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Sperare anche all’inferno

Varie volte Naval’nyj ha detto di essere credente, in tribunale e sui social. Dopo la sua morte, molti cristiani si chiedono come sperare in una situazione che sembra senza via d’uscita. Il portale indipendente «Meduza» ha intervistato in proposito padre Andrej Kordočkin.

«Green Border» di Agnieszka Holland: tra cinema impegnato e pubblicistica

«Green Border», l’ultimo film della regista polacca Agnieszka Holland ha riportato alla ribalta il problema dei profughi mediorientali usati dal regime bielorusso come «proiettili umani» da lanciare contro i confini polacchi ed europei. Benché gli arrivi siano diminuiti, il problema è ancora irrisolto in Polonia, nonostante il cambio di governo e le promesse elettorali.

I greco-cattolici slovacchi tra repressioni e solidarietà

Come accadde al termine della Seconda guerra mondiale, i greco-cattolici slovacchi si sono trovati ancora una volta in prima linea nell’accogliere i profughi ucraini. Cogliamo l’occasione per fare un breve excursus su questa antica comunità di rito orientale, al centro di tanti conflitti.

In margine a un funerale…

Vi hanno raccontato che Naval’nyj sapeva raccogliere solo giovani e marginali.

Ucraina: abbiamo sofferto troppo per mollare

Due anni di guerra, all’inizio speravamo di non arrivare a tanto. Cosa ne pensano gli ucraini, ad esempio Kristina, che sin dal 2022 ci racconta il suo dramma? Intervista di Marta Dell’Asta.

E tutto crollò, e calarono le tenebre…

Pasqua 2014, Naval’nyj il laico confessa di essere credente, secondo il suo stile e la sua sensibilità: la sua è una fede operante. Tra questo slancio iniziale e il buio della fine, si aprirà il mistero della sofferenza e della solitudine. Prima del trionfo…

1915, una lettera a Prezzolini sull’Ucraina

Andrea Caffi, intellettuale italiano nato in Russia, ai primi del ’900 già descrive l’Ucraina come una nazione e una cultura autonome, e conculcate. Un giudizio competente e ancora attuale.

Una mostra che attraversa i cuori, i confini geografici e le generazioni

La mostra «Uomini nonostante tutto» non ha ancora finito di peregrinare tra le città italiane e straniere. Ovunque suscitando reazioni intense e domande pregnanti. Questo racconto ci viene da Bari.

Fairytale: l’inferno secondo Sokurov

Frutto di una creatività difficile e piena di tormento, l’ultimo film del regista Sokurov rievoca il dramma della storia immerso nell’eterno.

Grazie a questo libro sappiamo cos’è il GULag

50 anni fa usciva «Arcipelago GULag». Prima che Solženicyn desse alle stampe la sua storia dei lager sovietici l’opinione pubblica mondiale non conosceva la parola «GULag», e la stessa esistenza di quella che era la spina dorsale del regime veniva messa in dubbio dalla propaganda. Passato e presente di un libro epocale che ha cambiato la mentalità del mondo. (Intervista di Marta Dell’Asta)

Caso Skočilenko: 7 anni di carcere per cinque adesivi

Il 16 novembre a San Pietroburgo è stata condannata a 7 anni di carcere l’artista Aleksandra Skočilenko: aveva sostituito alcuni segnaprezzi di un supermercato con adesivi che riportavano notizie sulle azioni di guerra russe in Ucraina.

Lilija Ratner: arte come destino

Nella vicenda di Lilija Ratner, un’artista ebrea-russa dei nostri giorni, i temi della Storia della salvezza, dell’Olocausto e del GULag si intrecciano in un cammino di sofferenza e di speranza.

Un’insignificante statua sul Ponte Carlo…

Una delle statue che ornano il Ponte Carlo a Praga fu donata da un membro della famiglia Klar, che nell’800 per tre generazioni si occupò gratuitamente dell’educazione e della formazione professionale dei bambini non vedenti. Un’opera che continua ancor oggi.

Šalamov-Judina: il dialogo mancato tra due solitudini

Una dura lettera – inedita in italiano – di Šalamov a Marija Judina, svela un abisso di incomunicabilità. L’ipersensibilità degli artisti produce una solitudine incapace di riconoscersi nell’altro. Al centro dello scontro la domanda se si abbia o no il diritto di sperare nel bene.

Il nuovo manuale di storia: come instillare l’odio nei giovani

Da quest’anno scolastico, il nuovo testo unificato di storia per i maturandi russi offre la rilettura della storia russo-sovietica celebrandone i fasti e smussandone i disastri. Fino ai nostri giorni, in modo da scagliarsi contro l’Occidente e l’Ucraina. Una grossa responsabilità per chi instilla odio e risentimento nelle giovani generazioni.

Lo schiaffo del silenzio

La roccia della cultura russa non esiste più. Šiškin, nel suo pessimismo, lancia una domanda bruciante ai suoi compatrioti: come uscire dal silenzio colpevole? Solo una parola libera ci salverà.

La guerra nell’ottica dello Spirito

Nei complessi motivi che hanno generato la guerra in Ucraina c’è anche una componente religiosa. Questo lo scandalo che ferisce e che deve portare a un unico guadagno: il pentimento.

Majakovskij, un gigante tradito

La nuova biografia del poeta riesce ad esprimere compiutamente la sua tragica avventura umana, nel contesto di una cultura vivacissima, che stava per essere soffocata.

L’economia della morte

L’economista Inozemcev ha calcolato che dopo l’invasione dell’Ucraina la vita di un soldato russo caduto al fronte viene pagata quindici milioni di rubli. Chi va in guerra guadagna come non riuscirebbe a guadagnare in tutta la vita da civile. Il paese ne ha preso atto e sta rivedendo di conseguenza la sua scala di valori e priorità.

Anniversario della fuga

L’Europa è piena di esuli. Gente che chiede di condividere il dolore di un distacco che ha tagliato la carne viva della sua vita. A un anno dalla fuga, lo storico russo Zubov rievoca il dramma straziante che lui e molti suoi compatrioti hanno dovuto affrontare. Spera di tornare nella Russia che ama, un paese assetato di bellezza, bontà e libertà.

Antonín Cyril Stojan: ecumenismo, servizio ai poveri, santità

Cento anni fa moriva, in Moravia, l’arcivescovo Antonín C. Stojan. Figura eclettica di sacerdote, teologo e deputato, appassionato alla «questione sociale» cui dedicò tutto se stesso. Fu propugnatore dei congressi unionistici di Velehrad, a favore del riavvicinamento tra cristiani d’Oriente e d’Occidente.

L’invisibile aiutante di Solženicyn

Una storia piccola ma di grande portata quella di Natal’ja Stoljarova, che Yves Hamant ha pubblicato sulla sua pagina Facebook come commosso ricordo di una figura grande e sconosciuta del dissenso. La traduzione che presentiamo è fatta sulla base di un testo più ampio, pubblicato da Hamant in russo a Mosca nel 2018.

Ha un futuro la Russia?

Lo sguardo di padre Scalfi sulla Russia, spietatamente lucido e al tempo stesso pieno di speranza, si dimostra ancor oggi il miglior vademecum per comprendere un paese grande e tormentato. Si apre il convegno del centenario.

La Russia deve scegliere tra fato e libertà

Presente al Meeting di Rimini 2023, lo scrittore russo ci ha raccontato del peccato originale che vede nella storia russa, e della forza morale dei tanti che resistono non per abbattere il sistema, ma per affermare la propria dignità. (Nostra intervista).

Lo «Scherzo» di Kundera, il pessimismo che spalanca al mistero

Primo romanzo dello scrittore cecoslovacco scomparso, «Lo scherzo» ha per sfondo la dissoluzione dell’uomo, «vittima dell’infelice esperimento ateista» del totalitarismo comunista. Eppure, osserva padre Vrána, anche nel nero pessimismo kunderiano pulsa l’attesa di un riscatto, di una redenzione.

Appunti di viaggio in Cappadocia

Appunti di viaggio in un laboratorio artistico unico, in cui asceti e artisti elaborarono e tradussero in atto con straordinaria creatività le verità evangeliche: le chiese rupestri della Cappadocia, alle quali è dedicato il libro-calendario 2024, “Un paradiso nella pietra”.

Tortura in Russia. La violenza come premessa alla guerra

Nonostante la legge russa la vieti, la tortura è di uso corrente nelle carceri o durante le istruttorie. Un documentario di Jurij Dud’ dell’autunno 2021 mostra quanto questa pratica abbia deformato la coscienza civile. «Un paese che non rispetta i diritti dei propri cittadini non rispetterà i diritti dei propri vicini», aveva detto Andrej Sacharov. L’invasione dell’Ucraina è stata preparata anche dalla violenza civile.

Viktorija Amelina, morte di una scrittrice

Un motivo in più per ricordare l’inutile, insensata strage della guerra, che getta via le vite con la loro irripetibile ricchezza. Una giovane scrittrice è morta in Ucraina, il suo talento letterario stava sbocciando proprio nell’incontro col dolore e la paura. Ricordiamo Viktorija Amelina morta il 1° luglio.

Abbiamo ancora un volto?

Arrivati sull’orlo della guerra civile i russi non abbozzano reazioni, perché? Troppo a lungo si è giocato con le menzogne, ora non resta che l’apatia. Ma la speranza è più forte anche di questa devastazione.

Artemij di Grodno: Fratelli, tenete duro!

La morte dell’arcivescovo bielorusso Artemij di Grodno ci ripropone la testimonianza di un pastore amante della verità e ostile al compromesso. Deposto per motivi politici, aveva impugnato l’arma della preghiera.

Le Chiese ucraine si confrontano con l’unità

In un paese in conflitto due Chiese in conflitto. In Ucraina ci si sta rendendo conto che la pace religiosa è condizione necessaria alla pace civile.

László Batthyány, il medico ungherese che curava gratis

Durante il recente viaggio in Ungheria, papa Francesco ha fatto visita a un istituto che ospita bambini e giovani disabili e che porta il nome del beato medico László Batthyány, una figura molto simile a quella di s. Giuseppe Moscati.

Pace e cultura

L’intervento del presidente di Russia Cristiana all’inaugurazione della mostra “Uomini nonostante tutto. Testimonianze da Memorial”, a Bergamo. Perché la memoria è necessaria per vivere e costruire.

Chi mi ha messo in testa la Russia? Dalle lettere giovanili di padre Scalfi

Nella cornice di Villa Ambiveri si è svolto l’Open day dedicato ai 100 anni dalla nascita di padre Romano Scalfi. È stata l’occasione per conoscerne o approfondirne la figura, anche grazie alla presentazione della sua corrispondenza con la famiglia, un patrimonio di diverse centinaia di lettere, di prossima pubblicazione.

Russia, un abbraccio per la pace

Un’iniziativa sorta spontaneamente tra alcuni cittadini russi: scambiare pubblicamente un abbraccio con coloro che sono a favore della pace. Ma anche per un abbraccio oggi si può essere arrestati.

Sconfiggere il drago non basta

Da Charkiv gli attivisti del Gruppo per la difesa dei diritti umani diffondono un bollettino in cui raccontano le iniziative russe contro l’invasione, convinti della necessità di un sostegno reciproco. Amano l’Ucraina ma non fanno sconti al governo, e operano perché l’odio non si radichi nelle giovani generazioni. Intervista al direttore Zacharov.

Poesia: il respiro di una generazione

Due antologie poetiche appena uscite ci danno il polso di due epoche cruciali: la seconda guerra mondiale e oggi. I poeti sono testimoni del dolore e degli interrogativi del loro tempo. I versi come cronaca dell’intimo, che cerca di dar voce al trauma collettivo.

Vogliamo la pace o che ci lascino in pace?

Il meccanismo perverso della guerra si ripete sempre uguale. Però non sarà la paura né la disperazione a donarci la pace, ma il duro lavoro della ragione e della responsabilità, sempre da ricominciare.

In Russia l’arte parla della vita. L’almanacco «Dary».

Un almanacco che parla di architettura, icone, scultura in modo aderente alla vita e al suo dramma. È uscito il settimo numero di «Dary».

Nonni e nipoti insieme a sostenere il fronte

Le autorità russe spingono la popolazione a contribuire all’«operazione speciale». Le scuole sono tenute a forgiare generazioni di «patrioti», sull’esempio dei loro nonni anch’essi cooptati nelle case di riposo: ragazzi e anziani tessono reti mimetiche e confezionano indumenti per i soldati al fronte, scambiandola per una guerra di difesa.

Averincev, un pensatore libero nel deserto sovietico

Averincev fu un grande studioso che seppe trasmettere il respiro universale della cultura al mondo sovietico rinchiuso in una gabbia. Il suo metodo unitario, che metteva in dialogo passato e presente, affascina anche oggi. Una serata alla «Biblioteca dello Spirito».

Memorial vive (ma cercano di farla fuori)

All’alba del 21 marzo a Mosca le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nelle abitazioni di alcuni membri di Memorial. Un’operazione lampo che forse voleva essere un rendimento di conti finale con l’organizzazione.

La Rosa Bianca e la Russia

Quello della Rosa Bianca è ricordato come un episodio «politico», ma fu innanzitutto un cammino di fede: l’aver seguito Cristo fino al sacrificio della vita. Un sacrificio che fu la più straordinaria proclamazione dell’autentico ecumenismo. A Mosca se n’è parlato con sofferta partecipazione.

Morire per non uccidere

Una terribile storia di guerra, una delle tante purtroppo: una recluta si è uccisa per non andare a combattere. Il suo ultimo messaggio testimonia la tenebra senza schiarite in cui sprofonda la Russia.

Una nuova diaspora russa, dopo cent’anni. Alcune riflessioni per l’oggi

L’esodo di tanti russi in questi mesi ricorda l’immane esodo di 100 anni fa. Può questa diaspora avere un ruolo provvidenziale? Un testo del grande Berdjaev ci aiuta a discernere i fatti.

Don Blachnicki, un carismatico per la Chiesa polacca

Testimone della fede sotto due totalitarismi, poi costruttore della Chiesa. Sempre incalzato dalle mistificazioni del regime, ha saputo formare cristiani integri e impegnati nel mondo. L’amicizia con don Giussani e il suo approccio profetico sul ruolo dei movimenti ecclesiali.

Vladimir Poreš: un dissidente che non ha cambiato strada

Era stato ateo, poi cristiano fervente e ingenuo. Ma la delusione della «rinascita religiosa» tradita non lo aveva reso cinico. È rimasto un cercatore, sino alla fine.

«Liberi». Il film su due protagonisti della Chiesa slovacca nel comunismo

Nella Slovacchia comunista, due amici animati dalla stessa passione missionaria contribuiscono alla rinascita religiosa del paese nonostante le repressioni, il carcere e l’ateismo. Un film-documentario ne racconta la storia.

Restiamo umani, per favore

Attenti a non bandire in blocco la cultura russa e a non addossare ai russi una colpa collettiva, dice il poeta ed ex dissidente lituano, che ci mette in guardia dalla disumanizzazione. Stralci di una sua intervista alla Radio televisione-lituana.

Halík: attenti all’egoismo nazionale e religioso

Dissidente, filosofo e infine teologo, Tomáš Halík rappresenta ancor oggi la vivacità del pensiero ceco, sempre pronto a interfacciarsi col mondo. Nell’intervista parla di Ucraina, globalizzazione e «terzo ecumenismo».

Possiamo ancora sperare?

L’immedesimazione di papa Francesco nel dolore delle vittime, il bisogno di giustizia e di verità che non siano contro qualcuno ci indicano come stare davanti alle tragedie di oggi, senza relativismi.

Una menzogna sincera

Ieri ed oggi in Russia funziona lo stesso meccanismo ideologico, pur rivestito di miti diversi. Ma le somiglianze storiche ci insegnano anche la speranza.

Petr Uhl, troppo marxista per entrare nel Partito

Petr Uhl, scomparso un anno fa a Praga, non ha mai rinnegato le proprie idee marxiste né durante l’epoca totalitaria, quand’era nel dissenso, e nemmeno dopo l’89, pagando con anni di carcere il proprio impegno a favore dei diritti umani.

Padre Viktor Grigorenko: capisco che la sconfitta ha un senso

Padre Viktor era nipote e custode della memoria di padre Men’, è morto combattendo fino all’ultimo la battaglia della verità e del bene. Guardando in faccia la malattia.

Il Nobel a Bjaljacki premia la resistenza bielorussa

L’amore per la tradizione nazionale bielorussa l’ha portato ad impegnarsi in prima linea per il rispetto dei diritti umani. Per questo il premio Nobel per la pace Ales’ Bjaljacki ha fondato il Centro Vjasna. Una spina nel fianco per il regime di Minsk.

Mosca, un concerto a sorpresa

Due cantautori russi, idoli degli anni ’80 tornano in concerto a Mosca. E si permettono di dire cose incredibili. Con la riscossa dell’ironia, si riscuote anche la ragione.

Armatevi (come potete) e partite

La mobilitazione «parziale» ha ulteriormente diviso la società russa: le manifestazioni disorganiche, la fuga di migliaia di persone dal paese ormai in conflitto anche con i propri cittadini, il fatalismo dei più, gli arruolati abbandonati a se stessi. E la Chiesa irretita dalla politica nazionale.

Losev: la gioia per l’eternità • Lettere dal GULag

Un uomo, un marito, un filosofo inghiottito improvvisamente dal GULag. Il destino di Aleksej Losev raccontato nel carteggio a quattro mani con la moglie Valentina, uscito di recente in italiano.

La Siberia divisa tra il fronte e la fuga

Come vivono gli sconvolgimenti di questi mesi in Siberia, lontani da Mosca? Da sempre desiderosi di autonomia, i siberiani oggi condividono la mentalità comune. E fuggono in massa alla coscrizione.

Non dobbiamo avere paura!

Un paese dove Grossman e Solženicyn non avrebbero più posto è un paese che odia se stesso. Come uscire dalla spirale del risentimento, con gli occhi aperti.

Voci dall’Ucraina. Pronti a ricostruire

Ci aveva detto che chi odia, perderà questa guerra. A distanza di sei mesi la voce di Kristina, giovane artista fuggita e poi rientrata in Ucraina, ci testimonia la fatica quotidiana di combattere l’odio.

La Russia scricchiola

In tivù si parla apertamente di «guerra», la propaganda patriottica si autocensura, deputati chiedono le dimissioni del presidente… Nelle crepe che insidiano l’edificio del regime si insinuano tante libertà personali.

Trappole comuniste per aspiranti fuggiaschi

Tra il 1948 e il 1951 lungo i confini occidentali della Cecoslovacchia la polizia politica installò dei finti passaggi di frontiera, che in realtà erano trappole a cui indirizzare ignari cittadini desiderosi di espatriare, che poi venivano arrestati. Un libro ne racconta le vicissitudini.

Saša Filipenko, tra memorialistica e contemporaneità

Nei libri del giovane scrittore bielorusso Saša Filipenko la ricostruzione documentaria del passato fa da sfondo alle vicende dei personaggi, e si intreccia ai fatti della storia bielorussa più recente. Ne scaturiscono domande brucianti sull’oggi e sulla prospettiva futura, ma anche sulla condizione umana di sempre.

Sono in Memorial perché ho avuto un maestro

Bill Bowring, professore di diritto alla London University, ha intervistato Elena Žemkova, che è stata tra i fondatori e poi direttore esecutivo di Memorial. In questi giorni Žemkova si trova a Rimini per testimoniare sul suo lavoro.

La linea fra il bene e il male

La responsabilità di scegliere il bene riguarda tutti, non solo i belligeranti.

Vilnius, città di profughi. Diario di viaggio

Nella capitale lituana vive una grossa comunità di rifugiati politici, non solo ucraini ma russi e bielorussi. Un mondo a parte che non sa se fondersi con l’ambiente o tener viva la speranza di tornare.

Il «grande cambiamento» ovvero il ritorno all’URSS

In Russia riemergono i «pionieri» di sovietica memoria. Cambia il nome ma l’intento è lo stesso: raggruppare, inquadrare e pilotare la giovane generazione, prima che scappi dal recinto e si formi un punto di vista indipendente e critico.

Degli illusi che costruiscono il futuro della Russia

Esiste in Russia un’organizzazione di volontari che fanno da osservatori nei seggi elettorali. Nata nel 2000, è stata liquidata nel 2016 come «agente straniero», ma continua ad esistere. Perché accollarsi un lavoro così ingrato ed evidentemente inutile? Ce lo spiega Inna Karezina, responsabile del gruppo ora emigrata in Lituania. Storie di resistenza civile. (Intervista di Paolo Polesana).

Insieme, per vivere e amare

Per noi presi tra pandemie e guerre, le otto storie di famiglie raccolte nel libro “Insieme. Storie d’amore nel comunismo” assumono una particolare attualità perché testimoniano una speranza possibile in ogni condizione.

Quando il dialogo diventa un incontro

Quando la guerra scava trincee ideologiche e cancella il terreno dove potersi incontrare, è ancora possibile un dialogo che non sia un calcolo ma un reale incontro? E se sì, a quali condizioni? Una serata alla Biblioteca dello Spirito di Mosca ha buttato i cuori oltre l’ostacolo.

«Errore di connessione»: comunicare in tempo di guerra

Un giornalista russo ha girato un documentario costruito come un dialogo a distanza tra parenti che hanno posizioni ideologicamente opposte: per la guerra e per Putin, contro la guerra e contro Putin. È un drammatico dialogo tra sordi. Se non fosse per quel che resta del cuore…

Havel: ritratto a più voci di un presidente straordinario

Uscito in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Václav Havel, il libro raccoglie interviste a personaggi direttamente o indirettamente legati alla sua figura. Ne esce un «ritratto a più voci» che getta nuova luce sull’«eroe della Rivoluzione di velluto».

Russia, l’opposizione delle femministe

Tra le file dell’opposizione alla guerra in Ucraina ci sono gruppi diversi, con ideologie anche molto distanti fra loro. L’esperienza femminista ha fatto della creatività la caratteristica fondamentale delle sue azioni.

Shishkin e il «punto di fuga» del cuore

Uno scrittore russo pluripremiato e tradotto, Mikhail Shishkin vuole ricreare una lingua viva, che combatte la lingua morta dei cliché televisivi. La sua è un’analisi culturale graffiante che per molti versi ha anticipato il naufragio di oggi.

Linee guida per la denazificazione dell’Europa (Russia compresa)

L’inconsistenza delle pretese russe di «denazificare» l’Ucraina appare dalla semplice memoria storica: fascismo e nazismo ebbero un oscuro fascino su centinaia di migliaia di europei. La vera denazificazione è innanzitutto un giudizio secondo verità.

Auguro alla Russia di provare orrore e pentimento

Un dimostrante solitario sulla Piazza Rossa, col suo cartello contro la guerra. Arrestato, processato, multato. Ma al giudice ha detto parole molto chiare e coraggiose. È uno che spera ancora nel buon senso e nella verità.

Come abbiamo potuto? Un grido dalla Russia

La storica russa Elena Beljakova racconta della sua vita sconvolta dopo il 24 febbraio. Dell’angoscia, delle prospettive oscure per il suo paese. Nell’intervista il grido di chi non smette di ripetere che la guerra è una «sciagura per tutti».

Denuncio perché non voglio sapere

Rispetto all’epoca sovietica, oggi chi denuncia il dissenso nei confronti dell’«operazione speciale» lo fa soprattutto per evitare di conoscere tutto il male che potrebbe emergere dalle nebbie della propaganda ufficiale.

Voci dall’Ucraina / 3 / Comunione sotto le bombe

Dalla voce di un sacerdote ortodosso abbiamo raccolto storie di dolore e di incredibile carità. Gli stereotipi delle nostre abitudini cadono, ma risorge la vita.

Un uomo di nome Revolt, scienziato e dissidente

Revolt Pimenov, matematico e dissidente sovietico: l’attaccamento alla verità è stato la bussola di tutta la sua vita. Dalla partecipazione attiva al dissenso dopo l’invasione delle truppe sovietiche in Ungheria, fino alla direzione della filiale di Memorial nell’estremo nord della Russia.

«Andava tutto così bene. Finirà malissimo»

Riprendiamo l’intervista di K. Gordeeva al direttore di «Novaja gazeta» Dmitrij Muratov. La guerra contro l’informazione libera in Russia sembra conclusa con la scomparsa del suo giornale. Ma il coraggio di anni e le vite sacrificate non possono naufragare così. Un dialogo poco consolante, ma neppure rinunciatario…

Voci dall’Ucraina. Se odio, perdo la guerra

Il 24 febbraio mattina è uscita di casa con uno zainetto, senza sapere dove andare. L’odissea di Kristina, profuga ucraina in Italia, ci testimonia che chi odia, perderà questa guerra.

La guerra si impara sui banchi di scuola

Lezioni speciali per inculcare negli studenti russi delle medie e delle superiori la rilettura ideologica della storia ucraina, e per scoraggiarli dal partecipare a iniziative per la pace.

L’ortodossia russa, 30 anni dalla libertà alla crisi

Apriamo con questo articolo una panoramica sulla vita della Chiesa russa negli ultimi 30 anni. Una traiettoria duplice: da un lato normalizzazione dei rapporti con lo Stato, dall’altro un drammatico calo di fedeli. Il presente testo è stato scritto prima del 24 febbraio; da quel giorno molte cose sono cambiate, anche nella Chiesa, ma solo il tempo permetterà di valutarle appieno.

Nuovi tentativi di far tacere i russi

Dalla Russia giungono messaggi di vergogna e angoscia, mentre la polizia continua a smantellare l’informazione e la libertà personale. Sembra che la violenza di questi giorni condensi lo sviluppo degli ultimi anni, sia come crescita dell’autoritarismo che della responsabilità civile.

Profughi contesi e cittadini volontari (loro malgrado)

Si sono spenti i riflettori sulla crisi umanitaria ai confini tra Polonia, Stati baltici e Bielorussia, ma il problema permane. L’associazione polacca di volontariato Grupa Granica assiste i profughi, grazie anche all’aiuto dei cittadini.

Padre Men’ e il coraggio di avere gli occhi aperti

Una nuova biografia di padre Aleksandr Men’ ci mostra il fascino assoluto di una personalità centrata su Cristo, che né il tempo né lo spazio fanno impallidire.

Dopo l’URSS. 2008-2021 il tempo dei conflitti

Dal 2008 iniziano a scoppiare brevi conflitti tra i paesi ex-sovietici. L’ipotesi «guerra» entra nella mentalità comune; il nazionalismo produce secessioni a catena. Qui approda la parabola delle nuove democrazie. La libertà sognata nel 1991 può dare ancora dei frutti?

Jan Bula e Václav Drbola: due martiri in Cecoslovacchia

A Roma, fino al 15 gennaio, una mostra sulla storia di due sacerdoti martiri nella Cecoslovacchia comunista, due esempi di servizio e fedeltà alla verità della Chiesa. È in corso il loro processo di beatificazione.

Sorprendere il bene che c’è

Bilancio di fine anno: tra le speranze deluse e le nuove persecuzioni, la novità si fa strada.

La caduta dell’URSS: 30 anni di transizione

Gli anniversari hanno un loro fascino perché costringono a riconsiderare il cammino fatto, a valutare l’esperienza vissuta, che diventa storia comune. Anche se non si sono compiuti i 40 anni di peregrinazioni di Mosè nel deserto, l’autore azzarda un tentativo di analisi.

Consonanze tra Sergej Averincev e papa Francesco

La pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti ha sottolineato la natura relazionale della persona. Straordinarie consonanze si trovano nel pensiero di Averincev formulato negli anni ‘80.

Da Mosca alla Siria, Francesco e il sultano

Da Mosca a Damasco. La mostra che racconta dell’incontro fra san Francesco e il sultano Malik Al Kamil sta girando le città della Siria. Perché, in una terra martoriata dalla povertà, puntare sulla cultura? Ce lo racconta Jean François Thiry che intervista il nunzio apostolico a Damasco card. Mario Zenari.

Ivan Šmelëv, «Il sole dei morti»

Recensione del volume di Ivan Šmelëv, “Il sole dei morti – Epopea”, a cura di Sergio Rapetti, Bompiani, Milano 2021.

Aleksievič: guardiamo in faccia il dramma in corso

Quattro donne, premi Nobel per la letteratura, hanno inviato un appello ai vertici della UE in difesa dei migranti e del popolo bielorusso: un forte richiamo alla coscienza degli europei. Tra loro Svetlana Aleksievič, che ha spiegato a una giornalista come vede la situazione.

Una donna, contro l’indifferenza

In Russia dire Čudakova era dire Michail Bulgakov: lei aveva scritto la più approfondita biografia sullo scrittore, lei aveva dato inizio al suo museo. Ma oltre che studiosa era una donna libera, difensore delle libertà civili.

La lingua della speranza o del rancore

Irina Levontina, linguista, specializzata in perizie linguistiche giudiziarie, asserisce che il nostro modo di parlare rispecchia l’esperienza dell’io e della società. Spesso fa trapelare il nostro rancore… Il suo intervento al Convegno del 5-6 novembre «Persona, società, Stato».

Wyszyński: «Il futuro è di coloro che amano e non di quanti odiano»

Il cardinale Stefan Wyszyński, «Primate del Millennio», è stato beatificato a Varsavia. Ripercorriamo la sua figura di pastore capace di fronteggiare i due totalitarismi del XX secolo.

Memorial in manette. Una serata speciale a Mosca

La sera del 14 ottobre nella sede di Memorial a Mosca hanno fatto irruzione dei ragazzi che hanno cercato di intimidire il pubblico che stava vedendo un film. L’intervento della polizia ha reso più inquietante la faccenda.

80 anni fa l’olocausto ucraino

Babij Jar, a Kiev, ha visto nel 1941 un massacro di ebrei da parte degli occupanti nazisti. Ma il fatto è stato totalmente censurato dalla propaganda sovietica. Solo ora, dopo 80 anni, si sta ricostruendo la memoria dell’olocausto ucraino.

La «trafittura» della bellezza. Il centenario di padre Schmemann

Sono usciti in italiano i Diari di padre Alexander Schmemann grande teologo ortodosso vissuto in America, ma che ha segnato con la sua testimonianza tutto il mondo ortodosso russo. La sua riflessione interiore cercava di rispondere alla «cosa più terribile nel mondo moderno»: l’impotenza del cristianesimo.

Ucraina: la più povera in Europa ma è il paese delle possibilità

Parla uno storico e politologo ucraino: un paese povero, campo di battaglia dei clan, ma con grandi potenzialità. Un giudizio inedito sul Majdan. Intervista di Marta Dell’Asta.

Archivi Stasi: il coraggio di guardare il passato

Come consolidare lo studio del passato? In Germania si è passati alla seconda fase della memoria inserendo gli archivi del periodo comunista nell’Archivio di Stato.

Mosca ha le sue buone tradizioni. Cronaca di ordinaria resistenza

Questo periodo che precede le elezioni alla Duma è denso di nuove leggi antidemocratiche, divieti, chiusure di media, arresti, processi e censure. Ma la società civile continua la sua strada. Fare la guardia sul luogo di un omicidio politico mantiene viva la coscienza della verità. Una piccola minoranza «che dissente» dissemina segni di memoria e solidarietà.

Cuba in piazza: quali parentele con l’ex URSS

Da domenica 11 luglio in decine di località dell’isola si sono svolte manifestazioni spontanee contro il governo, responsabile della tragica situazione socio-economica cui si è aggiunta la pandemia. Bastano la forza e l’economia davanti al desiderio di libertà di un intero popolo?

Il GULag parlava una lingua tutta sua

Il GULag sovietico era un mondo a sé, con le sue leggi e la sua lingua. Un mondo brutalmente reale e al tempo stesso evanescente, le cui derive marchiano ancor oggi la psiche e il linguaggio comune. L. Gorodin ne ha raccolto in 4 volumi l’enorme vocabolario.

Bielorussia: due vescovi cacciati, ma due veri pastori

Nella Bielorussia preda di paura e depressione, due vescovi ortodossi hanno mostrato come si fa a vivere nella verità. Sono stati entrambi deposti ma il loro esempio resta, a fronte di una struttura ecclesiastica invischiata nelle logiche di potere.

Gite in montagna e incontri clandestini

Ricordi di gioventù di un’insegnante, che dall’incontro con don Ricci ha imparato il gusto dell’incontro e di orizzonti infiniti.

Riscoprire Dante in russo

La «giornata dantesca» 2021 è stata celebrata alla «Biblioteca dello spirito» presentando il volume di Ol’ga Sedakova «Tradurre Dante». La scelta dell’autrice non è innanzitutto filologica ma concettuale, nata dal bisogno di scandagliare una concezione dell’uomo e del mondo che ci appartiene profondamente, e che l’uomo di oggi sembra essersi dimenticato.

Bielorussia: violenza senza più ideologia

Per una notizia dalla Bielorussia che scuote il mondo – come il dirottamento del volo Ryanair per rapire un giornalista – ce ne sono tante altre non meno inquietanti e anche tragiche che passano inosservate. Cosa resta della protesta.

Giovani «incompatibili» col sistema

A Mosca sono stati condannati tre giovani attivisti per atti vandalici. È l’ennesima azione repressiva nei confronti di ambienti sempre più insofferenti verso il sistema politico, ormai incapace di rispondere alle loro esigenze di giustizia, credibilità e verità.

Tolkien e la non violenza

C’è un modo traslato per parlare di temi scottanti e proibiti. Il giovane antropologo bielorusso Andrej Strocev, attraverso l’opera di Tolkien, riflette su guerra e non violenza, questione molto attuale nel suo paese. E conclude che il male non si vince con la forza.

Michael Bourdeaux, la battaglia tra il bene e l’indifferenza

È morto padre Michael Bourdeaux (1934-2021) grande sostenitore dei cristiani perseguitati in URSS e nei paesi comunisti. La sua opera d’informazione mise in crisi la propaganda sovietica. Cosa dice oggi la sua esperienza.

Guide nazionali per il turismo in Russia

Si annunciano tempi difficili per gli amanti del turismo in Russia, e anche per chi li accompagna, dopo le ultime modifiche apportate alla legge che già regolava la questione delle guide turistiche.

Giovani cristiani e musulmani si sono incontrati a Mosca

Un incontro tra giovani cristiani e musulmani, a Mosca. È nato dalla stima tra alcuni adulti delle diverse religioni, nella convinzione che la vera contrapposizione oggi non è più tra le diverse religioni, ma tra l’uomo immanente e autosufficiente, e le culture religiose.

La Resurrezione ha raggiunto anche noi

«Noi siamo preziosi agli occhi di Dio, perché la nostra natura si è incorporata, si è mischiata alla natura stessa di Cristo, per cui noi siamo i risorti».

Come cambia la fede nella metropoli

È ancora valida l’idea che gli ortodossi in Russia sono conservatori e tradizionalisti, restii ad accettare le sfide, sulla difensiva di fronte al diverso? Un libro e un canale youtube ci mostrano una nuova realtà, fanno il ritratto dei «nuovi credenti metropolitani».

Insieme per dare ragione al mondo della nostra speranza

Cinque anni fa, a Cuba, si incontravano per la prima volta nella storia il primate della Chiesa cattolica e della Chiesa russa ortodossa. Molti si chiedono se l’incontro abbia dato frutti. Risponde l’arcivescovo Paolo Pezzi. (Intervista di Pavel Korobov, Kommersant).

Havel: protagonista è colui che si stupisce

Scritta da un Havel poco più che ventenne, la recensione a un film ungherese del 1956 contiene alcuni spunti che riemergeranno negli scritti del drammaturgo-dissidente maturo: la ricerca della verità, il rapporto tra libertà personale e meccanismo totalitario. Già allora Havel scriveva: «Com’è terribile un sistema che ci dà motivi per credere ad ogni fantasia che abbia una parvenza di realtà, e viene presentata come realtà autentica».

Ateismo, ideologia, politica: una rilettura della storia sovietica

Non la politica né l’economia furono il motore primo del totalitarismo sovietico, ma la volontà di creare l’uomo nuovo e l’utopia della società perfetta. Lo studio di una storica americana.

Russia: dopo la piazza come si va avanti?

Naval’nyj è stato condannato alla colonia penale. I giovani manifestano e la polizia picchia. Rinasce lo scontro politico in un paese dilaniato. Quali le reazioni della società civile.

Da Lenin a Lennon: il Muro più famoso di Praga

A quarant’anni di distanza dalla morte di John Lennon, nella capitale ceca esiste ancora il muro dedicato al cantautore, simbolo di libertà durante il comunismo. Per il regime Lennon incarnava la «lotta pacifista all’imperialismo» ma «corrompeva» i giovani. Equilibrismi totalitari per tenere in pugno la gioventù.

La Russia in piazza, prospettive o vicoli ciechi

Né delusi né rassegnati, i russi si ostinano a scendere in piazza. Quale prospettiva reale hanno le adunate di massa di fronte ai problemi del paese? Cosa dice la cronaca dei fatti.

Trent’anni di sacerdozio: lo stupore di essere scelti

Il 22 dicembre scorso l’arcivescovo cattolico della Madre di Dio a Mosca ha festeggiato 30 anni di sacerdozio. Tempo di bilanci, dunque, e di prospettive per il futuro, come emerge nella conversazione con la giornalista Anastasija Bosio.

Il cuore dell’uomo e la storia: in memoria di Filaret di Minsk

Un altro padre, un altro amico ha varcato la grande soglia. L’ex metropolita di Minsk Filaret Vachromeev, spentosi il 12 gennaio a 85 anni, oltre ad essere stato uno dei protagonisti della vita ecclesiale nell’ortodossia russa, ha avuto un posto importante nella vita di Russia Cristiana.

La Duma vuole un pensiero sempre più unico

«Vietare, limitare, tenere in pugno e non mollare», questa, secondo Archangel’skij, la sostanza del nuovo progetto di Legge della Duma sull’istruzione. Per difendersi dalla «forze antirusse».

Polonia: l’aborto divide società e Chiesa

Dal 23 ottobre scorso, dopo la sentenza con cui la Corte costituzionale ha vietato l’aborto in caso di patologie gravi e malformazioni dell’embrione, il paese è stato percorso da un’ondata di proteste di massa, nonostante i casi di covid-19 abbiano superato il milione.

Irina Antonova: la mitica direttrice del Museo Puškin

Una donna di ferro e animata da una grande visione. La sua figura è già storia: ha portato a Mosca la Gioconda e il Tesoro di Priamo. Ne parliamo con la sua collaboratrice Viktorija Markova.

Dopo la guerra nel Nagorno Karabakh, la situazione attuale

Il diritto fondamentale del popolo armeno a vivere sul proprio territorio è stritolato fra il regime autoritario azerbaijano e i disegni della Turchia. Tra l’Occidente che non vuole esporsi e la Russia che fa da ago della bilancia, un popolo combatte per sopravvivere.

Il destino sospeso del Nagorno Karabakh

La guerra dimenticata contro gli armeni del Nagorno Karabakh è figlia di una vecchia contrapposizione caucasica. Destini alterni della regione contesa, dove in questi giorni la geopolitica sembra avere la meglio.

Ladislav Hejdánek, un filosofo amante della verità

Professore di filosofia e teologo, fu portavoce di Charta 77 e protagonista delle lotte del dissenso cecoslovacco, pur preferendo star lontano dai riflettori. Rimproverò ad Havel di essere troppo individualista, ed ebbe tra i suoi amici diversi comunisti. Per lui il filosofo è un «amante della verità».

Così vanno le cose, viviamo in Russia

La scrittrice Ljudmila Ulickaja ha curato un libro che raccoglie e commenta tante esperienze di gente comune. Uno specchio della Russia contemporanea, senza retorica né paroloni. Al fondo la certezza che sono le persone l’unica e vera chance del paese.

Cancellare un ritratto per «vivere nella menzogna»?

A Tver’ si litiga attorno a un graffito col volto di Solženicyn. Per molti è un padre della patria, ma sono ancora di più quelli che lo detestano. Battaglie sul fronte della memoria.

Quel che resta dell’uomo e della sua dignità dopo la pandemia

La società civile e la Chiesa sono stati segnati duramente dalla pandemia, che ha mostrato l’inconsistenza del loro tessuto ideale. Cerchiamo i colpevoli o lavoriamo per il cambiamento?

Anche la Chiesa scende in piazza?

Dopo le elezioni del 9 agosto in Bielorussia, si assiste non semplicemente a un’inedita opposizione di massa ma a un cambiamento del paese. In questo movimento anche le Chiese sono presenti, in vari modi. I cattolici in prima linea.

Bielorussia chiama – Russia risponde

Il Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa nato il 19 agosto non esiste più. È stato smantellato dalle forze di polizia. L’unica che resta a piede libero è la Nobel Svetlana Aleksievič (pure lei interrogata dalla polizia), troppo famosa per essere colpita. In questa emergenza la scrittrice ha lanciato un drammatico appello. E subito sono arrivate delle risposte…

È una questione di lingua

A nostra insaputa si sta erodendo il rapporto univoco tra le parole e la realtà. Ma se svapora il senso del nostro parlare svaniscono anche l’organizzazione del pensiero e la capacità di formulare giudizi.

Un popolo che si dà la mano

Il post-elezioni in Bielorussia ha portato alla ribalta un popolo che da decenni non si faceva sentire, acquiescente e demoralizzato. Oggi, davanti a un presidente che da macchietta si è mostrato cinico aguzzino, per i bielorussi è venuto il momento della dignità.

Elena Avaliani, la farmacista che cercava Dio

Il 27 luglio è morta a Mosca Elena Avaliani, una delle tante persone la cui vita è stata segnata dall’incontro con padre Aleksandr Men’. Per lei questo incontro si era poi approfondito attraverso la paternità del cattolico don Giussani e l’appartenenza alla Fraternità San Giuseppe. Paralizzata da vent’anni, ha sempre testimoniato a chi la incontrava la pienezza che la vita può assumere in ogni circostanza, quando è vissuta nell’amicizia di Cristo.

Una parrocchia ortodossa nella cittadella atomica

Nel monastero di Sarov, dove visse il celebre san Serafim, dagli anni ’40 è insediato un centro di ricerche atomiche. Un testimone racconta come è tornata la vita di fede nel tempio della scienza sovietica. La «rinascita religiosa» ha visto molte speranze e illusioni. Prima le pericolose derive militariste e oggi il business del turismo religioso. Eppure rinasce la vita della Chiesa.

Il sogno di Santa Sofia

«Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato»: queste parole, pronunciate da papa Francesco all’Angelus del 12 luglio, hanno fatto il giro del mondo, ma forse dobbiamo ancora comprenderne la reale portata.

Padre Nikolaj Vedernikov era un apostolo

Con padre Nikolaj Vedernikov, morto a novantadue anni, scompare uno degli ultimi sacerdoti che hanno accompagnato la rinascita della fede tra l’intelligencija sovietica negli anni ’60-’80.

«Storie di amicizia e di speranza» • I ragazzi di Piazza Majakovskij

I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.

Da ragazzo ero diviso tra fede e partito

È morto Sergej Ščeglov, uno degli ultimi testimoni del GULag staliniano. Da giovane era stato ai lavori forzati negli impianti di Noril’sk, dove in questi giorni è avvenuta la catastrofe ecologica. Presentiamo stralci dell’ultima intervista, a cura di Oleg Glagolev per il portale Stol.

Un paladino della libertà religiosa, Anatolij Krasikov

Anatolij Krasikov, scomparso il mese scorso, è stato corrispondente della TASS per quasi quarant’anni, ma con l’apertura mentale e la dignità dell’uomo di coscienza. Grande estimatore del cattolicesimo, era stato il primo giornalista sovietico accreditato presso la Sala Stampa vaticana.

Vsevolod Zaderackij, quando la musica salva la vita

Insegnò musica al figlio di Nicola II, combatté contro i Rossi, finì prigioniero nell’edificio dove alloggiava il capo dei čekisti che lo risparmiò dopo averlo sentito suonare. Il regime sovietico lo condannò al lager della Kolyma, dove riuscì a comporre 24 preludi sui moduli per il telegrafo.

80 anni fa, Katyn’

Nel conto delle vittime della seconda guerra mondiale entrano anche quelle della cosiddetta «strage di Katyn’», un episodio oscuro avvenuto in URSS, la cui memoria ancora oggi disturba.

Due caravelle nel mare della pandemia

Abbiamo perso le fonti di sostentamento ma fidiamo nel soccorso degli amici.

Il virus, gli ultras e una scelta per la vita

Ripartire ma come? Magari recuperando la memoria delle proprie radici. In Italia come in Russia.

Il nuovo giornalismo russo: un dilettante di nome Dud’

Trentatré anni, taglio alla punk, l’aria da ventenne, un po’ naif e un po’ calcolatore, comunque lucido e deciso. Jurij Dud’ è il nuovo volto del giornalismo russo di frontiera, quello on line. Sa farsi ascoltare e ha milioni di follower.

Mosca: il dramma degli ultimi durante la pandemia

Con l’introduzione di misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus, migliaia di senzatetto e di anziani in tutta la Russia rischiano di essere abbandonati a se stessi. Le associazioni che li assistono devono sospendere l’attività. Non restano che i volontari.

Stalin, la progenie dell’inferno

Un saggio su Stalin del poeta Iosif Brodskij. Scritto nel 1973, prende le mosse dai ricordi d’infanzia e si chiede donde venga il fascino oscuro e persistente di questa personalità. Lo stalinismo non muore perché è un sistema di pensiero e noi abbiamo perso il criterio per giudicarlo. Presentiamo ampi stralci del testo.

Polonia: patriottismo, business e utopia

Mentre non si placa la polemica politica tra i governi russo e polacco sulle responsabilità della Seconda guerra mondiale, online si moltiplicano i siti che fanno del patriottismo un business e diffondono utopie nazionaliste.

E se fosse una lezione salutare?

Una lettera e una visita in Russia di un parroco della Siria. Un’occasione per chi non ha paura di scontrarsi con la realtà.

I nuovi martiri e la convenienza della Croce

Nel suo recente passato la Russia non conta solo tragedie ma anche l’onore di tanti martiri per la fede. Come la granduchessa Romanov, Elizaveta Fëdorovna. La sua opera innovatrice ispira ancora oggi nuove forme di assistenza agli ultimi.

La Russia in balìa di “agenti stranieri”?

Qual è lo sfondo politico su cui si inserisce la riforma costituzionale voluta dal presidente Putin? Uno sfondo preoccupante di attacco alla società civile.

Radio Vaticana e i paesi dell’Est: una lotta per l’anima e il cuore della gente

Un corposo volume pubblicato dall’Istituto ceco per lo studio dei regimi totalitari (ÚSTR) è dedicato alle trasmissioni della redazione ceca di Radio Vaticana rivolte oltrecortina durante il comunismo. Riscoperta di un’opera profondamente culturale oltre che spirituale.

Metropolita Antonij: «L’amore di Cristo ci urge»

Tra i discorsi inediti del grande metropolita Antonij, c’è questo coraggioso intervento al Concilio della Chiesa ortodossa russa in occasione del Millennio del battesimo della Rus’. Sono passati oltre trent’anni da allora, ed è di incredibile attualità.

Un messaggio ai giovani musicisti: la lezione di Marija Judina

Torniamo a parlare della leggendaria pianista Marija Judina in occasione dei 120 anni dalla nascita. Alcune pagine del volume dedicato alla sua tecnica pianistica, recentemente pubblicato dall’editrice La Casa di Matriona.

Nembrini: Un prete ortodosso, un mio amico

È improvvisamente mancato padre Georgij Orechanov, prorettore dell’Università ortodossa San Tichon di Mosca e storico della Chiesa. Nato a Mosca nel 1962, si era laureato in matematica e poi in teologia; nel 1999 era diventato sacerdote. Grazie a lui si sono instaurati fitti rapporti accademici e d’amicizia con i cattolici. Lo ricorda qui il professor Franco Nembrini, che molta parte ha avuto in questa storia d’amicizia.

Io spero nella rivoluzione interiore

Ol’ga Sedakova compie 70 anni. Grande poetessa e finissima traduttrice, Sedakova è uno dei maggiori pensatori presenti oggi in Russia, punto di riferimento per molti. In questa recente intervista rilasciata al sito tayga.info ha condiviso alcune riflessioni e le sue speranze.

«Che in mezzo a voi viva Cristo» – La Biblioteca dello Spirito compie 15 anni

A Mosca tutti la chiamano «la Pokrovka», un centro culturale unico, che incuriosisce e attira. Dice il direttore: «Quello che ci ha sempre incoraggiato è stato incontrare delle comunità vive per cui il cristianesimo era una vita e non un’ideologia, un baluardo da difendere».

Storia di un’amicizia. Padre Scalfi e Tomáš Špidlík

Cent’anni fa nasceva una delle figure più importanti della Chiesa boema del ‘900, il cardinale Tomáš Špidlík (1919-2010). Sacerdote, teologo, profondo conoscitore della spiritualità e dell’arte orientale, fu amico ed estimatore dell’opera di p. Scalfi. Ne parla mons. Braschi nel suo intervento al convegno L’eredità spirituale del cardinal Špidlík, svoltosi al senato della Repubblica ceca il 21 ottobre scorso.

Il processo a Egor Žukov: Le sorprese della nuova generazione

Il processo a Egor Žukov, studente ventunenne dell’Alta Scuola di Economia, accusato di «pubblici appelli all’estremismo su internet», denota il fermento serpeggiante a Mosca tra le giovani generazioni.

Nella nostra vita ci sono dei “fari”…

La caratteristica della santità sta nel fatto che è impossibile passarle accanto e restare come prima. Tanja Krasnova ci racconta la sua vita tra i santi dei nostri giorni.

Nella mia vita il dramma dello scisma

Una delle voci sentite al Convegno di Russia Cristiana è quella di un sacerdote russo-francese, che dopo il disfacimento della diocesi ortodossa russa dell’Europa occidentale, dove è nato e vissuto, trae delle riflessioni sul volto e la missione della Chiesa davanti al mondo.

“Il francese”: il cinema parla del dissenso

L’attore e regista Andrej Smirnov ha messo in scena una vicenda che ricorda quella di alcuni intellettuali occidentali negli anni ‘50, da Vittorio Strada a Georges Nivat, che nell’incontro con il mondo sovietico e russo mutarono radicalmente le proprie concezioni, contribuendo anche a cambiare la coscienza europea, all’Est come all’Ovest.

La bellezza della famiglia in Italia e in Russia

Un rapporto di amicizia fra sacerdoti e laici cattolici e ortodossi è all’origine del convegno La bellezza della famiglia in Italia e in Russia. Problemi e soluzioni, svoltosi a Livorno dal 1° al 6 ottobre 2018.  A promuoverlo sono stati il Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico Italiano, l’Università Ortodossa Umanistica San Tichon di Mosca e la diocesi di Livorno.

L’Ostalgie resiste a trent’anni dalla caduta del Muro

Voci revisioniste o perlomeno critiche si levano in Germania nei riguardi della celebrata caduta del muro di Berlino. Questi decenni hanno solo reso evidente che la caduta non bastava da sola a cambiare il nostro cuore. Però ci ha stretti alle corde del nostro nichilismo.

Havel a Milano: Un «memorandum» per l’oggi

Ritorna in scena Memorandum di Havel, riproposto dal teatro Out Off di Milano. L’opera, scritta nel 1965, si fa beffe del sistema burocratico totalitario con la sua «lingua di legno», ma ne rivela amaramente anche i pericoli: l’incomunicabilità, la lotta e l’adattabilità per ottenere il potere, la perdita dell’io. Temi che ritroveremo nella grande stagione del dissenso.

Il Muro di Berlino: una follia che diventa strada

La Germania Est, e Berlino suo bastione, hanno sempre preteso di seguire una via specifica al socialismo. Ma proprio per la loro collocazione particolare hanno anche conosciuto un altissimo numero di fughe. Come, dal Muro che le doveva bloccare, si è arrivati alla breccia che ha fatto crollare il regime.

Gettare semi perché altri raccolgano. Padre Luigi Peano

Ci ha lasciati un altro di quei sacerdoti generosi che negli anni ’50 avevano scelto di dedicare la vita alla Russia e alla sua fede cristiana.

Vladimir Bukovskij – il ritorno della coscienza

Bukovskij è stato uno dei più grandi dissidenti dell’Unione Sovietica, motore di iniziative e punto di riferimento per gli altri. Un «antieroe» rispetto al tipico eroe guerrigliero che piaceva in Occidente. Ha sofferto manicomio, prigione e lager, credendo nella rinascita morale dell’uomo.

Da Bergamo al Meeting di Rimini: la bellezza, il lavoro e la domanda di senso

Quest’anno lo stage per studenti russi organizzato da Russia Cristiana in collaborazione con l’Università di Vladimir ha avuto due novità: la presenza di un gruppo di seminaristi ortodossi e l’incontro con il Meeting di Rimini. Per tutti una grande occasione di sfatare i pregiudizi sull’Occidente. Il racconto della docente che li ha accompagnati.

I processi di Mosca: qualcosa sta cambiando

La lettera collettiva dei sacerdoti in difesa delle persone ingiustamente arrestate ha smosso le acque di una situazione politica e sociale che a molti pareva senza vie d’uscita. Si riafferma la coscienza che qualcosa si può sempre fare…

Riflessioni di un professore infelice

Cosa significa essere un insegnante oggi? La pubblica istruzione russa lascia ancora spazio all’iniziativa personale e alla creatività dei veri maestri? Il sacerdote Sergej Kruglov ha intervistato a riguardo Aleksandr Zakurenko, insegnante, traduttore e poeta.

«Smettiamo di avere paura»

Lettera collettiva di sacerdoti ortodossi a proposito dei recenti casi di malagiustizia in Russia. Un intervento del genere non ha precedenti e pone nuovamente la Chiesa nel vivo della storia. La società civile si riscuote, e la Chiesa c’è…

Siamo tutti eroi del nostro tempo

Un amico mi ha segnalato un bell’articolo di Nicolò Zuliani che circola in rete. Racconta una storia legata alla vicenda dei Boat people vietnamiti, i profughi che nella seconda metà […]

Ortodossia: tre voci sui travagli della Chiesa

L’onda lunga della crisi dell’ortodossia ucraina arriva in Europa, aprendo contenziosi tra le varie comunità ortodosse. Cosa possiamo imparare da una vicenda che unisce molte criticità comuni a tutte le confessioni, e le società.

Come Jean Vanier ci ha cambiato la vita

L’esperienza cristiana di Jean Vanier, fondatore delle comunità de L’Arche e di Fede e Luce, ha fatto breccia anche nella Russia pre- e postsovietica, dove il disagio fisico e mentale è sempre stato censurato. Vanier valorizzava la fragilità come una risorsa, perché ci insegna a essere «come bambini», cioè nella posizione giusta per vivere pienamente. Il ricordo di Karina Černjak, una figlia spirituale dopo la sua recente scomparsa.

Scruton: quel «potere dei senza potere» capace di toccare il cuore

Il professor Roger Scruton, scrittore e filosofo inglese, agli inizi degli anni ’80 tenne alcuni incontri nei seminari clandestini di filosofia a Praga. Fu per lui la scoperta di un mondo «capace di toccare il cuore e l’anima delle persone e che sapeva unirle tra loro».

«Lo Spirito Santo è più forte dei vescovi»

Nel mondo ortodosso russo sta crescendo l’interesse per la figura del «laico» nella Chiesa – un problema che si era già posto il Concilio del 1917-1918, e che oggi, di fronte alle sfide della società secolarizzata e al compito della testimonianza nel mondo, diventa sempre più importante. Di qui il desiderio di conoscere più da vicino l’esperienza cattolica, di cui parla, in un’intervista rilasciata ad Oleg Glagolev per la rivista dell’Istituto Ortodosso San Filaret, l’arcivescovo della Madre di Dio a Mosca.

Scrittori e giornalisti sulle dimostrazioni a Mosca

I membri del Pen club e dell’Associazione «Parola Libera» di Mosca hanno reso nota una dichiarazione collettiva sulle recenti dimostrazioni per il libero accesso alle elezioni municipali di Mosca. Fra gli oltre 300 firmatari figurano nomi noti come Aleksandr Archangel’skij, Majja Kučerskaja, Ljudmila Ulickaja.

Quando i fumetti raccontano il GULag

L’uso dei comics per tramandare ai giovani la storia delle repressioni totalitarie. È un’iniziativa del Museo del Gulag di Mosca. Non è una banalizzazione ma un modo efficace e serio per comunicare che dietro le grandi cifre delle vittime, ci sono storie e volti personali.

Dimostrazioni a Mosca, spray urticante e porte aperte

Durante le dimostrazioni di piazza a Mosca si sono registrati dei cambiamenti qualitativi. La logica della contrapposizione vince e si approfondisce in Russia. Ma in margine a questo trend generale, c’è stato un episodio che ha contraddetto l’escalation della tensione.

Preferisco aiutare che scontrarmi

Storia di Njuta Federmesser, che ha creato gli hospice in Russia. Tra il governo che vuole usarla e l’opposizione che sale in cattedra per giudicarla, lei pensa al bene delle persone. Senza cedere al fascino del potere o all’ideologia antiputiniana. Dice che «non possiamo aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni sì».

I cechi in piazza. Macek: «La democrazia non è una cosa scontata»

A quasi 30 anni dalla «rivoluzione di velluto» del novembre ’89, in Repubblica ceca si sono svolte diverse manifestazioni antigovernative che hanno raccolto in piazza decine di migliaia di persone.

A Bucarest per rispondere alle carestie d’amore

In visita al Centro Don Orione di Voluntari, vicino a Bucarest, una struttura che vuole rispondere al «grido di fronte alle carestie di amore del nostro tempo, di fronte all’individualismo e all’indifferenza», come ha ricordato papa Francesco nel suo recente viaggio in Romania.

L’inizio della resurrezione della Russia. Secondo Evgenij Trubeckoj

Un grande pensatore sconosciuto in Occidente, Evgenij Trubeckoj, nei momenti drammatici del primo ‘900 volle sottoporre al vaglio dell’esperienza la propria fede e il proprio pensiero. Al di là del fallimento dei suoi sforzi politici seppe vedere la possibile resurrezione, che non esiste senza la morte.

9 maggio: l’ossessione della vittoria

La «vittoria» nella propaganda ufficiale è un mito; e il mito pertiene al numinoso, all’escatologia. È uno spazio sacro e inattaccabile, e chi vi si approccia senza deferenza commette empietà, si macchia di sacrilegio. Per questo, uno Stato che pretende di gettare le proprie radici non nella storia, ma nel mito, pretende di essere sacro esso stesso….

Vogliono un cristianesimo senza «scorta armata». Il conflitto di Ekaterinburg

In varie città russe ci sono state proteste di massa contro la costruzione di nuove chiese. Non si tratta di puro anticlericalismo. Sta maturando l’esigenza di un cristianesimo non di facciata ma autentico, impegnato con la vita e non insediato ai vertici.

Cercare i «pozzi»

Come stare davanti alle elezioni europee e agli altri avvenimenti di questi giorni, senza cedere al pessimismo?

Le croci scomode di Kuropaty

Agendo secondo la tipica mentalità sovietica, le autorità bielorusse si sono dimostrate ancora una volta incapaci di dialogare con la società civile, come nel caso della maldestra rimozione delle croci dal bosco-memoriale di Kuropaty, che tanto ha ferito i cittadini più sensibili al problema della memoria storica.

Pasqua a Ekaterinburg: il volto della provincia russa

I fedeli con le candele accese, le processioni coi canti e le icone sono immagini della Pasqua ortodossa che ci sono ormai familiari. Questa testimonianza che viene dalla provincia russa arricchisce il santino di elementi reali, al di là dei cliché e delle banalità dei media. La Via Crucis di Pasqua a Ekaterinburg nel commento su facebook di una credente.

Una questione di rispetto. La legge sui fake

Oggi in Russia vigono due nuove leggi che puniscono la diffusione di notizie false e l’offesa del potere statale e dei suoi simboli. Tutto questo avrà serie conseguenze sulla società. Padre Kordočkin nella sua preoccupazione, pensa al compito della Chiesa.

È ancora Pasqua!

L’incendio di Notre-Dame ha toccato delle corde profonde dei francesi. Non è soltanto emozione ma un desidero profondo e spesso inconsapevole.

Salve, milite sconosciuto!

In Russia c’è il concorso per le scuole «Lettera al soldato», cui partecipano ogni anno migliaia di alunni. Oggi la rilettura della storia che celebra i fasti militari sovietici e tralascia il resto, ha tutto l’aspetto di un indottrinamento ideologico. Preoccupazione di alcuni genitori che vedono i figli entusiasti della vita militare.

Jan Palach, 50 anni fa

Cinquant’anni fa il rogo di Jan Palach a Praga, lo studente che si suicidò per ridestare l’opinione pubblica dopo l’invasione sovietica dell’agosto ’68. Il suo gesto fu ripetuto un mese dopo dal diciottenne Jan Zajíc. Le madri dei due giovani rimasero in contatto epistolare per un decennio.

Solženicyn mi ha cambiato la vita

Un sacerdote ortodosso della lontana provincia russa testimonia la rivoluzione spirituale che provocò in lui la lettura di Solženicyn. Gli spalancò il mondo dell’anima, il mistero della vita. È il lettore, in fondo, il giudice ultimo dello scrittore.

Una speranza per tutti

La crisi dell’ortodossia ha riaperto per molti l’interrogativo sul metodo che la testimonianza deve usare per raggiungere l’uomo di oggi, e questa ricerca non resta confinata all’interno della Chiesa, ma investe anche la società civile.

«Per il bene della comunità»: Jan Patočka nei documenti della polizia comunista

Si intitola «Per il bene della comunità» un corposo volume dedicato alla figura del filosofo ceco Jan Patočka, basato sui rapporti segreti della polizia politica. Storia di un lungo duello tra lo Stato e un inerme uomo di coscienza.

Il perdono azzera la memoria?

«Druganov Boris Fedorovič, 56 anni, collaboratore artistico nel museo di Istra. Fucilato il 13 luglio 1937». Sono in fila da più di tre ore in piazza Lubjanka, nel centro di […]

«Soldi non ce n’è, ma voi tenete duro»

L’innalzamento dell’età pensionabile in Russia sta provocando molti malumori e ha approfondito la frattura tra politica e società civile. Da una parte i burocrati, dall’altra la mancanza di nuovi leader capaci di rappresentare gli interessi della gente.

Irlanda, incontri imprevisti nell’incontro con il Papa

Cattolici e ortodossi russi hanno partecipato assieme al World meeting of families di Dublino. Un’occasione imprevista per superare la tristezza legata agli scandali e scoprire che si può chiedere perdono e far tesoro «della libertà presente».�

Solo Lui può renderci degni

La Chiesa russa ha bisogno di giovani vivi e creativi, aperti al mondo e col coraggio di rischiare. Solo così il cristiano può incidere nella società. Ma ogni atto vero e creativo è possibile solo nel rapporto personale e quotidiano col Cristo vivente.

La Russia, i cattolici, i giovani

A dieci anni dalla sua consacrazione episcopale, l’arcivescovo metropolita a Mosca, monsignor Paolo Pezzi dialoga di Russia, martirio e giovani con Adriano Dell’Asta. L’incontro si è svolto al Meeting di Rimini 2018, luogo d’incontro per antonomasia.

Anna, la «martire per la purezza» che ha cambiato il destino di molti

Verrà beatificata il 1° settembre a Košice la sedicenne Anna Kolesárová, «martire per la purezza», uccisa nel 1944 da un soldato sovietico, e che nella società che irride la castità attrae ancora migliaia di giovani.

I paesi baltici attendono papa Francesco

Il prossimo settembre papa Francesco visiterà i paesi baltici. Saranno quattro giorni particolarmente intensi, che vedranno il pontefice impegnato in molti appuntamenti in Lituania, Lettonia ed Estonia.

Quelle prime poesie in piazza Majakovskij

Il 28 luglio 1958 a Mosca fu inaugurato il monumento al poeta Vladimir Majakovskij. Dopo la cerimonia ufficiale, qualcuno dal pubblico si mise a leggere le proprie poesie. Fu uno squarcio nel grigiore sovietico, il samizdat riprendeva a vivere.

Uniti già nel cammino e nella conversione – 2

A Ginevra papa Francesco rilancia il cammino verso l’unità come modo di unire vocazione e missione, amore per il mondo e per Cristo. No a un ecumenismo che sia solo «strategia mondana». Seconda parte.

Poličany: un’oasi di preghiera nella società secolarizzata

Agli inizi del nuovo millennio alcune trappiste di Vitorchiano sono state inviate in Repubblica ceca a fondare un nuovo monastero, che a fine mese diverrà abbazia. Un’oasi di preghiera, lavoro e accoglienza.

Forman, che voleva «far cantare» il pubblico

In memoria del regista Miloš Forman. Figlio dell’Est Europa, vittima di due totalitarismi, ha incontrato l’America ma non gli interessavano gli schieramenti politici. Lui cercava l’uomo e il suo insondabile mistero.

Dalla guerra non si torna

Il giornalista russo Arkadij Babčenko, al centro di un recente caso di vero o falso attentato, a Kiev, è un uomo che ha fatto profonda esperienza della guerra. E che la racconta nel suo aspetto umano più terribile: l’impossibilità di liberarsene.

Praga, il ritorno del cardinale

I testimoni della fede dell’epoca comunista possono richiamare noi postmoderni al gusto della verità. Il cardinale Beran, perseguitato da due totalitarismi e morto in esilio, torna in patria come monito per il presente.

Un’arma di ricreazione

Continua sulla Russia, la sua situazione politica e le sue prospettive di sviluppo, il solito gioco degli schieramenti, con chi saluta il nuovo paradiso e il nuovo modello di ordine […]

Cosa fu il terrore rosso. L’esempio di Kiev

L’omicidio del metropolita di Kiev Vladimir Bogojavlenskij, sconvolse l’opinione pubblica. Dall’indagine di uno storico ucraino, i contorni della nuova mentalità rivoluzionaria, per la quale fare giustizia significava non avere pietà.

Rivoluzione russa e testi scolastici

Come viene presentata la rivoluzione russa nei nostri libri di testo? Conclusa la fase apologetica, si offrono dati oggettivi ma frammentari e incompleti, che non aiutano a comprendere la portata, le radici e la modernità di questo evento.

Quattro «eroi invisibili» premiati a Praga

Nei paesi dell’ex-blocco socialista sussiste il problema della memoria, innanzitutto la memoria dei due totalitarismi del XX secolo. Alcuni storici cechi hanno creato l’associazione Post Bellum che si concentra soprattutto sulla «memoria del bene».

A due anni da Cuba. Dai martiri una nuova unità

Cuba, per anni simbolo di una dittatura e di una crisi che ha condotto il mondo sull’orlo della catastrofe, oggi è diventata sinonimo di una nuova parola di speranza per […]

Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (2)

La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa. Seconda parte del dossier.

Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (1)

La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa.

Tenere vivo il fuoco, non adorare le ceneri

Cos’è la tradizione per la Chiesa? Quali tradizioni sono vincolanti per i cristiani e quali invece sono solo consuetudini? La fede rifiorisce là dove si osa uscire dagli schemi rassicuranti. Conversazione con padre Aleksej Uminskij, parroco a Mosca.

Fratel Alberto il rivoluzionario

Tra un umile fraticello polacco e Lenin, deus ex machina della rivoluzione, chi è il vero rivoluzionario? Il servizio ai fratelli, capace di annullare le barriere sociali contro l’idea bolscevica, intrinsecamente paternalista e borghese.

I demoni quotidiani. Lettere

I demoni quotidiani. Lettere, 2 voll.
a cura di E. Lo Gatto
Nino Aragno Editore, 2017

Romano Scalfi – La mia Russia

Scalfi Romano
La mia Russia. Samizdat: una risposta al grido dell’uomo di oggi
pp. 176, ed. 2017

Aperto a Butovo il Giardino della memoria

Le fosse di Butovo, fuori Mosca, custodiscono i resti di 20.762 persone fucilate sotto Stalin. A ottobre vi è stato inaugurato il «Giardino della memoria», un luogo per ricordare e perdonare. Così Mosca ospita due memoriali del terrore.

C’è ancora chi ringrazia

C’è ancora chi ringrazia e ha il coraggio di rendere la gratitudine, il rendimento di grazie protagonista di un convegno pubblico, scegliendo addirittura come motto le parole di un Padre […]

Avrei voluto chiamarli tutti per nome…

Cent’anni fa la rivoluzione d’ottobre. Come risposta a una mentalità che ancora non accetta di giudicare se fu un bene o un male, in Russia è nata e cresce la memoria del totalitarismo. Un fatto non politico che risveglia le coscienze.

«Allora, zia Tanja?» ovvero il contagio del miracolo

Tat’jana Krasnova, promotrice della beneficenza online racconta della carità che è la risorsa primaria di una società, del meccanismo del miracolo e di quello che in realtà non si sarebbe mai messa a fare se non fosse stato per una forma di contagio.

Don Titus, il beato slovacco «martire per le vocazioni»

«Martire per salvare le vocazioni»: è questa in sintesi la testimonianza di fede del sacerdote salesiano slovacco Titus Zeman, che durante l’epoca comunista fece espatriare molti religiosi a bordo di un canotto, e che sarà beatificato a Bratislava.

La gloria di Dio è la croce stessa

Se il cristianesimo non è follia e sovvertimento delle logiche mondane tradisce se stesso. Oriente e occidente, guerra, servizio e gratuità nell’intervento del nunzio apostolico in Ucraina monsignor Gugerotti al seminario estivo di Lyšnya.

Vecchio e nuovo. Ovvero gli studenti in piazza

Il filosofo Sergej Averincev osservava che il nuovo non segue mai la via maestra pianificata dagli uomini ma vie laterali e inattese. Oggi in Russia la novità si apre la strada nonostante la resistenza del sistema. Perché i giovani vogliono un futuro.

Tempo di pellegrinaggi

Si avvicina il viaggio del cardinal Parolin a Mosca, dove nei giorni 21-23 agosto si incontrerà con Vladimir Putin e con il patriarca Kirill. Un segnale importante, in continuità con […]

Teofilius Matulionis, un lituano martire

La Lituania offre alla Chiesa universale un’altra grande figura di martire del XX secolo, l’arcivescovo Matulionis. Durante i festeggiamenti si è tornati a riflettere su cosa insegni ai giovani d’oggi l’esperienza dei cristiani sotto il totalitarismo.

Russia 1917: il Magnificat o il suicidio di un popolo?

Apriamo un dibattito pubblicando l’introduzione del libro «Russia 1917, il sogno infranto di “un mondo mai visto”», catalogo della mostra che la Fondazione Russia Cristiana presenta quest’anno al Meeting di Rimini.

Aleksievič: Soli, ma dalla parte del bene

In una società «impregnata di guerra» e divisa fra «i nostri» e «gli altri», l’unica via d’uscita individuata dalla scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič , premio Nobel per la letteratura, è la «cultura delle piccole opere».

Maestro nel canto e non solo

Si è spento a Roma il gesuita padre Pichler, musicologo di grande sensibilità e di grande amore alla Chiesa orientale, che ha fatto molto per il recupero e la valorizzazione del canto bizantino. È stato un maestro per il coro di Russia Cristiana.

Siria, ciò che resta è la carità

Nella guerra in Siria la Russia non è solo una presenza politica e militare, ci sono anche legami nati dalla comune radice cristiana. J.F. Thiry è andato da Mosca a Damasco per offrire l’esperienza di un lavoro culturale che aiuti a ricostruire l’uomo.

Evtušenko, un poeta per tutte le stagioni

Ha cantato le conquiste del socialismo e demolito l’epoca staliniana, parlava con Andropov e difendeva Solženicyn. Fedele al socialismo ma critico dei suoi soprusi, ha sperato fino all’ultimo nella riconciliazione tra russi e ucraini.

L’eco del Risorto

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una lettera dalla provincia russa, dalla cittadina di Tambov: un lettore che, essendosi procurato alcuni testi da noi tradotti in russo quasi vent’anni fa (una […]

Proteste in piazza: non è facile essere giovani

Il 26 marzo migliaia di persone hanno protestato contro la corruzione in decine di città russe. La novità è stata la massiccia presenza dei giovani. Le aspettative della gente e le risposte da parte del governo.

Miloslav Vlk: sono felice della mia vita

Sarà celebrato sabato prossimo nella cattedrale di Praga il funerale del cardinale Miloslav Vlk (1932-2017), scomparso il 18 marzo dopo un rapido aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Con gli occhi del cuore. Opere di E. Čerkasova

Nell’arte contemporanea, così distante dallo spettatore, spesso ermetica e a volte aggressiva, Čerkasova ha trovato una sua modalità espressiva per comunicare «ciò che ama», la storia di Dio con l’uomo e lo stupore per questo miracolo. Un’arte ottimista.

Bielorussia: difendiamo i nostri morti

Kuropaty è un luogo terribile: ci riposano oltre 100mila fucilati. Ma il business post sovietico ci vuole costruire degli uffici. E i bielorussi, figli dell’ultimo regime comunista d’Europa, si oppongono. Inattesa rinascita di una società civile.

Una stupida situazione

Una giornalista ortodossa, direttrice del portale «Pravmir», dichiara il proprio smarrimento davanti al «caso Matilda». Tra due posizioni false, sembra che le ragioni della fede non trovino spazio. Un appello drammatico che chiede una risposta.

La lunga marcia del generale Grigorenko

Trent’anni fa moriva il generale Petro Grigorenko (1907-1987), leninista di ferro passato al dissenso, che ha avuto il coraggio di dire a se stesso «ho dato la vita per un falso ideale».

«Un ardore che ci ha contagiati tutti». Padre Scalfi ricordato a Mosca

Il miglior modo per ricordare l’anniversario dell’incontro di Cuba è parlare di un sacerdote che nell’unità ha creduto tanto da dedicarvi la vita. Commemorazione di padre Scalfi alla «Biblioteca dello spirito» a Mosca.

Florenskij e l’epoca della post-verità

Nell’epoca dell’informazione totale la verità si allontana, diventa irraggiungibile. Ma raffinare le tecniche informatiche non aiuta. Padre Florenskij suggerisce un altro modo per sanare la ragione malata.

Bucarest in piazza… È la post politica

Mezzo milione di romeni in piazza contro la corruzione. È la crisi della politica, la società civile cerca vie dirette. Ma la delegittimazione di ogni potere costituito apre vuoti minacciosi. Un vuoto che ricorda il febbraio 1917 in Russia.

La battaglia del Majdan – la memoria sanguina

La pace è un valore assoluto, i cristiani sono chiamati a preservarla sopra ogni cosa. La guerra invece è una sconfitta, sempre. La perdono tutti, vincitori e vinti. Ma quando scoppia, vincerà davvero solo chi perdonerà per primo.

La fede è dramma, non rifugio

Il regista Zanussi parla della sua Polonia cattolica senza retorica e senza miti. E parla del mondo di oggi, della fede astratta che produce certezze a buon mercato. E della fede che invece non ci toglie il dramma ma offre una prospettiva

Non bisogna avere paura

Le grandi figure del dissenso conservano ancor oggi tutto il loro fascino e la loro verità. Al CMC di Milano, il 16 novembre scorso, è intervenuta Nijolė Sadūnaitė, protagonista della resistenza cattolica in Lituania.

Testimoni silenziosi: Charles de Foucauld e i prigionieri del GULag

Il 1° dicembre 1916 veniva ucciso Charles de Foucauld. La sua testimonianza muta e inerme ricorda la testimonianza di alcuni credenti nel Gulag. Anche loro immersi in un mondo ostile che non lasciava spazio alla parola, ma riconosceva la misericordia.

Viaggio in Ucraina – 2. Finché c’è solidarietà c’è vita

Dal dramma immenso del Donbass sono nate iniziative straordinarie, perché si può imparare persino dalla guerra. C’è un’Ucraina che lavora per trasfigurare il conflitto in misericordia.

Strzemiński, il pittore maledetto dell’ultimo Wajda

Atteso alla Festa del Cinema di Roma, Andrzej Wajda avrebbe assistito alla proiezione del suo ultimo film Powidoki (Afterimage), dedicato alla figura del pittore polacco Władysław Strzemiński, vittima della censura comunista.

Wajda, mite e battagliero

Un grande artista ma prima ancora un mite combattente, che ha visto nella storia il proprio campo d’interesse. Quando illuminava tanti aspetti dell’anima polacca voleva parlare dell’umano desiderio di libertà. Un contributo di Luigi Geninazzi.

Le avventure dei testi scritti in clandestinità

La mostra «Dalla censura e dal samizdat alla libertà di stampa», allestita presso l’Università degli Studi di Milano, è stata un’occasione per conoscere una delle modalità di espressione della grande stagione del dissenso.

Oltrecortina. Diario di un viaggio nei regimi totalitari dell’Est

Annalia Guglielmi
Oltrecortina. Diario di un viaggio nei regimi totalitari dell’Est
Euno Edizioni, Enna 2016
pp. 272, € 25,00

Brno: dalla «marcia della morte» all’anno della riconciliazione

Un’iniziativa ceco-tedesca per la riconciliazione tra i due popoli, a 70 anni dalla «marcia della morte» di Brno. «L’indifferenza verso gli altri e verso il destino comune apre la porta al male». La testimonianza della scrittrice Kateřina Tučková.

Storie di papà

Russia all’opera – La rete di beneficienza fatta dai privati mette in moto una circolazione di bene in cui ognuno dà il meglio di sé, superando barriere etniche e d’ogni genere. Dietro ai «grandi papà» si intravede la disponibilità di tanti

Il Concilio si chiude e apre tempi nuovi

Nei due messaggi conclusivi del Concilio ortodosso un forte richiamo al cambiamento: apertura al mondo, responsabilità, dialogo con tutti, rinuncia ai particolarismi. Nato sotto pessimi auspici, il Concilio ha sorpreso tutti, anche i partecipanti.

Il club dei suicidi

Un servizio pubblicato su «Novaja gazeta» il 16 maggio ha provocato in Russia un generale brivido di orrore alla notizia che esistono nella rete russa numerosi siti, blog, chat che […]

Nikita Struve: «Amo la Russia così com’è»

L’ultima grande figura dell’emigrazione russa parigina. Con pochi mezzi e un’immensa creatività ha concentrato nella sua piccola casa editrice il meglio della grande cultura russa. Uno che di Dio si fidava.

Troppo zelo, signor rettore!

Accadono strani fenomeni «parasovietici», come quello che presentiamo qui sotto. Possono essere eccessi di diligenza da parte di funzionari, o una ben dissimulata politica intimidatoria, per dissuadere il pubblico dagli eccessivi contatti coi cattolici.

PATRIOTTISMO: E Königsberg diventò Kaliningrad

Settant’anni fa la gloriosa Königsberg diventò una città sovietica. L’anomalia storica e geografica dell’enclave russa in piena Prussia rimane ancora oggi. Nelle memorie dei «coloni sovietici» riviviamo il pathos della conquista.

PATRIOTTISMO: E se avessimo perso?

Un video diffuso per la festa del 9 maggio propone la figura di un bambino-soldato che si sacrifica per la vittoria. Scivolone retorico che offusca il vero sacrificio e ha disturbato molti russi.

Patriottismo: generosi senza gratitudine

La Russia ubriaca di patriottismo nell’anniversario della vittoria, si pasce di gloria e calpesta chi ha dato la vita per lei. Solo la gratitudine può impedire lo sperpero inconsulto di risorse e vite umane, e trasformarlo in ricchezza comune.

Una storia molto dantesca

Avrebbe dovuto essere una storia banale e tranquilla: il Comitato Inquirente aveva messo gli occhi su un comodo edificio nel sud-ovest di Mosca. E non c’era nemmeno da sfrattare una […]

A Mosca ci si batte per Dante

Emergenza a Mosca: chiudono le biblioteche. E i moscoviti si sono mobilitati a migliaia proprio quando hanno sfrattato la Biblioteca Dante Alighieri. È nato un nuovo stile difensivo della società civile contro la crisi e gli abusi dell’Amministrazione.

Mosca: nuovi squadristi

Un attacco a colpi di vernice in faccia: in 17 anni il concorso di Memorial per gli studenti non era mai stato attaccato fisicamente. Il punto di scontro è la storia: chi ama la grandezza di Stalin e chi usa la coscienza critica. E il paese si divide.

Aleksandr Esenin-Vol’pin: Partiamo dalla legge

Geniale figlio d’arte, matematico, Esenin-Vol’pin ha fatto il dissidente usando il Codice penale. Persino la legge sovietica era un buon punto di partenza per ristabilire la legalità. Famoso il suo “Prontuario per affrontare l’interrogatorio”.

Due anni di StopFake

La «guerra ibrida» della Russia contro l’Ucraina è stata accompagnata da una propaganda mediatica pervasiva e spesso grossolana. Nel marzo 2014 un gruppo di giornalisti di Kiev ha deciso di combatterla.

In ricordo di Giovanni Bensi

Ricordiamo uno dei primi laici che hanno collaborato con padre Scalfi nell’impresa di Russia Cristiana, e che poi ha sviluppato i suoi interessi in una vita intensa e straordinaria.

Stalin a scuola oggi

Come viene presentata oggi la figura di Stalin nella scuola italiana? Quale immagine danno della sua opera i libri di storia?
Una scheda di Silvana Rapposelli uscita su “La Nuova Europa” 2/2003

Quel ragazzo che lanciò il samizdat

Aleksandr Ginzburg, morto a Parigi il 19 luglio 2002, fu uno dei protagonisti dell’epopea
iniziata nel luglio 1958. La sua figura in questa scheda pubblicata su “La Nuova Europa” 5/2002.

L’esercito della salvezza

In tempi di crisi e di propaganda, in Russia la divisa esercita una forte attrattiva su chi cerca una buona sistemazione, e una sicurezza psicologica su chi si sente assediato dall’Occidente.

La guerra dei martiri

È facile dire unità. Ma quando la Chiesa si appoggia al potere e viene coinvolta in guerre di religione dove i cristiani si ammazzano tra loro? La memoria “scandalosa” di tre martiri bielorussi che ci obbliga a un esame di coscienza.

Febbraio 1966: il processo Sinjavskij-Daniel’

Nel febbraio 1966 si celebra a Mosca l’ennesimo processo politico, gli imputati sono due scrittori. Ma succede qualcosa di imprevisto: invece della solita condanna esemplare, scoppia uno scandalo internazionale.

Diari ucraini. Un reportage dal cuore della protesta

Andrei Kurkov
Diari ucraini. Un reportage dal cuore della protesta
Keller Editore, 2014
€ 16,00

Una Mosca che non conoscevate. Passeggiata sulle tracce di manifestazioni e proteste

Cominciamo una serie di escursioni tematiche per Mosca. La creatività di un giovane storico ci mostra un’altra capitale. La topografia del terrore, il Deposito dei Monumenti dismessi, i luoghi delle proteste di piazza.

Ljudmila Alekseeva: lei nei diritti umani ci credeva

Ljudmila Alekseeva aveva l’anima della dissidente. Credeva nella dignità della persona e nei suoi inalienabili diritti, anche in democrazia. Sapeva come parlare col governo, senza inutili provocazioni ma anche senza peli sulla lingua.

Blog

Cosa ho imparato da Tolstoj

L’acuto senso della verità, dell’immensità del reale l’ho imparato da lui…

Dopo le manifestazioni e gli arresti, una riflessione

Rivedo nei ragazzi che protestano un cuore vulnerabile.

Trump, Twitter e la lezione dell’URSS

Facile zittire i cattivi, ma non è meglio imparare a giudicare?

Armenia. La forza terribile del sentimento nazionale

Come una piccola folla tornata in Armenia per combattere, nella storia gruppi etnici diversi hanno assecondato la forza del sentimento nazionale in vari modi. Ciò che non cambia è la libertà di scegliere come usarla.

La regola d’oro della resistenza

Jurij Dmitriev, la Bielorussia… fenomeni diversi ma con un unico filo rosso: gli inermi contro la tracotanza del potere che ha in mano le forze dell’ordine, i tribunali, le leve economiche. È possibile uno scontro simile?

Cambia la musica della storia

Tra ondate di odio distruttore e di mitizzazione nostalgica, dove va la storia?

Il compleanno di Lenin alla luce del Covid-19

Esiste un virus della mente che si comporta come il Covid-19, contagioso e mutevole, ma persistente…

I nostri giovani, chi lo direbbe?…

Discorsi colti al volo in metro. Brani di ordinario conformismo e di incredibile onestà.

E non state stretti, sulle vostre isolette?

«…Sì, voi ortodossi avete l’antica tradizione, lo splendore delle icone, la spiritualità e i Santi Padri, e la liturgia così solenne…
Eppure, una volta saltati giù dalla barca di Pietro vi siete trasferiti su varie scialuppe di salvataggio, navigando ciascuno per proprio conto».

Jean Vanier, luce di un padre

Nel ricordo commosso che tanti ortodossi oggi fanno di un «padre dei poveri» come Jean Vanier, si tocca con mano che il cuore della fede è uno, e la santità un bene condiviso.

Studiare la teologia? Dipende…

Il 28 febbraio all’Università Statale di Mosca si sono riuniti i rettori di vari atenei russi con i membri dell’Associazione per gli studi teologici presieduta dal metropolita Ilarion, per discutere come integrare l’insegnamento della teologia in tutte le facoltà universitarie. Il rappresentante del governo ha detto che in questo modo «la Russia ha un’occasione unica di diventare leader mondiale nella difesa dei valori morali tradizionali».

Ricordiamo quando ci venivano a prendere…

Fra pochi giorni sarà il 29 ottobre. Troviamoci al solito posto, presso la pietra delle Solovki. Leggeremo un lunghissimo elenco commemorativo, lungo quanto un’intera giornata, e ciò nonostante citeremo solo […]

Un po’ di sana vergogna (ancora sul patriottismo)

Quello che più mi colpisce nell’educazione patriottica dei giovani è la temerarietà con cui affrontano questo compito per niente facile e piuttosto insidioso le persone più impensabili e spesso meno […]

Quella volta che Gianni Rodari…

Gianni Rodari, che come tutti sanno era comunista, una volta venne a Mosca a visitare il Palazzo dei Pionieri sulle colline di Lenin. Avevo dodici anni e partecipavo alle attività […]

Tutti zitti, si vota

In un certo senso queste sono state le mie prime elezioni. Le altre volte ho votato a caso, scegliendo degli sconosciuti negli elenchi dei candidati dell’opposizione. Non c’è niente da […]

Nostalgia e compianto

Mentre cercavo delle immagini cinematografiche per illustrare la «felicità coatta» degli anni 1935-36, ho rivisto dei film della metà degli anni ’30, e ho trovato un frammento in cui si […]

Elemosina in nome di Dio

Ieri una giovane donna scendeva lungo il Chreščatyk di Kiev, tutta presa dalle sue preoccupazioni, quando ha incontrato una vecchina che chiedeva l’elemosina «in nome di Dio». Qualche moneta e […]

Dedicato al nuovo anno scolastico

Ho dovuto riscrivere un test. Niente di che, un normale test che fa parte del processo didattico. Non era una questione di vita o di morte, nessuno rischiava la bocciatura […]

La novità autentica. Per il dibattito sull’Europa

La novità non si può progettare o far crescere in provetta. La novità arriva e ti spiazza. Non la si può pensare, afferrare con la parola, è lei che ci […]

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Cipro, al crocevia di due mondi (Calendario 2013)

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