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Europa, uno spazio per costruire
Quali antidoti trova l’Europa al sospetto e alla chiusura? L’interrogativo suggerito dal cardinal Ratzinger trova risposta nella sinergia tra lavoro dell’intelligenza e inventiva della carità. L’esempio ucraino illustrato dalla teologa A.M. Pelletier.
Avrei voluto chiamarli tutti per nome…
Cent’anni fa la rivoluzione d’ottobre. Come risposta a una mentalità che ancora non accetta di giudicare se fu un bene o un male, in Russia è nata e cresce la memoria del totalitarismo. Un fatto non politico che risveglia le coscienze.
«Allora, zia Tanja?» ovvero il contagio del miracolo
Tat’jana Krasnova, promotrice della beneficenza online racconta della carità che è la risorsa primaria di una società, del meccanismo del miracolo e di quello che in realtà non si sarebbe mai messa a fare se non fosse stato per una forma di contagio.
La fatica della memoria e il grande centenario
Ogni paese ha qualche zona d’ombra nel proprio passato, con cui evita di fare i conti. Ma il giudizio sul passato è la chiave di volta del futuro. Nikolaj Epple traccia il parallelo tra le «politiche della memoria» di vari paesi occidentali.
Russia, vecchi scenari e nuove proteste
Il 10 settembre ci sono state le elezioni amministrative russe, le ultime prima di quelle presidenziali a marzo. Seggi vuoti e generale disinteresse per la politica. Ma si fanno avanti nuove forze ultranazionaliste e ultraortodosse a sparigliare i giochi.
Vecchio e nuovo. Ovvero gli studenti in piazza
Il filosofo Sergej Averincev osservava che il nuovo non segue mai la via maestra pianificata dagli uomini ma vie laterali e inattese. Oggi in Russia la novità si apre la strada nonostante la resistenza del sistema. Perché i giovani vogliono un futuro.
Ricostruire i ponti in Ucraina
La carità del papa non si esprime solo a parole, ma anche con gesti concreti di aiuto. Così è per l’Ucraina. Sono gocce nel mare, ma sono piccoli passi che fanno ritornare la pace. La testimonianza del nunzio Gugerotti, ambasciatore del papa nel Donbass.
Cosa sta succedendo in Bielorussia?
L’ondata di proteste in Bielorussia, questa primavera, ha una novità rispetto alle precedenti: il carattere trasversale e l’attenzione a dignità e solidarietà. Siamo di fronte a un’inedita stagione di proteste popolari in Europa. Un fatto da interpretare.
Proteste in piazza: non è facile essere giovani
Il 26 marzo migliaia di persone hanno protestato contro la corruzione in decine di città russe. La novità è stata la massiccia presenza dei giovani. Le aspettative della gente e le risposte da parte del governo.
Bielorussia: difendiamo i nostri morti
Kuropaty è un luogo terribile: ci riposano oltre 100mila fucilati. Ma il business post sovietico ci vuole costruire degli uffici. E i bielorussi, figli dell’ultimo regime comunista d’Europa, si oppongono. Inattesa rinascita di una società civile.
Una stupida situazione
Una giornalista ortodossa, direttrice del portale «Pravmir», dichiara il proprio smarrimento davanti al «caso Matilda». Tra due posizioni false, sembra che le ragioni della fede non trovino spazio. Un appello drammatico che chiede una risposta.
«Matilda», pomo della discordia
Un film non ancora uscito fa discutere la Russia. L’infuocata diatriba tra laici e ortodossi denuncia un clima polarizzato, dove le idee agiscono come ceppi virali. Ma dove è perso il nesso coi fatti. Una sfida interessante per i cristiani.
Aborto in Russia e Polonia: più che la legge, serve un’educazione
Sul piano giuridico, l’aborto è un fenomeno connotato ideologicamente. Oggi è in atto uno scontro fra due estremismi: chi vuole togliere qualsiasi vincolo, e chi dimentica che è avvenuto un processo di radicale laicizzazione.
Bucarest in piazza… È la post politica
Mezzo milione di romeni in piazza contro la corruzione. È la crisi della politica, la società civile cerca vie dirette. Ma la delegittimazione di ogni potere costituito apre vuoti minacciosi. Un vuoto che ricorda il febbraio 1917 in Russia.
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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