Risultati ricerca per Crimea

Articoli

Sinodo greco-cattolico ucraino: La guerra e la giusta pace

È nostro dovere cristiano e civico proteggere la vita del nostro prossimo.

Due anni di guerra: stanchi ma sempre decisi

Oleksandra Romancova, direttore esecutivo del Centro per le libertà civili di Kyiv, Nobel per la pace 2022, ci parla di diritti umani, del peso del passato sovietico, del pericoloso vicinato con la Russia, della collaborazione con l’UE, di questioni linguistiche e culturali. Ma soprattutto dell’urgenza di dare un giudizio chiaro su quanto sta accadendo. (Intervista di Marta Dell’Asta).

1915, una lettera a Prezzolini sull’Ucraina

Andrea Caffi, intellettuale italiano nato in Russia, ai primi del ’900 già descrive l’Ucraina come una nazione e una cultura autonome, e conculcate. Un giudizio competente e ancora attuale.

Il nuovo manuale di storia: come instillare l’odio nei giovani

Da quest’anno scolastico, il nuovo testo unificato di storia per i maturandi russi offre la rilettura della storia russo-sovietica celebrandone i fasti e smussandone i disastri. Fino ai nostri giorni, in modo da scagliarsi contro l’Occidente e l’Ucraina. Una grossa responsabilità per chi instilla odio e risentimento nelle giovani generazioni.

Lo schiaffo del silenzio

La roccia della cultura russa non esiste più. Šiškin, nel suo pessimismo, lancia una domanda bruciante ai suoi compatrioti: come uscire dal silenzio colpevole? Solo una parola libera ci salverà.

La Russia deve scegliere tra fato e libertà

Presente al Meeting di Rimini 2023, lo scrittore russo ci ha raccontato del peccato originale che vede nella storia russa, e della forza morale dei tanti che resistono non per abbattere il sistema, ma per affermare la propria dignità. (Nostra intervista).

Tortura in Russia. La violenza come premessa alla guerra

Nonostante la legge russa la vieti, la tortura è di uso corrente nelle carceri o durante le istruttorie. Un documentario di Jurij Dud’ dell’autunno 2021 mostra quanto questa pratica abbia deformato la coscienza civile. «Un paese che non rispetta i diritti dei propri cittadini non rispetterà i diritti dei propri vicini», aveva detto Andrej Sacharov. L’invasione dell’Ucraina è stata preparata anche dalla violenza civile.

Viktorija Amelina, morte di una scrittrice

Un motivo in più per ricordare l’inutile, insensata strage della guerra, che getta via le vite con la loro irripetibile ricchezza. Una giovane scrittrice è morta in Ucraina, il suo talento letterario stava sbocciando proprio nell’incontro col dolore e la paura. Ricordiamo Viktorija Amelina morta il 1° luglio.

Russia, un abbraccio per la pace

Un’iniziativa sorta spontaneamente tra alcuni cittadini russi: scambiare pubblicamente un abbraccio con coloro che sono a favore della pace. Ma anche per un abbraccio oggi si può essere arrestati.

Kara-Murza: la Russia sarà libera, ditelo a tutti!

Uno degli ultimi politici dell’opposizione rimasti in Russia è stato condannato a una pena «staliniana» – 25 anni – per aver criticato la guerra. Al processo ha detto parole di speranza. Un russo che ama il suo paese nonostante tutto, e offre ai compatrioti lo spazio per il pentimento.

Grigor’janc, l’eterno dissidente

Sergej Grigor’janc aveva fatto grandi cose per l’informazione indipendente in URSS. Ma anche dopo è rimasto sempre un osservatore lucido e autocritico, che ha colto i motivi della sconfitta del dissenso, ma anche le ragioni della speranza.

La Moldova in bilico

Un vecchio sistema che funziona sempre: destabilizzare per dominare. Propaganda e agenti provocatori sono armi politiche efficacissime che la Russia impiega nei paesi confinanti e in Europa. Cosa è successo in Moldova.

Un anno che ci ha cambiato • 3

Per padre Zelinskij lo scandalo maggiore è il consenso degli ortodossi al crimine dell’invasione. Per Lami è l’adesione di molti occidentali ai miti della propaganda russa. Eppure, come dice il russista Hamant, è possibile superarli. Come conferma Sigov da Kiev, resistere è sapere che il senso della vita è presente.

Russia-Ucraina: un anno che ci ha cambiato • 1

Un anno di guerra, la più inimmaginabile e sconvolgente delle guerre, violentissima, nel cuore dell’Europa. Dal 24 febbraio 2022 il mondo è cambiato. Come siamo cambiati noi? Lo abbiamo chiesto ad alcuni testimoni. Oggi cominciamo con due italiani, padre Mauro Lepori e Mario Mauro; un bielorusso, Dmitrij Strocev e una russa, Elena Žemkova.

Restiamo umani, per favore

Attenti a non bandire in blocco la cultura russa e a non addossare ai russi una colpa collettiva, dice il poeta ed ex dissidente lituano, che ci mette in guardia dalla disumanizzazione. Stralci di una sua intervista alla Radio televisione-lituana.

Possiamo ancora sperare?

L’immedesimazione di papa Francesco nel dolore delle vittime, il bisogno di giustizia e di verità che non siano contro qualcuno ci indicano come stare davanti alle tragedie di oggi, senza relativismi.

Le Chiese in Ucraina, gli amari frutti della guerra

Un decreto di Zelenskij mette al vaglio la fedeltà politica degli ortodossi ucraini legati a Mosca. Un terreno scivoloso per la società. E un vaglio doloroso per l’unità dei cristiani.

Perché non ci siamo riusciti? Gli errori dell’opposizione russa

Un testo scritto in prigione da Leonid Gozman, che dalle alte sfere politico-economiche, dopo due arresti è approdato alla diaspora russa all’estero. Nel testo si domanda perché l’opposizione russa abbia fallito così rovinosamente, forse è mancato il dialogo con la gente comune, vero zoccolo duro del regime.

Ucraina: la scuola contesa tra patrioti e occupanti

È iniziato l’anno scolastico in Ucraina e nelle regioni occupate. Si devono fare i conti con la tentazione della cancel culture, cui tendono sia gli aggressori che le vittime. Forse comprensibile nell’immediato, la rimozione rischia di fossilizzarsi in una politica miope, che difficilmente porterà frutti in futuro.

La Russia scricchiola

In tivù si parla apertamente di «guerra», la propaganda patriottica si autocensura, deputati chiedono le dimissioni del presidente… Nelle crepe che insidiano l’edificio del regime si insinuano tante libertà personali.

La forza della libertà per riconquistare la pace

Giornalista e scrittore, volto della tivù, Archangel’skij è una figura di spicco che ha scelto di non lasciare la Russia. È intervenuto al Meeting di Rimini 2022 per parlare di libertà e di pace.

Il «grande cambiamento» ovvero il ritorno all’URSS

In Russia riemergono i «pionieri» di sovietica memoria. Cambia il nome ma l’intento è lo stesso: raggruppare, inquadrare e pilotare la giovane generazione, prima che scappi dal recinto e si formi un punto di vista indipendente e critico.

Shishkin e il «punto di fuga» del cuore

Uno scrittore russo pluripremiato e tradotto, Mikhail Shishkin vuole ricreare una lingua viva, che combatte la lingua morta dei cliché televisivi. La sua è un’analisi culturale graffiante che per molti versi ha anticipato il naufragio di oggi.

Libertà religiosa o libertà vigilata?

Lo scompiglio si è diffuso tra le comunità religiose russe, costrette a prendere posizione sull’avventura ucraina. Tra resistenze, dissidi, fughe e giri di parole si è visto che la loro è una «libertà vigilata». Che mette in gioco la credibilità della fede.

Auguro alla Russia di provare orrore e pentimento

Un dimostrante solitario sulla Piazza Rossa, col suo cartello contro la guerra. Arrestato, processato, multato. Ma al giudice ha detto parole molto chiare e coraggiose. È uno che spera ancora nel buon senso e nella verità.

Il trionfo dell’opinione sui fatti

La cronaca politica è un immenso talk show dove ognuno dice la sua. Aiutiamoci a non coltivare la confusione.

Gli angeli del Donbass

Il «Viale degli angeli» nella capitale della repubblica separatista di Doneck, da iniziativa per ricordare i bambini morti durante gli scontri nel Donbass, è diventato un cavallo di battaglia della propaganda filorussa per giustificare l’intervento armato contro i «nazisti» ucraini.

La Chiesa russa prigioniera delle sue scelte

Padre Kirill Hovorun, che è stato stretto collaboratore del patriarca Kirill, nella nostra intervista ripercorre le scelte fatali che hanno portato la Chiesa russa a uno schieramento in campo politico, che ha spaccato la sua unità interna. Intervista di M. Dell’Asta.

Oggi pensiamo innanzitutto all’Ucraina

Una dirigente di Memorial riparata all’estero: la situazione russa può cambiare solo dall’interno. Però voi sosteneteci moralmente. La realpolitik ci uccide…

L’eresia, detonatore e volto della crisi

Il testo che pubblichiamo, firmato da 65 teologi ortodossi di tutto il mondo, propone una riflessione di grande importanza per l’autocoscienza dell’ortodossia mondiale. Si parla di un’eresia che è penetrata nella Chiesa e che è tempo di affrontare.

La guerra si impara sui banchi di scuola

Lezioni speciali per inculcare negli studenti russi delle medie e delle superiori la rilettura ideologica della storia ucraina, e per scoraggiarli dal partecipare a iniziative per la pace.

Dopo l’URSS. 2008-2021 il tempo dei conflitti

Dal 2008 iniziano a scoppiare brevi conflitti tra i paesi ex-sovietici. L’ipotesi «guerra» entra nella mentalità comune; il nazionalismo produce secessioni a catena. Qui approda la parabola delle nuove democrazie. La libertà sognata nel 1991 può dare ancora dei frutti?

La caduta dell’URSS: 30 anni di transizione

Gli anniversari hanno un loro fascino perché costringono a riconsiderare il cammino fatto, a valutare l’esperienza vissuta, che diventa storia comune. Anche se non si sono compiuti i 40 anni di peregrinazioni di Mosè nel deserto, l’autore azzarda un tentativo di analisi.

Ivan Šmelëv, «Il sole dei morti»

Recensione del volume di Ivan Šmelëv, “Il sole dei morti – Epopea”, a cura di Sergio Rapetti, Bompiani, Milano 2021.

Almeno l’Ucraina ci prova

Non si può dire che il paese sia un modello impeccabile, ma l’aspirazione di fondo è sempre quella di incarnare i valori dell’Europa. Il giudizio tagliente e politico di un filosofo russo che nel 2014 è emigrato a Kiev «per poter respirare». Intervista di Marta Dell’Asta.

Minsk usa la bomba umanitaria contro l’Europa

La Bielorussia sferra una guerra ibrida contro l’Europa: incanala i flussi migratori verso la Lituania per far scoppiare la bomba umanitaria. Il tentativo di destabilizzare il paese ha messo alla prova la società civile, la Chiesa e la politica. Occasione di ripensare ai propri valori fondanti.

Ucraina: la più povera in Europa ma è il paese delle possibilità

Parla uno storico e politologo ucraino: un paese povero, campo di battaglia dei clan, ma con grandi potenzialità. Un giudizio inedito sul Majdan. Intervista di Marta Dell’Asta.

Naval’nyj e non solo. I limiti della politica e lo spazio della coscienza

In Russia è un momento di grandi tensioni politiche, legate anche al caso Naval’nyj e all’Ucraina. Tutto si muove nella logica di schieramento e della cospirologia. Ma si può uscire da questa logica soffocante

Russia: dopo la piazza come si va avanti?

Naval’nyj è stato condannato alla colonia penale. I giovani manifestano e la polizia picchia. Rinasce lo scontro politico in un paese dilaniato. Quali le reazioni della società civile.

La Duma vuole un pensiero sempre più unico

«Vietare, limitare, tenere in pugno e non mollare», questa, secondo Archangel’skij, la sostanza del nuovo progetto di Legge della Duma sull’istruzione. Per difendersi dalla «forze antirusse».

La Rete e la voce della coscienza

La Rete ci soffoca ma ci offre anche possibilità enormi. La possibilità di confrontarsi senza limiti di spazio e di tempo vs l’anonimato che induce irresponsabilità, il bombardamento informativo che riduce la capacità di giudizio personale. Il problema di fondo resta l’uomo e la sua coscienza. Intervento al Convegno 2020 di Russia Cristiana, «Una rete che imprigiona, una rete che sostiene, una rete che libera».

È una questione di lingua

A nostra insaputa si sta erodendo il rapporto univoco tra le parole e la realtà. Ma se svapora il senso del nostro parlare svaniscono anche l’organizzazione del pensiero e la capacità di formulare giudizi.

A cosa serve una chiesa della Vittoria?

Fuori Mosca è in costruzione una nuova chiesa sponsorizzata dalle Forze Armate e destinata ad essere il santuario delle vittorie belliche russo-sovietiche. Ma ha suscitato un putiferio di critiche. Vediamo perché…

Pasqua ortodossa, in cucina e alla finestra

Andare in chiesa non è lo scopo ultimo del cristiano, ma solo uno strumento per trovare Cristo. Riflessioni non conformiste di un ortodosso che commemora la Pasqua in casa. E che spera tutto questo non sia invano.

Dopo l’autocefalia ucraina e le rotture: la storia continua

A un anno dalla concessione dell’autocefalia alla Chiesa di Ucraina un bilancio sarebbe ancora prematuro, però tentiamo un aggiornamento sull’evolversi della situazione nella comunione ortodossa.

Dall’altra parte del Muro di Berlino: la dignità umana?

Berlino e Černobyl’, un muro reale e uno virtuale, entrambi fondati sulla menzogna. Ma all’Est come all’Ovest ancora non è finita la lotta contro le sopravvivenze sovietiche. Uno sguardo dall’Ucraina.

L’appartamento di Sacharov, come nasceva l’opposizione

Il risveglio della coscienza personale e civile nella società totalitaria, quello che chiamiamo dissenso, è nato nelle cucine dei caseggiati sovietici. Qui sbocciava in segreto un movimento che scaturiva dai rapporti personali.

9 maggio: l’ossessione della vittoria

La «vittoria» nella propaganda ufficiale è un mito; e il mito pertiene al numinoso, all’escatologia. È uno spazio sacro e inattaccabile, e chi vi si approccia senza deferenza commette empietà, si macchia di sacrilegio. Per questo, uno Stato che pretende di gettare le proprie radici non nella storia, ma nel mito, pretende di essere sacro esso stesso….

Lo «spazio umano» dei dissidenti

L’esperienza del dissenso dell’Est Europa è ancora un campo da coltivare per raccoglierne i frutti. A pochi interessa oggi tornarci sopra: in Occidente è al massimo una cara memoria, all’Est è un messaggio estraneo e spesso fastidioso, perché ricorda promesse lasciate cadere. Arsenij Roginskij era invece convinto che fosse vitale riproporre l’esperienza del dissenso come un cammino possibile anche ora.

Salve, milite sconosciuto!

In Russia c’è il concorso per le scuole «Lettera al soldato», cui partecipano ogni anno migliaia di alunni. Oggi la rilettura della storia che celebra i fasti militari sovietici e tralascia il resto, ha tutto l’aspetto di un indottrinamento ideologico. Preoccupazione di alcuni genitori che vedono i figli entusiasti della vita militare.

Andrej Bitov: niente preconcetti, solo stupore

Un grande scrittore russo ci ha lasciati, senza grandi celebrazioni ufficiali. Andrej Bitov ha cantato il passato senza mistificarlo, ha difeso il presente senza risentimenti. Ha ammirato sconfinatamente Dio e la sua creazione, compresa la letteratura.

«Ortodossia aperta»

L’Appello ai credenti della Chiesa ortodossa ucraina pubblicato dal gruppo «Ortodossia aperta». La dichiarazione costituisce un’assunzione di responsabilità per la vita della Chiesa.

Irlanda, incontri imprevisti nell’incontro con il Papa

Cattolici e ortodossi russi hanno partecipato assieme al World meeting of families di Dublino. Un’occasione imprevista per superare la tristezza legata agli scandali e scoprire che si può chiedere perdono e far tesoro «della libertà presente».�

Due patriarcati in conflitto, e noi?

Una vicenda complessa che intreccia politica e antichi canoni ecclesiali. Gli ortodossi ucraini vogliono staccarsi dalla Chiesa di Mosca. L’intervento del patriarca di Costantinopoli rischia di far esplodere uno scisma. E noi cattolici cosa possiamo fare?

Il passo degli uomini vivi

Un gruppo misto russo-ucraino ha iniziato a Parigi un cammino di pacificazione, senza garanzie di successo né appoggi ufficiali. Un piccolo tentativo, ma è la scommessa di ciò che è vivo contro l’ostilità nata dal pregiudizio. Un passo nella storia.

Sencov, l’importanza dei diritti umani

Nella Russia moderna dei Mondiali di calcio si allunga l’ombra dei «prigionieri politici». Le organizzazioni per i diritti umani stanno rinascendo, e additano lo strapotere della polizia e della magistratura. Oggi al centro c’è il «caso Sencov».

Ecumenismo: il valore del monito del papa

Mercoledì 30 maggio, prima dell’udienza generale, papa Francesco ha incontrato in una saletta dell’Aula Paolo VI (Aula Nervi) una delegazione della Chiesa ortodossa russa guidata dal metropolita Ilarion, capo del […]

Per la pace in Ucraina. Dialogare col passato per fermare la guerra

Un forte appello di un gruppo di intellettuali che vogliono riprendere il cammino della pace tra Russia e Ucraina. Per riconciliare le memorie opposte si mette al centro «l’incrocio degli sguardi», un dialogo che spalanca all’esperienza storica dell’altro

Quanto male ci fa lo scisma

Una doppia tragedia, un suicida che nella sua caduta travolge e uccide un bimbo, ha messo impietosamente in luce un altro dramma, quello della Chiesa ucraina che, dilaniata dalle divisioni, dimentica la carità. Uno scandalo che grida l’urgenza di unità.

Europa, uno spazio per costruire

Quali antidoti trova l’Europa al sospetto e alla chiusura? L’interrogativo suggerito dal cardinal Ratzinger trova risposta nella sinergia tra lavoro dell’intelligenza e inventiva della carità. L’esempio ucraino illustrato dalla teologa A.M. Pelletier.

La fatica della memoria e il grande centenario

Ogni paese ha qualche zona d’ombra nel proprio passato, con cui evita di fare i conti. Ma il giudizio sul passato è la chiave di volta del futuro. Nikolaj Epple traccia il parallelo tra le «politiche della memoria» di vari paesi occidentali.

Evtušenko, un poeta per tutte le stagioni

Ha cantato le conquiste del socialismo e demolito l’epoca staliniana, parlava con Andropov e difendeva Solženicyn. Fedele al socialismo ma critico dei suoi soprusi, ha sperato fino all’ultimo nella riconciliazione tra russi e ucraini.

Cosa sta succedendo in Bielorussia?

L’ondata di proteste in Bielorussia, questa primavera, ha una novità rispetto alle precedenti: il carattere trasversale e l’attenzione a dignità e solidarietà. Siamo di fronte a un’inedita stagione di proteste popolari in Europa. Un fatto da interpretare.

«Parenti»: dalla voce alla presenza. Un documentario ucraino

Un documentario può offrire un’asettica informazione, oppure può essere «lo sguardo di un uomo su una concreta situazione umana». Il regista Vitalij Manskij è un maestro in questo genere. Ha raccontato i suoi parenti, specchio dell’Ucraina di oggi.

Gli islamici a Minsk, una storia di integrazione

I tatari islamici si sono insediati in Bielorussia 600 anni fa, trovandovi difesa e riconoscimento. Ora sono parte integrante della società, profondamente assimilati ma pur sempre fedeli all’islam moderato.

Elezioni in Russia: esito del nuovo «patto sociale»?

Con la più bassa affluenza mai registrata, i russi hanno votato i deputati alla Duma. I risultati ottenuti sono ottimi e pessimi per l’attuale governo, che ne esce vincitore e insieme sconfitto.

Patriottismo: generosi senza gratitudine

La Russia ubriaca di patriottismo nell’anniversario della vittoria, si pasce di gloria e calpesta chi ha dato la vita per lei. Solo la gratitudine può impedire lo sperpero inconsulto di risorse e vite umane, e trasformarlo in ricchezza comune.

Il Congresso dell’intelligencija

La storica realtà, tutta russa, dell’intelligencija torna ad unirsi. Per difendere la libertà di coscienza dalle tentazioni autoritarie.

Guerriglia urbana a colpi d’ironia

Bandite le manifestazioni politiche, la nuova arma d’opposizione in Russia è l’ironia: c’è chi manifesta fingendo di inalberare un cartello che non c’è. E chi affigge di notte manifesti sarcastici. Così chi legge scopre che si può pensarla diversamente.

Concilio di Firenze. Promessa per il futuro

L’unità fra cristiani d’Oriente e d’Occidente è già stata proclamata nel 1439. Poi la politica l’ha vanificata, ma de iure nessuno ha potuto annullarla. Un seme piantato sei secoli fa che sta dando frutto oggi.

Due anni di StopFake

La «guerra ibrida» della Russia contro l’Ucraina è stata accompagnata da una propaganda mediatica pervasiva e spesso grossolana. Nel marzo 2014 un gruppo di giornalisti di Kiev ha deciso di combatterla.

RUSSIA ALL’OPERA. I Danilov e il sito Pravmir

Un uomo d’affari e sua moglie hanno creato un sito ortodosso libero e dinamico. Dove tutti hanno diritto di parola, e invece di litigare, si impara a stimare l’avversario. Tre milioni i lettori ogni mese.

L’esercito della salvezza

In tempi di crisi e di propaganda, in Russia la divisa esercita una forte attrattiva su chi cerca una buona sistemazione, e una sicurezza psicologica su chi si sente assediato dall’Occidente.

Diari ucraini. Un reportage dal cuore della protesta

Andrei Kurkov
Diari ucraini. Un reportage dal cuore della protesta
Keller Editore, 2014
€ 16,00

Una Mosca che non conoscevate. Passeggiata sulle tracce di manifestazioni e proteste

Cominciamo una serie di escursioni tematiche per Mosca. La creatività di un giovane storico ci mostra un’altra capitale. La topografia del terrore, il Deposito dei Monumenti dismessi, i luoghi delle proteste di piazza.

Ljudmila Alekseeva: lei nei diritti umani ci credeva

Ljudmila Alekseeva aveva l’anima della dissidente. Credeva nella dignità della persona e nei suoi inalienabili diritti, anche in democrazia. Sapeva come parlare col governo, senza inutili provocazioni ma anche senza peli sulla lingua.

Blog

Quelli che non temono né Dio né gli uomini

Memento per i tutori dell’ordine: la violenza è un veleno sottile…

È sciocco sperare? A cinque anni dall’occupazione della Crimea

La menzogna e il nonsenso non avranno mai l’ultima parola. La speranza non dipende dai successi geopolitici ma dai piccoli gesti di resistenza personale, da ciò che restaura l’umanità.

Caspita, gli idraulici!

Sono venuti gli idraulici, dei tipi cordiali che parlavano come degli intellettuali. Vitja e Vova. Hanno sostituito presto e bene quel che dovevano sostituire. «Ma dov’è il gatto? – ha […]

Nostalgia e compianto

Mentre cercavo delle immagini cinematografiche per illustrare la «felicità coatta» degli anni 1935-36, ho rivisto dei film della metà degli anni ’30, e ho trovato un frammento in cui si […]

Cosa serve a un pellegrino?

A Gerusalemme fa freddo. La neve prevista ancora non viene ma è umido, e i gatti cantano un «miau» (con l’accento sulla U) tristissimo. Ho per vicini una famiglia polacca. […]

7 novembre

99 anni fa satana è salito dal regno delle tenebre richiamato dalla guerra, si è sgranchito misurando le forze, presa la rincorsa, ha colto l’attimo e ha spinto la Russia […]

Prodotti

Libri > Saggistica

Alle Mura di Chersoneso

 12,00

Libri > Spiritualità

Il canto liturgico russo

 5,00

Rivista cartacea

La Nuova Europa 3/2014 (375)

 7,00

Libri > Rivista cartacea > Ucraina

La Nuova Europa 3/2015 (381)

 7,00

Libri > Storia

Popoli deportati

 3,00

Libri > Saggistica

Una vita in dialogo

 15,00