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Il travaglio della Chiesa ortodossa lituana
Un anno difficile per la Chiesa ortodossa lituana, che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina ha affrontato un grave dissidio interno, ben presto estesosi alla società civile e alla sfera della politica nazionale.

Il paradiso è da condividere
Questo incontro con le monache di un eremo fuori Mosca risale a poco prima dell’inizio della guerra. Da allora molto è cambiato, ma non questa bellezza e questa pace. Nella carità verso le creature in nome di Dio affonda la radice sana di una cultura la cui memoria va conservata in ogni circostanza.

Don Blachnicki, un carismatico per la Chiesa polacca
Testimone della fede sotto due totalitarismi, poi costruttore della Chiesa. Sempre incalzato dalle mistificazioni del regime, ha saputo formare cristiani integri e impegnati nel mondo. L’amicizia con don Giussani e il suo approccio profetico sul ruolo dei movimenti ecclesiali.

Si può fare politica in chiesa?
Nella liturgia ortodossa si prega per i governanti e l’esercito. Ma quali governanti e quale esercito quando una guerra divide i fedeli della stessa Chiesa? Nuove sfide che chiedono fede e riflessione.

Dichiarazione di Natale dei cristiani russi
La dichiarazione di Natale di un gruppo di cristiani russi. Un testo sorprendente perché inaspettato e unitario, nato dalla base, e nitidamente evangelico nel suo semplice richiamo a Cristo. Un gesto di grande valore e speranza.

Halík: attenti all’egoismo nazionale e religioso
Dissidente, filosofo e infine teologo, Tomáš Halík rappresenta ancor oggi la vivacità del pensiero ceco, sempre pronto a interfacciarsi col mondo. Nell’intervista parla di Ucraina, globalizzazione e «terzo ecumenismo».

Noi miseri, santi in Cristo
«Siamo più santi che peccatori, perché abbiamo la facoltà di far diventare la nostra vita da semplicemente umana a divina, cioè una vita che salva». Una riflessione natalizia di padre Scalfi.

Vivere col male a fianco. Come uscirne?
«Se volete lamentarvi, lamentatevi. Se volete urlare, urlate. L’importante è che non molliate e non pensiate che tutto è perduto». Padre Ioann Guaita è certo che la cosa fondamentale è non partecipare al male. Intervista di Marija Božovič.

Le Chiese in Ucraina, gli amari frutti della guerra
Un decreto di Zelenskij mette al vaglio la fedeltà politica degli ortodossi ucraini legati a Mosca. Un terreno scivoloso per la società. E un vaglio doloroso per l’unità dei cristiani.

È ora che la Chiesa dimentichi la Santa Rus’
Parroco moscovita e voce autorevole dell’ortodossia, padre Uminskij ha risposto alle nostre domande su come la Chiesa russa si sta muovendo nella crisi attuale. Il suo è un giudizio severo ma che riconosce la forza indistruttibile della verità.

Chiesa russa: quale unità vuole?
Il 4 novembre il Patriarca Kirill di Mosca ha pronunciato un’omelia incentrata sulla Giornata dell’Unità Nazionale. La pubblichiamo, a documentazione di quanto sia difficile il cammino comune verso la realtà storica. Va ricordato che il primate sostiene l’«operazione speciale» come mezzo per restaurare l’unità spirituale.

Nulla è perduto con la pace! I vescovi cattolici in Russia dopo l’annuncio della mobilitazione
Un appello della Conferenza episcopale richiama il primato assoluto della legge divina su quella umana, e il diritto all’obiezione di coscienza di fronte alle richieste dello Stato.

Il mistero pasquale della morte
Per la festa della Dormizione della Madre di Dio proponiamo un brano del libro di padre Vladimir recentemente uscito in russo, «Sguardo. Sorprendere Cristo nel creato», che medita sul senso cristiano della morte come nascita alla pienezza della vita.

In cammino verso l’unità
Storicamente ogni tentativo di separazione nella Chiesa – in vista di una maggiore potenza mondana – ha prodotto più gravi disordini ecclesiali. Oggi, a causa della guerra, questo trend dell’ortodossia ucraina vede una sia pur iniziale inversione di rotta.

Cardinale Koch: una crisi che scuote l’ecumenismo
È una posizione impossibile che il patriarca Kirill legittimi la brutale guerra in Ucraina per motivi pseudo-religiosi, afferma il cardinale Kurt Koch nell’intervista al «Tagespost». Il presidente del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani vuole fare del rapporto tra Chiesa e Stato l’oggetto del dialogo cattolico-ortodosso.

Uno strappo storico: la Chiesa di Kiev si stacca da quella di Mosca
Il 27 maggio il Concilio locale della Chiesa ortodossa ucraina ha deciso di staccarsi dal Patriarcato di Mosca, spezzando un legame plurisecolare. Uno strappo storico della fedelissima Chiesa di Kiev che nasce dalla ferita della guerra.

Pasqua di Passione e di Resurrezione
Domenica 24 aprile, a due mesi esatti dall’inizio della guerra in Ucraina, la Chiesa ortodossa celebra la Pasqua. Il cammino della settimana santa quest’anno è stato segnato come non mai dalla lancinante esperienza della passione e morte di Cristo, e dalla domanda sul significato misterioso della resurrezione, che non può più restare confinata nell’agiografia o nel ritualismo, ma a cui drammaticamente si chiede di divenire esperienza, qui e ora.

Strategicamente la guerra è già persa
Bisogna aiutare la gente a capire il senso spirituale di quanto sta avvenendo, questo il tentativo di alcuni pastori ortodossi oggi. Tra di loro padre Andrej parroco a Madrid, teologo e segretario della diocesi di Spagna e Portogallo del Patriarcato di Mosca. Esistono nella Chiesa russa voci libere che infondono speranza, mentre l’ideologia del «Mondo russo» avvelena gli animi.

La consacrazione della Russia, momento universale di speranza
Il 25 marzo 2022, festa dell’Annunciazione, si compie un grande avvenimento della vita cristiana. È importante prenderne coscienza in tutto il suo immenso significato. Uno storico russo ortodosso dichiara la sua speranza su Fátima.

Lettera aperta al patriarca di Mosca Kirill
In questi giorni drammatici il mondo ortodosso è scosso da voci che richiamano all’essenziale. Superando le rotture formali, un metropolita greco si è rivolto direttamente al patriarca russo in nome della verità. Con stima e speranza…
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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