25 Giugno 2021

Il Museo russo aveva un direttore «alternativo»

Il'dar Galeev

Nel campo della cultura sovietica, spietatamente spianato da censura e repressione, sopravvivevano miracolosamente delle personalità creative e libere. Che sapevano aggirare le pastoie burocratiche e ideologiche per amore dell’arte. Vasilij Puškarëv, direttore del celebre Museo Russo di Leningrado, rese il suo museo un luogo ricco di fascino e di vita.

Vasilij Puškarëv (1915-2002), esempio di come si fa a dirigere un museo in modo «alternativo», se n’è andato alla bella età di 87 anni, a Mosca. Però al suo funerale non era presente nessun rappresentante del Ministero della cultura, dell’Accademia di belle arti e dell’Unione degli artisti. C’era solo una vecchietta tutta curva, che aveva lavorato al Museo russo tanti anni prima. Niente telecamere, né corone di fiori da parte dello Stato, né necrologi; nessuno che abbia detto fra i singhiozzi: «Oggi è tramontato il nostro sole…», ecc.

Eppure Puškarëv è stato direttore del più grande museo del nostro paese, il Museo Russo di Leningrado, per 26 anni, dal 1951 al 1977. I suoi meriti non sono poca cosa, ci vorrebbe una montagna di carta per elencarli.

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Il'dar Galeev

Nato nel 1966, gallerista, studioso e critico d’arte, collezionista, è specializzato nella pittura russa fra le due guerre mondiali.

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