8 Novembre 2016
7 novembre
Vladimir Zelinskij
Sacerdote ortodosso (del Patriarcato di Mosca) è filosofo, teologo e traduttore. Dal 1991 vive in Italia, ha insegnato lingua e civiltà russa all’Università cattolica di Brescia e di Milano. Ha al suo attivo numerosi testi di teologia e spiritualità.
99 anni fa satana è salito dal regno delle tenebre richiamato dalla guerra, si è sgranchito misurando le forze, presa la rincorsa, ha colto l’attimo e ha spinto la Russia nell’abisso.
Più vicino a sé.
Per quanti anni ancora la Russia tenterà di trascinarsi fuori?
Crimea, 7 novembre 2016.
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Vladimir ZelinskijArmenia. La forza terribile del sentimento nazionale
Come una piccola folla tornata in Armenia per combattere, nella storia gruppi etnici diversi hanno assecondato la forza del sentimento nazionale in vari modi. Ciò che non cambia è la libertà di scegliere come usarla.
Vladimir ZelinskijCambia la musica della storia
Tra ondate di odio distruttore e di mitizzazione nostalgica, dove va la storia?
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Esiste un virus della mente che si comporta come il Covid-19, contagioso e mutevole, ma persistente…
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Eppure, una volta saltati giù dalla barca di Pietro vi siete trasferiti su varie scialuppe di salvataggio, navigando ciascuno per proprio conto».
20 anni di sacerdozio, e non possiedo nulla
Visto da lontano, il sacerdozio affascina per la vicinanza con Dio. Sembra che appena passata la soglia, già vi si è dentro. Ma la vicinanza si ritira.
Vladimir ZelinskijJean Vanier, luce di un padre
Nel ricordo commosso che tanti ortodossi oggi fanno di un «padre dei poveri» come Jean Vanier, si tocca con mano che il cuore della fede è uno, e la santità un bene condiviso.
Vladimir ZelinskijGorbačev, che nessuno amava
La politica ci ricorda che il 2 marzo Michail Gorbačev ha compiuto 88 anni. Nei suoi confronti ci sono due sentimenti incredibilmente condivisi da noi tutti: la più radicale condanna, che può venire dall’odio istintivo per il tradimento o dal disprezzo perché si è fermato a metà; e il rifiuto altrettanto radicale di volerci capire qualcosa lasciando da parte cliché ed emozioni.
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In internet ho intravisto una fotografia del funerale dello scrittore Andrej Platonov, il 5 gennaio 1951. Probabilmente, io che scrivo rimango oggi l’ultimo ad aver visto e a ricordare il […]
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Morto Stalin, se ne fa un altro. Sin dal primo minuto ho avuto la sensazione del déjà vu. Non saprei neanche dire se è un buon film o no. È […]
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Qualsiasi frase può venire navigando fino a noi come un barcone molto carico, e anche se non lo vediamo per intero il carico, c’è, sta giù in basso, nella stiva. […]
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Il funerale di padre Romano Scalfi, giorni fa a Seriate. La chiesa parrocchiale piuttosto spaziosa non riusciva a contenere le centinaia e centinaia di persone convenute. Decine di sacerdoti. Splendida […]
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