, di cui non siamo mai del tutto innocenti, a salvarci. Ma la Sua Croce.

Con che occhi guardare la Russia?

Una serata dedicata a padre Scalfi, il 17 marzo scorso alla «Biblioteca dello spirito», ne ha ripercorso la vicenda biografica e l’esperienza di amicizia con la Russia. Per guardare la Russia con gli stessi occhi con cui la guardava padre Romano.

Il terrore della confessione (Lettere quaresimali – 2)

Il disagio che proviamo davanti alla confessione nasce dalla mancanza del senso cristiano della vita. Invece di spalancarci alla grazia cerchiamo giustificazioni, usiamo pesi e misure. E dimentichiamo che è una riconciliazione con i fratelli.

Quanto male ci fa lo scisma

Una doppia tragedia, un suicida che nella sua caduta travolge e uccide un bimbo, ha messo impietosamente in luce un altro dramma, quello della Chiesa ucraina che, dilaniata dalle divisioni, dimentica la carità. Uno scandalo che grida l’urgenza di unità.

Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (1)

La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa.

Tenere vivo il fuoco, non adorare le ceneri

Cos’è la tradizione per la Chiesa? Quali tradizioni sono vincolanti per i cristiani e quali invece sono solo consuetudini? La fede rifiorisce là dove si osa uscire dagli schemi rassicuranti. Conversazione con padre Aleksej Uminskij, parroco a Mosca.

La poesia della Rivoluzione

Entusiasmanti speranze di rinnovamento, e subito dopo un grido… all’uomo, a Dio, alla Russia. Così i poeti incontrarono l’ottobre del 1917. Dall’aristocratico «secolo d’argento» la letteratura russa si preparava a diventare «testimonianza dell’uomo».

Una vita concentrata in Cristo

Un anno fa ci lasciava padre Scalfi, fondatore di Russia Cristiana e della rivista che oggi è confluita nel nostro portale. Nelle parole del vescovo di Bergamo riviviamo la ricchezza della sua straordinaria persona.

Nerses l’armeno e la sua «Chiesa mite»

Secoli dopo lo scisma due vescovi armeni richiamano all’unità i cristiani, affinché Cristo sia al centro e la carità unanime. Se non ammiriamo l’altro, vince il cieco orgoglio. Un ecumenismo ante litteram che ha lasciato segni tangibili nella tradizione.

«Valgono più le icone o gli amici?»

Ricordando il monaco Pavel, iconografo e maestro alla «Scuola di Seriate», morto tragicamente a Pskov. Lascia un’esperienza di unità vissuta, fatta di stima e di servizio. Il cuore dell’ecumenismo.

La gloria di Dio è la croce stessa

Se il cristianesimo non è follia e sovvertimento delle logiche mondane tradisce se stesso. Oriente e occidente, guerra, servizio e gratuità nell’intervento del nunzio apostolico in Ucraina monsignor Gugerotti al seminario estivo di Lyšnya.

Maestro nel canto e non solo

Si è spento a Roma il gesuita padre Pichler, musicologo di grande sensibilità e di grande amore alla Chiesa orientale, che ha fatto molto per il recupero e la valorizzazione del canto bizantino. È stato un maestro per il coro di Russia Cristiana.

La Divina Liturgia per l’unità fra i cristiani oggi

«Convergere nell’abbraccio della carità fraterna non può essere il frutto dello sforzo sovrumano di noi singoli individui». Alcune riflessioni a margine di una divina liturgia con il coro di Russia Cristiana.

«Un ardore che ci ha contagiati tutti». Padre Scalfi ricordato a Mosca

Il miglior modo per ricordare l’anniversario dell’incontro di Cuba è parlare di un sacerdote che nell’unità ha creduto tanto da dedicarvi la vita. Commemorazione di padre Scalfi alla «Biblioteca dello spirito» a Mosca.

L’eredità di padre Romano

Monsignor Pezzi, arcivescovo cattolico a Mosca, ha offerto il suo ricordo personale di padre Scalfi, e insieme una splendida sintesi del suo spirito missionario ed ecumenico. Il sacerdote italiano è stato all’origine della «Biblioteca dello spirito».

padre ROMANO SCALFI (1923-2016)

“Oggi è la festa dell’incontro tra l’anima e l’Amore, l’incontro con Colui che mi ha dato la vita e il dono di trasfigurarla in attesa”. Padre Aleksandr Šmeman.

L’inferno sono gli altri? Fondamentalismo e ortodossia

La globalizzazione ci getta in un mondo senza punti fermi. Di qui è nata l’escatologia della paura: via dalla storia che corrompe la tradizione. Ma Cristo è Salvator, non Conservator. Una voce ortodossa sul fondamentalismo cristiano.

Damnatio memoriae e ritorno alla vita

Come ogni anno, il 29 ottobre a Mosca, presso la Pietra delle Solovki, l’associazione «Memorial» ha organizzato l’azione detta «Restituzione dei nomi», memoria delle vittime delle repressioni politiche. A che scopo? Ce lo racconta la poetessa O. Sedakova.

Una chiesa che unisce e una che divide

Il tentativo di resuscitare la bellezza del cristianesimo di un tempo ha successo solo se la riconquistiamo percorrendo strade nuove. Le imitazioni non servono a niente. Come dimostra la triste storia della Santa Sofia di Polock.

Ancora l’incontro di Cuba: dall’alto e dal basso

L’incontro di Cuba e il Concilio panortodosso: due momenti importanti sul cammino verso l’unità dei cristiani, segno che «lo Spirito Santo può entrare nei progetti umani, anche in quelli troppo umani».

In dialogo con il mondo

«Ci sono due modi per dire che siamo “ortodossi”, e cioè per affermare la nostra appartenenza al vero: il primo è quello di definire noi stessi e la nostra identità […]

Il Concilio si chiude e apre tempi nuovi

Nei due messaggi conclusivi del Concilio ortodosso un forte richiamo al cambiamento: apertura al mondo, responsabilità, dialogo con tutti, rinuncia ai particolarismi. Nato sotto pessimi auspici, il Concilio ha sorpreso tutti, anche i partecipanti.

È pronta l’ortodossia al concilio?

Il Concilio panortodosso spaventa molti, tanto che è a rischio. Le discussioni preconciliari, il ritiro di alcuni hanno messo in luce i disordini che travagliano l’ortodossia. Dunque il Concilio è necessario ma può causare sconvolgimenti.

Il vento dello Spirito

«Mostrate la bellezza e lo splendore dell’Oriente… non solo la bellezza della liturgia e dell’icona, ma anche la bellezza che appare “quando i fratelli vivono insieme”, come dice il salmista. […]

Liberaci dal vano parlare

Il dono della parola è il più fragile e delicato. È troppo diffuso il «vano parlare», è troppo facile storpiare la lingua, svuotarla, vanificarla. Ma una parola vacua chiude l’accesso alla realtà.

Ortodossi e cattolici sulla via di casa

Cuba è una sfida e un invito ai credenti, perché non si ha più il diritto di non volere l’unità. A Mosca tre ortodossi e due cattolici si sono detti in quale unità sperano. Nasce la cultura del dialogo.

L’ortodossia russa a due mesi da Cuba

L’incontro dell’Avana è stato una svolta, sia per i rapporti tra le Chiese, sia per la vita interna dell’ortodossia russa. Come la «pietra d’inciampo» evangelica scopre e mette alla prova le intenzioni profonde, le paure e soprattutto le speranze.

Concilio di Firenze. Promessa per il futuro

L’unità fra cristiani d’Oriente e d’Occidente è già stata proclamata nel 1439. Poi la politica l’ha vanificata, ma de iure nessuno ha potuto annullarla. Un seme piantato sei secoli fa che sta dando frutto oggi.

Finalmente!

Un sogno confidato da un’amica russa, ortodossa, nelle ultime ore d’attesa dell’incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca: «… a Roma c’è la chiesa di San Clemente, dove […]

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E non state stretti, sulle vostre isolette?

«…Sì, voi ortodossi avete l’antica tradizione, lo splendore delle icone, la spiritualità e i Santi Padri, e la liturgia così solenne…
Eppure, una volta saltati giù dalla barca di Pietro vi siete trasferiti su varie scialuppe di salvataggio, navigando ciascuno per proprio conto».

Un pensiero semplice, in mezzo alle polemiche

Non vorrei stuzzicare i lettori russofoni con i miei discorsi, ma c’è nella storia dell’autocefalia ucraina un particolare su cui nessuno, fra quanti scrivono con intelligenza, con rabbia, con micidiale […]

Padre Romano cambiava il mondo attorno a sé

Non è la prima volta che mi succede: quando persone molto care muoiono lontane da me, è come se la distanza cancellasse per me la loro scomparsa. Sì, per ora […]

Dante e la debolezza di Dio

Una cosa secondo me importantissima. Nel suo libro, padre Georgij non legge Dante a partire da una «tabula rasa» ma sulla base di un’esperienza molto sofferta del mondo dopo Dante, […]

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