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Ho ricominciato da zero in Montenegro

Un giovane manager russo – uno tra i tanti – ha deciso di lasciare il suo paese prima ancora della guerra, per ricostruire la sua vita in Europa. Cerchiamo di capire le ragioni che lo hanno spinto a un taglio così radicale, e in cosa spera per il futuro. (Intervista di M. Dell’Asta).

Sperare anche all’inferno

Varie volte Naval’nyj ha detto di essere credente, in tribunale e sui social. Dopo la sua morte, molti cristiani si chiedono come sperare in una situazione che sembra senza via d’uscita. Il portale indipendente «Meduza» ha intervistato in proposito padre Andrej Kordočkin.

Non vergogniamoci della crisi

L’ultima dichiarazione del Patriarcato russo sulla «guerra santa» ha prodotto un vero shock tra gli osservatori. Non distogliamo lo sguardo ma cerchiamo di capirne il significato, per tutti.

«Green Border» di Agnieszka Holland: tra cinema impegnato e pubblicistica

«Green Border», l’ultimo film della regista polacca Agnieszka Holland ha riportato alla ribalta il problema dei profughi mediorientali usati dal regime bielorusso come «proiettili umani» da lanciare contro i confini polacchi ed europei. Benché gli arrivi siano diminuiti, il problema è ancora irrisolto in Polonia, nonostante il cambio di governo e le promesse elettorali.

Il «mondo russo» si fa largo in rete (o almeno ci prova)

La Russia vuole un web parallelo. Dopo il blocco dei social di Meta, il Cremlino va all’attacco dei contenuti di wikipedia. Un passo ulteriore verso il distacco dalla rete globale per crearne una nazionale e depurata. Timori di oscuramento durante la tornata elettorale.

Due anni di guerra: stanchi ma sempre decisi

Oleksandra Romancova, direttore esecutivo del Centro per le libertà civili di Kyiv, Nobel per la pace 2022, ci parla di diritti umani, del peso del passato sovietico, del pericoloso vicinato con la Russia, della collaborazione con l’UE, di questioni linguistiche e culturali. Ma soprattutto dell’urgenza di dare un giudizio chiaro su quanto sta accadendo. (Intervista di Marta Dell’Asta).

Messaggi dalla provincia russa

Ivanov cerca nel mondo statico e disperato della provincia le tracce delle domande esistenziali di cui nessuno si può liberare.

Parlando di guerra, di morte e di bellezza

In questa intervista del 2 dicembre 2023, forse l’ultima fatta a padre Uminskij prima che lasciasse la Russia, si parla di attualità alla luce dei temi ultimi: vita, morte, anima, possibilità di cambiare. Sembra un messaggio per i suoi figli che presto resteranno da soli.

Il testamento spirituale di Benedetto XVI

Alla «Biblioteca dello Spirito» di Mosca una serata dedicata all’edizione russa di «Gesù di Nazaret» di Benedetto XVI, grande teologo che per tutta la vita ha cercato Gesù come unico Amore. Ratzinger resta ancor oggi un punto vivo di unità.

La Chiesa coi mostri alle finestre

L’esperienza del male nella Chiesa deve farci alzare lo sguardo sulla sua missione universale, non presumendo di essere immuni dal male, ma aspirando a una conversione personale più profonda.

Fairytale: l’inferno secondo Sokurov

Frutto di una creatività difficile e piena di tormento, l’ultimo film del regista Sokurov rievoca il dramma della storia immerso nell’eterno.

«Saremo volti, senza smettere di fonderci con il tutto»

Alla «Biblioteca dello spirito» di Mosca, Tat’jana Kasaktina riflette sul legame profondo tra l’io, gli altri e Dio nell’opera di Dostoevskij. Dall’analisi letteraria, alla testimonianza che il Cristo di Dostoevskij è anche «in mezzo a noi».

Alla ricerca di un padre

Dalla Russia un’ignota credente lancia una domanda drammatica, la raccoglie un sacerdote che sta vivendo a sua volta momenti duri. Come andare avanti? Che ne è della comunione ecclesiale quando la Chiesa sembra tradire il Vangelo?

Lilija Ratner: arte come destino

Nella vicenda di Lilija Ratner, un’artista ebrea-russa dei nostri giorni, i temi della Storia della salvezza, dell’Olocausto e del GULag si intrecciano in un cammino di sofferenza e di speranza.

Šalamov-Judina: il dialogo mancato tra due solitudini

Una dura lettera – inedita in italiano – di Šalamov a Marija Judina, svela un abisso di incomunicabilità. L’ipersensibilità degli artisti produce una solitudine incapace di riconoscersi nell’altro. Al centro dello scontro la domanda se si abbia o no il diritto di sperare nel bene.

Lo schiaffo del silenzio

La roccia della cultura russa non esiste più. Šiškin, nel suo pessimismo, lancia una domanda bruciante ai suoi compatrioti: come uscire dal silenzio colpevole? Solo una parola libera ci salverà.

L’invisibile aiutante di Solženicyn

Una storia piccola ma di grande portata quella di Natal’ja Stoljarova, che Yves Hamant ha pubblicato sulla sua pagina Facebook come commosso ricordo di una figura grande e sconosciuta del dissenso. La traduzione che presentiamo è fatta sulla base di un testo più ampio, pubblicato da Hamant in russo a Mosca nel 2018.

Ha un futuro la Russia?

Lo sguardo di padre Scalfi sulla Russia, spietatamente lucido e al tempo stesso pieno di speranza, si dimostra ancor oggi il miglior vademecum per comprendere un paese grande e tormentato. Si apre il convegno del centenario.

La Russia deve scegliere tra fato e libertà

Presente al Meeting di Rimini 2023, lo scrittore russo ci ha raccontato del peccato originale che vede nella storia russa, e della forza morale dei tanti che resistono non per abbattere il sistema, ma per affermare la propria dignità. (Nostra intervista).

Lo «Scherzo» di Kundera, il pessimismo che spalanca al mistero

Primo romanzo dello scrittore cecoslovacco scomparso, «Lo scherzo» ha per sfondo la dissoluzione dell’uomo, «vittima dell’infelice esperimento ateista» del totalitarismo comunista. Eppure, osserva padre Vrána, anche nel nero pessimismo kunderiano pulsa l’attesa di un riscatto, di una redenzione.

Appunti di viaggio in Cappadocia

Appunti di viaggio in un laboratorio artistico unico, in cui asceti e artisti elaborarono e tradussero in atto con straordinaria creatività le verità evangeliche: le chiese rupestri della Cappadocia, alle quali è dedicato il libro-calendario 2024, “Un paradiso nella pietra”.

Fermate quei missili «benedetti»

La Chiesa ortodossa ucraina deve poter seguire la sua strada, perché non è più padre chi benedice i missili che cadono sui figli. Lettera dell’arcivescovo ausiliario di Odessa Viktor al patriarca Kirill dopo la distruzione della cattedrale la notte del 23 luglio.

Papà ci diede un bacio, e fu tutto…

Una storia d’altri tempi ripescata dagli archivi di Memorial, e pubblicata sul sito takiedela.ru. Svetlana Daukst orfana a causa delle purghe staliniane, rimane devota a Stalin. E non riesce a giudicare ciò che le è successo. Lei stessa stritolata dalla mentalità totalitaria.

Tortura in Russia. La violenza come premessa alla guerra

Nonostante la legge russa la vieti, la tortura è di uso corrente nelle carceri o durante le istruttorie. Un documentario di Jurij Dud’ dell’autunno 2021 mostra quanto questa pratica abbia deformato la coscienza civile. «Un paese che non rispetta i diritti dei propri cittadini non rispetterà i diritti dei propri vicini», aveva detto Andrej Sacharov. L’invasione dell’Ucraina è stata preparata anche dalla violenza civile.

Viktorija Amelina, morte di una scrittrice

Un motivo in più per ricordare l’inutile, insensata strage della guerra, che getta via le vite con la loro irripetibile ricchezza. Una giovane scrittrice è morta in Ucraina, il suo talento letterario stava sbocciando proprio nell’incontro col dolore e la paura. Ricordiamo Viktorija Amelina morta il 1° luglio.

Il re è nudo!

La verità è una cosa fragile e i potenti se ne fanno gioco, ma ha la caratteristica di esistere, e di essere data da un Altro.

La Trinità di Rublev divide gli animi

Il braccio di ferro tra la Chiesa ortodossa e le autorità museali dà la misura di quanto valgono la legge, gli impegni istituzionali e la professionalità in Russia. Ma al paternalismo autoritario fanno fronte la responsabilità professionale e la libertà di alcuni.

Oleg Orlov: restare in Russia fa parte del mio lavoro

Oleg Orlov, co-presidente di Memorial, è sotto processo per essersi espresso contro l’aggressione russa all’Ucraina. Diversamente da altri attivisti, ha scelto di rimanere in patria, perché «è importante che giunga una voce dalla Russia».

Un anno difficile, che costringe a rivedere il senso delle cose

Le parole hanno un nuovo spessore. Negli ultimi mesi in Russia sono usciti dei libri che cercano di restituire un senso a parole che prima sembravano ovvie, scontate, ma oggi acquistano un nuovo spessore, una nuova drammaticità.

Conoscete le leggi della propaganda?

Strumento universale dei regimi, la propaganda è stata affinata soprattutto dai totalitarismi. Il giornalista russo Jakovlev, editore di «Kommersant», ricorda che all’università insegnavano a manipolare la mente dei nemici. Tecniche impiegate oggi contro la popolazione.

Chi mi ha messo in testa la Russia? Dalle lettere giovanili di padre Scalfi

Nella cornice di Villa Ambiveri si è svolto l’Open day dedicato ai 100 anni dalla nascita di padre Romano Scalfi. È stata l’occasione per conoscerne o approfondirne la figura, anche grazie alla presentazione della sua corrispondenza con la famiglia, un patrimonio di diverse centinaia di lettere, di prossima pubblicazione.

Dana Němcová e i «disperati» del dissenso

Dolce, gentile, sorridente: sono gli aggettivi che ricorrono più spesso nel ricordo di Dana Němcová, una delle protagoniste del dissenso ceco, scomparsa l’11 aprile scorso. La sua vita si è spesa per i 7 figli, per i «disperati» degli anni ’70 e i profughi del nostro tempo.

Kara-Murza: la Russia sarà libera, ditelo a tutti!

Uno degli ultimi politici dell’opposizione rimasti in Russia è stato condannato a una pena «staliniana» – 25 anni – per aver criticato la guerra. Al processo ha detto parole di speranza. Un russo che ama il suo paese nonostante tutto, e offre ai compatrioti lo spazio per il pentimento.

Poesia: il respiro di una generazione

Due antologie poetiche appena uscite ci danno il polso di due epoche cruciali: la seconda guerra mondiale e oggi. I poeti sono testimoni del dolore e degli interrogativi del loro tempo. I versi come cronaca dell’intimo, che cerca di dar voce al trauma collettivo.

Grigor’janc, l’eterno dissidente

Sergej Grigor’janc aveva fatto grandi cose per l’informazione indipendente in URSS. Ma anche dopo è rimasto sempre un osservatore lucido e autocritico, che ha colto i motivi della sconfitta del dissenso, ma anche le ragioni della speranza.

Il paradiso è da condividere

Questo incontro con le monache di un eremo fuori Mosca risale a poco prima dell’inizio della guerra. Da allora molto è cambiato, ma non questa bellezza e questa pace. Nella carità verso le creature in nome di Dio affonda la radice sana di una cultura la cui memoria va conservata in ogni circostanza.

La Rosa Bianca e la Russia

Quello della Rosa Bianca è ricordato come un episodio «politico», ma fu innanzitutto un cammino di fede: l’aver seguito Cristo fino al sacrificio della vita. Un sacrificio che fu la più straordinaria proclamazione dell’autentico ecumenismo. A Mosca se n’è parlato con sofferta partecipazione.

Un anno che ci ha cambiato • 2

Dopo il 24 febbraio la speranza è diventata una parola difficile. L’emigrazione precipitosa, l’abbandono della vita precedente, la compromissione della Chiesa… la tragedia della separazione e la grazia di nuovi incontri. Parlano S. Panič, A. Desnickij, M. Borghesi, K. Hovorun.

Sergej Lebedev: “Il confine dell’oblio”

Tramontata l’epoca dei memoriali dei sopravvissuti al GULag, Lebedev inaugura quella della memoria difficile dei discendenti, per riscattare il sangue e ritrovare la luce. La tragedia del passato non appare in superficie, ma intride e corrode la psiche e la natura stessa.

Vladimír Krčméry, il medico slovacco che curava gli ultimi

Diceva: la nostra ricchezza sono i malati. Un medico intrepido che ha abbracciato la missione nel terzo mondo secondo i principi appresi dallo zio Silvo, testimone della fede in Slovacchia.

Vladimir Poreš: un dissidente che non ha cambiato strada

Era stato ateo, poi cristiano fervente e ingenuo. Ma la delusione della «rinascita religiosa» tradita non lo aveva reso cinico. È rimasto un cercatore, sino alla fine.

Si può fare politica in chiesa?

Nella liturgia ortodossa si prega per i governanti e l’esercito. Ma quali governanti e quale esercito quando una guerra divide i fedeli della stessa Chiesa? Nuove sfide che chiedono fede e riflessione.

Chi era questo Il’in, che tutti citano

Nello spazio pubblico si fa sempre più spesso il nome di Ivan Il’in, filosofo russo di destra, pilastro del pensiero conservatore del XX secolo. Aleksandr Archangel’skij, critico letterario e scrittore, ci spiega i concetti fondamentali del suo pensiero.

Restiamo umani, per favore

Attenti a non bandire in blocco la cultura russa e a non addossare ai russi una colpa collettiva, dice il poeta ed ex dissidente lituano, che ci mette in guardia dalla disumanizzazione. Stralci di una sua intervista alla Radio televisione-lituana.

Le parole di due condannati: la Russia sarà ancora libera

Non avremmo mai pensato di pubblicare ancora, negli anni 2000, lettere dalla prigione o ultime parole al processo, come ai tempi del dissenso. Invece il messaggio del giornalista russo Ivan Safronov dal carcere e la dichiarazione dell’attivista Jašin ci riportano direttamente al clima totalitario e alla forza morale dei resistenti.

Halík: attenti all’egoismo nazionale e religioso

Dissidente, filosofo e infine teologo, Tomáš Halík rappresenta ancor oggi la vivacità del pensiero ceco, sempre pronto a interfacciarsi col mondo. Nell’intervista parla di Ucraina, globalizzazione e «terzo ecumenismo».

Voci dall’Ucraina / 5 / A Kiev è buio e freddo, ma…

Inizio di inverno al freddo e al buio nelle città bombardate. Gli ucraini stanno scoprendo la risorsa della solidarietà, un’energia che offre soluzioni concrete alle emergenze. Perché da soli non ci si salva. Cronaca della resistenza civile.

È ora che la Chiesa dimentichi la Santa Rus’

Parroco moscovita e voce autorevole dell’ortodossia, padre Uminskij ha risposto alle nostre domande su come la Chiesa russa si sta muovendo nella crisi attuale. Il suo è un giudizio severo ma che riconosce la forza indistruttibile della verità.

Voci dall’Ucraina / 4 / La strada è la solidarietà

Il filosofo ucraino sottolinea le problematiche spirituali e morali che la guerra implica per tutta l’Europa. E che senza il recupero della solidarietà sarà difficile uscirne.

La carestia degli anni ’20: una pagina di orrore e di solidarietà

Un documentario intitolato Carestia è stato presentato a Mosca nel settembre scorso. Vita difficile per un’opera che vuole ricordare un’immane tragedia, ma anche la pronta solidarietà del mondo verso la Russia. Che oggi non vuol ricordare…

Padre Viktor Grigorenko: capisco che la sconfitta ha un senso

Padre Viktor era nipote e custode della memoria di padre Men’, è morto combattendo fino all’ultimo la battaglia della verità e del bene. Guardando in faccia la malattia.

Parole proibite: resistenza antimilitarista in Russia

In Russia esistono modi creativi per rompere il silenzio in cui il potere ha relegato l’opposizione alla guerra. È il fenomeno strisciante e invasivo della cosiddetta resistenza visuale.

Bielorussia: la resistenza di Marija Kolesnikova

Il Nobel per la pace al prigioniero di coscienza bielorusso Bjaliackij ha riportato all’attenzione la lotta del popolo bielorusso per la democrazia, culminata con le imponenti manifestazioni del 2020 contro i brogli elettorali e soffocata brutalmente dal regime. Tra gli oppositori, che continuano la loro battaglia in carcere, c’è anche la musicista Marija Kolesnikova. Nostra intervista alla sorella Tat’jana Chomič.

L’eterna «questione nazionale» in Russia

Il filosofo Vladimir Solov’ëv scriveva nel 1888 di un grande paese tentato dall’egoismo e dalla chiusura su di sé. Nell’affermare la grandezza della Russia, ne affermava il vincolo inscindibile con la civiltà europea. La vera risposta alle riduzioni geopolitiche.

Armatevi (come potete) e partite

La mobilitazione «parziale» ha ulteriormente diviso la società russa: le manifestazioni disorganiche, la fuga di migliaia di persone dal paese ormai in conflitto anche con i propri cittadini, il fatalismo dei più, gli arruolati abbandonati a se stessi. E la Chiesa irretita dalla politica nazionale.

7 ottobre: il giorno del Nobel è la nostra festa

Cosa può cambiare l’assegnazione del Nobel in una situazione geopolitica devastante? E cosa cambia il digiuno dei cristiani? Eppure molti credono che la coscienza civile e lo spirito umano possano cambiare il mondo. Alcuni commenti al Nobel.

La Siberia divisa tra il fronte e la fuga

Come vivono gli sconvolgimenti di questi mesi in Siberia, lontani da Mosca? Da sempre desiderosi di autonomia, i siberiani oggi condividono la mentalità comune. E fuggono in massa alla coscrizione.

Nulla è perduto con la pace! I vescovi cattolici in Russia dopo l’annuncio della mobilitazione

Un appello della Conferenza episcopale richiama il primato assoluto della legge divina su quella umana, e il diritto all’obiezione di coscienza di fronte alle richieste dello Stato.

Non dobbiamo avere paura!

Un paese dove Grossman e Solženicyn non avrebbero più posto è un paese che odia se stesso. Come uscire dalla spirale del risentimento, con gli occhi aperti.

Saša Filipenko, tra memorialistica e contemporaneità

Nei libri del giovane scrittore bielorusso Saša Filipenko la ricostruzione documentaria del passato fa da sfondo alle vicende dei personaggi, e si intreccia ai fatti della storia bielorussa più recente. Ne scaturiscono domande brucianti sull’oggi e sulla prospettiva futura, ma anche sulla condizione umana di sempre.

La forza della libertà per riconquistare la pace

Giornalista e scrittore, volto della tivù, Archangel’skij è una figura di spicco che ha scelto di non lasciare la Russia. È intervenuto al Meeting di Rimini 2022 per parlare di libertà e di pace.

Sono in Memorial perché ho avuto un maestro

Bill Bowring, professore di diritto alla London University, ha intervistato Elena Žemkova, che è stata tra i fondatori e poi direttore esecutivo di Memorial. In questi giorni Žemkova si trova a Rimini per testimoniare sul suo lavoro.

Vilnius, città di profughi. Diario di viaggio

Nella capitale lituana vive una grossa comunità di rifugiati politici, non solo ucraini ma russi e bielorussi. Un mondo a parte che non sa se fondersi con l’ambiente o tener viva la speranza di tornare.

Quando il dialogo diventa un incontro

Quando la guerra scava trincee ideologiche e cancella il terreno dove potersi incontrare, è ancora possibile un dialogo che non sia un calcolo ma un reale incontro? E se sì, a quali condizioni? Una serata alla Biblioteca dello Spirito di Mosca ha buttato i cuori oltre l’ostacolo.

Sedakova, dov’è l’umiliazione della Russia

Nella nostra intervista, Sedakova si dice sicura che chi fa la guerra non conosce né appartiene alla cultura russa. Parla della «tentazione imperiale» che bisogna saper giudicare. E dice perché, per ora, resta in Russia.

Un «coro» di memorie

«Coro moscovita», ambientato sullo sfondo del disgelo chruščeviano, conserva ancora oggi una straordinaria attualità. È il dramma di memorie malate, che registrano i torti subiti individualmente senza accorgersi dei drammi dell’altro e si esauriscono nel rancore e nell’accusa vicendevole anziché comprendere che tutti sono vittima della comune disumanità che ha travolto ogni cosa. Dopo la liquidazione di Memorial, in segno di protesta Ljudmila Petruševskaja ha restituito il Premio di Stato ricevuto nel 2002 per la pièce.

Il male che ci fa la guerra

Non c’è altra via che il dialogo, che prima di tutto significa accettare la verità e il diritto di esistere dell’altro, anche del nemico.

Shishkin e il «punto di fuga» del cuore

Uno scrittore russo pluripremiato e tradotto, Mikhail Shishkin vuole ricreare una lingua viva, che combatte la lingua morta dei cliché televisivi. La sua è un’analisi culturale graffiante che per molti versi ha anticipato il naufragio di oggi.

Serve ancora l’università a costruire la pace?

Un gruppo di docenti universitari ha promosso un webinar dal titolo Cultura, scienza e pace: testimonianze dal campo, per discutere se e come, in una situazione politica e culturale sconvolta, l’università possa dare un contributo utile. Offriamo la testimonianza di Svetlana Panič, filologa russa.

Denuncio perché non voglio sapere

Rispetto all’epoca sovietica, oggi chi denuncia il dissenso nei confronti dell’«operazione speciale» lo fa soprattutto per evitare di conoscere tutto il male che potrebbe emergere dalle nebbie della propaganda ufficiale.

Il pacifismo dei buriati, un esempio per gli altri?

L’invasione dell’Ucraina ha portato all’attenzione dei media l’uso dell’esercito federale di costituire battaglioni etnici, delle minoranze non slave della Federazione. Proprio da buriati, di solito usati come carne da cannone, è nata la prima iniziativa pacifista su base etnica, che critica «dal basso» il conflitto.

Voci dall’Ucraina / 3 / Comunione sotto le bombe

Dalla voce di un sacerdote ortodosso abbiamo raccolto storie di dolore e di incredibile carità. Gli stereotipi delle nostre abitudini cadono, ma risorge la vita.

Astaf’ev, la memoria eretica

Un veterano, scrittore antieroico e scandaloso ma possente nel tramandare la memoria storica. In questi giorni di commemorazioni, risentiamo quel che diceva Viktor Astaf’ev della seconda guerra mondiale, e di ogni guerra.

Lettere dalla Russia / 3 / Le macerie della nostra vita

Cosa fare se non possiamo fare più nulla… Cosa fare davanti all’odio che cresce… Cosa resta della nostra grande cultura… la Russia risponde.

Cosa vuole fare la Russia dell’Ucraina

La campagna di denazificazione annunciata da Putin nel suo discorso del 24 febbraio è stata illustrata su RIA Novosti, principale agenzia d’informazione del Cremlino: si dice che sarà necessariamente durissima, cancellerà il nome stesso dell’Ucraina e durerà almeno 25 anni. Un incredibile programma di «tecnologia politica» per esportare il totalitarismo, usando violenza intellettuale e brutalità pratica.

Pasqua di Passione e di Resurrezione

Domenica 24 aprile, a due mesi esatti dall’inizio della guerra in Ucraina, la Chiesa ortodossa celebra la Pasqua. Il cammino della settimana santa quest’anno è stato segnato come non mai dalla lancinante esperienza della passione e morte di Cristo, e dalla domanda sul significato misterioso della resurrezione, che non può più restare confinata nell’agiografia o nel ritualismo, ma a cui drammaticamente si chiede di divenire esperienza, qui e ora.

Regole per dialogare con un ideologo

Riproponiamo questo articolo del gesuita francese F. Rouleau* perché, benché descriva il regime comunista che non esiste più, risponde acutamente al problema del pensiero ideologico che oggi, con tutte le differenze di contenuto, si ripresenta in modo «pandemico». Gli interrogativi urgenti nel 1986 sono oggi vivi e sanguinanti. Non è mai tardi per prendere atto della verità…

Strategicamente la guerra è già persa

Bisogna aiutare la gente a capire il senso spirituale di quanto sta avvenendo, questo il tentativo di alcuni pastori ortodossi oggi. Tra di loro padre Andrej parroco a Madrid, teologo e segretario della diocesi di Spagna e Portogallo del Patriarcato di Mosca. Esistono nella Chiesa russa voci libere che infondono speranza, mentre l’ideologia del «Mondo russo» avvelena gli animi.

La Chiesa russa prigioniera delle sue scelte

Padre Kirill Hovorun, che è stato stretto collaboratore del patriarca Kirill, nella nostra intervista ripercorre le scelte fatali che hanno portato la Chiesa russa a uno schieramento in campo politico, che ha spaccato la sua unità interna. Intervista di M. Dell’Asta.

Oggi pensiamo innanzitutto all’Ucraina

Una dirigente di Memorial riparata all’estero: la situazione russa può cambiare solo dall’interno. Però voi sosteneteci moralmente. La realpolitik ci uccide…

Voci dall’Ucraina. Se odio, perdo la guerra

Il 24 febbraio mattina è uscita di casa con uno zainetto, senza sapere dove andare. L’odissea di Kristina, profuga ucraina in Italia, ci testimonia che chi odia, perderà questa guerra.

L’eresia, detonatore e volto della crisi

Il testo che pubblichiamo, firmato da 65 teologi ortodossi di tutto il mondo, propone una riflessione di grande importanza per l’autocoscienza dell’ortodossia mondiale. Si parla di un’eresia che è penetrata nella Chiesa e che è tempo di affrontare.

Lettere dalla Russia / 2 / Non possiamo fare più niente… Vieni Signore

Dobbiamo «ricominciare a vivere», tutto è cambiato ora che la violenza ha messo spietatamente in luce la menzogna cui troppo spesso ci siamo adattati. Messaggi dopo la Domenica del perdono.

Sacerdoti russi implorano perdono e pace

Un appello di oltre 270 sacerdoti della Chiesa ortodossa russa per la cessazione della guerra e la pacificazione è stato lanciato su internet martedì 1 marzo.

Rimaniamo uomini nella tragicità degli eventi

Non è vero che i russi hanno una mentalità da schiavi e nemmeno da invasori. È l’ideologia che crea i mostri. In passato, in altri tempi duri, russi e polacchi si sostenevano a vicenda.

Il dolore dei russi

I tank russi sono entrati nelle due regioni ucraine proclamatesi indipendenti, e questo ha prodotto nella popolazione una nuova pesante lacerazione. Se la maggioranza (forse) è sensibile al patriottismo ufficiale, una parte cospicua dei russi vive una dolorosa estraneazione in casa propria. Molti oggi protestano in nome della verità, dell’antica fratellanza, della dignità dell’altro. Sono voci di profondo dolore.

Adol’f Nikolaevič Ovčinnikov 1931-2021 • Pagine di vita

A Mosca, una mostra dedicata all’iconografo e restauratore Adol’f Ovčinnikov ripercorre il suo cammino umano e artistico.

Padre Men’ e il coraggio di avere gli occhi aperti

Una nuova biografia di padre Aleksandr Men’ ci mostra il fascino assoluto di una personalità centrata su Cristo, che né il tempo né lo spazio fanno impallidire.

Dopo l’URSS. 2008-2021 il tempo dei conflitti

Dal 2008 iniziano a scoppiare brevi conflitti tra i paesi ex-sovietici. L’ipotesi «guerra» entra nella mentalità comune; il nazionalismo produce secessioni a catena. Qui approda la parabola delle nuove democrazie. La libertà sognata nel 1991 può dare ancora dei frutti?

La caduta dell’URSS: 30 anni di transizione

Gli anniversari hanno un loro fascino perché costringono a riconsiderare il cammino fatto, a valutare l’esperienza vissuta, che diventa storia comune. Anche se non si sono compiuti i 40 anni di peregrinazioni di Mosè nel deserto, l’autore azzarda un tentativo di analisi.

Consonanze tra Sergej Averincev e papa Francesco

La pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti ha sottolineato la natura relazionale della persona. Straordinarie consonanze si trovano nel pensiero di Averincev formulato negli anni ‘80.

Dialogo postumo con il padre

Presentazione a Mosca dell’ultimo libro di Vladimir Zelinskij. Attraverso un drammatico colloquio con il padre, vittima delle contraddizioni del tempo, l’autore riflette sull’epoca sovietica e le sue generazioni: per andare alle radici della gigantesca «epidemia ideologica» che nel ‘900 contagiò il paese.

Aleksievič: guardiamo in faccia il dramma in corso

Quattro donne, premi Nobel per la letteratura, hanno inviato un appello ai vertici della UE in difesa dei migranti e del popolo bielorusso: un forte richiamo alla coscienza degli europei. Tra loro Svetlana Aleksievič, che ha spiegato a una giornalista come vede la situazione.

Quello strano ortodosso francese che sfidava la nostra libertà

A 100 anni dalla nascita, ricordiamo il pensatore francese Olivier Clément e il suo cammino umano: dal nulla esistenziale al riconoscimento che anche al fondo della materia c’è il volto di chi la crea.

Perché difendere Memorial?

Prestigiose istituzioni culturali e sociali stanno muovendosi in difesa di Memorial, che rischia di essere spazzato via dalla recente legislazione sugli «agenti stranieri». Sono in molti a comprendere che la chiusura di Memorial sarebbe una perdita gravissima, e non solo per la Russia.

Il bisogno di rivolgersi ad un Padre

La tentazione di pensare che basti ripetere delle formule di preghiera per assicurarsi la salvezza dell’anima e la pace del cuore è l’opposto dell’insegnamento di Gesù e dell’esperienza della Chiesa primitiva. Padre Aleksej Uminskij stravolge le pie abitudini e spalanca allo Spirito.

Il primo giorno di libertà

Nei giorni in cui la Russia ricorda le vittime delle repressioni staliniane, proponiamo due testimonianze in cui alcuni ex-detenuti politici raccontano del loro primo giorno di libertà.

Perdonare senza dimenticare

Dopo anni di attesa, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha finalmente riconosciuto le tante iniziative fiorite ad opera di semplici fedeli per celebrare la memoria delle vittime del terrore sovietico.

L’utopia in cucina, o il sogno del formicaio

A Samara, grossa città sul Volga, hanno salvato dalla demolizione un edificio del primo ‘900, la «fabbrica-cucina» opera costruttivista della prima donna architetto sovietica. Rappresentava il sogno di una nuova società. Storia del suo salvataggio.

Cuba in piazza: quali parentele con l’ex URSS

Da domenica 11 luglio in decine di località dell’isola si sono svolte manifestazioni spontanee contro il governo, responsabile della tragica situazione socio-economica cui si è aggiunta la pandemia. Bastano la forza e l’economia davanti al desiderio di libertà di un intero popolo?

L’urgenza dell’unità ci interroga

Dietro all’annuncio del presunto scontro verbale tra Roma e Mosca riguardo all’unità tra le Chiese si manifesta l’urgenza che la carità torni a prevalere nei rapporti. La crisi attuale è una buona occasione.

Nel «Gelo perenne» rinasce la vita

L’atroce cantiere del GULag per la costruzione della ferrovia polare fa da scenario al romanzo «Gelo perenne» dello scrittore Viktor Remizov, finalista del prestigioso premio letterario russo «Bol’šaja kniga – Big book». In esclusiva, un capitolo del libro.

Giovani «incompatibili» col sistema

A Mosca sono stati condannati tre giovani attivisti per atti vandalici. È l’ennesima azione repressiva nei confronti di ambienti sempre più insofferenti verso il sistema politico, ormai incapace di rispondere alle loro esigenze di giustizia, credibilità e verità.

Tolkien e la non violenza

C’è un modo traslato per parlare di temi scottanti e proibiti. Il giovane antropologo bielorusso Andrej Strocev, attraverso l’opera di Tolkien, riflette su guerra e non violenza, questione molto attuale nel suo paese. E conclude che il male non si vince con la forza.

Naval’nyj e non solo. I limiti della politica e lo spazio della coscienza

In Russia è un momento di grandi tensioni politiche, legate anche al caso Naval’nyj e all’Ucraina. Tutto si muove nella logica di schieramento e della cospirologia. Ma si può uscire da questa logica soffocante

Viaggiando per la Jacuzia

La memoria può consistere in un piccolo gesto, in un breve racconto, che bastano a rompere il ghiaccio dell’indifferenza che ci rende fragili. In Russia si è creata una comunità di persone che non si stancano di rispolverare le storie dolorose del passato. La loro è un’opera di civiltà.

Incontro tra islam e cristiani: una rivoluzione che tutti aspettavano

Abbiamo chiesto al professor Farouq, docente di letteratura araba all’Università Cattolica, cosa pensa lui musulmano dell’iniziativa dei suoi confratelli in Russia, che hanno tradotto l’enciclica Fratelli tutti. Nelle sue parole c’è il mondo visto da una nuova angolatura.

Come cambia la fede nella metropoli

È ancora valida l’idea che gli ortodossi in Russia sono conservatori e tradizionalisti, restii ad accettare le sfide, sulla difensiva di fronte al diverso? Un libro e un canale youtube ci mostrano una nuova realtà, fanno il ritratto dei «nuovi credenti metropolitani».

Un’incredibile esperienza notturna

Le persone arrestate alle manifestazioni di Mosca e condannate a vari giorni di prigione, vengono poi rilasciate in aperta campagna e in piena notte, al gelo. Potrebbe essere un’ulteriore tragedia, se non ci fossero i volontari… Una giovane moscovita racconta l’incredibile esperienza di umanità vissuta la notte del 16 febbraio.

Ateismo, ideologia, politica: una rilettura della storia sovietica

Non la politica né l’economia furono il motore primo del totalitarismo sovietico, ma la volontà di creare l’uomo nuovo e l’utopia della società perfetta. Lo studio di una storica americana.

Russia: dopo la piazza come si va avanti?

Naval’nyj è stato condannato alla colonia penale. I giovani manifestano e la polizia picchia. Rinasce lo scontro politico in un paese dilaniato. Quali le reazioni della società civile.

Da Lenin a Lennon: il Muro più famoso di Praga

A quarant’anni di distanza dalla morte di John Lennon, nella capitale ceca esiste ancora il muro dedicato al cantautore, simbolo di libertà durante il comunismo. Per il regime Lennon incarnava la «lotta pacifista all’imperialismo» ma «corrompeva» i giovani. Equilibrismi totalitari per tenere in pugno la gioventù.

La Russia in piazza, prospettive o vicoli ciechi

Né delusi né rassegnati, i russi si ostinano a scendere in piazza. Quale prospettiva reale hanno le adunate di massa di fronte ai problemi del paese? Cosa dice la cronaca dei fatti.

Alla Kolyma un ex-lager diventa memoriale

Un ex lager-miniera dell’Estremo Oriente russo verrà trasformato in un complesso museale aperto a visitatori e studiosi. Un tentativo «ufficiale» per recuperare la conoscenza delle persecuzioni nella regione della Kolyma e creare «un’infrastruttura unificata della memoria». Visibile solo a pochi ardimentosi.

Il cuore dell’uomo e la storia: in memoria di Filaret di Minsk

Un altro padre, un altro amico ha varcato la grande soglia. L’ex metropolita di Minsk Filaret Vachromeev, spentosi il 12 gennaio a 85 anni, oltre ad essere stato uno dei protagonisti della vita ecclesiale nell’ortodossia russa, ha avuto un posto importante nella vita di Russia Cristiana.

Il Natale di Cristo e i bimbi non nati

Difendere Cristo opponendosi con tutti i mezzi ai faziosi, come in Polonia? O percorrere la via dell’amore per gli innocenti e i non innocenti…

Bielorussia, a che punto è la notte?

La gente scende in piazza da quattro mesi, la repressione brutale non è riuscita a fermarla. «Che c’è di nuovo?», hanno chiesto al poeta Dmitrij Strocev. «Il popolo», ha risposto.

Irina Antonova: la mitica direttrice del Museo Puškin

Una donna di ferro e animata da una grande visione. La sua figura è già storia: ha portato a Mosca la Gioconda e il Tesoro di Priamo. Ne parliamo con la sua collaboratrice Viktorija Markova.

In rete si rilancia l’esperienza della carità

Un movimento di volontariato in crescita, aperto a tutti perché chiunque ha tempo, o soldi, o tenerezza da dare. Ed è la rete a diffondere l’idea che preoccuparsi degli altri è normale e l’uomo va messo al primo posto. Un intervento del Convegno 2020 di Russia Cristiana, «Una rete che imprigiona, una rete che sostiene, una rete che libera».

Le proteste di Chabarovsk e il diritto di scegliere

Una città nell’Estremo Oriente russo è diventata la bandiera dell’autonomia locale. Tutti parlano di Chabarovsk come di un esempio che scuote lo spazio post-sovietico.

Ladislav Hejdánek, un filosofo amante della verità

Professore di filosofia e teologo, fu portavoce di Charta 77 e protagonista delle lotte del dissenso cecoslovacco, pur preferendo star lontano dai riflettori. Rimproverò ad Havel di essere troppo individualista, ed ebbe tra i suoi amici diversi comunisti. Per lui il filosofo è un «amante della verità».

In Bielorussia siamo andati oltre la protesta

Parla un poeta bielorusso che sta vivendo assieme ai suoi compatrioti una grande speranza di rinnovamento. La forza della non violenza ha trascinato la nazione, e iniziato qualche cambiamento…

I «pensieri pericolosi» di Jurij Orlov

Ricordando un dissidente degli anni ’70 riscopriamo, incredibilmente attuali, i cardini del suo impegno. Come la centralità della persona e il dialogo pieno di rispetto. Forse è su questo punto che oggi abbiamo sbagliato strada.

Dmitriev: una pesante sconfitta. Ma non è il punto e basta…

30 settembre, la Corte Suprema della Carelia ha accolto il ricorso del procuratore e aumentato la condanna a 3 anni di Jurij Dmitriev portandola a 13 anni. Una lunga farsa processuale che ora rischia di finire in tragedia. È la totale deriva della giustizia russa. Molti si chiedono che fare.

Cancellare un ritratto per «vivere nella menzogna»?

A Tver’ si litiga attorno a un graffito col volto di Solženicyn. Per molti è un padre della patria, ma sono ancora di più quelli che lo detestano. Battaglie sul fronte della memoria.

Anche la Chiesa scende in piazza?

Dopo le elezioni del 9 agosto in Bielorussia, si assiste non semplicemente a un’inedita opposizione di massa ma a un cambiamento del paese. In questo movimento anche le Chiese sono presenti, in vari modi. I cattolici in prima linea.

È francescano il primo vescovo cattolico russo

Il papa ha nominato Nikolaj Dubinin, francescano conventuale, come vescovo ausiliare per la diocesi di Mosca. È il primo vescovo di nazionalità russa nominato sul suolo russo. Molti giornalisti gli hanno chiesto cosa vuol dire essere cattolico oggi in Russia.

Bielorussia chiama – Russia risponde

Il Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa nato il 19 agosto non esiste più. È stato smantellato dalle forze di polizia. L’unica che resta a piede libero è la Nobel Svetlana Aleksievič (pure lei interrogata dalla polizia), troppo famosa per essere colpita. In questa emergenza la scrittrice ha lanciato un drammatico appello. E subito sono arrivate delle risposte…

A lezione dai martiri

Ricordiamo padre Men’ nel 30° anniversario del suo martirio pubblicando una predica in cui parlava di un martire, san Filipp. Nei motivi che inducono il mondo a odiare i testimoni di Cristo rientra anche l’eterno confronto col potere mondano. Padre Aleksandr parlava anche di sé e di noi, con la misura dell’eterno, e quindi anche per oggi.

Un popolo che si dà la mano

Il post-elezioni in Bielorussia ha portato alla ribalta un popolo che da decenni non si faceva sentire, acquiescente e demoralizzato. Oggi, davanti a un presidente che da macchietta si è mostrato cinico aguzzino, per i bielorussi è venuto il momento della dignità.

Elena Avaliani, la farmacista che cercava Dio

Il 27 luglio è morta a Mosca Elena Avaliani, una delle tante persone la cui vita è stata segnata dall’incontro con padre Aleksandr Men’. Per lei questo incontro si era poi approfondito attraverso la paternità del cattolico don Giussani e l’appartenenza alla Fraternità San Giuseppe. Paralizzata da vent’anni, ha sempre testimoniato a chi la incontrava la pienezza che la vita può assumere in ogni circostanza, quando è vissuta nell’amicizia di Cristo.

Una parrocchia ortodossa nella cittadella atomica

Nel monastero di Sarov, dove visse il celebre san Serafim, dagli anni ’40 è insediato un centro di ricerche atomiche. Un testimone racconta come è tornata la vita di fede nel tempio della scienza sovietica. La «rinascita religiosa» ha visto molte speranze e illusioni. Prima le pericolose derive militariste e oggi il business del turismo religioso. Eppure rinasce la vita della Chiesa.

Parliamo del Centro culturale e del Covid

All’inizio i russi non credevano al virus, ma ora è entrata in campo la creatività di ciascuno. Intervista al direttore della Biblioteca dello Spirito.

Mosca smart city o Grande Fratello?

Capitale moderna e dinamica. Megalopoli tra le più care al mondo, Mosca da tempo diventa sempre più smart. Con qualche timore…

A cosa serve una chiesa della Vittoria?

Fuori Mosca è in costruzione una nuova chiesa sponsorizzata dalle Forze Armate e destinata ad essere il santuario delle vittorie belliche russo-sovietiche. Ma ha suscitato un putiferio di critiche. Vediamo perché…

Mosca: il dramma degli ultimi durante la pandemia

Con l’introduzione di misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus, migliaia di senzatetto e di anziani in tutta la Russia rischiano di essere abbandonati a se stessi. Le associazioni che li assistono devono sospendere l’attività. Non restano che i volontari.

La forza e l’abilità che dobbiamo avere

Le sciagure possono essere fonte di divisione. Dipende da noi riscoprire il senso e la prospettiva del fare insieme.

Street art religiosa a Mosca

L’arte deve vivere, svilupparsi. Nelle chiese vediamo solo stilizzazioni del passato. Nascono gli iconografi graffitari che invocano il diritto di fare arte sacra con le bombolette spray. Contro l’irrilevanza culturale del cristianesimo.

E se fosse una lezione salutare?

Una lettera e una visita in Russia di un parroco della Siria. Un’occasione per chi non ha paura di scontrarsi con la realtà.

I nuovi martiri e la convenienza della Croce

Nel suo recente passato la Russia non conta solo tragedie ma anche l’onore di tanti martiri per la fede. Come la granduchessa Romanov, Elizaveta Fëdorovna. La sua opera innovatrice ispira ancora oggi nuove forme di assistenza agli ultimi.

L’umanità è sempre in crisi, è normale

Un giovane monaco ortodosso parla senza remore del mondo, della Chiesa, di politica e nazionalismo e della libertà in Cristo. Dall’intervista andata in onda sul canale ortodosso Spas nell’ottobre 2019 (a cura di Serafim Sašliev).

Gustaw Herling nel mondo a parte

Lo scrittore descrive dettagliatamente il mondo rovesciato del GULag, crudele quanto irrazionale. E testimonia che la disumanizzazione non l’aveva vinta. C’era chi lottava ogni giorno per la propria dignità.

Metropolita Antonij: «L’amore di Cristo ci urge»

Tra i discorsi inediti del grande metropolita Antonij, c’è questo coraggioso intervento al Concilio della Chiesa ortodossa russa in occasione del Millennio del battesimo della Rus’. Sono passati oltre trent’anni da allora, ed è di incredibile attualità.

Uscire dal gioco

A tanti sembra che lo scontro sia la massima prova di attaccamento alla verità. Proviamo invece a verificare se l’irrigidimento ideologico non ci impedisca di difendere la verità.

Io spero nella rivoluzione interiore

Ol’ga Sedakova compie 70 anni. Grande poetessa e finissima traduttrice, Sedakova è uno dei maggiori pensatori presenti oggi in Russia, punto di riferimento per molti. In questa recente intervista rilasciata al sito tayga.info ha condiviso alcune riflessioni e le sue speranze.

Natale e il cammino dei magi

L’Onnipotente, che ha tratto dal nulla le creature, ama quanto ha creato, ama e ha compassione dell’uomo impigliato nei lacci delle proprie passioni, e lo ama, ne ha compassione fino al punto di «svuotare se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini».

Dio agisce nella storia

Concludiamo la serie di interventi sul 30° della caduta del Muro di Berlino con i ricordi personali di un sacerdote tedesco, allora seminarista, che legge gli eventi in una prospettiva provvidenziale.

Il processo a Egor Žukov: Le sorprese della nuova generazione

Il processo a Egor Žukov, studente ventunenne dell’Alta Scuola di Economia, accusato di «pubblici appelli all’estremismo su internet», denota il fermento serpeggiante a Mosca tra le giovani generazioni.

L’Ostalgie resiste a trent’anni dalla caduta del Muro

Voci revisioniste o perlomeno critiche si levano in Germania nei riguardi della celebrata caduta del muro di Berlino. Questi decenni hanno solo reso evidente che la caduta non bastava da sola a cambiare il nostro cuore. Però ci ha stretti alle corde del nostro nichilismo.

Il Muro di Berlino: una follia che diventa strada

La Germania Est, e Berlino suo bastione, hanno sempre preteso di seguire una via specifica al socialismo. Ma proprio per la loro collocazione particolare hanno anche conosciuto un altissimo numero di fughe. Come, dal Muro che le doveva bloccare, si è arrivati alla breccia che ha fatto crollare il regime.

Emergenza rifiuti a Mosca: finiranno tra i boschi del Nord?

A Šies, località sperduta nei boschi della Russia settentrionale, sta per essere costruita una colossale discarica dove verranno stoccate ogni anno mezzo milione di tonnellate di rifiuti urbani di Mosca. Come spesso succede, la decisione è stata presa centralmente senza rispettare i timori e le opinioni delle popolazioni locali, che si sono mobilitate.

Praga: la guerra delle statue

La sorte di due statue ha acceso gli animi nella capitale boema: chi vorrebbe ripristinare l’antica colonna mariana distrutta nel 1918 in piazza della Città Vecchia, e chi vorrebbe smantellare il monumento al maresciallo sovietico Konev, liberatore della città dal nazifascismo nel ‘45 ma protagonista delle repressioni sovietiche. A tema: la difficoltà a giudicare serenamente la memoria storica.

«Smettiamo di avere paura»

Lettera collettiva di sacerdoti ortodossi a proposito dei recenti casi di malagiustizia in Russia. Un intervento del genere non ha precedenti e pone nuovamente la Chiesa nel vivo della storia. La società civile si riscuote, e la Chiesa c’è…

Preferisco aiutare che scontrarmi

Storia di Njuta Federmesser, che ha creato gli hospice in Russia. Tra il governo che vuole usarla e l’opposizione che sale in cattedra per giudicarla, lei pensa al bene delle persone. Senza cedere al fascino del potere o all’ideologia antiputiniana. Dice che «non possiamo aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni sì».

La libertà che sognavamo

Hanno combattuto per la libertà nazionale, ma ora si sono smarriti nella vita della democrazia. I paradossi che si vivono nell’ex-Urss ricordano da vicino le strettoie in cui si dibatte l’Europa, delusa dal grande sogno della sua unità. L’esempio interessante della Lituania.

L’appartamento di Sacharov, come nasceva l’opposizione

Il risveglio della coscienza personale e civile nella società totalitaria, quello che chiamiamo dissenso, è nato nelle cucine dei caseggiati sovietici. Qui sbocciava in segreto un movimento che scaturiva dai rapporti personali.

A Bucarest per rispondere alle carestie d’amore

In visita al Centro Don Orione di Voluntari, vicino a Bucarest, una struttura che vuole rispondere al «grido di fronte alle carestie di amore del nostro tempo, di fronte all’individualismo e all’indifferenza», come ha ricordato papa Francesco nel suo recente viaggio in Romania.

Cattolici siberiani. Tre storie

Negli anni ‘30, a Vladivostok, molti cattolici siberiani furono arrestati e fucilati, con l’accusa di spionaggio. Le tre storie che pubblichiamo, frutto delle ricerche di Tat’jana Šapošnikova, archivista della parrocchia cattolica della Madre di Dio, ci ricordano che dietro alle grandi dinamiche e ai grandi numeri della storia si cela sempre la realtà concreta di un volto umano.

«Le piogge della storia» – murales per chi passeggia a Mosca

Su un muro vicino al Museo del GULag, a Mosca, è comparso un nuovo murale: i ritratti di alcuni intellettuali uccisi dal comunismo. Una forma originale di memoria, poiché appaiono solo quando piove…

Quando la Polonia comunista accolse gli orfani coreani

Una lapide nascosta, nel cimitero di Breslavia, riporta il nome di una bambina coreana e la data: 1955. Cosa ci faceva la piccola Kim Ki-Dok nella Polonia comunista? Era tra le migliaia di orfani di guerra ospitati nel «paese fratello» negli anni ’50. Una storia di accoglienza ritornata solo recentemente alla luce.

Le croci scomode di Kuropaty

Agendo secondo la tipica mentalità sovietica, le autorità bielorusse si sono dimostrate ancora una volta incapaci di dialogare con la società civile, come nel caso della maldestra rimozione delle croci dal bosco-memoriale di Kuropaty, che tanto ha ferito i cittadini più sensibili al problema della memoria storica.

Svetlana Aleksievič: Queste croci rimarranno nella memoria

А Kuropaty, durante il grande terrore furono fucilate e gettate in fosse comuni circa 200.000 persone. Oggi il sito ospita migliaia di croci piantate spontaneamente dalla gente, ed è luogo di preghiera per tutte le confessioni cristiane. Ma lo scorso 4 aprile le autorità hanno mandato i bulldozer a rimuovere le croci. Pubblichiamo l’opinione della scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič.

«Signore, sono un po’ testardo ma sono tuo amico»

Brevi commenti di padre Scalfi alle celebrazioni del Triduo pasquale.

«Mi alzerò, andrò da mio padre…»

Il peccato dei peccati è preferire la vita arida e vana del mondo all’infinita bellezza della casa del Padre. Ma appena si riaccende la nostalgia della libertà che il cuore desidera comincia il cammino del pentimento. Il commento al Figliol prodigo del teologo Šmeman.

Una Festa poco patriottica

Un regista russo ha rilanciato il samizdat, questa volta cinematografico, girando un film dissacrante con mezzi propri e lanciandolo su youtube invece che nei cinema. La cultura indipendente non demorde, mostrando che si possono creare degli spazi liberi. Con qualche sacrificio.

Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti

La crisi, se affrontata in modo maturo, può diventare occasione importante di consapevolezza, giudizio e redenzione. La vicenda dell’autocefalia ucraina, in questo senso, deve spingere le Chiesa ortodossa a riflettere su se stessa e a recuperare le ragioni autentiche della sua esistenza.

Discesa agli inferi

Perché il dolore e la sofferenza? Che senso ha la morte? Perché il male nel mondo? Padre Georgij Čistjakov, morto nel 2007 e impegnato per tutti i quattordici anni del suo sacerdozio con i bambini affetti da malattie terminali, ha testimoniato con la sua vita che a salvare l’uomo dal potere distruttivo del male non è una teodicea, ma la compagnia vivente di Cristo.

L’autocefalia è arrivata. Che accade ora?

L’autocefalia della Chiesa ucraina è una realtà giuridica. Ora bisogna che si realizzi come comunità ecclesiale. La tentazione della divisione, il desiderio di unità: dopo le ragioni della politica, emergeranno le ragioni di Dio?

Gesù era un patriota?

Patriottismi e sovranismi che si fanno eco da un capo all’altro d’Europa. In Russia il patriottismo è oggi un nervo scoperto per gli ortodossi. E dunque, Cristo era un patriota? Il commento di Uminskij alla presentazione del libro di padre Andrej Kordočkin, A Cesare quel che è di Cesare, presso la Biblioteca dello Spirito a Mosca. Una vera provocazione.

Alcune considerazioni su Solženicyn e la vita civile

Il valore chiave di Solženicyn per l’autocoscienza russa, e non solo russa, in un commento di padre Scalfi a un testo del 1990. Già si annunciavano dei punti di crisi che trovano oggi piena conferma nella realtà attuale. Primo fra tutti il nazionalismo.

Andrej Bitov: niente preconcetti, solo stupore

Un grande scrittore russo ci ha lasciati, senza grandi celebrazioni ufficiali. Andrej Bitov ha cantato il passato senza mistificarlo, ha difeso il presente senza risentimenti. Ha ammirato sconfinatamente Dio e la sua creazione, compresa la letteratura.

Jan Palach, 50 anni fa

Cinquant’anni fa il rogo di Jan Palach a Praga, lo studente che si suicidò per ridestare l’opinione pubblica dopo l’invasione sovietica dell’agosto ’68. Il suo gesto fu ripetuto un mese dopo dal diciottenne Jan Zajíc. Le madri dei due giovani rimasero in contatto epistolare per un decennio.

Le inutili lezioni della storia

Incredibile come non si impari nulla dalla storia. Siamo nel 1933, il signor Édouard Herriot si reca in Unione Sovietica per un viaggio che lui stesso definisce «informativo»: vuole capire […]

Solženicyn mi ha cambiato la vita

Un sacerdote ortodosso della lontana provincia russa testimonia la rivoluzione spirituale che provocò in lui la lettura di Solženicyn. Gli spalancò il mondo dell’anima, il mistero della vita. È il lettore, in fondo, il giudice ultimo dello scrittore.

«Non da noi, ma da Dio abbiamo la salvezza»

La venuta al mondo di Cristo è il punto in cui si svela il valore che l’uomo riveste agli occhi di Dio, ma anche la drammaticità della distanza che il peccato mette tra noi e il Creatore, e la necessità di una comunione di vita. Un testo di s. Ireneo.

100 anni di Solženicyn. La sua fu una rivoluzione del pensiero

La profondità del contributo dato da Solženicyn alla coscienza occidentale spesso ancora ci sfugge nei suoi contorni. Nel centenario della nascita riscopriamo la rivoluzione del pensiero che produsse in Francia.

La Chiesa ortodossa cerca la sobornost’

Questi nostri fratelli ci testimoniano che per loro l’appartenenza alla Chiesa è tutt’altro che qualcosa di scontato, ma ha a che fare con i fondamenti stessi del vivere e credere.

Il perdono azzera la memoria?

«Druganov Boris Fedorovič, 56 anni, collaboratore artistico nel museo di Istra. Fucilato il 13 luglio 1937». Sono in fila da più di tre ore in piazza Lubjanka, nel centro di […]

Chiesa ucraina, unità e divisione

Siamo ormai oltre la metà del mese in cui papa Francesco ha invitato ogni cristiano a pregare il Rosario e a invocare san Michele arcangelo perché la Chiesa sia protetta […]

La Russia, i cattolici, i giovani

A dieci anni dalla sua consacrazione episcopale, l’arcivescovo metropolita a Mosca, monsignor Paolo Pezzi dialoga di Russia, martirio e giovani con Adriano Dell’Asta. L’incontro si è svolto al Meeting di Rimini 2018, luogo d’incontro per antonomasia.

Il ’68 di Andrej Sacharov

Oltre al ’68 di Parigi, di Praga e dei dissidenti sulla piazza Rossa, c’è un altro ’68 da ricordare, non meno importante degli altri, quello del fisico Andrej Sacharov e della sua solitaria presa di posizione contro la corsa agli armamenti nucleari.

Anna, la «martire per la purezza» che ha cambiato il destino di molti

Verrà beatificata il 1° settembre a Košice la sedicenne Anna Kolesárová, «martire per la purezza», uccisa nel 1944 da un soldato sovietico, e che nella società che irride la castità attrae ancora migliaia di giovani.

Al Meeting di Rimini la mostra “Amare la Russia nonostante tutto”

Al Meeting di Rimini (padiglione C3) sarà esposta la mostra su padre Romano Scalfi (1923-2016) e la sua opera, comprendente testi, immagini e filmati.

Quelle prime poesie in piazza Majakovskij

Il 28 luglio 1958 a Mosca fu inaugurato il monumento al poeta Vladimir Majakovskij. Dopo la cerimonia ufficiale, qualcuno dal pubblico si mise a leggere le proprie poesie. Fu uno squarcio nel grigiore sovietico, il samizdat riprendeva a vivere.

Uniti già nel cammino e nella conversione

A Ginevra papa Francesco rilancia il cammino verso l’unità come modo di unire vocazione e missione, amore per il mondo e per Cristo. No a un ecumenismo che sia solo «strategia mondana».

L’abbraccio dei patriarchi

Qualche settimana fa, visitando Cipro con un gruppo di amici, mi ha colpito il giudizio dato da un abitante dell’isola rispetto alla tragica divisione che dal 1974 taglia in due […]

Ortodossi e cattolici non devono perdere la nostalgia dell’unità

«Rossijskaja gazeta» l’organo di stampa ufficiale del governo russo, ha inviato una sua corrispondente a intervistare il direttore del Centro culturale Pokrovskie vorota, il cattolico Jean François Thiry. Ne è nato un dialogo non formale

Forman, che voleva «far cantare» il pubblico

In memoria del regista Miloš Forman. Figlio dell’Est Europa, vittima di due totalitarismi, ha incontrato l’America ma non gli interessavano gli schieramenti politici. Lui cercava l’uomo e il suo insondabile mistero.

Ecumenismo: il valore del monito del papa

Mercoledì 30 maggio, prima dell’udienza generale, papa Francesco ha incontrato in una saletta dell’Aula Paolo VI (Aula Nervi) una delegazione della Chiesa ortodossa russa guidata dal metropolita Ilarion, capo del […]

Un’arma di ricreazione

Continua sulla Russia, la sua situazione politica e le sue prospettive di sviluppo, il solito gioco degli schieramenti, con chi saluta il nuovo paradiso e il nuovo modello di ordine […]

«Un uomo di mondo che sa come comportarsi…»

Attraverso la biografia sommaria di Vittorio Strada si possono ripercorrere le vicende sofferte e anche drammatiche che hanno accompagnato e determinato quell’immenso passaggio epocale che è stato il crollo dell’URSS.

Vittorio Strada e le domande infinite

In morte di Vittorio Strada, grande slavista italiano, umanista e uomo a tutto tondo. La storia esemplare del suo passaggio dal comunismo all’umanesimo mostra la forza di una coscienza libera che dà le ali all’intelligenza e alla cultura.

La Siria, il patriarca e i «santi della porta accanto»

Nel pieno della crisi siriana il patriarca russo ha preso l’iniziativa di unire le Chiese nella richiesta di pace. Un gesto profetico al di là delle intenzioni politiche e delle caparbie gelosie confessionali. Afferma il primato della santità nella storia

Il DNA e Dostoevskij

La nostra epoca di disincanto ha lentamente corroso l’idea astratta di Dio e ci ha lasciati in un vuoto ateo. Fortunatamente Dio non è quell’idea astratta e l’età post-cristiana può aprirsi ad una riscoperta autentica di Dio.

Vietato cercare i desaparecidos in Cecenia

I difensori dei diritti umani tornano alla ribalta. In Cecenia è pericoloso indagare sulle azioni della polizia, o mettere in luce i legami mafiosi tra politica e business. L’arresto di un militante ceceno ha dato il via a una campagna di solidarietà.

La Pasqua di croce (Lettere quaresimali – 3)

La solitudine di Dio che va incontro volontariamente alla sua «ora». Con un certo ardire la tradizione bizantina ci esorta a riconoscere che non sono la nostra pietà o le nostre croci, di cui non siamo mai del tutto innocenti, a salvarci. Ma la Sua Croce.

Quattro «eroi invisibili» premiati a Praga

Nei paesi dell’ex-blocco socialista sussiste il problema della memoria, innanzitutto la memoria dei due totalitarismi del XX secolo. Alcuni storici cechi hanno creato l’associazione Post Bellum che si concentra soprattutto sulla «memoria del bene».

Passare con speranza all’altra riva

Il 25 gennaio uno sconosciuto l’aveva salvato mentre, in stato di ubriachezza, stava finendo sotto un treno. Quello sconosciuto era Georgij Velikanov, un giovane ortodosso che, trovandosi una sera in […]

Le relazioni tra Stato e Chiesa

Alla vigilia della rivoluzione, la Chiesa russa inaugura un concilio per rinnovarsi profondamente. Tra le personalità insigni che partecipano ai lavori c’è Bulgakov, appena convertito. Il suo contributo su cosa è essenziale nel rapporto Stato-Chiesa.

Ho capito quanti amano la nostra musica

28 gennaio, Bologna: tre cori con storia e provenienze diverse si incontrano e cantano insieme. Questa fusione così arrischiata e imprevista di Oriente e Occidente è il segno di una vicinanza reale, di un’amicizia che cresce.

A due anni da Cuba. Dai martiri una nuova unità

Cuba, per anni simbolo di una dittatura e di una crisi che ha condotto il mondo sull’orlo della catastrofe, oggi è diventata sinonimo di una nuova parola di speranza per […]

È come ballare sui morti

Il comune di Mosca ha permesso che l’edificio dove si fucilarono migliaia di persone diventi un centro commerciale. Chi si oppone dice che cancellare la memoria dei fatti fa prosperare i miti. E il revival di Stalin lo dimostra.

Daremmo la vita per un «uomo inutile»?

Il 25 gennaio un uomo di 35 anni è morto investito da un treno alla periferia di Mosca. Un fatto di cronaca come tanti e che meriterebbe solo la nostra […]

Arsenij Roginskij. «La nostra misura è l’uomo»

Era un dissidente con la tempra del leader. Voleva ricostruire la società civile e salvare la memoria del totalitarismo in Russia. Non ha ottenuto tutto quel che sperava, ma sapeva che senza il suo contributo sarebbe stato ancor peggio.

Quanto male ci fa lo scisma

Una doppia tragedia, un suicida che nella sua caduta travolge e uccide un bimbo, ha messo impietosamente in luce un altro dramma, quello della Chiesa ucraina che, dilaniata dalle divisioni, dimentica la carità. Uno scandalo che grida l’urgenza di unità.

La mamma del camionista e la riforma carceraria

Invece che affidarsi alle promesse dei politici, una donna da sola ha scosso le basi del sistema della corruzione, dell’immobilismo economico, della frammentazione sociale. La storia vera di Nadja, dalla Russia profonda. La Russia al lavoro.

Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (1)

La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa.

Una vita concentrata in Cristo

Un anno fa ci lasciava padre Scalfi, fondatore di Russia Cristiana e della rivista che oggi è confluita nel nostro portale. Nelle parole del vescovo di Bergamo riviviamo la ricchezza della sua straordinaria persona.

Fratel Alberto il rivoluzionario

Tra un umile fraticello polacco e Lenin, deus ex machina della rivoluzione, chi è il vero rivoluzionario? Il servizio ai fratelli, capace di annullare le barriere sociali contro l’idea bolscevica, intrinsecamente paternalista e borghese.

La ferita dell’«uomo nuovo»

La rivoluzione russa fu una gigantesca pedagogia del terrore, per censurare la paura del mistero e togliere all’uomo la gioia. Ossia ciò che lo rende umano. Intervento alla conferenza «Esiti spirituali della rivoluzione».

Avrei voluto chiamarli tutti per nome…

Cent’anni fa la rivoluzione d’ottobre. Come risposta a una mentalità che ancora non accetta di giudicare se fu un bene o un male, in Russia è nata e cresce la memoria del totalitarismo. Un fatto non politico che risveglia le coscienze.

100 anni: perché non sia stato invano

Nel 1919 Michail Bulgakov scriveva «Noi, rappresentanti di una generazione sfortunata, moriremo come dei miserevoli falliti, costretti a dire ai nostri figli: “Pagate, saldate onorevolmente il conto, e non dimenticate […]

Vecchio e nuovo. Ovvero gli studenti in piazza

Il filosofo Sergej Averincev osservava che il nuovo non segue mai la via maestra pianificata dagli uomini ma vie laterali e inattese. Oggi in Russia la novità si apre la strada nonostante la resistenza del sistema. Perché i giovani vogliono un futuro.

Tempo di pellegrinaggi

Si avvicina il viaggio del cardinal Parolin a Mosca, dove nei giorni 21-23 agosto si incontrerà con Vladimir Putin e con il patriarca Kirill. Un segnale importante, in continuità con […]

Teofilius Matulionis, un lituano martire

La Lituania offre alla Chiesa universale un’altra grande figura di martire del XX secolo, l’arcivescovo Matulionis. Durante i festeggiamenti si è tornati a riflettere su cosa insegni ai giovani d’oggi l’esperienza dei cristiani sotto il totalitarismo.

Aleksievič: Soli, ma dalla parte del bene

In una società «impregnata di guerra» e divisa fra «i nostri» e «gli altri», l’unica via d’uscita individuata dalla scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič , premio Nobel per la letteratura, è la «cultura delle piccole opere».

Un padre per tutta l’Ucraina

Lubomyr Husar è stato un autentico pastore, un monaco austero e anche un grande patriota, ha amato la sua Ucraina – che aveva lasciato a 11 anni per sfuggire alla […]

Una memoria difficile per la Lituania

Un piccolo paese che si è sempre distinto per il coraggio indomabile, l’amore alla libertà, l’attaccamento alla sua Chiesa, è chiamato oggi ad affrontare la difficile memoria dei casi di complicità nell’Olocausto. Uno «scandalo» che può purificare.

Il mestiere sacro. Ritratti filosofici

Vladimir Zelinskij
Il mestiere sacro. Ritratti filosofici
Aletejja, Sankt Peterburg 2017, pp. 400

Dietro le quinte della Corea

Un regista russo a Pyongyang, per girare un documentario di «vita vissuta». Neppure il totalitarismo sovietico era riuscito a condizionare l’uomo a tal punto. In un’intervista a «The New Times» il racconto di un’esperienza ai limiti della realtà.

Ricostruire i ponti in Ucraina

La carità del papa non si esprime solo a parole, ma anche con gesti concreti di aiuto. Così è per l’Ucraina. Sono gocce nel mare, ma sono piccoli passi che fanno ritornare la pace. La testimonianza del nunzio Gugerotti, ambasciatore del papa nel Donbass.

Evtušenko, un poeta per tutte le stagioni

Ha cantato le conquiste del socialismo e demolito l’epoca staliniana, parlava con Andropov e difendeva Solženicyn. Fedele al socialismo ma critico dei suoi soprusi, ha sperato fino all’ultimo nella riconciliazione tra russi e ucraini.

Proteste in piazza: non è facile essere giovani

Il 26 marzo migliaia di persone hanno protestato contro la corruzione in decine di città russe. La novità è stata la massiccia presenza dei giovani. Le aspettative della gente e le risposte da parte del governo.

Miloslav Vlk: sono felice della mia vita

Sarà celebrato sabato prossimo nella cattedrale di Praga il funerale del cardinale Miloslav Vlk (1932-2017), scomparso il 18 marzo dopo un rapido aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Bielorussia: difendiamo i nostri morti

Kuropaty è un luogo terribile: ci riposano oltre 100mila fucilati. Ma il business post sovietico ci vuole costruire degli uffici. E i bielorussi, figli dell’ultimo regime comunista d’Europa, si oppongono. Inattesa rinascita di una società civile.

La battaglia di Sant’Isacco

Un nuovo casus belli, uno dei tanti che popolano le nostre cronache. E che serve come specchio anche di tanta indignazione nostrana. La Chiesa ortodossa russa ha ottenuto in uso […]

La Divina Liturgia per l’unità fra i cristiani oggi

«Convergere nell’abbraccio della carità fraterna non può essere il frutto dello sforzo sovrumano di noi singoli individui». Alcune riflessioni a margine di una divina liturgia con il coro di Russia Cristiana.

Todorov, osservatore dell’essere umano

Il filosofo bulgaro-francese, morto a 78 anni a Parigi, è stato uno dei grandi intellettuali contemporanei. Appassionato osservatore dell’umano, ha incarnato l’umanesimo autentico, anche se si è limitato alla dimensione esclusivamente orizzontale.

Aiutarci a ritrovare noi stessi

Per spiegare che cosa sia l’esperienza, il metropolita Antonij di Surož racconta un curioso esperimento da lui messo in atto dopo aver incontrato uno studioso di ecologia che stava facendo […]

L’unità della Chiesa secondo padre Men’

Tutto l’annuncio cristiano è intessuto dell’esigenza dell’unità. E gli uomini che più hanno vissuto la vicinanza con Cristo hanno recepito questa esigenza sino a farne una parte imprescindibile del proprio […]

La famiglia ortodossa oltre gli stereotipi

Una rovente polemica riguardo alla paternità responsabile tra gli ortodossi ha scoperchiato l’enorme questione del disagio interno alla Chiesa, sospesa tra la forma di regole rigide e la sete di una fede liberante. Un sommovimento profondo e necessario.

Mai disperare della misericordia di Dio

Est e Ovest vivono il comune disagio di un’instabilità senza meta ma, ci dice padre Lepori, è proprio camminando su queste onde che Gesù si mostra come via e meta possibili.

Non bisogna avere paura

Le grandi figure del dissenso conservano ancor oggi tutto il loro fascino e la loro verità. Al CMC di Milano, il 16 novembre scorso, è intervenuta Nijolė Sadūnaitė, protagonista della resistenza cattolica in Lituania.

Viaggio in Ucraina – 1

Un paese difficile, in piena crisi economica, soffocato dalla corruzione, piagato dalla guerra, dimenticato da tutti. Ma anche un paese che non si dà per vinto, dal forte tessuto sociale, incredibilmente creativo. Viaggio nell’Ucraina che resiste.

«L’unità si fa camminando»

Ci sono parole più inquinate di altre, e «unità» è tra queste. L’ultima riprova l’abbiamo avuta a Mosca qualche giorno fa, in occasione della festa dell’«unità popolare» del 4 novembre, […]

Fondamentalismi nella Chiesa e offensive laiciste

La nuova epoca è segnata dal crepuscolo della modernità col suo individualismo radicale, e dal ritorno della Chiesa al centro del panorama culturale. Come leggere, in questa luce, le tensioni interne tra militanza e testimonianza, identità e dialogo.

Misericordia, quando più drammatica è la crisi

Mentre si avvia alla conclusione l’Anno Santo della Misericordia, può essere utile riprendere le parole con cui papa Francesco descriveva, nella Bolla Misericordiae Vultus, i frutti attesi dall’anno giubilare, non […]

Un maestro in tempi bui: Valentin Chalizev

La morte di un «maestro» spinge sempre a riconoscere la vera grandezza di un uomo, la sua libertà interiore anche in tempi difficili. V. Chalizev, professore e padre dei suoi studenti, era un uomo vivo che insegnava a pensare.

Bosch, l’Europa e i migranti

L’Europa e i migranti visti da un osservatore russo. Che ci ricorda la vera origine della grandezza europea, prendendo spunto da un artista «scandaloso». L’elogio di un’Europa da sempre capace di accogliere

In dialogo con il mondo

«Ci sono due modi per dire che siamo “ortodossi”, e cioè per affermare la nostra appartenenza al vero: il primo è quello di definire noi stessi e la nostra identità […]

Diritto e castigo: le nuove leggi russe antiterrorismo

Con il pretesto di «contrastare il terrorismo e assicurare la sicurezza sociale», la Duma ha approvato norme che ampliano i poteri dello Stato e rafforzano il controllo sui cittadini. Le modifiche restrittive colpiscono anche le comunità religiose.

Il Concilio si chiude e apre tempi nuovi

Nei due messaggi conclusivi del Concilio ortodosso un forte richiamo al cambiamento: apertura al mondo, responsabilità, dialogo con tutti, rinuncia ai particolarismi. Nato sotto pessimi auspici, il Concilio ha sorpreso tutti, anche i partecipanti.

Il Concilio: perché è così importante?

Il Concilio panortodosso di Creta è in forse. Il Patriarcato di Costantinopoli lo vuole fortemente, ma alcune Chiese orientali si sono già ritirate. Vincerà la paura o la fiducia? I pro e i contro di un passaggio epocale.

Patriottismo: generosi senza gratitudine

La Russia ubriaca di patriottismo nell’anniversario della vittoria, si pasce di gloria e calpesta chi ha dato la vita per lei. Solo la gratitudine può impedire lo sperpero inconsulto di risorse e vite umane, e trasformarlo in ricchezza comune.

A Mosca ci si batte per Dante

Emergenza a Mosca: chiudono le biblioteche. E i moscoviti si sono mobilitati a migliaia proprio quando hanno sfrattato la Biblioteca Dante Alighieri. È nato un nuovo stile difensivo della società civile contro la crisi e gli abusi dell’Amministrazione.

Ortodossi e cattolici sulla via di casa

Cuba è una sfida e un invito ai credenti, perché non si ha più il diritto di non volere l’unità. A Mosca tre ortodossi e due cattolici si sono detti in quale unità sperano. Nasce la cultura del dialogo.

Guerriglia urbana a colpi d’ironia

Bandite le manifestazioni politiche, la nuova arma d’opposizione in Russia è l’ironia: c’è chi manifesta fingendo di inalberare un cartello che non c’è. E chi affigge di notte manifesti sarcastici. Così chi legge scopre che si può pensarla diversamente.

Stalin come illusione

Lo Stalin che tanti sognano oggi è un grande bluff. Il suo carattere personale disumano era semplicemente al servizio del vero Potere, costituito dall’unione di ideologia, partito e masse. Che ora non esistono più; resta solo il guscio vuoto del mito.

Santa Maria di Parigi

Il 31 marzo 1945, nel lager nazista di Ravensbrück moriva, offrendosi per la camera a gas, madre Maria. Poetessa, ex-rivoluzionaria, monaca, oggi è santa Maria di Parigi, e intercede per la Russia e l’Europa.

Una Mosca che non conoscevate – 3

La terza parte dell’escursione tematica per Mosca, sulle tracce di un’altra capitale: la topografia del terrore, il Deposito dei Monumenti dismessi, i luoghi delle proteste di piazza.

L’epilogo di una lunga ostilità?

Il vicerettore dell’Università cattolica di L’viv, greco-cattolico, risponde a titolo personale alla richiesta di perdono di un gruppo di ortodossi. L’ostilità di secoli può sciogliersi per un gesto di carità. Un gesto impolitico che spiazza.

Appello: Salviamo Nadežda Savčenko

Una giovane ucraina, fatta prigioniera nel Donbass, è al centro di un braccio di ferro internazionale. La Russia la vuole condannare a 23 anni, il mondo l’ha dichiarata prigioniera di coscienza. Lei fa lo sciopero della fame e della sete.

Quel ragazzo che lanciò il samizdat

Aleksandr Ginzburg, morto a Parigi il 19 luglio 2002, fu uno dei protagonisti dell’epopea
iniziata nel luglio 1958. La sua figura in questa scheda pubblicata su “La Nuova Europa” 5/2002.

Una Mosca che non conoscevate. Passeggiata sulle tracce di manifestazioni e proteste

Cominciamo una serie di escursioni tematiche per Mosca. La creatività di un giovane storico ci mostra un’altra capitale. La topografia del terrore, il Deposito dei Monumenti dismessi, i luoghi delle proteste di piazza.

Vittima e complice. La storia di Lev Razgon

Veterano del Gulag e membro dell’élite di Partito. 17 anni di prigionia e la perdita di molte persone care hanno cambiato radicalmente la sua vita. In un libro memorabile ha narrato con pacata ironia la sua storia. Rappresenta l’umanesimo del dissenso.

Testimone della scoperta del secolo

Il mistero dei resti della famiglia imperiale è durato oltre 70 anni. Nel 1991 il primo rinvenimento. Ma tra i corpi ne mancavano due. Sergej Čapnin era presente al loro ritrovamento nel 2007. Segno che la verità non si cancella.

Mosca: in piazza per difendere il parco. Ma non solo per ecologia

Morta l’opposizione politica, nasce la protesta civile. Frantumata in migliaia di piccole guerre. I cittadini si organizzano per difendere il quartiere, la città. È una scuola di responsabilità civica che sconfigge la mentalità sovietica.

Blog

Naval’nyj: la memoria e l’immagine

Naval’nyj ha esaltato il meglio dell’uomo, ricordandoci che appartiene a Cristo.

In memoria dei Romanov. Una riflessione non monarchica

In luglio cade l’anniversario dell’eccidio della famiglia Romanov. Una vicenda che fa sorgere domande sul presente.

Guardare il bene, per affrontare il male

In rete si scrive che tutti odiano i russi, che gli ucraini non vorranno mai più parlare russo… Ma è veramente così? A cosa serve caricare i toni? La rete è miope.

Domenica del perdono – il rischio di cambiare

Tutto può aiutarci a rientrare in noi stessi, basta cogliere le occasioni. E perdonare non è una passeggiata…

La regola d’oro della resistenza

Jurij Dmitriev, la Bielorussia… fenomeni diversi ma con un unico filo rosso: gli inermi contro la tracotanza del potere che ha in mano le forze dell’ordine, i tribunali, le leve economiche. È possibile uno scontro simile?

Qui si muore. Rivediamo le priorità

Non sono un medico, né un virologo né insomma un esperto di cose che oggi vanno per la maggiore, quindi quel che vi dico non ha utilità pratica. Però è importante.

Verso la luce

Proviamo a cambiare la giustizia con la misericordia, il sarcasmo con la tenerezza, la «giusta ira» con la compassione.

Un corridoio… e la memoria del male

Il Museo del genocidio lituano è stato visitato da papa Francesco assieme a monsignor Tamkevičius che qui fu prigioniero. La visita del Museo è un’esperienza forte, un percorso di crescita.

È sciocco sperare? A cinque anni dall’occupazione della Crimea

La menzogna e il nonsenso non avranno mai l’ultima parola. La speranza non dipende dai successi geopolitici ma dai piccoli gesti di resistenza personale, da ciò che restaura l’umanità.

Gorbačev, che nessuno amava

La politica ci ricorda che il 2 marzo Michail Gorbačev ha compiuto 88 anni. Nei suoi confronti ci sono due sentimenti incredibilmente condivisi da noi tutti: la più radicale condanna, che può venire dall’odio istintivo per il tradimento o dal disprezzo perché si è fermato a metà; e il rifiuto altrettanto radicale di volerci capire qualcosa lasciando da parte cliché ed emozioni.

La Giornata della memoria, e le altrui colpe

La memoria, quella vera e non sentimentale, ci deve trovare vulnerabili al dolore degli altri

«Decristianizziamoci»

Qualche tempo fa ho sentito una signora di mia conoscenza usare un brillante neologismo: decristianizzarsi. «Noi qui ci stiamo decristianizzando piano piano – ha detto con un sorriso – capisci, […]

Contro il falso orgoglio

Oggi si discute molto sul vero patriottismo, sull’orgoglio nazionale; Sergej Averincev diceva: «Penso che l’amore per un paese, come l’amore per una persona, si esprima nella sollecitudine, in un atteggiamento […]

Vittorio Strada, la forza di una visione integrale

Di Vittorio Strada, filologo, critico, filosofo, sociologo, traduttore, studioso della politica attuale e passata, grande cultore di libri, amico di moltissimi amici russi, bisognerebbe parlare a lungo. Il semplice elenco […]

Come una macina al collo

Chiedo scusa anticipatamente a quelli che potrei offendere, ma ora seguirà uno sproloquio un po’ dozzinale di tema pseudo-biblico. La frase evangelica «È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a […]

Un po’ di sana vergogna (ancora sul patriottismo)

Quello che più mi colpisce nell’educazione patriottica dei giovani è la temerarietà con cui affrontano questo compito per niente facile e piuttosto insidioso le persone più impensabili e spesso meno […]

Dedicato a tutti i fustigatori

Penso che ricordare, richiamare dal non essere le vittime sia molto più importante che esecrare i carnefici. Il carnefice, il delatore, il traditore sono già castigati da quello che hanno […]

Per fermare la terza guerra mondiale

Sapete che vi dico? La vita è meravigliosa! Lo dico a proposito del grosso gatto rosso che mi ha fatto piangere mezza giornata, perché era rimasto orfano dopo la morte […]

Un bambino grande come un uomo

Un amico mi ha passato un brano di un’intervista al regista russo Aleksandr Askol’dov, realizzata dalla slavista francese Cécile Vaissié. Vale la pena di leggerlo: «Ecco quello che è per […]

Storia di dentisti e di taxi

Questa, ragazzi, è una storia dell’URSS e della vita felice che menavamo. L’ho già raccontata a molti, ma repetita iuvant. Mi faceva male un dente. Doveva essere il 1983. A […]

Gorbačëv e i chioschi

Per l’85° compleanno di Michail Gorbačëv

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La Nuova Europa 5/2014 (377)

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